Giorno 1 by Quelenna ( RIP in Capitolo 11) | World Anvil

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05/03/850

Giorno 1

by Quelenna ( RIP in Capitolo 11)

Quando Avalon venne a dirmi che i regni di questo continente stavano cercando un modo più "civile" per potersi accaparrare el terre maledette, sono mi sono quasi soffocata dalle risate. Mai scusa più stupida fu usata per cercare di conquistare quella stramaleddetta terra morta.

Sta di fatto che a quanto pare la presenza la presenza che alberga in me ha deciso di che era il caso di andare ad impicciarsi, e così mi diressi alla sala dei congressi di Korvalia, e quando il fato non ci mette lo zampino, ecco spuntare quei 3 loschi e squamosi figuri che sembra siano attratti dai miei poteri. Decido così di andare al loro tavolino.

Oltre a questi tre loschi figuri, non che io sia da meno, si sono uniti anche degli altri tizi. Scopro così che a quanto pare il caso ha anche manovrato sul mio gruppo e infatti, con la mia ottima fortuna, sono nello stesso gruppo di tutte le persone sedute a questo tavolino.

Non abbiamo avuto tanto tempo per conoscerci, perché senza darci il tempo di banchettare con le prelibatezze del buffet, una palla di fuoco ammazza quasi tutti i presenti nella sala, tranne noi. Ci svegliamo dopo all'incirca 4 giorni di cammino del quale non ho memoria; la situazione non sembrava delle migliori: eravamo divisi in due gruppi di quattro individui ognuno dei quali aveva mani e piedi incatenati.

Fortuna volle che Ethadrash fosse un dragonborn nero, e così sputando dell'acido sulle catene riuscì almeno a liberare anche le mie mani. Ecco subito che i rapitori cominciano ad andare nel panico. Ne friggo subito uno con un dardo di chaos, e poi un dananto arciere che ha deciso di usarmi come tiro al bersaglio. Poco dopo anche un altro tizio del gruppo riesce a passarmi le chiavi e così riesco a liberarmi. In tutto questo il fratello di età intermedia tra i 3 comincia a fare un massacro, uccidendo anche un tizio abbastanza importante. Alla fine di tutto solo il mago della compagnia e un altro soldato se la riescono a dare a gambe elevate... Peccato... Avrei voluto bruciare vivo quel ciarlatano che osava chiamarsi mago in mia presenza. Finito lo scontro, raziato un bel bottino, e bruciato i cadaveri rimantenti, mi sono presa un momento per analizzare le gli stendardi sul carro che avevamo "onestamente" guadagnato: appartenevano ad uno dei clan più longevi di Drestia, ovvero il clan delle Asce di Ghiaccio. Chissà che volevano quei tipi da gente come noi, oltre che a schiavizzarci si intende.

Comunque, una volta ripreso il viaggio arriviamo nei pressi di un villaggio di quelli che sembrano goblin... con un paio di braccia in più... Strano ma interessante, devo studiarne qualche esemplare, magari è una mutazione dovuta alla magia delle Terre Maledette.