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Rico Udina

Rico Udina (19 Eptas 3393 - ) è un Augure e chierico di Jim. Nativo di Rio Tinto, fu esule per anni a causa della sua vocazione azarista, che lo vide diventare rivoluzionario e ricercato. A seguito della Guerra dell'Ossirand, ricevette l'onore di rappresentare gli Dei-Eroi di Azar nei negoziati che portarono all'Accordo di Villa Onos. Rimane una figura celebrata e rispettata in tutto l'Ossirand azariano; nonstante l'età avanzata, è regolarmente confermato Anteforo del Consiglio dell'Ossirand.  

Vita

  Rico Ecto Udina nasce a Rio Tinto nel 3393, in una nobile famiglia di origini korissiane. Negli anni della sua giovinezza, la città conosceva un periodo burrascoso: dopo il Grande Incendio dell'Ossirand, la ricostruzione era stata più rapida del previsto per influsso delle tecnologie e dei traffici mercantili azariani. Questa ricchezza aveva portato con sé anche l'influenza politica della nascente potenza nordica: l'azarismo si diffondeva in città fra le classi mercantili e gli industriali, contrapposto dal fronte tradizionalista e dai molti esuli agatei.   Rico, coinvolto fin da giovane negli affari di famiglia grazie al precoce talento e alla benemerenza del padre, fu affascinato dal vento di progresso che spirava da Azar, pur se scettico di alcune delle idee più radicali, come l'apertura alla necromanzia e al diabolismo, e commise l'imprudenza di frequentare salotti e incontri giudicati troppo affini all'azarismo esplicito. Il suo nome finì così nelle Liste Nere, elenchi pubblici di sospetti simpatizzanti azaristi, condannati a un ostracismo informale ma pressante.   Come accadde con molti altri, l'evento finì per radicalizzarlo invece che scoraggiarlo: si avvicinò, questa volta con discrezione, ad ambienti propriamente rivoluzionari, ricevendo infine l'ordinazione come chierico di Jim. Crescendo rapidamente nei ranghi, fu tra i leader della Rivoluzione azarista a Rio Tinto; la sconfitta della Rivoluzione determinò la caduta in disgrazia di Rico, che fu denunciato dalla sua stessa famiglia e costretto all'esilio.   Da quel momento, Rico si votò anima e corpo alla causa azarista. Partecipò come fondatore all'originale Consiglio dell'Ossirand, contribuendo ad organizzarne forze e finanze, tenere i contatti con Azar, e produrne il materiale propagandistico. Il suo talento diplomatico lo vide assurgere a un ruolo di preminenza nel Consiglio, dove promosse una politica attendista, tesa a rafforzare la posizione azarista nell'Ossirand meridionale al fine di creare le condizioni per una rivoluzione generalizzata e supportata apertamente dagli Dei-Eroi.   La sua instancabile opera lo rese tanto celebre fra gli azaristi dell'Ossirand quanto odiato dal fronte anti-azarista. Fu condannato a morte in numerose città, con taglie crescenti a testimonianza del suo successo; "Udina libero!" divenne un motto rivoluzionario.   Oltre vent'anni dopo il suo esilio, con l'Ossirand in fermento come mai si era visto dalle Rivoluzioni azariste, Udina giudicò che i tempi erano maturi e, diffondendo il pamphlet "L'Ora della Libertà", chiamò gli azaristi a sollevarsi a prendere il potere. Di lì a poco, gli Dei-Eroi lanciarono un intervento a sorpresa, sbarcando le proprie truppe tramite portali proprio a Rio Tinto.   Nella Guerra dell'Ossirand, Udina lasciò la conduzione delle attività militari ai comandanti azariani e dei ribelli azaristi, iniziando invece una serrata attività diplomatica per convincere i governi ossiriani a capitolare. Lavorò in particolare per spezzare l'alleanza fra le città ossiriane e le Patrie Naniche, sulla tesi che le Patrie non avessero nella guerra altro interesse che ostacolare Azar a spese dell'Ossirand.   A seguito del Silenzio del Roden, evento nel quale gli Dei-Eroi dispiegarono un'arma devastante che silenziò le linee di artiglieria naniche poste a difesa del fiume, Udina fu chiamato a negoziare l'armistizio come rappresentante di Azar e delle terre ossiriane occupate. La nomina coronò definitivamente l'ascesa del leader rivoluzionario a leader politico dell'Ossirand azariano.   Giunto a Tannaris con un contingente diplomatico azariano e ossiriano, Udina negoziò l'Accordo di Villa Onos. Ponendo termini che definì generosi ma fermi, ottenne il riconoscimento dell'annessione azariana dell'Ossirand occupato, e lo stabilimento di una fascia neutrale nella regione compresa fra il Roden e il Meaken.   Fatta la pace, Udina si dedicò con tutte le sue energie alla costruzione di un Ossirand azariano. Fu nominato Augure ed eletto Anteforo del Consiglio dell'Ossirand; in tale duplice veste ebbe una diffusa influenza nel plasmare l'Ossirand, integrandolo nella più ampia nazione azariana.   Oggi Udina è una leggenda vivente; gli studenti ossiriani ne imparono il nome nelle scuole e le celebrazioni del suo nome e delle sue gesta sono comuni in tutte le città.  

Eventi recenti

  La sospetta attivazione del Motore Sintonico per scatenare un terremoto in territorio azariano ha portato le tensioni con le Patrie Naniche al massimo livello da decenni. Udina teme, non a torto, lo scoppio di una guerra.   Il suo ragionamento è lineare: fin'ora, l'equilibrio è stato definito dalla superiorità strategica azariana, che ha la forza per invadere sicuramente la zona neutrale e probabilmente almeno alcune città naniche più vulnerabili, e in generale per costringere i nani in una posizione difensiva, contrapposta dalla capacità difensiva nanica resa efficace dai witchgate, che impediscono ad Azar di invadere direttamente le città naniche tramite portali.   Nell'Ossirand in particolare, l'equilibrio è anche più precario: i più importanti governi locali, Tannaris in testa, parteggiano per le Patrie Naniche o almeno sono pronti a collaborarci contro Azar. L'Accordo di Villa Onos tuttavia vieta una serie di azioni che concretizzerebbero questo schieramento, inclusa la creazione di witchgate. Se ne venissero costruiti nella zona neutrale, Azar invaderebbe per evitare che giungano a piena copertura.   Ora, però, i nani hanno un'arma strategica credibile, che potrebbe far esitare Azar dal muovere guerra, e dare loro l'occasione di estendere i witchgate. Udina, con la sua esperienza e le sue fonti, pensa che questa sia la credenza comune nel fronte anti-azariano; ma sa anche che, contrariamente a queste aspettative, gli Dei-Eroi preferirebero invadere e rischiare le conseguenze che accettare il ricatto implicito.   Di conseguenza, Udina ritiene che sia necessario accelerare su un progetto da lungo nelle mire dell'intelligenza azariana: carpire i segreti dei witchgate, in modo da comprenderne le debolezze e studiare modi per aggirarli. A tal scopo, Udina coltiva da anni una fonte preziosa: Thalgrim Stonered, un nano di Duarmithal che pare avere informazioni a riguardo. È un personaggio eccentrico e difficile da gestire, con l'abitudine di sparire per settimane dietro alle proprie ricerche. Per giunta vive a Tannaris, a portata di molte fazioni che, se scoprissero cosa sa, potrebbero decidere di toglierlo di mezzo.   E infatti Thalgrim è sparito. Udina non sa se la cosa sia volontaria o obbligata, ma sa che bisogna andare in fondo alla questione il più in fretta possibile se ci deve essere una speranza di fermare la guerra.