Military action
-Il 7 gennaio 1114 all'indomani delle nomine effettuate in città, Balar era n fermento. I lavori continuavano sulle mura, il mercato un andirivieni di chi fa scorte, e chiunque fosse legittimato si recava al Castello cittadino per rendere omaggio al nuovo legittimo Barone Filippo Di Orlando Di Balar.
Nella sala comune della Gilda degli Ammazzadraghi intanto, dopo un sonno durato due giorni popolato solamente da incubi di ciò che fu e mai sarà, il prode Bruno stava facendo colazione nell'insolita compagnia dell'Ashaurun Ghotran con il quale finalmente chiare decisione furono prese, il gildano sarebbe stato padre dell'infante di Nak e sposo di essa.
Allo stesso tavolo, mentre Morrigan prendeva appalto come menestrello delle nozze, Physifos insieme all'arcimago Dinario Straor si accomodavano per discutere delle prossime mosse strategiche (e politiche) intraprendere.
Così si formò l'idea della prossima impresa, era chiaro che bisognasse trovare un modo per espugnare Naan dai banditi!
Ma bisognava amarsi e organizzare le forze, quindi ci si mosse alla Torre dei Maghi per incantamenti e approvvigionamenti.
Physifos nel suo laboratorio, tra alambicchi e percolatori, generò una formula per un reagente per debilitare una truppa con i suoi vapori, di grande aiuto per la gesta da compiere.
Nella stanza del Menhir Scarlatto intanto Morrigan incantò la sua maschera e Bruno il suo tirapugni, quest'ultimo però con risultati allarmanti. Nell'istante in cui lo impugnò nuovamente infatti il suo braccio iniziò a venir compresso da energia magica con un dolore straziante che quasi gli fece perdere i sensi e la vita. Sotto la protezione dei maghi però ciò venne scongiurato, ma la stranezza più grande fu che non era l'oggetto in sé ad essere pericoloso, ma la reazione che ne scaturiva quando Bruno lo impugnava.
Incantati gli oggetti e fatte le scorte, gli avventurieri sembravano pronti a partire, solo un compagno di avventura era ancora richiesto da questi.
Il Barone Filippo nei pieni ricevimenti dei suoi cittadini, venne interrotto dalla richiesta urgente dell'Arcimago e l'Ashaurun che richiedevano e pretendevano il suo aiuto nell'impresa da compiere.
Dopo essere stato quasi offeso dal nomadiano Filippo decise di dimostrare ancora una volta il suo valore a quest'ultimo e così organizzò la partenza per l'indomani, le truppe di scout e il percorso attraverso i cunicoli gnomici scavati da Sindri.
L'8 gennaio tutto era pronto e si inziò la discesa dalle fogne e poi nella terra diretti verso Naan, i tunnel di collegamento con l'underworld si dimostrarono perigliosi e per colpa di fuochi fatui l'aitante Morrigan e il mesto Physifos rischiarono la pelle, ma una volta riprese le redini dell'avventura al calar del sole la compagine riuscì a riemergere in superficie, proprio a Est di Naan dove l'attenzione della città raramente veniva rivolta.
Così furtivamente e con sotterfugi le porte Est vennero aperte e si potè entrare. Gli scout fecero buon uso delle creazioni alchemiche del mago drow nel mentre gli avventurieri con Filippo si portavano alle porte del Forte adornato dai drappi rosso neri di Ragasat. Bruno a quel punto mentre i suoi compagni si nascondevano assunse magicamente l'aspetto di Ragasat e si fece aprire le porte mettendo in allerta tutte le forze dei banditi per un attacco di Balar alla porta Ovest em Nord, così presto il castello si svuotò coi banditi che andavano a combattere un nemico immaginario.
Ma quando il Capitano Andres di Naan stava per dubitare della realtà dei fatti e della presenza del generale di Xenia, Dinario Straor diede prova delle sue arti magiche e lo addormentò. Sgozzato il capitano e disperse le forze nemiche, Filippo prese in mano la situazione e coordinandosi con scout e gildani sigillarono le porte cittadine alle spalle dei banditi, liberarono i prigionieri e radunati infine i cittadini Filippo tenne un discorso nel quale comunicò l'intento di Balar di liberare tutta Sicus e contrastare il male che perversava in tutta l'isola.
Così Naan venne liberata e i banditi dispersi.