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Paxari: Comuni di Rovly

  1. Geografia:

    Questi comuni sorgono tra le cime imponenti dei Monti Celesti, una catena montuosa suddivisa in quattro settori principali, con vette che superano i 3.000 metri di altitudine. Nella sua interezza questo altopiano viene chiamato dai paxari Rovly. Geologicamente, la regione presenta un complesso sistema di cavità e gallerie naturali, responsabili di generare forti correnti ascensionali, un fenomeno raro e distintivo. Questo ambiente rigido favorisce la presenza di flora e fauna uniche, tra cui spiccano i grifoni, animali dotati di grande aura arcana, e i gipeti, imponenti superpredatori. Le quattro principali città, note come comuni di Rovly, sono situate in ampie conche naturali poste sui picchi più importanti della catena, dislocate nei quattro punti cardinali. Il paesaggio è ulteriormente valorizzato dalla presenza umana: funi e corde collegano le vette circostanti ai centri abitati, creando una rete che unisce funzionalità ed estetica. Tra le creature della regione, i gipeti rappresentano una minaccia significativa: queste creature mastodontiche costituiscono un costante pericolo per la vita e la sicurezza nei Monti Celesti.
  2. Origine e aspetto:

      I Paxari hanno origine nella foresta di Urwald, ma a causa delle condizioni di vita divenute sempre più difficili, hanno migrato verso i Monti Celesti, dove risiedono tutt'ora nei comuni di Rovly, da loro stessi fondati. Gli abitanti di questi comuni si identificano come Paxari, caratterizzati da una carnagione chiara, una varietà cromatica negli occhi e capelli prevalentemente scuri. Il loro abbigliamento richiama lo stile dell'Italia rinascimentale, combinando eleganza e funzionalità. La loro tecnologia si ispira a un'estetica leonardesca, sfruttando le forti correnti ascensionali tipiche dei Monti Celesti e integrando l’uso della tecnomagia. I Paxari hanno un'altezza media di circa 1,72 metri e un'aspettativa di vita che si aggira intorno ai 78 anni. L'aura con la quale nascono è naturale.
  3. Politica:

    I Paxari non sono uniti da un unico polo politico, ma ogni insediamento o città è amministrato da un Sindaco eletto dai cittadini tramite votazione popolare, con un mandato della durata di quattro anni. Le 4 città principali estendono la loro influenza sulle area circostanti. Inoltre a seconda del comune di influenza prendono il nome di paxari rossi, neri, dorati o blu. Sebbene vi sia autonomia locale, le decisioni di maggiore importanza vengono prese in comune accordo tra i quattro sindaci eletti, riuniti nel cosiddetto Concilio dei Quattro. Questo organo si raduna ogni quattro anni nel Colosseo di Beorn, e la partecipazione è riservata esclusivamente ai Sindaci. Dopo un passato segnato dal governo dispotico di un Tiranno, è stato stabilito che nessun individuo può ricoprire una carica politica per più di due mandati consecutivi. Inoltre, gli eventi legati al regime autoritario hanno portato all’abolizione della schiavitù, sancendo la libertà di ogni cittadino. Ogni uomo dei comuni gode del diritto al voto, che rappresenta un pilastro fondamentale della loro società.
  4. Organizzazione Militare:

    I Paxari non dispongono di un esercito nazionale unificato; ogni insediamento si affida a milizie formate dai cittadini stessi. Sebbene siano un popolo abituato alla pace, la loro tranquillità è minacciata dalla presenza dei Gipeti, enormi volatili predatori immigrati nel territorio che devastano l'ecosistema locale e attaccano insediamenti umani. Internamente, non sono rari i disordini sociali, con rivolte scatenate dalla cattiva gestione dei sindaci o piccoli conflitti tra centri abitati a causa di rivalità o interessi contrapposti. Il loro equipaggiamento militare riflette una combinazione di tradizione e innovazione, con l'uso di balestre, baliste e armi tecnologiche avanzate alimentate dalla Tecnomagia. Queste ultime utilizzano sfere arcane composte da piume di grifone condensate come nucleo energetico. Ogni città principale ospita un ordine di Cavalcagrifoni, cavalieri d'élite dedicati alla protezione dei cittadini, e una Gilda di Artificieri Celesti, esperti nella creazione di tecnologia magica. Separati dalle comunità urbane, si trovano anche templi abitati dagli Eremiti dei Picchi, monaci che rifiutano la tecnologia e vivono in armonia con l’ambiente naturale.
  5. Economia:

    Fino alla modernità, i comuni di Rovly hanno mantenuto un atteggiamento isolazionista, limitando i loro commerci all'interno del territorio o con la vicina Teocrazia di Urwald. Tuttavia, con l'apertura delle rotte commerciali e l'instaurarsi di una generale pace, i comuni hanno iniziato ad aprirsi al mondo esterno, sfruttando le proprie peculiarità e le avanzate tecnologie per entrare nei mercati internazionali. La recente guerra tra Flodast e Orm contro Rav e Okse ha ulteriormente favorito la loro crescita economica: la forte domanda di armamenti ha reso i comuni di Rovly uno dei principali fornitori. La produzione e la vendita di balestre, tecnologie avanzate e armi basate sulla Tecnomagia hanno arricchito notevolmente le città, consolidandone il ruolo commerciale e tecnologico sulla scena globale.
  6. Religione:

    I Paxari venerano quattro divinità totemiche, ciascuna legata a uno degli insediamenti principali e agli elementi naturali che modellano la loro esistenza. FalcoRosso, custode del vento, è la divinità protettrice di PiccoRosso; AquilaBlu, custode del cielo, veglia su PiumaBlu; AstoreD'oro, custode del sole, è il protettore di NidoD'oro; e GufoNero, custode della luna, protegge CastelNero. Secondo la loro fede, queste divinità hanno creato il mondo collaborando armoniosamente, rappresentando forze naturali essenziali. Ogni culto è organizzato sotto la guida di un Vescovo, incaricato di amministrare la chiesa dedicata alla rispettiva divinità e di garantire la continuità delle tradizioni religiose. I Paxari credono che non esista un aldilà: alla morte, l’anima ritorna alla propria divinità, la quale riutilizza l'energia ricevuta per creare nuova vita e garantire prosperità al clan. Per facilitare questo ritorno, preferiscono cremare i defunti, ritenendo che il fuoco agevoli il ricongiungimento con la divinità d’origine.Paxari: I Quattro Guardiani">Paxari: I Quattro Guardiani
  7. Moda e Alimentazione:

    I Paxari sono grandi lavoratori e produttori di tessuti pregiati, per questo utilizzano per i loro vestiti materiali come il velluto, la seta, il broccato e il damasco, solitamente impreziositi da squisiti ricami. L'abito principale è la pellanda, un pezzo unico che avvolge il corpo con ampie maniche, spesso imbottito, si porta una cintura alla vita e finisce con una gonna che arriva fino alle ginocchia. Sotto la pellanda quasi tutti indossano le calzebraghe, solitamente fatte di seta. Come copricapo è molto diffuso il mazocchino di lana con un lembo terminale da usare come sciarpa. È inoltre largamente diffuso l’uso di mantelli con cappuccio e occhiali spessi ed ermetici per le correnti delle loro valli, che a volte rendono difficoltoso mantenere gli occhi aperti. Le donne indossano abiti simili a quelli maschili, ma spesso vi aggiungono corpetti sotto i vestiti e ampie scollature. Per le acconciature maschili si prediligono i capelli lunghi fino alle spalle, con baffi e pizzetto molto apprezzati. Le donne, invece, portano solitamente i capelli corti o raccolti, adornati con gioielli o fiori. L'uso dei gioielli è diffuso, in particolare i Paxari amano collane e anelli, spesso decorati con piume di grifone. Producono e consumano grappe derivate da fiori di montagna, come la genzianella e il genepy. Mangiano molte verdure, frutti selvatici, prodotti di animali d'alpeggio come pecore e capre, e pesci di fiume. Sono grandi produttori di burro, che adorano consumare, uno dei loro piatti preferiti è senza dubbio la trota in carpione anche se ogni comune vanta di moltissime ricette uniche e squisite. Da quando commerciano con gli ormiani sono diventati grandi consumatori di olio di oliva
  8. Personalità e tradizioni:

    I Paxari sono considerati i detentori della tecnologia più avanzata del mondo, grazie allo sviluppo della Tecnomagia, una disciplina che sfrutta l'aura arcana naturalmente contenuta nelle piume dei grifoni. Questi animali, ritenuti sacri, vengono impiegati comunemente come animali da lavoro e da compagnia per via della loro elevata intelligenza e addomesticabilità. Le piume, cariche di una particolare aura arcana malleabile, rappresentano il nucleo funzionale delle principali innovazioni tecnomagiche. Tuttavia, la specie è attualmente minacciata dall’arrivo dei gipeti, superpredatori in competizione per lo stesso habitat. I comuni paxari sono entità cittadine autonome e fortemente identitarie. Ogni abitante mantiene un legame molto forte con la propria città d’origine e, pur esistendoci rivalità tra comuni, esse si esprimono per lo più attraverso competizioni pacifiche o piccoli duelli. L’evento principale che incarna questo spirito è l’Expo, una manifestazione che si tiene ogni quattro anni presso il Colosseo di Beorn, dove le città presentano le proprie innovazioni e competono per il prestigio e la grande Coppa del Grifone. Il livello di scolarizzazione tra i Paxari è estremamente elevato, l’accesso a incarichi pubblici o posizioni di rilievo prevede il completamento degli studi universitari. La particolare geografia dei Monti Celesti, sede degli insediamenti paxari, è caratterizzata da forti correnti ascensionali. Ciò ha favorito lo sviluppo di macchine volanti, utilizzabili quasi esclusivamente all'interno del territorio montano. In aggiunta, una complessa rete di funivie collega i vari comuni, rendendo la società paxara una delle più interconnesse a livello logistico. La struttura familiare paxara è generalmente tradizionale, basata su un nucleo monogamo. Le città sono abitate da un numero elevato di famiglie, ciascuna riconoscibile tramite il proprio cognome, a dimostrazione della rilevanza attribuita alla genealogia e all’identità personale. La natura tendenzialmente isolazionista della società paxara ha limitato i contatti con l’esterno, rendendo rara la nascita di mezzosangue. Di conseguenza, non esiste ancora una visione condivisa o consolidata su questi ultimi. I Paxari sono noti per la loro passione verso sport di velocità, in particolare le gare su grifone e le cosiddette "Gare più pazze di Rovly", competizioni in cui i partecipanti devono completare il perimetro di tutti i comuni con le loro invenzioni volanti nel minor tempo possibile. Recentemente, l'apertura commerciale e culturale verso l’esterno ha favorito la diffusione del gioco degli scacchi, che ha riscosso un notevole successo. Numerosi circoli scacchistici stanno nascendo in diverse città. Dal punto di vista comportamentale, i Paxari sono generalmente curiosi, esplorativi e ottimisti. La loro cultura è permeata da un atteggiamento libertino e talvolta invadente, dettato da una forte propensione alla scoperta e all’innovazione. Non è raro che si considerino superiori agli altri popoli, atteggiamento che può talvolta risultare spocchioso.
  9. Rapporti con le altre nazioni:

    I Paxari intrattengono da sempre un solido rapporto di amicizia con i Beorniani, i quali vengono frequentemente impiegati nella costruzione di edifici e opere monumentali che richiederebbero altrimenti un numero elevato di lavoratori. La collaborazione tra i due popoli si fonda su un rispetto reciproco e su un'efficace sinergia tra la forza fisica dei Beorniani e l'ingegno tecnico dei Paxari. Con l’apertura progressiva verso l’esterno hanno stabilito i primi contatti con le Città Libere e con i Raviani, che pur essendo riconosciuti per la loro intelligenza e intraprendenza, vengono giudicati eccessivamente astuti e opportunisti. Al contrario, nei Ghalariani i Paxari hanno trovato dei validi rivali in campo tideologico, mentre negli Ormiani hanno individuato alleati affini per mentalità e visione del mondo. Le restanti nazioni non hanno ancora suscitato un interesse marcato tra i Paxari, che tendono a mantenere una certa distanza. È interessante notare come i pregiudizi più forti di questo popolo si concentrino non tanto su popoli stranieri, quanto piuttosto su altri cittadini dei comuni montani, soprattutto quelli appartenenti a realtà rivali. Il campanilismo interno resta infatti uno degli aspetti più radicati della cultura paxara, spesso più intenso dell’eventuale diffidenza verso l’esterno.
  10. Personaggi importanti:

    Edoardo Cuordiferro (sindaco di CAstelNero), Filomene Granderoccia (sindaca di PiumaBlu), Esposito Altavilla (sindaco di NidoD'oro), Carlo Venti (sindaco di PiccoRosso)
  11. Razziali:

    Razziali Hode

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