Danica
Danica è uno dei più vecchi e più dilapidati quartieri di Delta.
All'epoca della fondazione della città, quando la rete di portali era ancora embrionale, l'isola di Danica era un fondamentale porto fluviale, al quale attraccavano le chiatte che dall'alto corso dell'Eilen portavano ai cantieri cittadini immani quantità di materiali da costruzione.
Tutto il versante nord dell'isola era allora occupato da moli e, subito adiacenti a questi, le segherie, fonderie e impianti alchemici che trasformavano i materiali grezzi in prodotti pronti all'uso in cantiere. Sul versante opposto, fitti vicinati di condomini realizzati in roccia liquida ospitavano decine di migliaia di lavoratori.
Con l'avvento della rete di portali, l'importanza di Danica come snodo logistico andò scemando, e così la sua appetibilità come centro industriale e residenziale. Il colpo di grazia per le sue fortune arrivò con la Grande Pestilenza, che causò una fuga di massa dagli affollati e insalubri vicinati dell'isola.
Solo di recente, dopo decenni di decadenza e abbandono, il quartiere ha conosciuto una rinascita. Con la realizzazione di un grande hub di portali, è divenuto appetibile al gran numero di lavoratori pendolari, alla ricerca di abitazioni a prezzi accessibili. Con gli abitanti sono tornati anche i negozi, spesso nelle sedi abbandonate di illustri predecessori. Si inizia perfino a parlare di riqualificare i parchi industriali abbandonati.
Questa ritrovata attenzione non è necessariamente ben accolta dai vecchi abitanti di Danica. Nel corso degli anni, l'isolamento aveva giocato a favore di diversi gruppi, spesso ai margini della legalità, che ora sono costretti a fare i conti con ritorno dello sguardo dell'autorità, interessata a imporsi in questo nuovo teatro di sviluppo metropolitano.
Cittadinanza e cultura
Il quartiere odierno è fortemente eterogeneo dal punto di vista etnico. Poco più di metà della popolazione è costituita da umani; nel rimanente sono maggiormente rappresentati mezz'orchi, gnomi, nani e duergar, con piccole minoranze di mezz'elfi, halfling e goblin. Non esiste una vera comunità non-morta; i redivivi di Delta prediligono ancora altre zone. Gran parte degli abitanti si è stabilita solo nell'ultimo decennio e mezzo, dopo la costruzione del nuovo hub di portali. Molti provengono da altri quartieri, ormai divenuti troppo costosi o affollati; quasi altrettanti sono gli immigrati da fuori città, membri del costante flusso che alimenta l'inesauribile espansione della capitale. La vecchia cultura di Danica sta così venendo sempre più rimpiazzata dal mutevole mix portato dai suoi nuovi residenti.Luoghi di interesse
Mercato dei Porci Dove un tempo sorgeva una macelleria che riforniva le tavole dei primi quartieri facoltosi di Delta, oggi si trova il principale mercato del quartiere. In superfice si trovano negozi e stalli che commerciano in mercanzia ordinaria; nella zona sotterranea, un tempo riservata alle celle e ai magazzini del mattatoio, è possibile con le giuste conoscenze acquistare beni e servizi non necessariamente leciti. Parco Industriale Allistrax Il più prezioso dei materiali che sbarcava un tempo a Danica era l'adamantio, raccolto dai frammenti meteorici fra le piane dell'Eilen. Per lavorare il minerale grezzo e farne strumento per l'edificazione delle grandi strutture della capitale furono costruite imponenti fonderie, che al loro apice lavoravano giorno e notte impiegando migliaia di addetti. All'epoca della Grande Pestilenza l'impianto era già in via di dismissione, superato in efficienza da concorrenti di nuova realizzazione e tagliato fuori come hub logistico dallo sviluppo della rete dei portali. Svuotato dei suoi macchinari, fu impiegato dalle autorità cittadine come lazzaretto e cimitero. Con lo spegnersi del contagio furono avanzate diverse proposte per la bonifica, nessuna mai andata in porto. Oggi, il parco industriale Allistrax è un luogo fantasma, frequentato da tombaroli e necromanti alla ricerca di cadaveri a basso prezzo nelle fosse comuni. È un grave crimine disturbare le sepolture dei morti di pestilenza, ma la prospettiva di facili guadagni è allettante abbastanza per taluni. Spaccateste Lo Spaccateste è una storica osteria di Danica. Il monumentale stabile, costruito durante il boom del quartiere, è sempre rimasto proprietà della famiglia Spaccateste, mezz'orchi che si erano guadagnati fortuna e prestigio accorrendo alla bandiera degli Dei-Eroi nei primi anni delle loro conquiste. Lo Spaccateste è un locale famosamente movimentato, punto d'incontro per teste calde di ogni genere. Qui si possono vedere fra le più bizzarre creature, inclusi molti individui che non sarebbero ammessi nei più altolocati locali del centro città; l'incontro fra personalità e filosofie contrastanti dà luogo a favoleggiate risse. Non vi trovano invece alcun rifugio oppositori o grandi critici della Repubblica, vista la fiera e ostentata lealtà dei proprietari agli Dei-Eroi. Avventori che nutrano simili opinioni farebbero bene a tenerle per sé, pena l'essere espulsi senza tante cerimonie. Le Caverne Una volta rispettabile seppur umile complesso residenziale, le Caverne sono uno dei luoghi più pericolosi di Danica. Controllate da gang di alchemizzati, pericolosi criminali che fanno uso di potenziatori alchemici del mercato nero, le due grandi ali delle Caverne svettano per 20 piani sopra il livello della strada e si immergono per ben dieci sotto, arrivando a quello che un tempo era uno dei primi canali interrati della città. Povertà e degrado raggiungono punte estreme in questo luogo, dove le autorità non hanno la forza intervenire. Tritacarne Per quanto la medicina, mondana e magica, sia ben sviluppata ad Azar, non tutti possono permettersi i prezzi dei più rispettabili guaritori, né hanno necessariamente le giuste credenziali per farsi curare senza essere oggetto di domande importune, in caso si dovessero presentare con problemi di origine traumatica. In quartieri come Danica, la domanda di cure mediche di poveri ed emarginati di vario genere trova risposta nell'opera dei tritacarne. Questo gruppo eterogeneo di guaritori senza licenza offre cure e "miglioramenti" di discutibile ortodossia ma, in taluni casi almeno, innegabile efficacia. Il lavoro è al confine fra il lecito e il criminale; per accedere ai loro trattamenti più specializzati, è necessario prima guadagnarsene la fiducia. Mangiaspettri Se la gran parte dei binder, incantatori specializzati nell'imbrigliare il potere degli spiriti esterni, trova rispettabili impieghi nell'industria magica, altri inevitabilmente scelgono o cadono in percorsi più eterodossi. A Danica opera un banda denominata dei Mangiaspettri, guidata da binder che impiegano le loro abilità per animare vecchi costrutti industriali, recuperati fra le fabbriche abbandonate, da rivendere sul mercato nero o utilizzare per i propri scopi. Manifatture Dulkeneheim La produzione di Non-morti è un'attività fondamentale per l'economia della Repubblica, ma non per questo è considerata piacevole. Quando si iniziò a discutere di un nuovo hub di portali per la fatiscente Danica, un gruppo di streghe necromanti decise di giocare d'anticipo: acquistò a poco prezzo una manifattura abbandonata e realizzò, prima che nuovi abitanti potessero obiettare, un centro per la produzione di scheletri. Oggi le Manifatture Dulkenheim sono una delle attività più ricche dell'isola, ma il costante inevitabile influsso di cadaveri non è particolarmente apprezzato, così come gli odori che sfuggono dalle vasche di lavorazione. Vi sono impiegati soprattutto immigrati recenti, in particolari provenienti dalle culture meno timorose nei confronti della necromanzia. La proprietà è della congrega Dulkenheim, una congrega morganica (cioè di streghe che non seguono nessun patrono, ma coltivano i propri poteri tramite studio e disciplina). Teatro Fildicielo Un tempo questa arena ospitava un fitto calendario di spettacoli, vantando anche aule e teatri di prova nella sezione sotterranea. Abbandonata in favore di strutture più moderne e più convenientemente posizionate decenni fa, ha passato un lungo periodo come rifugio per senza tetto e sede di gang del quartiere. Di recente è stato acquisito dall'impresario Saltapietro; non è un segreto che, per sostenere i costi ingenti delle ristrutturazioni e delle prime stagioni, Saltapietro "tolleri" lo svolgimento nei sotterranei di incontri clandestini di lotta al penultimo sangue, un tipo particolarmente violento e strettamente regolato di sport di combattimento, che nella sua forma illecita attira ricchi giri di scommettitori provenienti da tutta Delta.
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Neighbourhood