Shurantorus
Physical Description
Body Features
Alto e snello, una carnagione chiara(comune), con capelli Neri e corti
Facial Features
Una barba corta, una cicatrice che passa l'occhio sinistro(rosso) e una cicatrice poco più sotto l'altro occhio (nero)
Identifying Characteristics
Tatuaggio che raffigura l'ordine dei Cavalieri del Culto delle Sabbie: Una piramide con due corna enormi ai lati e un sole nero dietro la piramide
Special abilities
Corazzato, Versare il Sangue, Arma Tipo, Sete di Sangue, A Sud del Paradiso, Sangue Rosso, Resistente come il ferro
Specialized Equipment
Armatura a piastre, Vennominaga(spada ricurva), Zaino, Razioni da Dungeon, Torcia e scudo
Mental characteristics
Personal history
Il mio nome è Shurantorus Kuramantis, che nella Lingua della Sabbie signifca "Demone cornuto della Sabbia". Provengo da una famiglia benestante della città di Antiphyllos, nella parte nord del deserto di Alik'r. Venni iniziato all'arte della guerra fin dall' età di appena 10 anni, dai Gendarmi( anche detti le "Spade di Hircine") del Culto delle Sabbie.
Il Culto delle sabbie si divide in tre gruppi, ognuno dedito ad un compito affinché la città di Antiphyllos possa esistere e prosperare: le Spade di Hircine, del quale faccio parte anche io e l'esercito di Antiphyllos, Gli Occhi, del quale fanno parte i sacerdoti e i maghi e lo Scudo di Hircine, del quale fanno parte gli assassini e le spie della città e le Guardie Nere della regina Loretta.
Il mio impegno verso Antiphyllos e verso Hircine, il Dio della città, è tutto! Il culto delle Sabbie fa sì che Hircine, Dio della vittoria e del sangue, ottenga il sangue di chi osi sfidare Lui o i suoi adepti. Grazie a Vennominaga, la lama creata da mio padre e incantata da mia madre per me, continuo tutt'ora a reclamare il sangue dei miei nemici per il mio Dio, che non mi ha mai voltato le spalle.
Tra le Spade di Hircine, c'era un ragazzo più o meno della mia età; si chiamava Antares, ma nel gruppo veniva chiamato lo "Scorpione Rosso del Deserto" a causa dei suoi capelli rossicci e della sua velocità che lo rendeva in grado di superare la guardia di un normale guerriero con estrema felicità. Diventammo amici in poco tempo ma purtroppo, a causa di una guerra che coinvolse la città di Antiphyllos e un' altra città dalle grandi visioni espansionistiche, lo persi in battaglia poco dopo l'inizio dell'assalto alla città nemica.
Subito dopo aver sgozzato il re della città nemica nella piscina di Hircine, mi venne riconosciuto il titolo di "Spada Errante di Hircine", che mi autorizzava, anche senza eventuali ordini, ad allontanarmi da Antiphyllos e intraprendere nuove strade.
Il Culto delle sabbie si divide in tre gruppi, ognuno dedito ad un compito affinché la città di Antiphyllos possa esistere e prosperare: le Spade di Hircine, del quale faccio parte anche io e l'esercito di Antiphyllos, Gli Occhi, del quale fanno parte i sacerdoti e i maghi e lo Scudo di Hircine, del quale fanno parte gli assassini e le spie della città e le Guardie Nere della regina Loretta.
Il mio impegno verso Antiphyllos e verso Hircine, il Dio della città, è tutto! Il culto delle Sabbie fa sì che Hircine, Dio della vittoria e del sangue, ottenga il sangue di chi osi sfidare Lui o i suoi adepti. Grazie a Vennominaga, la lama creata da mio padre e incantata da mia madre per me, continuo tutt'ora a reclamare il sangue dei miei nemici per il mio Dio, che non mi ha mai voltato le spalle.
Tra le Spade di Hircine, c'era un ragazzo più o meno della mia età; si chiamava Antares, ma nel gruppo veniva chiamato lo "Scorpione Rosso del Deserto" a causa dei suoi capelli rossicci e della sua velocità che lo rendeva in grado di superare la guardia di un normale guerriero con estrema felicità. Diventammo amici in poco tempo ma purtroppo, a causa di una guerra che coinvolse la città di Antiphyllos e un' altra città dalle grandi visioni espansionistiche, lo persi in battaglia poco dopo l'inizio dell'assalto alla città nemica.
Subito dopo aver sgozzato il re della città nemica nella piscina di Hircine, mi venne riconosciuto il titolo di "Spada Errante di Hircine", che mi autorizzava, anche senza eventuali ordini, ad allontanarmi da Antiphyllos e intraprendere nuove strade.
Gender Identity
Maschio
Sexuality
Etero
Education
Addestrato all'arte della guerra, dai gendarmi del Culto delle Sabbie, Elité di guerrieri della mia città a guardia del Palazzo di Hircine.
Mental Trauma
Ogni tanto ho qualche frammeto di visioni delle vecchie battaglie
Morality & Philosophy
Hircine, Principe Daedrico della vittoria e della caccia, si nutre del sangue preso come trofeo dei suoi nemici, assorbendone il loro sangue . Ogni suo nemico è un mio nemico, e le offirò il loro sangue per soddisfarlo.
Personality Characteristics
Motivation
Dopo le svariate guerre che ho combattuto, ho sentito come un bisogno di cambiare aria, e quindi mi sono messo in cammino col fine di cercare nuove avventure e fatti da raccontare al mio ritorno in patria.
Savvies & Ineptitudes
Ottimo elemento in battaglia e decisamente poco carismatico
Social
Speech
Parla con una voce piuttosto scura e cavernosa. Quando impreca lo fa nella lingua delle Sabbie.
Relationships

Honorary & Occupational Titles
Cavaliere del Culto delle Sabbie( Spada di Hircine), Spada Errante di Hircine
Year of Birth
50
Birthplace
Antiphyllos
Spouses
Siblings
Children
Current Residence
Nessuna
Gender
Maschio
Eyes
Neri
Hair
Corti e neri
Height
1,90 mt
Weight
70,5 kg
Quotes & Catchphrases
E' inutile dirmi di temere la Morte... Io sono la Morte!
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Diario di Bordo 12
17 of Mayras 201 IV e
E anche oggi ne sono successe di tutti i colori, ma partiamo dal principio della giornata.
Dopo aver calmato l'argoniana, ne approfittiamo un attimo per riposare insieme a lei. A quanto pare sembra che sia stata sbalzata in questa dimensione grazie a un qualche tipo di magia; cercava anche i suoi compagni e apprendiamo anche che il corvo al quale Bagalog ha tirato la palla di fuoco, sembra essere priprio uno dei suoi amici. in tutto questo sto tralasciando volontariamente il fatto che quella tizia mi ha dato del vampiro almeno venti volte.
Comunque Geezalith, così si chiama, si unisce a noi nel viaggio verso Ivarstead. In tutto questo, Messer Cavaliere sembra essersi incupito... Qualcosa comincia a non quadrare in questa faccenda.
Finalmente, a tarda serata, arrivamo ad Ivarstead e ne approfittiamo subito per entrare in una locanda e ritemprare un po' lo spirito con una bella cena e dell'alchool. In tutto questo, Messere sembra sia sparito e non posso fare a meno di pensare alla domanda che mi ha posto mentre eravamo in viaggio. Perché ha chiesto sia a me che a Lorne, se ci andasse bene il fatto che Geezalith si sia unita al gruppo? Sembrava come turbato della presenza dell' argoniana.
La mattinata seguente ci siamo diretti verso Rothgar Alto per andare a prendere questo famoso luogotente di Alduin. A quanto pare la strada era sgombra di tutto quanto, e non c'era neanche un troll lungo il percorso che portava alla cima. Dopo un paio d'ore arriviamo finalmente sulla cima della montagna e su una roccia, maestoso come poche bestie del suo calibro, vi era il famigerato drago. Costui era anche in compagnia del Sangue di Drago. Devo ammettere che me lo sarei aspettato di incontrarlo nuovamente eanche lui non sembrava così soprpreso di vederci, ma nel giro di pochi minuti, è successo un casino gigantesco.
Il drago non sembrava tollerare la nostra presenza lì e la cosa più strana era che anche Messer Cavaliere, tutto ad un tratto ha cominciato a prendere le staffe e la sua armatura ha cominciato a prendere fuoco. Anche Geezalith, che fino alla tana del drago, era rimasta quieta, ha cominciato a mostrare un po' di inquietudine. Dato che eravamo combattuti tra l'attaccare il drago e quindi anche il sangue di drago, e cercare un'altra via per risparmiare il drago e attirare Alduin, Messere perde la calma e pianta lo spadone per terra aprendo così una frattura nello spazio-tempo che ha permesso agli altri tizi che abbiamo incontrato a Witherun, di arrivare lì in men che non si dica. E qui le cose sono sfuggite di mano nel peggiore dei modi.
Finalmente capiamo anche perché sia Cavaliere e Geezalith non sembravano andare d'accordo. Sembra che in epoche passate abbiano combattutto l'uno contro l'altro e sembrano essersele date e prese in quatità equa. E quindi giù le maschere: Cavaliere è in realtà il principe degli Inferi e gli altri 4 tizi... Ah troppe cose sono successe e non ricordo bene, ma anche loro si sono trasformati.
Il combattimento tra Geezalith e Cavaliere, dura meno di una frazione di secondo e prima che possiamo rendercene conto, l'argoniana muore con uno spadone conficcato nello stomaco e gli altri tizi ingaggiano un combattimento contro il sangue di drago. E tra poco comincieremo a combattere anche noi per il bene di Skyrim.
Per me adesso, è tempo di posare penna e calamaio e di impugnare Vennominaga... Spero vivamente di tornare a parlare con te. Augurami buona fortuna amico mio!
Dopo aver calmato l'argoniana, ne approfittiamo un attimo per riposare insieme a lei. A quanto pare sembra che sia stata sbalzata in questa dimensione grazie a un qualche tipo di magia; cercava anche i suoi compagni e apprendiamo anche che il corvo al quale Bagalog ha tirato la palla di fuoco, sembra essere priprio uno dei suoi amici. in tutto questo sto tralasciando volontariamente il fatto che quella tizia mi ha dato del vampiro almeno venti volte.
Comunque Geezalith, così si chiama, si unisce a noi nel viaggio verso Ivarstead. In tutto questo, Messer Cavaliere sembra essersi incupito... Qualcosa comincia a non quadrare in questa faccenda.
Finalmente, a tarda serata, arrivamo ad Ivarstead e ne approfittiamo subito per entrare in una locanda e ritemprare un po' lo spirito con una bella cena e dell'alchool. In tutto questo, Messere sembra sia sparito e non posso fare a meno di pensare alla domanda che mi ha posto mentre eravamo in viaggio. Perché ha chiesto sia a me che a Lorne, se ci andasse bene il fatto che Geezalith si sia unita al gruppo? Sembrava come turbato della presenza dell' argoniana.
La mattinata seguente ci siamo diretti verso Rothgar Alto per andare a prendere questo famoso luogotente di Alduin. A quanto pare la strada era sgombra di tutto quanto, e non c'era neanche un troll lungo il percorso che portava alla cima. Dopo un paio d'ore arriviamo finalmente sulla cima della montagna e su una roccia, maestoso come poche bestie del suo calibro, vi era il famigerato drago. Costui era anche in compagnia del Sangue di Drago. Devo ammettere che me lo sarei aspettato di incontrarlo nuovamente eanche lui non sembrava così soprpreso di vederci, ma nel giro di pochi minuti, è successo un casino gigantesco.
Il drago non sembrava tollerare la nostra presenza lì e la cosa più strana era che anche Messer Cavaliere, tutto ad un tratto ha cominciato a prendere le staffe e la sua armatura ha cominciato a prendere fuoco. Anche Geezalith, che fino alla tana del drago, era rimasta quieta, ha cominciato a mostrare un po' di inquietudine. Dato che eravamo combattuti tra l'attaccare il drago e quindi anche il sangue di drago, e cercare un'altra via per risparmiare il drago e attirare Alduin, Messere perde la calma e pianta lo spadone per terra aprendo così una frattura nello spazio-tempo che ha permesso agli altri tizi che abbiamo incontrato a Witherun, di arrivare lì in men che non si dica. E qui le cose sono sfuggite di mano nel peggiore dei modi.
Finalmente capiamo anche perché sia Cavaliere e Geezalith non sembravano andare d'accordo. Sembra che in epoche passate abbiano combattutto l'uno contro l'altro e sembrano essersele date e prese in quatità equa. E quindi giù le maschere: Cavaliere è in realtà il principe degli Inferi e gli altri 4 tizi... Ah troppe cose sono successe e non ricordo bene, ma anche loro si sono trasformati.
Il combattimento tra Geezalith e Cavaliere, dura meno di una frazione di secondo e prima che possiamo rendercene conto, l'argoniana muore con uno spadone conficcato nello stomaco e gli altri tizi ingaggiano un combattimento contro il sangue di drago. E tra poco comincieremo a combattere anche noi per il bene di Skyrim.
Per me adesso, è tempo di posare penna e calamaio e di impugnare Vennominaga... Spero vivamente di tornare a parlare con te. Augurami buona fortuna amico mio!
Diario di Bordo 11
10 of Mayras 201 IV e
Ebbene, dopo una piccola prearazione ci siamo messi in viaggio.
Il primo punto della nostra missione, indicatoci da Messer Cavaliere, sarebbe stato il raggiungimento di Ivarstead. Dai dati raccolti da Cavaliere, sembra che la tana del luogotenente di Alduin sia lì in zona.
Mentre camminiamo lungo il valico tra le due montagne, notiamo che un grosso corvo ci segue in ogni passo e mossa che facciamo. Lì per lì non ci diamo tanto peso, ma più avanti la presenza del corvo si è resa così di sturbante da provocare Bagalog. L'orco però dovrebbe darsi una calmata... Certo Diario, il corvo era grandicello per essere un corvo però non mi sembra una scusa buona per tirargli contro una palla di fuoco! Sta di fatto che il corvo, proteggendosi tramite un rivestimento dorato che coprì le sue piume, non sentì nemmeno l'odore di bruciato della palla di fuoco di Bagalog, e non avendola presa affatto bene, il corvo si getta su Bagalog e lo prende con le sue zampe e lo tira su. Fortunatamente l'orco riesce a liberarsi appena in tempo per evitare una bella caduta.
In poco tempo però veniamo circondati da un gruppo di banditi molto numeroso, comandato dall' autoproclamato "Re dei Banditi" che in primo luogo ci intima di dargli tutto quello che possediamo, ma poi, dato che si sentiva "benevolo", decide di sfidare Valric in un duello onorevole all' ultimo sangue. La cosa che ha attirato subito la mia attenzione fu l'arma di questo " Re dei Banditi": uno stocco con una lama nera e un' elsa dotata di una guardia particolarmente sfarzosa. Il re la chiamava "Spezza -cuori"... Un nome alquanto grazioso per uno stocco, ma Vennominaga è, e resterà sempre la migliore arma che io possieda... Non vedo l'ora di potenziarti a dovere dolcezza. Dopo uno scambio di colpi, capiì subito perché si chiamasse "Spezza-cuori", a quanto sembra quello stocco, come se fosse dotato di volontà propria, puntava sempre e solo al cuore di Valric, che per poco non ci rimette le penne, ma alla fine, nonostante le difficoltà, trionfa su quel tizio, dalle forme feline, e oltre allo stocco, si prende anche un bel gruzzoletto.
Sconfitto il tizio, mi preparai a combattere nel caso i banditi avessero voluto vendicare il loro capo, ma con mia grande sopresa, girano i tacchi e vanno via... Beh in fondo quel "Re" non doveva valere poi così tanto.
Poco dopo l'esserci rimessi sui nostri passi, da lontano vediamo un piccolo accampamento, dove sembra esserci un guerriero(che al momento riposava), che a giudicare dalla testa ricoperta di scaglie, credevo si trattasse di un argoniano... ma la pelle era di un colore che dava sull'argento...un po' strano per un argoniano. Poco dopo notiamo che Purfy e Dras, con delle strane espressioni, si dirigono verso il globo che l'argoniano stava proteggendo. Dopo averli riportati nel regno dei vivi, ci raccontano di strane visioni catastrofiche. D'un tratto però l'argoniano si sveglia e non nel migliore dei modi, infatti sembra andare nel panico e comincia a chiedersi dove sia finito quel globo.
Il primo punto della nostra missione, indicatoci da Messer Cavaliere, sarebbe stato il raggiungimento di Ivarstead. Dai dati raccolti da Cavaliere, sembra che la tana del luogotenente di Alduin sia lì in zona.
Mentre camminiamo lungo il valico tra le due montagne, notiamo che un grosso corvo ci segue in ogni passo e mossa che facciamo. Lì per lì non ci diamo tanto peso, ma più avanti la presenza del corvo si è resa così di sturbante da provocare Bagalog. L'orco però dovrebbe darsi una calmata... Certo Diario, il corvo era grandicello per essere un corvo però non mi sembra una scusa buona per tirargli contro una palla di fuoco! Sta di fatto che il corvo, proteggendosi tramite un rivestimento dorato che coprì le sue piume, non sentì nemmeno l'odore di bruciato della palla di fuoco di Bagalog, e non avendola presa affatto bene, il corvo si getta su Bagalog e lo prende con le sue zampe e lo tira su. Fortunatamente l'orco riesce a liberarsi appena in tempo per evitare una bella caduta.
In poco tempo però veniamo circondati da un gruppo di banditi molto numeroso, comandato dall' autoproclamato "Re dei Banditi" che in primo luogo ci intima di dargli tutto quello che possediamo, ma poi, dato che si sentiva "benevolo", decide di sfidare Valric in un duello onorevole all' ultimo sangue. La cosa che ha attirato subito la mia attenzione fu l'arma di questo " Re dei Banditi": uno stocco con una lama nera e un' elsa dotata di una guardia particolarmente sfarzosa. Il re la chiamava "Spezza -cuori"... Un nome alquanto grazioso per uno stocco, ma Vennominaga è, e resterà sempre la migliore arma che io possieda... Non vedo l'ora di potenziarti a dovere dolcezza. Dopo uno scambio di colpi, capiì subito perché si chiamasse "Spezza-cuori", a quanto sembra quello stocco, come se fosse dotato di volontà propria, puntava sempre e solo al cuore di Valric, che per poco non ci rimette le penne, ma alla fine, nonostante le difficoltà, trionfa su quel tizio, dalle forme feline, e oltre allo stocco, si prende anche un bel gruzzoletto.
Sconfitto il tizio, mi preparai a combattere nel caso i banditi avessero voluto vendicare il loro capo, ma con mia grande sopresa, girano i tacchi e vanno via... Beh in fondo quel "Re" non doveva valere poi così tanto.
Poco dopo l'esserci rimessi sui nostri passi, da lontano vediamo un piccolo accampamento, dove sembra esserci un guerriero(che al momento riposava), che a giudicare dalla testa ricoperta di scaglie, credevo si trattasse di un argoniano... ma la pelle era di un colore che dava sull'argento...un po' strano per un argoniano. Poco dopo notiamo che Purfy e Dras, con delle strane espressioni, si dirigono verso il globo che l'argoniano stava proteggendo. Dopo averli riportati nel regno dei vivi, ci raccontano di strane visioni catastrofiche. D'un tratto però l'argoniano si sveglia e non nel migliore dei modi, infatti sembra andare nel panico e comincia a chiedersi dove sia finito quel globo.
Diario di Bordo 10
7 of Mayras 201 IV e
E anche oggi caro diario ne ho passate delle belle.
Torniamo a Morthal e notiamo che davanti a Morthal vi è un piccolo accampamento di tende imperiali. Fortunatamente, non era niente di grave, verremo a sapere dal braccio destro che la guarnigione lì fuori è stata messa lì a causa dello svolgimento, il quale sembra sembra pessimo dell'Impero, della guerra.
Più tardi andiamo a mangiare e a riposare nella taverna, ma il riposo dura poco poiché, durante la notte, il signor Cavaliere, ci sveglia di soprassalto e ci fa scappare via da Morthal, giusto in tempo per vederla assalita da un esecito di giganti.
A quanto pare però, uno di loro riconosce il Messere e per impedirci la fuga, ci lancia un bel sasso gigante. Soluzione al gigante problema? Un combattimento tosto! E diavolo se lo è stato. Stringo Vennominaga saldamente tra le mie mani e, senza perdere altro tempo, mi dirigo direttamente verso il gigante e passandogli dietro le gambe, gli taglio i legamenti al ginocchio e quando lui si inginocchia ne approfitto per salirgli dietro la schiena per conficcargli la spada dentro le sue dannate e giganti vertebre... Whoa... Quanta azione! E non è finita qui. Nel tentativo di provare a controllare il cadavere del gigante, Lorne si fa un viaggetto all'interno del suo cervello, ma sfortunatamente qualcosa o qualcuno lo respinge e, non so come sia possibile, il gigante si rialza e si circonda di fiamme. E si riparte... Ma nel tentativo di aiutarci, il Messere, ci da un paio di... Di... Non so cosa fossero ma a giudicare da come Valric ha tirato di fretta quel coso, doveva essere molto freddo o molto caldo... Oppure molto affilato; fatto sta che manca il gigante e quando quell'affare entra a contatto col terreno, un enorme tornado si genera di fronte a noi. Il gigante, un po' per paura e un po' per odio, da un fortissimo pungo sul terreno, scatenando delle fiamme che vanno a scontrarsi col tornado e si annullano a vicenda. Purfy però con la telecinesi, scaglia la seconda "pietra" e sembra che abbia annullato le fiamme del gigante. E si riparte di nuovo con la scalata della montagna( il gigante) per farlo secco... Però Borp, nel salvare Purfy, a momenti resta schiacciato.
Comunque, tolto Borp da sotto il gigante e abbandonato il campo di battaglia, ci riposiamo in un valico tra le montagne. Lì dal Messere, apprendiamo che quei giganti appartengono ad una razza chiamata Yotumn... E sembra che il gigante e il Messere avessero dei trascorsi... Ma chi sono io per giudicare i trascorsi di qualcun'altro?
Una volta arrivati a Whiterun, notiamo che una parte è stata mezza rasa al suolo, e a quanto pare, il palazzo dello Jarl è diventato il quartiar generale degli Ammazza Draghi che sono composti dal Messere, con noi presente, Un tizio con 5 asce al seguito, un bestione enorme e una maga, chiamata anche la Straga Cremisi.
La strega prende con se Purfy e Dras per insegnargli due incantesimi utili ad arrestare un po' la potenza dei draghi. E pochi giorni dopo, sempre a Witherun, ci convocano per chiederci di andare a catturare un alto seguace di Alduin... Sarà abbastanza problematico per me... Perché? Perché come faccio a fare bene il mio alvoro se non posso uccidere?
Torniamo a Morthal e notiamo che davanti a Morthal vi è un piccolo accampamento di tende imperiali. Fortunatamente, non era niente di grave, verremo a sapere dal braccio destro che la guarnigione lì fuori è stata messa lì a causa dello svolgimento, il quale sembra sembra pessimo dell'Impero, della guerra.
Più tardi andiamo a mangiare e a riposare nella taverna, ma il riposo dura poco poiché, durante la notte, il signor Cavaliere, ci sveglia di soprassalto e ci fa scappare via da Morthal, giusto in tempo per vederla assalita da un esecito di giganti.
A quanto pare però, uno di loro riconosce il Messere e per impedirci la fuga, ci lancia un bel sasso gigante. Soluzione al gigante problema? Un combattimento tosto! E diavolo se lo è stato. Stringo Vennominaga saldamente tra le mie mani e, senza perdere altro tempo, mi dirigo direttamente verso il gigante e passandogli dietro le gambe, gli taglio i legamenti al ginocchio e quando lui si inginocchia ne approfitto per salirgli dietro la schiena per conficcargli la spada dentro le sue dannate e giganti vertebre... Whoa... Quanta azione! E non è finita qui. Nel tentativo di provare a controllare il cadavere del gigante, Lorne si fa un viaggetto all'interno del suo cervello, ma sfortunatamente qualcosa o qualcuno lo respinge e, non so come sia possibile, il gigante si rialza e si circonda di fiamme. E si riparte... Ma nel tentativo di aiutarci, il Messere, ci da un paio di... Di... Non so cosa fossero ma a giudicare da come Valric ha tirato di fretta quel coso, doveva essere molto freddo o molto caldo... Oppure molto affilato; fatto sta che manca il gigante e quando quell'affare entra a contatto col terreno, un enorme tornado si genera di fronte a noi. Il gigante, un po' per paura e un po' per odio, da un fortissimo pungo sul terreno, scatenando delle fiamme che vanno a scontrarsi col tornado e si annullano a vicenda. Purfy però con la telecinesi, scaglia la seconda "pietra" e sembra che abbia annullato le fiamme del gigante. E si riparte di nuovo con la scalata della montagna( il gigante) per farlo secco... Però Borp, nel salvare Purfy, a momenti resta schiacciato.
Comunque, tolto Borp da sotto il gigante e abbandonato il campo di battaglia, ci riposiamo in un valico tra le montagne. Lì dal Messere, apprendiamo che quei giganti appartengono ad una razza chiamata Yotumn... E sembra che il gigante e il Messere avessero dei trascorsi... Ma chi sono io per giudicare i trascorsi di qualcun'altro?
Una volta arrivati a Whiterun, notiamo che una parte è stata mezza rasa al suolo, e a quanto pare, il palazzo dello Jarl è diventato il quartiar generale degli Ammazza Draghi che sono composti dal Messere, con noi presente, Un tizio con 5 asce al seguito, un bestione enorme e una maga, chiamata anche la Straga Cremisi.
La strega prende con se Purfy e Dras per insegnargli due incantesimi utili ad arrestare un po' la potenza dei draghi. E pochi giorni dopo, sempre a Witherun, ci convocano per chiederci di andare a catturare un alto seguace di Alduin... Sarà abbastanza problematico per me... Perché? Perché come faccio a fare bene il mio alvoro se non posso uccidere?
Diario di Bordo 9
6 of Mayras 201 IV e
Fantastico caro Diario,
Come avrai notato, dato che sto scrivendo, sono vivo dopo tutto il casino che è successo ieri, casino del quale ti racconterò.
Dopo che Bagalog è stato tirato giù da uno dei tizi della gilda dell' Usignolo Nero, siamo scesi tutti quanti per dargli una mano. Ad attenderci vi erano due di loro, uno dei quali si è messo a fare uno strano rito, prima verso Bagalog e poi verso Purfy. Non saprei dirti che diavolo di rito fosse, ma sembrava qualcosa di oscuro. Anche se non ero in gran forma, nel poco tempo che ho avuto per farlo, ho pensato che in fin dei conti se la mia strada fosse finita in quel momento con dinanzi alla mia anima i Cancelli della Morte, avrei fatto il possibile per portare uno di quei bastardi agli inferi con me.
Effettivamente so cosa stai pensando, Diario, e sì... In un qualche modo mi sono affezionato a questa combriccola e, Anche se la mia fede rimane profonda verso Hircine, cercherò per quanto mi è possibile di mettere a loro disposizione la mia abilità nel combattimento.
Comunque, chiusa questa smielata parentesi, abbiamo fatto fuori quei tizi e abbiamo fatto razzie dei loro tesori e mentre gli altri cercavano di capire qualòcosa sulle due rune trovate sui corpi dei tizi, io e Valric usciamo fuori per dare un'occhiata in giro. La bufera di neve imperversava e Valric, con l'intento di trovare una via in quel casino di neve e vento, si arrampica su una roccia. Ad'un certo punto però, un ruggito scuote di nuovo l'aria come è successo a Witherun, e dalla bufera, a pochissima distanza da Valric, appare quello che sembra un altro drago.
Senza pensarci due volte carico il drago per andare in soccorso di Valric, il quale mette a segno il colpo di grazia sulla bestia, che è stata inizialmente incatenata da una qualche sorta di magia.
Subito dopo, dalla bufera, appare l'autore dell'incantesimo: un certo Messer Cavaliere. Dopo aver piantato il suo spadone nel terreno, ed aver creato una bolla che ci riparasse dalla tempesta, ci ha spiegato di essere un "Ammazza Draghi" e ci ha chiesto di seguirlo a Witherun per unirci a lui nello sconfiggere Alduin il "Divoratore di Mondi".
prima di incamminarci verso Witherun torniamo, sempre in compagnia del signor Cavaliere, nel covo dell' Usignolo Nero dove Lorne, ha trovato un mattoncino diverso da tutto il resto nella camera che seguiva quella dello scontro, dove all'interno vi era una sorta di indovinello e una località. Che sia la location del covo dei banditi dell' Usignolo Nero? Purtroppo non saprei dirtelo con certezza, comunque adesso devo rimettere apposto penna e calamaio perché bisogna tornare a Morthal per fare rifornimento di provviste e cose varie.
Come avrai notato, dato che sto scrivendo, sono vivo dopo tutto il casino che è successo ieri, casino del quale ti racconterò.
Dopo che Bagalog è stato tirato giù da uno dei tizi della gilda dell' Usignolo Nero, siamo scesi tutti quanti per dargli una mano. Ad attenderci vi erano due di loro, uno dei quali si è messo a fare uno strano rito, prima verso Bagalog e poi verso Purfy. Non saprei dirti che diavolo di rito fosse, ma sembrava qualcosa di oscuro. Anche se non ero in gran forma, nel poco tempo che ho avuto per farlo, ho pensato che in fin dei conti se la mia strada fosse finita in quel momento con dinanzi alla mia anima i Cancelli della Morte, avrei fatto il possibile per portare uno di quei bastardi agli inferi con me.
Effettivamente so cosa stai pensando, Diario, e sì... In un qualche modo mi sono affezionato a questa combriccola e, Anche se la mia fede rimane profonda verso Hircine, cercherò per quanto mi è possibile di mettere a loro disposizione la mia abilità nel combattimento.
Comunque, chiusa questa smielata parentesi, abbiamo fatto fuori quei tizi e abbiamo fatto razzie dei loro tesori e mentre gli altri cercavano di capire qualòcosa sulle due rune trovate sui corpi dei tizi, io e Valric usciamo fuori per dare un'occhiata in giro. La bufera di neve imperversava e Valric, con l'intento di trovare una via in quel casino di neve e vento, si arrampica su una roccia. Ad'un certo punto però, un ruggito scuote di nuovo l'aria come è successo a Witherun, e dalla bufera, a pochissima distanza da Valric, appare quello che sembra un altro drago.
Senza pensarci due volte carico il drago per andare in soccorso di Valric, il quale mette a segno il colpo di grazia sulla bestia, che è stata inizialmente incatenata da una qualche sorta di magia.
Subito dopo, dalla bufera, appare l'autore dell'incantesimo: un certo Messer Cavaliere. Dopo aver piantato il suo spadone nel terreno, ed aver creato una bolla che ci riparasse dalla tempesta, ci ha spiegato di essere un "Ammazza Draghi" e ci ha chiesto di seguirlo a Witherun per unirci a lui nello sconfiggere Alduin il "Divoratore di Mondi".
prima di incamminarci verso Witherun torniamo, sempre in compagnia del signor Cavaliere, nel covo dell' Usignolo Nero dove Lorne, ha trovato un mattoncino diverso da tutto il resto nella camera che seguiva quella dello scontro, dove all'interno vi era una sorta di indovinello e una località. Che sia la location del covo dei banditi dell' Usignolo Nero? Purtroppo non saprei dirtelo con certezza, comunque adesso devo rimettere apposto penna e calamaio perché bisogna tornare a Morthal per fare rifornimento di provviste e cose varie.
Diario di Bordo 4
09 of Aprayl 201 IV e
Mentre continuava il nostro soggiorno a Witherun, io e Purfy e Dras portiamo la pietra presa dal troll al mago di corte di Dragon's Reach, Farengarl. Putroppo per noi la nostra fame di conoscenze riguardo la pietra, viene subito quietata dal fatto che verrà portata a una sorta di collegio dove il mago ne potrà sapere di più.
Poco dopo ci incontriamo con tutti gli altri dove e ci incamminiamo verso Riverwood, meta della nostra prossima missione, dove soggiorna un mercante in possesso di uno degli artigli che Beletor ci ha incaricato di prendere.
Una volta arrivati a Riverwood, ci mettiamo subito alla ricerca della bottega del mercante in questione. Poco dopo una dimostrazione di Dras con un bastone rotante, il mercante ci dice che l'artiglio in questione è stato rubato e che un altro tizio a noi sconosciuto, si è messo in cammino per recuperarlo.
Decidiamo inoltre di dare un'occhiata alla bacheca degli annunci, magari ci scappa un lavoretto niente male, e decidiamo di prendere come incarico, nel frattempo che il tizio dell' artiglio torni, la scomparsa del cane di un contadino. Ci facciamo spiegare tutto l'accaduto e subito ci prepariamo per andare a cercarlo, ma appena fuori da Riverwood un' esplosione attira la nostra attenzione.
Poco dopo ci incontriamo con tutti gli altri dove e ci incamminiamo verso Riverwood, meta della nostra prossima missione, dove soggiorna un mercante in possesso di uno degli artigli che Beletor ci ha incaricato di prendere.
Una volta arrivati a Riverwood, ci mettiamo subito alla ricerca della bottega del mercante in questione. Poco dopo una dimostrazione di Dras con un bastone rotante, il mercante ci dice che l'artiglio in questione è stato rubato e che un altro tizio a noi sconosciuto, si è messo in cammino per recuperarlo.
Decidiamo inoltre di dare un'occhiata alla bacheca degli annunci, magari ci scappa un lavoretto niente male, e decidiamo di prendere come incarico, nel frattempo che il tizio dell' artiglio torni, la scomparsa del cane di un contadino. Ci facciamo spiegare tutto l'accaduto e subito ci prepariamo per andare a cercarlo, ma appena fuori da Riverwood un' esplosione attira la nostra attenzione.
Diario di Bordo 8
24 of Aprayl 201 IV e
Dopo essermi salvato da una valanga, abbiamo dovuto aspettare parecchio tempo perché la neve si sgiogliesse e, una sorta di... Di... Non so cosa diavolo fosse, ha sciolto la neve permettendoci di tornare in città??? No! No! No! siamo dovuti tornare di nuovo alle rovine del fortino dove poco dopo abbiamo trovato una botola.
Dopo un paio di tentativi, a momenti mi parte la brocca col vecchietto e lo ammazzo ma gli lancio un sasso mancandolo di proposito che, non so come, rimbalza da qualche parte e mi ritorna in faccia... VEDI LA CATTIVERIA QUANDO TI SI RITORCE CONTRO?!?!?!?!?! Lo diceva Antares che mi incazzavo troppo eppure non gli davo mai ascolto... ed ecco qui... Lo sai quanto fanno male i sassi gelati delle zone nordiche di skyrim? Un casino di dolore. Però ho imparato la lezione... La prossima volta lo decapito con Vennominaga direttamente.
Comunque adesso stiamo per affrontare quei dannati banditi dell' Usignolo nero, il quale uno di loro con un gancio ha tirato giù Bagalog... e quindi devo di nuovo rimettere penna e calamaio apposto e sfoderare di nuovo la spada( Che tra l'altro... Perché sto scrivendo un diario mentre stiamo per combattere??? Un po' strano...), anche se non sto proprio in forma... Spero di poter rimettere mano a penna e calamaio questa volta.
Dopo un paio di tentativi, a momenti mi parte la brocca col vecchietto e lo ammazzo ma gli lancio un sasso mancandolo di proposito che, non so come, rimbalza da qualche parte e mi ritorna in faccia... VEDI LA CATTIVERIA QUANDO TI SI RITORCE CONTRO?!?!?!?!?! Lo diceva Antares che mi incazzavo troppo eppure non gli davo mai ascolto... ed ecco qui... Lo sai quanto fanno male i sassi gelati delle zone nordiche di skyrim? Un casino di dolore. Però ho imparato la lezione... La prossima volta lo decapito con Vennominaga direttamente.
Comunque adesso stiamo per affrontare quei dannati banditi dell' Usignolo nero, il quale uno di loro con un gancio ha tirato giù Bagalog... e quindi devo di nuovo rimettere penna e calamaio apposto e sfoderare di nuovo la spada( Che tra l'altro... Perché sto scrivendo un diario mentre stiamo per combattere??? Un po' strano...), anche se non sto proprio in forma... Spero di poter rimettere mano a penna e calamaio questa volta.
Diario di Bordo 7
23 of Aprayl 201 IV e
Ok Diario ci siamo catapultati verso il fortino, che sembrava popolato... Però il sospetto di una trappola mi è venuto quando Purfy ha notato che non c'erano nè luci nè fuochi all'interno.
Dopo aver dato una prima occhiata al fortino, sembrava esserci solo le due guardie, che dopo il cambio turno, non so perché hanno fatto cadere di proposito le chiavi del portone. Lì per lì indugiamo un po' ma poco dopo, entriamo dentro. Tutto disabitato. Sembra che i banditi qui non vi siano mai stati qui dentro.
Poco dopo Purfy, si accorge che qualcosa di simile ad olio cola dalle pareti, e un piccolo tizzone caduto dalla palla di fuoco evocata da Purfy, innesca una violenta esplosione che rade al suolo parte del fortino.
L'esplosione scatena una bella valanga e ti giuro che, non avevo intenzione di surfare su un albero e di perdere zaino e razioni nell' appendermi ad una roccia per sfuggirgli.
Dopo aver dato una prima occhiata al fortino, sembrava esserci solo le due guardie, che dopo il cambio turno, non so perché hanno fatto cadere di proposito le chiavi del portone. Lì per lì indugiamo un po' ma poco dopo, entriamo dentro. Tutto disabitato. Sembra che i banditi qui non vi siano mai stati qui dentro.
Poco dopo Purfy, si accorge che qualcosa di simile ad olio cola dalle pareti, e un piccolo tizzone caduto dalla palla di fuoco evocata da Purfy, innesca una violenta esplosione che rade al suolo parte del fortino.
L'esplosione scatena una bella valanga e ti giuro che, non avevo intenzione di surfare su un albero e di perdere zaino e razioni nell' appendermi ad una roccia per sfuggirgli.
Diario di Bordo 6
16 of Aprayl 201 IV e
Una volta catapultati da in quella palude, siamo stati assaliti da un piccolo gruppo di ragni, guidato da un loro simile un tantino più grande. Nulla di che, caro diario di bordo, la sua testa è volata via come nulla grazie alla furia di Vennominaga e gli altri ragnetti, sono stato brutalmente uccisi dai miei compagni di viaggio, non prima però di aver avvelenato Dras. Dopo il combattimento, incontriamo un elfo, forse un cacciatore della zona, intento a scuoiare uno di quei ragni e in cambio di un paio di boccette di antidoto per veleno di ragno, gli indichiamo i cadaveri dei ragni che abbiamo ucciso, apprendendo che vi sono anche degli esemplari maggiori di "ragno della tundra".
Una volta indicataci la via per uscire il più velocemente da questa palude, ci ritroviamo sulla strada maestra che collega Morthal e Solitude, dove poco dopo veniamo fermati da alcune guardie imperiali, impegnate forse nella loro ronda giornaliera, che ci pongono alcune domande quali l'allineamento( Fazione) e che cosa ci facessimo lì.
Poco dopo ci indicano la strada più vicina per la cittadina che più tardi chiameremo Morthal, e ci dirigiamo lì anche per goderci del meritato riposo. Prima di arrivare a Morthal però abbiamo dovuto affrontare un altro problema: un gruppo di banditi che avevano deciso di mettere un pedaggio per poter attraversare il ponte. Una tecnica di Lorne fà sì che il tizio che ci stava chiedendo i soldi, si facesse da parte e ci permettesse di passare, ma purtroppo lo scontro era inevitabile e quindi abbiamo compiuto un altro massacro sul ponte per Morthal, uccidendo degli arceri e degli incantatori. Che belli i massacri di metà mattinata... Devo dire che forse è stato un bene l'essere stato trasportato dentro la palude, ma devo ricordarmi di dire al mago di mettere una mano davanti alla bocca, altrimenti ci attaccherà il raffreddore oltre a teletrasportarci in qualche angolo del mondo.
Comunque, tornando a noi, prima di arrivare a Morthal interroghiamo un tizio con un tatuaggio di un pennuto nero sul collo, che morirà poco dopo l'essere stato svegliato. Arrivati a Morthal, pensando di poter raccimolare una qualche ricompensa per aver trucidato quei banditi andiamo dallo Jarl di Morthal. A riceverci però credo fosse il Thane dello Jarl, il quale ci da una piccola ricompensa per il lavoro svolto e ci parla anche della gilda dell' Usignolo Nero ( praticamente il pennuto sul collo del tizio che abbiamo cercato di interrogare) e ci dà anche l'esatta ubicazione della loro base. So bene, caro diario che adesso stai pensando che siamo diretti lì e quindi non deluderò le tue aspettative e ti dico:
<<" Sì, ci stiamo andando!">>
Altro sangue verrà versato! Per la gloria di Hircine!
Una volta indicataci la via per uscire il più velocemente da questa palude, ci ritroviamo sulla strada maestra che collega Morthal e Solitude, dove poco dopo veniamo fermati da alcune guardie imperiali, impegnate forse nella loro ronda giornaliera, che ci pongono alcune domande quali l'allineamento( Fazione) e che cosa ci facessimo lì.
Poco dopo ci indicano la strada più vicina per la cittadina che più tardi chiameremo Morthal, e ci dirigiamo lì anche per goderci del meritato riposo. Prima di arrivare a Morthal però abbiamo dovuto affrontare un altro problema: un gruppo di banditi che avevano deciso di mettere un pedaggio per poter attraversare il ponte. Una tecnica di Lorne fà sì che il tizio che ci stava chiedendo i soldi, si facesse da parte e ci permettesse di passare, ma purtroppo lo scontro era inevitabile e quindi abbiamo compiuto un altro massacro sul ponte per Morthal, uccidendo degli arceri e degli incantatori. Che belli i massacri di metà mattinata... Devo dire che forse è stato un bene l'essere stato trasportato dentro la palude, ma devo ricordarmi di dire al mago di mettere una mano davanti alla bocca, altrimenti ci attaccherà il raffreddore oltre a teletrasportarci in qualche angolo del mondo.
Comunque, tornando a noi, prima di arrivare a Morthal interroghiamo un tizio con un tatuaggio di un pennuto nero sul collo, che morirà poco dopo l'essere stato svegliato. Arrivati a Morthal, pensando di poter raccimolare una qualche ricompensa per aver trucidato quei banditi andiamo dallo Jarl di Morthal. A riceverci però credo fosse il Thane dello Jarl, il quale ci da una piccola ricompensa per il lavoro svolto e ci parla anche della gilda dell' Usignolo Nero ( praticamente il pennuto sul collo del tizio che abbiamo cercato di interrogare) e ci dà anche l'esatta ubicazione della loro base. So bene, caro diario che adesso stai pensando che siamo diretti lì e quindi non deluderò le tue aspettative e ti dico:
<<" Sì, ci stiamo andando!">>
Altro sangue verrà versato! Per la gloria di Hircine!
Diario di Bordo 5
10 of Aprayl 201 IV e
Bene!!! Dopo aver riportato al contadino la salma del suo oramai defunto cane, torniamo a Riverwood per cercare di entrare in possesso di quel dannato artiglio. Non so per quale motivo io mi sia trattenuto dal mettere le mani intorno alla gola di quel mercante coraggioso quanto un elefante con un topo, ma per evitare di attirare sguardi indiscreti e guardie rinunciamo all artiglio.
Decidiamo quindi poi di metterci in marcia verso Helgen per ripulirla dai banditi, e tanto per cambiare ci si è messo anche il freddo in mezzo ai piedi. Arrivati ad Helgen, la situazione sembrerebbe essere decisamente più ardua di quel che pensavamo, ma un mago, apparendo dal nulla, ci aiuta e sommerge Helgen di neve e grazie ad un suo starnuto dovuto al freddo, adesso ci ritroviamo in una palude in una location a noi sconosciuta, e stiamo per essere attaccati da ragni... Mai una volta che le cose vadano per il verso giusto...
Decidiamo quindi poi di metterci in marcia verso Helgen per ripulirla dai banditi, e tanto per cambiare ci si è messo anche il freddo in mezzo ai piedi. Arrivati ad Helgen, la situazione sembrerebbe essere decisamente più ardua di quel che pensavamo, ma un mago, apparendo dal nulla, ci aiuta e sommerge Helgen di neve e grazie ad un suo starnuto dovuto al freddo, adesso ci ritroviamo in una palude in una location a noi sconosciuta, e stiamo per essere attaccati da ragni... Mai una volta che le cose vadano per il verso giusto...
Diario di Bordo 3
05 of Aprayl 201 IV e
Dopo essere tornati a Witherun, e verso Dragon's Reach troviamo un orco che stava discutendo con un sacerdote riguardo culti dei Nove e culti Daedrici.
Poco dopo aver fatto conoscenza con Bagalog, ci apprestiamo ad andare a parlare con lo Jarl, il quale per ringraziarci ci ha invitato a mangiare a sue spese nelle taverne della sua città. Molto gentile da parte sua, credo che un bel cosciotto di pollo e del buon vino, lo berrò senz'altro.
Prese le ricompense per il lavoro del posto di blocco, ci apprestiamo a dirigerci verso la piazza centrale, dove su una bacheca vi erano affissi alcune richieste per dei lavori.
L'attenzione di tutti cadde su un lavoro di investigazione di una carovana scomparsa. Ricevute tutte le informazioni dal bottegaio che avweva affisso la richiesta sulla bacheca, andammo alla ricerca della carovana. Corpi massacrati, sangue ovunque... Sembrava fossero passati i miei commilitoni... Comunque grazie all' aiuto di Lorne scopriamo che il colpevole di questa carneficina, sembra essere un troll. Lo troviamo abbastanza facilmente, sembra stesse dormendo in fondo alla sua tana in un acaverna. Lo svegliamo e subito si ricomincia a menare le mani. La cosa più strana fu che dopo avergli tagliato la gola e quindi ucciso definitivamente, quel coso è tornato in vita... per poco però... l' elfo piromane ha fatto veramente un bel lavoro.
Dentro quel troll, sembrava esserci una pietra a forma di cuore di colore nero. Tornati a Witherun, ci siamo recati dal bottegaio che ci ha ricompensato e ci ha anche fatto un piccolo sconto sulle sue merci, e infine, io e Purfy ci stiamo dirigendo dal mago di corte per carpire qualche nozione in più su questo strano manufatto, che sembra aver provocato quelche visione strana sia a Purfy sia a Dras.
Diario di Bordo 2
26 of Maras 201 IV e
Dopo una breve corsa verso la torre di guardia, dalla quale erano partiti gli allarmi, io e gli avventurieri ai quali mi sono unito scopriamo finalmente cosa potesse emettere un ruggito così terrbile.
Una creatura alata di una razza ormai estinta(almeno così credevo fino a quel momento), che racchiude il potere del potere del fuoco e lo usa per sbaragliare i suoi nemici: un Drago.
La battaglia non è stata semplice e non disponendo di armi dalla distanza purtroppo non abbiamo potuto fare altro che attendere il momento propizio per attaccare quella bestia, che nel frattempo si faceva colpire dalle freccie delle guardie. Poco dopo però uno degli avventurieri, credo si chiamasse Ziegler se non erro, ha deciso di mettere in gioco la sua vita cercando di far atterrare il drago per darci modo di colpirlo. È stata un'azione davvero lodevole anche se sconsiderata, infatti adesso lui non è più con gli avventurieri, ma caro Diario di Bordo, se sono qui è perché alla fine siamo riusciti ad uccidere il drago proprio grazie a lui.
Dopo aver ucciso il drago, la sua pelle ha cominciato a bruciare e a quanto pare la sua anima è stata assorbita proprio da quel guerriero con vari pezzi di armatura addosso, chiamato a gran voce il "Sangue di Drago". Poco dopo viene a congratularsi con me per aver sconfitto quella bestia, offrendomi pure la possibilità di unirmi a lui e seguirlo nelle sue avventure.
Potrai chiamarmi pazzo, Diario di Bordo, ma ho dovuto rifiutare l'offerta, per unirmi agli avventurieri, descritti in precedenza. Effettivamente credo sia stato deciso dal Destino o dalla stessa Hosyris, che io e codesti avventurieri ci incontrassimo. Mentre sto scrivendo queste poche righe mi trovo a Whiterun, e adesso devo riposare un po'... Lo scontro col drago è stato duro e per poco non ci rimetto le penne.
Diario di Bordo 1
23 of Maras 201 IV e
Dopo aver vagato per un bel po' di tempo in questo nuovo continente, finisco col ritrovarmi in una piccola cittadina(Whiterun), che stando a quello che dicono le guardie è governata dallo Jarl Balgruff.
Neanche il tempo di chiedere alla persona più vicina dove fosse possibile trovare una taverna per mettere qualcosa sotto i denti, che di punto in bianco la guardia cittadina comincia a correre di qua e di là come un formicaio impazzito. Nel cercare di capire che cosa stia succedendo, corro dietro una guardia che mi porta fuori dal villaggio.
Lì vedo il Thane dello Jarl che ordina ad un piccolo manipolo di guardie, di andare a fornire aiuto alla torre di guardia.
Mentre continuo a cercare di capire che diavolo stia succedendo, da una via secondaria spuntano fuori alcuni avventurieri che come me tentano di capirci qualcosa. Alla fine una guardia ci risponde e ci indica una cosa volante nella direzione della torre di guardia.
Poco dopo un ruggito assordante squarciò l'aria.
A quanto pare le cose stanno per farsi interessanti.
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