Orchi: Tribù di Gorathor
Geografia:
Le tribù degli Orchi, una razza forte e selvaggia, abitano la regione di Gorathor, un territorio aspro e primitivo. Questa vasta area è dominata da diverse catene Montuose, e da foreste di sempreverdi che si estendono quasi ovunque. Gorathor è un luogo selvaggio e inospitale, abitato da numerose creature che si muovono in branchi. Tra le più temute ci sono i cinghiali di bronzo, noti per la loro pelle coriacea e le zanne affilate, e gli orsi zannuti, predatori enormi e aggressivi. All'apice della catena alimentare si trovano le temibili viverne Zarokk, creature alate che dominano i cieli con ferocia e astuzia. Questa combinazione di paesaggi ostili e fauna pericolosa ha forgiato gli orchi, rendendoli una specie resiliente, adatta a sopravvivere in un ambiente così spietato.
Politica:
Ci sono 6 tribù orchesche che hanno come principale sede la loro città, a Ruun la Tribù Artiglio Nero, a Volk la Tribù Frantuma Teschi, a Krag la Tribù Sangue di Ferro, a Thorn Tribù della Lancia di Pietra, a Grim Tribù Furia Ruggente infine a Zar la Tribù Pelle di Fuoco. La politica delle tribù orchesche è governata dal Consiglio degli Anziani, un gruppo di orchi rispettati che decide le direzioni politiche, militari e culturali della comunità. Il consiglio si riunisce regolarmente per ascoltare le richieste e le opinioni degli Zannuti, orchi che hanno dimostrato il loro valore come guerrieri, cacciatori o difensori della tribù, tra di essi il consiglio elegge un capotribù, una figura di autorità che deve incarnare forza, saggezza e leadership. Il capotribù guida la comunità nelle questioni quotidiane e nelle crisi, agendo sia come comandante sul campo che come rappresentante della tribù. Il mandato del capotribù non è a vita, ma al compimento dei 60 anni (età considerata di grande saggezza), egli lascia il comando per unirsi al Consiglio degli Anziani, apportando la propria esperienza e conoscenza. Le leggi degli orchi sono tribali, tramandate oralmente di generazione in generazione. Basate su tre pilastri fondamentali: Rispetto della natura, gli orchi credono nel vivere in armonia con l’ambiente, sfruttandolo solo quanto necessario; Forza, la forza personale è una qualità rispettata, ed è spesso un criterio per risolvere dispute o acquisire ruoli di prestigio; Tradizione orale, Le leggi, i miti e la storia della tribù sono tramandati dai saggi e dagli anziani, rafforzando il senso di identità culturale.Organizzazione Militare:
L'organizzazione militare degli orchi è, per natura, caotica e poco strutturata, le tribù raramente intraprendono vere e proprie guerre, preferendo invece schermaglie, razzie e battaglie difensive. Tuttavia, nei momenti di necessità o per rispondere a grandi minacce, il capotribù convoca i guerrieri della tribù attraverso il cosiddetto “Whaaarg”, un richiamo primordiale che infiamma gli animi degli orchi e li spinge a compiere atti eroici in battaglia. A causa delle limitate abilità nella forgiatura, gli orchi si affidano ad armi e armature semplici: Lance, archi e asce grezze, forgiate con tecniche rudimentali ma efficaci e armature Prevalentemente fatte di pelle rinforzata, a volte decorate con trofei di caccia. In battaglia, alcuni orchi cavalcano le creature dei boschi, dimostrando il loro dominio sulla fauna locale, tra le cavalcature più rinomate vi sono i Cinghiali di Bronzo, enormi animali selvatici dalla pelle coriacea e zanne affilate, solo gli orchi più coraggiosi e abili riescono a domarli, guadagnando grande rispetto nella tribù. Da poco stanno uscendo dalle montagne la stirpe di ragni chiamati Silkorr, un problema per le tribù.Economia:
L'economia degli orchi varia notevolmente tra le diverse tribù, influenzata dalla loro cultura e dalle risorse disponibili. In generale, le tribù hanno uno scarso interesse per le ricchezze materiali o per sistemi economici complessi, preferendo un'economia basata sul baratto e sulla valorizzazione di trofei e simboli di prestigio. La Tribù Sangue di Ferro rappresenta un’eccezione significativa essi fanno parte dell’Alleanza Commerciale del Nord, una confederazione di popoli che commerciano risorse, armi e beni artigianali. Per le altre tribù, l'economia è principalmente basata sul baratto, gli orchi attribuiscono particolare valore alla fama personale e ai trofei di caccia. Una zanna particolarmente grande o un trofeo di una creatura rara può essere usata come pagamento o pegno in trattative importanti. Non impiegano spesso gli schiavi, ma spesso commerciano prigionieri di guerra proveniente dalle piccole battaglie con le altri tribù con altre nazioni schiaviste come gli Skarnoth.Religione:
La religione degli orchi è radicata nel rispetto per la natura e nel mantenimento dell'equilibrio vitale del mondo. Non uccidono mai per sport, ma solo per necessità o per scatti d'ira, vedendo la caccia e la guerra come atti utili per la sopravvivenza e la protezione della loro tribù. La loro fede è strettamente legata a due divinità principali: Kazrath il Custode e Morgrazz il Flagello. Il primo è il signore della natura e il protettore del ciclo vitale, viene rappresentato come un gigantesco cinghiale pieno di zanne, simbolo della forza, della protezione e dell'armonia con la natura, Kazrath è visto come colui che favorisce la crescita e il rinnovamento, custodendo la vita in tutte le sue forme. Gli orchi credono che, se vivranno secondo onore e rispetto per la natura, il dio li accoglierà nel Frutteto, un luogo paradisiaco dove gli alberi sono carichi di frutti dolcissimi e i fiumi traboccano di pesci grassi e saporiti, qui, gli orchi troveranno la pace eterna, circondati dalla bellezza e abbondanza della natura. Morgrazz, detto il Flagello, è una divinità temuta e rispettata come portatrice di sventura. È rappresentato come una Zarokk rossa, simbolo di distruzione e punizione, incarna la vendetta, la crudeltà e l'indifferenza verso il ciclo vitale della natura. Gli orchi credono che, se durante la loro vita si sono comportati da codardi o da individui crudeli, Morgrazz li prenderà nel suo oscuro regno chiamato La Rupe, in questo luogo terribile, gli orchi condannati sono costretti a lavorare senza sosta, prigionieri per eternità. Per celebrare i defunti, gli orchi spesso avvolgono i corpi in pelli e li lasciano nella foresta, permettendo che la natura li accolga. Questo atto simboleggia il ritorno del defunto alla terra, affinché la sua anima possa raggiungere più facilmente il Frutteto, il paradiso a cui aspirano. Al contrario, la Tribù Pelle di Fuoco adotta pratiche molto più macabre, durante i loro riti, i corpi dei defunti vengono utilizzati in cerimonie rituali, durante le quali il corpo viene cannibalizzato. Questo atto di consumare i defunti rappresenta per loro un atto di rispetto e di assimilazione del loro spirito, come se il defunto continuasse a vivere attraverso coloro che lo consumano, rafforzando così la connessione tra i vivi e gli spiriti. Orchi: I Selvaggi">Orchi: I SelvaggiModa e Alimentazione:
Gli Orchi indossano generalmente abiti tribali, realizzati con materiali grezzi e naturali reperiti nei loro ambienti di vita. Pelli conciate, ossa, legno, fibre vegetali intrecciate ed elementi di flora locale costituiscono la base della loro manifattura tessile. Questa semplicità e rudezza nell’abbigliamento ha contribuito alla loro reputazione di popolo selvaggio presso le altre civiltà, sebbene l’aspetto possa variare notevolmente da una tribù all’altra. Alcune comunità, come gli Frantumateschi, amano adornarsi con strati di ossa animali, coprendo talvolta anche il volto e il torace con trofei ossei, in una forma di espressione identitaria e intimidatoria. Al contrario, tribù più “civilizzate” come i Sangue di Ferro, integrati nell’Alleanza Commerciale del Nord, si vestono ormai con abiti di pregevole fattura, adottando uno stile più curato. Tra gli indumenti più comuni si annoverano i mantelli di peccia, un tessuto ottenuto da fibre intrecciate e feltri vegetali, parabraccia di cuoio, calzari grezzi e pantaloni in tessuti naturali. È diffusa l’usanza di lasciare il petto scoperto, sia per ragioni pratiche legate al clima che per mostrare con fierezza cicatrici di battaglia e tatuaggi tribali, realizzati con pigmenti ricavati da erbe e minerali. Molte tribù fanno ampio uso di piercing e decorazioni corporee, spesso realizzate con metalli grezzi o frammenti d’osso. Una caratteristica distintiva degli Orchi sono le modifiche e decorazioni applicate alle zanne, veri e propri simboli di status e appartenenza. Ogni tribù ha le proprie tradizioni in merito: alcune applicano anelli metallici, altre innestano punte, placche o persino piccoli pendenti cerimoniali. In ambito alimentare, gli Orchi prediligono una dieta basata su selvaggina, pesci d’acqua dolce, radici, bacche e frutti spontanei. Il loro stile di vita comunitario si riflette anche nel modo di cucinare: i pasti sono raramente porzionati, ma pensati per la condivisione tribale. Cinghiali, daini o altri grandi animali vengono cucinati interi in stufati o su griglie improvvisate, dando origine a veri e propri banchetti celebrativi. Una cosa molto amata è la Grappa di corteccia, una bevanda fermentata ottenuta dalla corteccia di alberi si dice che questa bevanda non solo rinvigorisce il corpo, ma fortifichi anche lo spirito, rendendo chi la beve più determinato e resiliente durante le battaglie e le provePersonalità e tradizioni:
Gli orchi vivono organizzati in tribù, strutture comunitarie nelle quali ogni individuo è incoraggiato fin dalla giovane età a trovare un ruolo utile per la collettività. I cuccioli, detti orchetti, sono spronati a sviluppare le proprie capacità sin dai primi anni di vita, contribuendo attraverso la caccia, il combattimento o altre attività fondamentali per la sopravvivenza tribale. L’incapacità di adattarsi o di rendersi utile può condurre all'espulsione, un destino che nelle terre ostili degli orchi equivale quasi sempre a una condanna a morte. Uno dei riti di passaggio più significativi è la Prova delle Zanne. Questo rituale sancisce il passaggio all’età adulta e ha luogo intorno agli otto anni, quando l’orco sviluppa la prima zanna. In tale occasione, il giovane è chiamato ad affrontare in combattimento una creatura selvaggia della foresta. Se riesce nell'impresa, la zanna della bestia abbattuta viene utilizzata come ornamento, simbolo di coraggio e forza acquisita. In età più avanzata, ogni orco deve affrontare una seconda prova per ottenere il titolo di Zannuto, uno status di alto prestigio all’interno della tribù. Le modalità e le difficoltà di questa prova variano da tribù a tribù, ma tutte richiedono abilità eccezionali e spirito indomito. Le zanne rivestono un ruolo centrale nella cultura orchesca: più esse sono lunghe, robuste e decorate, maggiore è l'onore dell’individuo. Le zanne rotte rappresentano invece una vergogna, simbolo di fallimento o debolezza, sebbene sia possibile riscattarle attraverso atti eroici o imprese eccezionali. Le zanne vengono spesso arricchite con metalli, ossa intagliate e pigmenti colorati. Ogni orco si adorna con tatuaggi tribali, che fungono da cronaca visiva delle imprese compiute: battaglie vinte, prede abbattute, rituali superati. A questi si aggiungono cicatrici rituali, ottenute intenzionalmente o come segno di sopravvivenza a scontri particolarmente cruenti. Più numerose sono le cicatrici, maggiore è il rispetto ottenuto. Le tribù organizzano periodicamente grandi battute di caccia, nelle quali i guerrieri si avventurano in gruppo alla ricerca di prede per alimentare l’intera comunità. Queste spedizioni culminano in festeggiamenti collettivi intorno a enormi falò, durante i quali si cantano inni tribali e si narrano le gesta leggendarie degli antenati e degli eroi, tramandando così la tradizione orale da una generazione all'altra. Dal punto di vista familiare, gli orchi non praticano la monogamia. La promiscuità è comune e accettata, mentre i figli vengono cresciuti collettivamente dalla tribù. Il cognome di ciascun individuo coincide con il nome della tribù di appartenenza. Un elemento peculiare della cultura orchesca è il saluto tradizionale, utilizzato sia tra membri della stessa tribù che con ospiti ritenuti degni di rispetto. Consiste nell’alzare la testa e scoprire il collo, un gesto simbolico che rappresenta vulnerabilità e fiducia. Un orco è, per natura, guidato da istinti primordiali. È bene non insultarlo né mancare di rispetto alle sue tradizioni: la sua reazione potrebbe essere immediata, irrazionale e violenta. Quando un orco cede all’ira, non si ferma finché il suo avversario non è stato completamente annientato.Rapporti con le altre nazioni:
Il rapporto all’interno delle tribù orchesche è caotico e instabile: rivalità, competizione e orgoglio rendono difficile la cooperazione duratura. L’unica tribù con buoni rapporti con gli stranieri è quella del Sangue di Ferro, che entrando nell’Alleanza Commerciale del Nord si è elevata sul piano internazionale. Gli orchi considerano i nani dei codardi che vivono nascosti sotto terra e protetti da fortezze, i bolbini dei fastidiosi rompiscatole, i puni un popolo da non provocare, gli elfi degli spocchiosi pericolosi, gli skarnoth potenziali commercianti ma strani e volubili e infine gli eldrassiani come nemici temutissimi a causa delle sconfitte subite in passato. La visione orchesca delle altre razze è dominata da pregiudizi, racconti tramandati oralmente e diffidenza naturale verso tutto ciò che è diverso dalla propria tribù.Personaggi importanti:
Gorrak Artiglio Nero (leader Tribù Artiglio Nero), Brakha Frantuma Teschi (leader Tribù Frantuma Teschi), Zorgath il Sanguinario (leader Tribù Sangue di Ferro), Tharokk Lancia di Pietra (leader Tribù della Lancia di Pietra), Ragha la Ruggente (leader Tribù Furia Ruggente), Grimzar Pelle di Fuoco (leader Tribù Pelle di Fuoco)-
Razziali:
Razziali Solfer