La miniera di lyrium rosso
Alla gilda di avventurieri il Drago su Denerim le Furie Silenti trovano l'avviso di Bruenor Ferlo, un nano membro della Gilda Mercantile Nanica, che desidera aiuto nel ritrovare il fratello Thakas e altri nani che lavoravano con lui, scomparsi da un capanno vicino a Denerim.
Giunti al capanno abbandonato, il party trova segni di lotta e tracce di lyrium rosso, e capiscono che forse si trovano di fronte a Templari Rossi. Vicino al capanno si trova l’entrata di una vecchia miniera dove le Furie trovano una miniera di lyrium rosso con corpi rinchiusi dentro i cristalli (tra i quali molti dei nani scomparsi) e, rinchiuso, Zoltan Gamunt, che racconta loro di essere stato ammaliato da una mezzelfa maga del sangue e portato lì dentro. Il gruppo ha recuperato dai resti dei mostri uccisi tre teschi di ossidiana, i “cuori” delle creature, con l’intento di trovare un incantatore in grado di estraporale informazioni da questi ultimi. Le Furie informano Alistair e Marcus, e le guardie riusciranno a salvare alcune nane superstiti.
Il giorno dopo il loro ritonro a Denerim, le Furie si recano nel covo degli Amici di Jenny la Rossa per fare esaminare da Tomira i teschi di ossidiana. Scoprono così che a creare quella miniera e quei mostri è stata una Venatrice, Kaleva la Scultrice, attiva durante la guerra tra maghi e templari e uno degli obiettivi degli Spezza Catene, collegata con un misterioso Callisto.
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