Da Ker Maicah a Spine Report in Creazione | World Anvil

Da Ker Maicah a Spine

General Summary

A Ker-Maicah il circolo apre il portale verso Ker-Mooren e va a fare visita a Rhegar Ardifalce, dopo la visita dicono a Rhegar di togliere le pietre così da spegnere il portale e impedire di raggiungere la fortezza dei Principi dell'Est.
  Flinn con la sua squadra di tecnici lavora alle riparazioni della guglia utilizzando i suoi poteri di stregone solare per creare le OPERE STREGONESCHE solari necessarie a riportare la Guglia al suo antico splendore. Servono circa 9 mesi perché tutto sia compiuto. Quando il gruppo torna alla guglia e le riparazioni sono finite, si riparte seguendo la rotta tracciata da Jayaddina.
Grazie ai poteri della Guglia, i Solari riescono a modellare il territorio che circonda la Guglia per impedire che tracci un solco nel creato in modo da rendere invisibile il proprio passaggio. Il tragitto li porta sopra il Mare dei Sogni e dalle finestre della Guglia possono vedere una grande quantità di ippopotami che vive nella zona.
Seguendo gli impulsi della daiklave di Jungalay, la Guglia viene parcheggiata nei pressi di un lago, dove si trova una bassa piramide circondata da mangrovie e ippopotami. Qualcosa attrae Jayaddina in quel luogo.
I Solari capiscono subito che bisogna entrare, e dopo una prima esplorazione di Thanatos, si adoperano per aprire la porta della struttura. Subito oltre l'ingresso esterno si apre il camino di un vulcano con la caldera alla sua base, come nella reminiscenza di Jungalay. Aldebaran evoca degli elementali del fuoco che spostano la lava, rivelando un passaggio nascosto che conduce all'ingresso di un complesso sotterraneo e dopo molte peripezie il gruppo raggiunge una sala sotterranea dove riposa la spada gemella di Jayaddina, ma fatta di oricalco!

Quando escono dalla tomba, i Solari incontrano un Eccelso Lunare che, sotto forma di uccello, si fa seguire fino a un anfratto nascosto tra le radici di mangrovia non troppo lontano. Qui si è rintanato, ferito, Cielo Fermo che ha mandato il suo giovane apprendista a chiamare aiuto.
Il gruppo scopre così che il villaggio - sospeso tra gli alberi - di Cielo Fermo è stato attaccato da Abissali. Il Lunare racconta di come fossero venuti a rubargli il Cielo si Muove mesi prima anche se lui non sa il perché. Probabilmente questo attacco è stato causato dalla sortita che ha recuperato la sua arma leggendaria mentre i Solari erano nel nord, nella terra d'ombra de L'Amante Avvolta nel Paramento di Lacrime. Mentre Aldebaran si occupa di curare Cielo Fermo, gli altri Solari decidono di intervenire subito e trovano gli antagonisti su una piattaforma, intenti a lanciare di sotto gli abitanti che non rispondono alle loro domande. Tanathos ne uccide uno e subito dopo inizia la battaglia. Alla fine i due Abissali superstiti fuggono.
Gli Abissali vengono identificati come il Circo Moribondo, sceso dal nord in cerca di Cielo Fermo.
Col timore che gli Abissali possano tornare a finire il lavoro, si decide di portare via la gente del villaggio di Cielo Fermo, ospitandone alcuni temporaneamente nella guglia, compresi ovviamente Cielo Fermo e il suo discepolo Awataneah.
Jungalay e Cielo Fermo iniziano a riallacciare il loro legame e a ricrearlo per l’ennesima rinascita.
  I Solari parlano a lungo con Cielo Fermo in merito ai Lunari e al Patto d’Argento. Il Circolo aveva già avuto modo di parlare con la Maestra a Caul e avere un rapporto con loro era sempre stata una possibilità tenuta in alta considerazione. Si accenna anche ai tatuaggi e altre cose, il gruppo si rende conto che molti temi sono tabù e Cielo Fermo non può parlare apertamente di molti argomenti; essendo legato a Jungalay accetta di rispondere alle nostre domande ma restando legato sempre strettamente al contesto della singola domanda. I Solari riescono a convincerlo a cercare di avere un incontro con Il Patto d'Argento per iniziare a tessere relazioni di reciproco aiuto e fiducia. Lui si offre di intercedere anche se non sa quanto sarà probabile. Ci sono diverse anime all’interno del Patto e non tutte sono inclini a fidarsi dei Solari dopo ciò che avvenne nella Prima Era fino all’Usurpazione.
Il Circolo è consapevole della Grande Maledizione (almeno in parte) per cui viene compresa la reticenza dato che i comportamenti dei Solari non furono sempre i migliori. Alcuni Lunari sono ancora vivi da allora e hanno macinato acredine per qualche millennio nei confronti dei Solari.   Si decide di andare da Ma Ha Suchi, venerabile Lunare della Prima Era e membro del Patto d’Argento che ha il suo dominio a qualche giorno di distanza per parlargli del problema degli abissali. Cielo Fermo accompagna i solari conoscendo il luogo. Arrivano dove la sua orda risiede, una antica città della Prima Era dove campeggia un’enorme ziggurat che era un museo dell’arte e della scienza prima di essere reclamata dalla foresta. Vi saranno almeno 20.000 tra uomini bestia, mutati del Wyld e Lunari.
I Solari intrattengono una conversazione con un Lunare che fa loro strada anche se è molto scettico sul fatto che Ma Ha Suchi, il Lupo dalla Rosa Rossa, il più grande amante della storia che si dice abbia avuto rapporti con ogni tipo di essere (vivente o non) voglia loro parlare.
A un certo punto Ma Ha Suchi compare dal nulla (probabilmente era un insetto e ha ascoltato tutto), in forma di lupo bipede con corna e zoccoli da caprone. Sembra molto nevrotico e scostante ma i Solari non sono sicuri che sia tutto reale quanto più un palco (forse). Per una parola sbagliata del suo subalterno, Ma Ha Suchi lo infilza con la sua lancia da parte a parte poi lo lascia sul pavimento a sanguinare con noncuranza e fa qualcosa solo quando gli viene detto che forse è meglio guarirlo. Probabilmente voleva impressionare la platea sia con la sua maestria sia dimostrando la sua ferocia.
Si parla di molte cose e nel discorso si scopre che lui odia la civiltà e vuole distruggerla, che cerca il suo compagno solare di nome Nikko (nome che riecheggia in alcune riminiscenze del Circolo). Si accenna a una grande minaccia abissale, lui chiede dov’è questa minaccia e parte con tutta l’orda nella direzione che gli viene indicata. I solari si dileguano prima che capisca che non troverà il nemico dove lo sta cercando (il Circo Moribondo probabilmente nel frattempo è fuggito molto lontano con il suo carrozzone volante molto veloce).

Nel frattempo, La Gru dall'Ala Spezzata fa visita notturna a tutti gli elementi del Circolo finchè non sceglie Nemesi come suo tramite.
Aldebaran cerca di assorbire la Gru con il suo bastone facendo uscire lo spirito di Gurblumath al suo interno e la forma del bastone cambia mimando quella di una gru al suo apice. La Gru tenta di soggiogare Aldebaran, che cerca di parlare con lei ma viene usato come megafono per diffondere il proprio messaggio di corruzione.
Siccome la situazione è diventata ingestibile, i Solari decidono di lanciare il bastone nella caldera del vulcano della tomba di Jayhaddina.
Dopo questo i Legiferi si interrogano sulla situazione di Flinn e Jungalay e capiscono che sono ancora sotto l’influenza della Gru e con un grande sforzo Nemesi riesce a dare a Flinn un appiglio per uscire dalla morsa della corruzione di Coleichenondeveesserenominata. Dopo essere rinsavito, Flinn si rende conto a pieno di ciò che è successo e racconta di come aveva portato con sé la fonte della corruzione usando Jungalay come mezzo. Ancora corrotto e infuriato per le bugie di Flinn, Jungalay lo attacca al massimo della sua furia cercando di ammazzarlo. Il combattimento è furioso e si conclude solo quando Jungalay si accascia senza energie da spendere.
Finalmente in grado di ascoltare le parole di Verità di Nemesi, anche lui prende la via per tornare sotto la luce del Sole Invitto. Ora resta il “piccolo” problema di recuperare il demone del secondo cerchio, l'anima di Gurblumath uscita dal bastone. Si decide di evocare Gurblumath alla Calibratura per mandarlo a riprendere la sua progenie e portarla a Malfeas.
Flinn si sente in colpa e decide di creare un nuovo artefatto per Aldebaran.

Alla Calibratura viene predisposto tutto per l’evocazione del demone. Lo sforzo richiesto è imponente ma Aldebaran avrà al proprio fianco tutto il circolo in caso di problemi.
Il rituale inizia, il demone arriva ed è come i Solari lo immaginavano e ricordavano: orrendo e terrificante. Stavolta Aldebaran vince il contrasto anche se a fatica e per un anno e 1 giorno sarà al suo servizio.
Il primo compito che viene dato al servitore demoniaco è di andare a riprendere la propria anima del secondo cerchio (quella uscita dalla Gru dall'Ala Spezzata e deportarla a Malfeas. Gli viene dato un limite di tempo, trascorso il quale dovrà tornare per rispondere alle domande dei Solari.
Grazie a Gurblumath il Circolo scopre notizie su coleichenondeveesserenominata, sulla natura della Prigione di Giada, sulla presenza di Eccelsi Abissali e alcuni brandelli del piano dei Primordiali. Dopo aver risposto a tutte le domande del Circolo, il demone viene mandato per un mese a censire tutti gli Eccelsi presenti a Malfeas.

  Quando tornano i Lunari dicono di aver organizzato un incontro con alcuni esponenti del Patto d’Argento che sono inclini a dar fiducia ai Solari. Qualche sera dopo arrivano alla guglia: Yaohuitli Senza Volto e il suo compagno Sospira Nella Pioggia, Gheru, Anja Silverclaws e Saiden l’Indomito.
Si presentano come parte dei Siniscalchi dei Re del Sole, la frangia del Lunari Affini ai Solari. Hanno una richiesta di aiuto e una proposta per tentare un inizio di comunione di intenti. La proposta è quella di aiutare Anja, nativa di Spine a salvare la sua città dal giogo di un Signore della Morte noto come Maschera degli Inverni.
Lei e Saiden con un gruppo hanno organizzato finora azioni di guerriglia senza farsi scoprire ma questo non ha sortito molti risultati. Il circolo si dice interessato anche se preoccupato dalla portata del conflitto avendo il nemico un hekatonchiro chiamato Juggernaut con cui ha sbaragliato ogni tipo di difesa presente nella città e su cui risiede la sua fortezza oltre a un nutrito gruppo di Abissali (almeno 6/7 fissi più il suo ambasciatore alla confederazione dei fiumi, Tifone). La Guglia si dirigerà a Spine e il gruppo studierà il modo per sconfiggere il Signore della Morte e ripulire la terra d’ombra (tutte azioni che rientrano nel grande piano di mondare la creazione dalle creature delle tenebre).

La Guglia parte alla volta di Spine. Quando il Circolo giunge a lambire i confini della terra d’ombra, sceglie un luogo riparato dove “mettere alla fonda” la nave e parte in perlustrazione.
La scena è macabra, la mole dello Juggernaut si staglia a est della terra d’ombra e l’icore lasciato da lui è utilizzato come terreno "fertile" per la coltivazione di riso contaminato. La città mostra i segni della devastazione portata dal gargantuesco essere che ha spazzato via le difese della città come fossero moscerini.
Un'indagine accurata mostra che esiste una cupola di essenza necrotica che ricopre tutta la terra d’ombra e quella sembra essere una buona pista da seguire per infliggere danni al nemico. Si cercano i ripetitori del segnale d’essenza e si trovano diverse opere stregonesche nascoste che andrebbero distrutte per rompere la griglia.
Si studia lo Juggernaut e si scopre come sia una fonte di essenza necrotica che espande la terra d’ombra al solo sostare sulla Creazione. Sciami di fantasmi vorticano attorno a lui. Maschera degli Inverni passa molto tempo nella cittadella e raramente ne esce. I suoi Abissali gestiscono la città tenendo sotto scacco la regina di Spine, mentre il figlio della regina combatte nella resistenza sotterranea. Il piano della distruzione della cupola viene abbandonato perché richiede altrettante opere stregonesche per la distruzione di quelle esistenti e quindi molto tempo. Si passa ad un piano che offra un grande effetto sorpresa: la distruzione dello Juggernaut. Si vagliano molti esplosivi possibili fino ad arrivare a quello definitivo, l’unico che offra una probabilità elevata di funzionare: usare uno dei due Vortici Proto-Shinmaici (VPS) della Guglia da far deflagrare all’interno dell’abominio. I rischi sono innumerevoli ma il risultato sarà definitivo e forse coinvolgerà anche il Signore della Morte.

Prima di dar seguito al piano, viene stipulato un Patto tra il Circolo e Anja, in quanto Lunare capo di Spine.

Passando ai dettagli si decide che Anja e Saiden raggiungeranno la città per salvare la regina o prenderne il posto e così mantenere un governo che possa traghettare la città verso la normalità. Si discute lungamente sull’eventuale evacuazione della popolazione ma questo eliminerebbe l’effetto sorpresa e a malincuore si declina la possibilità.
Si cercherà di far esplodere lo Juggernaut dalla parte più lontana rispetto a Spine così che arrivino alla città poche ondate dall’esplosione e poche ondate del Wyld. Viene creato un congegno che permetta di destabilizzare il nucleo del VPS dopo qualche secondo per concedere a Flinn - che porterà nel mostro l’ordigno - qualche speranza di fuga dal centro dell’esplosione.

I Lunari si preparano per arrivare in città non visti, la Guglia viene posizionata il più lontano possibile dal raggio della distruzione incombente e quando tutto è pronto Flinn indossa l’armatura e parte per la missione.
Giunge alle pendici del mostro, si arrampica fino a trovare un foro scavato dai vermi che incessantemente rodono l’Ecatonchiro e si fa strada abbastanza all’interno per posizionare il VPS. Aziona il contatore e accende i razzi per tentare la fuga, ben sapendo che il suo sacrificio sarebbe ben ripagato dalla distruzione del massiccio nemico e del suo ammorbante inquilino.
20 secondi dopo avviene la deflagrazione e una colonna di luce si spande dal punto di innesco. La prima ondata di distruzione colpisce Flinn quando è quasi giunto alla Guglia ferendolo ma senza ucciderlo. Egli riesce ad entrare nella Guglia appena in tempo per guardare dai monitor lo spettacolo dell’esplosione dello Juggernaut: una montagna che esplode dall’interno, che si innalza per crollare sulle sue stesse fondamenta annichilendo la cittadella in una apocalisse di carne morta, Wyld e distruzione ai moti componenti.
Le ondate di distruzione lasciano spazio alle ondate di wyld che si dipartono dal cadavere del mostro in ogni direzione arrivando a colpire la città. Si può solo immaginare ciò che stia accadendo dentro Spine, fino a quando si innalza un’anima iconica dalle chiare fattezze Lunari dal palazzo regale. Qualcosa è andato storto.
I Solari partono alla volta della città il più velocemente possibile e quando giungono trovano tre abissali e due Nephwrack che stanno combattendo con Anja e Saiden. Un abissale a terra semisommerso nelle macerie. Anja è in evidente stato di alterazione ma i Solari non ne conoscono il motivo.
Il combattimento è serrato e molto duro essendo alcuni provati dalla missione appena compiuta e non potendo respirare Essenza nelle terre d’ombra. Saiden cade, ma viene salvato da Aldebaran.
I Legiferi uccidono un Abissale che viene aggredito in maniera ferale da Anja postmortem, lasciandola scoperta agli attacchi nemici e questo causa la sua caduta. Gli eroi sono allo stremo e come ultima azione caricano il corpo di Anja e fuggono verso la Guglia.
Aldebaran cerca di salvare Anja che fortunatamente era solo "quasi morta", in uno stato di torpore molto prossimo alla dipartita. Il gruppo recupera le forze e gioisce della vittoria. Quando Anja si riprende, racconta del loro arrivo al castello dove vi era un Abissale sconosciuto in aggiunta ai soliti e racconta di come esso si sia rivelato essere il suo Solar Mate. Durante la battaglia lui ha cercato di aiutare i Lunari e per questo è stato ucciso dall’Abissale contro il quale poi lei ha infierito accecata dalla rabbia.

Dalle ceneri del Behemoth non morto non si alzano segnali di sopravvivenza né suoi né del suo infido abitante e un cauto ottimismo si fa strada tra gli eroi.

Dopo l’esplosione dello Juggernaut i Solari ricevono l’inaspettata visita di 4 Eccelsi Siderali che raccontano di essere rimasti colpiti dalle capacità dimostrate nel distruggere il behemoth non morto e portano una proposta: faranno dono al gruppo della capacità di respirare Essenza nell’Oltretomba a patto che i Solari accettino di portare la guerra alle creature delle tenebre nell’oltretomba, dove la morte dei Signori della Morte potrà essere definitiva. Il circolo è interessato e si riserva di pensarci. Durante la discussione si accenna a ColeiCheNonDeveEssereNominata e l’attenzione dei Siderali vira subito. Sono stati loro a chiudere l’ingresso della prigione dell’artefatto mentre i Solari erano alle Fauci di Mela e adesso vogliono che si ponga la parola “fine” alla questione, bandendo per sempre l’artefatto dalla Creazione.
Tutto il gruppo viaggia subito verso la tomba di Jayhaddina e lì Aldebaran fa un’opera stregonesca per bandirla nell’Altrove. Praticamente si innalza una sfera di lava con le gambe che inizia a correre sempre più veloce fino a scomparire all’orizzonte.
Viene distrutto il meccanismo per richiamarla e, per quel che riguarda questa copia di ColeiCheNonDeveEssereNominata, la Creazione dovrebbe essere salva.
Tutto il gruppo ritorna così alla Guglia, ancora parcheggiata ai confini della terra d’ombra di Spine, per parlare di Oltretomba.
Il Circolo decide di accettare la proposta dei Siderali anche se non ha intenzione di lanciarsi a testa bassa nella missione prima di aver concluso alcune pendenze con la Creazione.
La prima incombenza è sistemare il necrowyld di Spine; subito dopo raggiungere la Baia della Nube Scarlatta (quel che ne resta) per chiudere la bolla di wyld che si era originata molto tempo prima a causa dell’esplosione della nave Lintha e solo dopo di ciò i Solari acconsentiranno a spostare il baricentro dello scontro con i Signori della Morte coinvolgendo anche l’Oltretomba.
Viene stipulato il patto e la divinità che accompagna i Siderali fa il dono ai Solari della capacità di respirare essenza nell’Oltretomba.
  Ora si deve ripulire il Necrowyld.
Mentre Aldebaran utilizza i suoi prodigi per modellare l’intera zona, gli altri componenti aiutano come possono e Thanatos dalla torre di osservazione nota in due momenti diversi il fantasma di Nikko nei dintorni di Spine, ma si decide di non investigare oltre.
Finita la pulizia della terra d’ombra resta solo una rigogliosa foresta tropicale, ricolma dei peggiori mostri del Wyld. Ma almeno non vi sono più né terra d’ombra né Wyld, solo Creazione.
Il passo successivo è abbattere le creature: un behemot del wyld e due bestie del wyld sono accompagnate da una corte di fatati con un nobile fatato al suo comando.    
Data Rapporto
01 May 2021

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