Menmarch è uno degli
Dei-Eroi di Azar, dio della tecnologia e patrono della
magia psichica.
Aspetto
Menmarch occupa un corpo artificiale di impianto umanoide, dotato di quattro braccia. Il suo volto è volutamente inespressivo, privo di articolazione: comunica inflessione ed emozioni direttamente tramite la telepatia.
Storia
Ricercatore tecnomagico di enorme talento, attivo nell'antico
Impero Agateo, fu imprigionato per decenni dall'
Inquisizione a seguito del trasferimento della sua mente ed anima in un corpo artificiale, in contrasto con le leggi di
Agatha. Liberato durante la
Rivoluzione Agatea, si unì agli avventurieri che la guidavano, contribuendo alla vittoria finale e facendosi promotore degli ideali della dea
Brigh .
Dopo la caduta di
Agatha, si unì agli altri Dei-Eroi nel formare il
Pantheon. Per mano sua perì l'arcilich
Arvedui, da Menmarch considerato anatema per le sue posizioni radicalmente anti-magiche.
Dalla fondazione di
Azar, Menmarch si è speso nel ruolo di promotore della tecnologia. Ha avuto un ruolo preminente nella
Conquista del Sottosuolo, affrontando personalmente l'avatar di
Lolth.
Culto di Menmarch
Il culto di Menmarch è sinonimo (entro i confini azariani) di quello di
Brigh. I suoi templi sono spesso semplici cappelle ricavate entro complessi dedicati alla ricerca e alla creazione. Le funzioni religiose sono spesso svolte direttamente negli ambienti di lavoro; conferiscono una benedizione benefica per gli studiosi e creatori (+1 morale per 24 ore alle prove di Conoscenze o di Professione, a scelta di chi la riceve).
Il simbolo sacro di Menmarch è il globo. La sua arma preferità è la spada meccanica.