Diplomatic action
All'alba del 1 dicembre Dinario si recò come ogni mattina all'Accademia di Magia. L'accademia, in seguito a Il Tradimento di Melkior, era svuotata e silenziosa come non lo era da anni.
Entrando nell'ufficio degli arcimaghi. Lì, posata su una scrivania a soqquadro, trovò una lettera di Gimbo. Nella lettera il mago si scusa per quello che era successo e consegnava la e la responsabilità dell'accademia al coboldo.
Nel frattempo Gothran, Drugo e Arya per parlare con Josef e stabilire i prossimi passaggi dopo Il Gran Concilio Nomadiano. Dalla conversazione venne decretato che la Gilda avrebbe dovuto parlare con il Barone Rolando e capire come ristabilire un potere legittimo in città.
Il confronto col barone fu triste e sconsolante. Il Barone era ridotto all'ombra di se stesso, annebbiato dall'alcol e dai fumi d'incenso. Risvegliato dallo stupore il Barone venne convinto a ristabilire l'ordine ma, rendendosi conto che non avrebbe potuto mantenere il potere con le sue mani, affidò la missione agli avventurieri di ritrovare il figlio Filippo Di Orlando Di Balar imprigionato dallo stesso padre durante la corruzione subita da parte di Xenia.
Gli avventurieri riuscirono a scoprire che Filippo era riuscito a fuggire dalle prigioni e si era diretto verso Naan.
Si scoprì, dirigendosi alla città, che la legge e l'ordine erano detenuti da un gruppo di manigoldi e violenti guidati da un certo Capitano Andres.
Drugo e Branca, intimidendo il capitano, si fecero portare senza costo e senza spargimenti di sangue alle prigioni dove era custodito il giovane.
Liberato dalla terrificante prigionia, dove il giovane era tenuto nudo e bagnato in una cella umida e congelata, al giovane venne consegnato lo Scettro di Balar e con esso la promessa di governare la città con giustizia e onore.
P. Al Iddo