I
nani sono una razza
umanoide nativa di
Arx. Di taglia piccola ma forti e robusti, vivono di norma in comunità sotterranee relativamente vicine alle superficie; di rado stabiliscono città nel
Sottosuolo, dove albergano invece i loro cugini razziali, i
duergar.
Fisiologia e riproduzione
I nani hanno la classica pianta fisica
umanoide, con corpi che tendono al massiccio e muscoloso. Gli uomini sviluppano folte barbe, per le quali sono famosi e distintivi fra gli altri umanoidi, mentre nelle donne l'irsutismo facciale è raro ma non sconosciuto.
I nani sono una razza scarsamente feconda rispetto agli altri umanoidi; i loro numeri crescono lentamente, anche se non così lentamente quanto gli
elfi. La gravidanza nanica è particolarmente lunga, richiedendo quasi quindici mesi. La maturità fisica è raggiunta a 25 anni, ma le culture naniche riconoscono il passaggio all'età adulta non prima dei 40. La vecchiaia nanica può prolungarsi fin oltre i 350 anni d'età.
Origini e storia
Le origini dei nani sono perdute alla storia; si suppone che abbiano una discendenza comune con i
duergar. Più sicura è la provenienza
arxiana; non vi è evidenza di comunità naniche su altri
pianeti o
piani prima della loro emersione su Arx.
La civiltà nanica è fra le più antiche civiltà
umanoidi di Arx, forse la più antica in assoluto; si ritiene che fosse una civiltà planetaria, sulla base sopratutto della diffusione di un'unica lingua nanica fra tutte le comunità del pianeta. A causa del
Calvario, un periodo di gravissimo tracollo che distrusse la maggior parte delle comunità naniche sul pianeta, le evidenze della remota antichità nanica sono frammentarie. Ci sono però forti indizi che, prima del Calvario, i nani abbiano avuto una fortissima influenza sul
Sottosuolo, molto più che nell'era moderna: civiltà successive, come quella
drow o derro, hanno spesso abitato territorio sotterranei in precedenza resi accessibili e domati dai nani.
A seguito del Calvario, i nani si sono ripresi molto lentamente; il Sottosuolo è stato in larga parte conquistato da creature ostili e specie pericolose, mentre la superficie venne ad essere dominata da altre razze
umanoidi, così che i nani subirono una concorrenza più forte proprio mentre stentavano a rimettersi in sesto.
Da questo processo di faticosa ricostituzione emersero culture naniche divergenti, separate da millenni e migliaia di chilometri di distanza senza contatti frequenti. Oggigiorno, le
Patrie Naniche affermano di aver conservato la cultura pre-Calvario nella sua massima purezza; una tesi solo in parte accolta da altre comunità naniche.
Riemergendo in un mondo profondamento mutato, i nani hanno spesso dovuto fare i conti con razze più giovani e prolifiche. Sono spesso stati in competizione con i
goblinoidi, a partire dai
goblin stessi, per gli spazi sotterranei più vicini alla superficie. Contemporaneamente nelle profondità trovavano a sfidarli
drow e
duergar, una razza cugina ma culturalmente divergente, con la quale i nani di tutto il mondo sono quasi sempre stati ferocemente in contrasto.
Solo grazie a disciplina, grandi abilità tecniche, coraggio in battaglia e possanza delle proprie fortezze i nani sono riusciti a ritagliarsi un'indipendenza dai popolosi regni di superficie e dai pericolosi rivali del Sottosuolo.
Cultura
Con comunità che spaziano tutte le terre emerse, i nani vantano un'ampia diversità di culture. Vi sono tuttavia alcuni tratti comuni.
Come possessori di una lunga tradizione di costruzioni sotterranee, i nani hanno spesso avuto agio di stabilire comunità isolate e ben fortificate, mantenendosi distinti dalle culture dei popoli circostanti. La lingua nanica, un isolato linguistico dalla forte valenza simbolica e religiosa, viene trasmessa con reverenza e, aiutata dal lungo ciclo vitale nanico che riduce il numero di generazioni, ha subito solo lente variazioni nel corso dei millenni, rimanendo mutualmente intelliggibile anche fra comunità molto distanti.
Quando si sono mischiati ad altre razze, i nani hanno spesso conosciuto particolare fortuna nelle arti: oltre che come costruttori, sono reputati grandi fabbri e armaioli, intagliatori, calligrafi.