Il ballo alla Corte Imperiale

Le Furie Silenti arrivano a Val Royeaux per incontrare Groucho e i suoi fratelli, e di rendono subito conto che la loro fama è giunta in fretta fino alla capitale, al punto da ricevere un appuntamento a un ballo organizzato dall'Imperatrice Celene Valmont I per festeggiare "gli eroi di Emprise du Lion".
Purtroppo, giunti a casa di Groucho con Roslyn e Retz, scoprono che lui e i suoi fratelli sono fuggiti dalla capitale, secondo un biglietto lasciato alla vicina da cacciatori di magia interessati al loro marchio. Le Furie, rassicurate dal biglietto ma scosse, nel resto della giornata esplorano la città, per poi riunirsi la sera alla Masque du Lion. Lì Akoran difende dall'attacco di uno chevalier l'alchimista e studioso di cronomanzia Michel de Saint Germain. Intanto Tommaso si reca da solo a incontrare la Divina Augusta I; l'incontro risulta disastroso e, oltre a dare alla Divina informazioni sensibili sull'Inquisizione e i Cercatori della Verità, scatena l'ira della Divina che minaccia sia lui che il resto delle Furie. E' Zevran a risolvere la situazione, ma a prezzo di un favore per la Divina di Ferro.
Il giorno dopo, al grande ballo in loro onore, le Furie con il supporto di Madame Olympe affascinano i nobili e attirano l'attenzione di Briala, della maga di corte Geneviève con i suoi giovani protetti François e Françoise, e dell'imperatrice in persona. Prima dell'inizio del ballo vero e proprio si incontrano con la Divina alla presenza di Zevran e di Josephine Montiliyet e scoprono che il prezzo per l'indifferenza della Divina e per la futura libertà da ogni preoccupazione per gli incantatori del gruppo è recuperare dalla Grande Necropoli di Nevarra City il Grimorio di Hector Glowstov nel modo più discreto possibile. Accettata la missione, per quanto con molta riluttanza, il resto della serata passa tra gli impegni mondani del ballo e un'intrusione di Saint Germain e di alcuni Figli del Lupo: l'alchimista e gli elfi si erano infiltrati magicamente per rubare la Lancia di Drakon, e le Furie assieme a Geneviève sventano il tentativo di furto, anche se Saint Germain scompare nel nulla.
Al loro ritorno all'enclave, le Furie scoprono che, all'insaputa degli altri, Twig aveva incontrato il giorno prima il misterioso Isene, un seguace dell'entità conosciuta come il Lupo di Cenere, seguendo i suoi spiriti Angra e Spenta; si era accordato con lui e l'elfa a capo dell'enclave, Katrela, per bruciare il Vhenadahl dell'enclave, ormai morente, per permettergli di rigenerarsi. Di nascosto a tutti, durante il ballo era tornato all'enclave e organizzato con gli elfi e Isene il rogo dell'albero; una volta bruciato il vhenadahl il giovane druido trova al suo interno il Dente di Brace, affidatogli dal Lupo di Cenere.