Drugo
Nella profonda e oscura Miniera degli Appigli, nacque Drugo, un nano dalla figura deforme e dall'aspetto molto poco attraente; tuttavia, Drugo possedeva un cuore grande e una mente brillante.
Crescendo tra i minatori, imparò presto l'arte della lavorazione dei metalli, ma sognava di più. Un giorno fu costretto a lasciare la miniera a causa dell'esilio condizionato impostogli dal Re dei Nani a causa della sua nota e scortese irriverenza: "senza la risorsa del progresso non potrai mettere più piede in questa Miniera". Così, dunque, si trasferì a Balar, una città scarna di risorse ma piena di opportunità.
Qui, si unì alla Gilda degli Ammazzadraghi, dove si distinse principalmente come guerriero sventrando il primo nemico che gli è capitato di fronte. Poi, afferrando per le palle un capitano dei soldati di Naan, ha liberato, insieme ad altri gildani, il prigioniero Filippo Di Orlando Di Balar, il figlio del Barone di Balar.
La sua simpatia e il suo spirito irriverente fecero nascere da subito simpatie e antipatie, certamente alimentate dalla sua diffidenza per gli stranieri, in particolare i pelle pallida e i longammatula elfi, tratto che aveva ereditato dalla sua vita isolata nelle miniere. Determinato a migliorare le sue abilità, Drugo iniziò a studiare e lavorare come fabbro. Con il tempo, e il benestare dell'Arcimago Dinario, riuscì a costruire e rendere funzionante un laboratorio nelle segrete della Torre dei Maghi. Qui, tra antichi tomi e strumenti magici, Drugo creava incredibili costrutti di ferro e ingranaggi, combinando la sua conoscenza della metallurgia con il potere dei maghi della Torre.
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