Jungalay n° 1 Myth in Creazione | World Anvil

Jungalay n° 1

Senti… bagnato. E uno scroscio lontano.
Un lampo.
Dietro di te, in mezzo all’oceano, un enorme gorgo ribollente sta inghiottendo quel che resta della tua città.
Un lampo.
Di nuovo lo scroscio lontano.
Un lampo.
A svegliarti è la risacca del mare che ti lambisce le mani riverse.
Tossisci, la sabbia ruvida e calda ti entra in gola.
Un lampo.
Il sole splende sopra di te e ti permette di vedere la spiaggia dove ti trovi. Osservi la vegetazione rigogliosa e intensa che si distende lungo la baia fino alla cima delle alture che la circondano.
Un lampo.
Da sopra la caldera, guardi dentro il cratere e vedi in basso scorrere lenta la lava che inesorabile fluisce all’esterno attraverso un largo condotto di roccia nera. Uno stretto e tortuoso sentiero scavato nella parete di roccia si snoda verso il basso e si perde nel fumo rossastro.
Un lampo.
Sei dentro la stanza, hai superato flussi di magma e trappole magiche per arrivarci. Davanti a te, due guardiani di bronzo dalle fattezze di drago ti scrutano dalla loro posizione immobile.
Un lampo.
Davanti a un altare, un raggio di luce convogliato dall’alto viene riflesso da una serie di specchi a formare sulla parete un complesso glifo stilizzato.
Un lampo.
Finalmente allunghi la mano e la stringi attorno all’elsa della daiklave; proprio in quel momento ti risuona in mente una voce quasi familiare: “Bentornato, Leone dei Cieli”.

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