Dinario Straor
La Forgia di Fuoco
Dinario Straor nacque tra le rocce infuocate delle Montagne Fumanti, nelle caverne vulcaniche del clan Fiammacupa. Il fuoco non era solo un elemento per il suo popolo: era una divinità, un maestro crudele che forgiava i più forti e consumava i deboli. Fin da piccolo, Dinario dimostrò un'affinità innata con le fiamme. Quando gli altri coboldi lottavano per accendere una scintilla con la selce, lui poteva evocare un getto di fuoco con le mani. Il clan lo considerava un prodigio, un segno che il loro padrone, Kravon il Tiranno, aveva benedetto la loro stirpe. Kravon era un antico drago rosso che regnava sulle Montagne Fumanti con artigli di ferro e un respiro che riduceva le città in cenere. I Fiammacupa erano i suoi servitori, gli esecutori della sua volontà. Dinario, però, non vedeva onore nel servire un tiranno. Vedeva paura nei suoi fratelli, vedeva schiavitù mascherata da fedeltà. Ogni tributo che il clan raccoglieva, ogni sacrificio offerto al drago, non era altro che un'altra catena che li legava a Kravon. Ma Dinario non era uno schiavo. Lui era fuoco. E il fuoco non si lascia incatenare.
L'incendio della Ribellione
Il giorno della sua iniziazione come arcanista del clan, Dinario ricevette il suo primo vero compito: guidare un'incursione contro un villaggio umano ai piedi della montagna. Gli umani avevano smesso di pagare tributi al drago, e ora andavano puniti. Quando i coboldi scesero dalle montagne con torce e lame, Dinario sentì dentro di sé un fuoco diverso da quello della magia. Un fuoco di rabbia, di giustizia. Aveva visto abbastanza. Non avrebbe permesso che la sua magia servisse ancora il male. Proprio mentre il suo gruppo stava per dare fuoco alle case, Dinario levò le mani e scatenò un'ondata di fiamme, ma non contro il villaggio. Colpì i suoi stessi compagni. Il fuoco lo avvolse come un'aura di ribellione, e nel caos si voltò verso il cielo, lanciando una colonna di fuoco che squarciò la notte. Quel segnale attirò la Gilda degli Ammazza Draghi, che da tempo cercava un'opportunità per eliminare Kravon. Quando i cacciatori giunsero, trovarono non solo il villaggio ancora intatto, ma un coboldo rosso con lo sguardo fiero e le mani ancora fumanti.
L'arcimago Dinario
Dinario, dopo gli avvenimenti de Il Tradimento di Melkior, e dopo il grande impegno nello studio della magia dimostrato all'accademia, venne nominato arcimago da Gimboil quale gli lasciò in dono anche la Chiave della Torre.

"Non tutti i coboldi servono i draghi, alcuni imparano a bruciare le loro catene."
-Dinario Straor
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