Paxari: I Quattro Guardiani
DIVINITA' DEI PAXIANIComuni di Rovly
FALCOROSSO
Rappresentazione e simbolo:
FalcoRosso è la divinità protettrice del Comune di PiccoRosso, venerata come un maestoso falco di fuoco. Questa figura divina viene rappresentata come un custode celeste, che dall’alto dei cieli vigila sui suoi fedeli, assicurando protezione e giustizia. FalcoRosso è noto per punire i nemici del suo popolo con terribili calamità, dimostrando la sua forza inarrestabile. Il suo simbolo sacro è un rombo all’interno del quale è raffigurato un falco rosso, un’immagine che rappresenta autorità, potere e la connessione tra cielo e terra.
Dogmi della fede:
FalcoRosso è una divinità benevola legata all’elemento del fuoco, simbolo di passione, forza e trasformazione. I suoi seguaci incarnano la natura ardente delle fiamme, reagendo con fervore e determinazione quando subiscono un’ingiustizia. Secondo la tradizione, FalcoRosso ha donato il fuoco all’umanità, spinto dalla compassione per quegli esseri vulnerabili che pativano il freddo, offrendo loro uno strumento di sopravvivenza e progresso. I devoti di FalcoRosso sono chiamati a guardare al futuro con entusiasmo e a perseguire i propri obiettivi con impegno instancabile, vedendo nel progresso una manifestazione della volontà divina. Sebbene i loro gesti possano talvolta sfociare in atti violenti, questi sono sempre interpretati come espressioni di forti emozioni.
Riti:
I riti della fede di FalcoRosso vengono officiati nei templi dedicati alla divinità, sotto la guida degli sciamani, figure spirituali incaricate di mantenere viva la connessione tra il popolo e il loro dio. La celebrazione più importante è la Notte dei 1000 Fuochi, che si svolge ogni anno il 14 aprile. In questa solenne occasione, l’intera comunità si riunisce per un rituale collettivo: migliaia di minuscole mongolfiere vengono liberate nel cielo notturno, ciascuna contenente i sogni e le speranze di chi le ha create. Questo gesto simbolico rappresenta il desiderio di progresso e la determinazione a perseguire i propri obiettivi, in armonia con i principi della fede di FalcoRosso.
Rappresentazione e simbolo:
AquilaBlu è la divinità protettrice del Comune di PiumaBlu, venerata come una maestosa aquila di ghiaccio. Questa divinità simboleggia la guida e la chiarezza di visione, accompagnando i suoi fedeli verso il futuro con freddezza, lucidità e una determinazione incrollabile. La sua iconografia rappresenta un’aquila blu, raffigurata all’interno di un rombo, che simboleggia forza, controllo e l'armonia tra ragione e ambizione.
AquilaBlu è una divinità neutra associata all'elemento dell'acqua, simbolo di equilibrio, saggezza e introspezione. I suoi seguaci sono chiamati a essere freddi e calcolatori, affrontando le questioni importanti con pazienza e razionalità, dedicando il tempo necessario ad analizzare ogni aspetto per individuare la soluzione ottimale. Secondo le leggende, è AquilaBlu a portare la pioggia, un atto che molti interpretano come l’origine stessa della vita. Tra i quattro guardiani, AquilaBlu è ritenuto il più antico, incarnazione della stabilità e dell’eternità. La fede in questa divinità non tollera la violenza inutile, promuovendo invece il controllo delle emozioni e l’uso della forza solo quando strettamente necessario.
Riti:
I riti della fede di AquilaBlu si svolgono nei templi dedicati alla divinità e sono officiati dagli sciamani, custodi delle tradizioni spirituali. La celebrazione principale è il Giorno della Creatività, che si tiene solitamente il 21 dicembre, ma la data varia in base alle condizioni climatiche, poiché è necessario che la giornata sia caratterizzata dalla neve. Durante questa festività, ogni famiglia contribuisce a decorare la città e le proprie abitazioni con elaborate sculture di ghiaccio e neve, trasformando l’ambiente in un'esposizione artistica unica. Questo evento non solo rende omaggio ad AquilaBlu, ma promuove anche l’unità familiare e comunitaria, rafforzando i legami sociali attraverso l’arte e la creatività.
ASTORED'ORO
Rappresentazione e simbolo:
AstoreD’Oro è la divinità protettrice del Comune di NidoD’Oro, venerata come un astore etereo composto da nuvole dorate. Questa divinità simboleggia gioia, ottimismo e fiducia nel progresso, abbracciando i suoi fedeli con calore e protezione. AstoreD’Oro incarna l’idea di un futuro luminoso, ispirando speranza e unità tra i suoi seguaci. Il suo simbolo sacro è un rombo che racchiude la figura stilizzata di un astore dorato, rappresentazione della sua benevolenza e del legame tra cielo e terra.
Dogmi della fede:
AstoreD’Oro è una divinità benevola associata all’elemento dell’aria, simbolo di positività, speranza e armonia. I suoi seguaci sono caratterizzati da un atteggiamento gioioso e da una profonda fiducia verso il prossimo. La verità è un valore fondamentale nella loro fede, e le menzogne sono rigorosamente vietate. Inoltre, l’aiuto reciproco è considerato una pratica comune e un dovere morale.
Secondo le tradizioni, AstoreD’Oro ha donato all’umanità le belle giornate di sole e il vento fresco, rendendo l’aria più piacevole da respirare per portare felicità e benessere agli esseri umani. I miti narrano di un’antica rivalità con GufoNero: i due si inseguono incessantemente nel cielo, dando origine all’alternanza tra giorno e notte. La fede in AstoreD’Oro rifiuta la violenza, promuovendo sempre la ricerca di una soluzione pacifica ai conflitti, in linea con i valori di armonia e collaborazione.
Riti:
I riti della fede di AstoreD’Oro sono officiati nei templi dedicati alla divinità dagli sciamani, custodi della tradizione spirituale. La celebrazione più importante è il Giorno dei Doni, che si svolge ogni anno il 20 giugno. Durante questa festività, la città si trasforma in un luogo di festa e condivisione: gli abitanti preparano pacchetti dorati contenenti piccoli regali e li distribuiscono nei luoghi pubblici e lungo le strade. Il giorno successivo, questi doni vengono raccolti e aperti dai bambini, creando un’atmosfera di gioia e sorpresa. Questa tradizione incarna lo spirito di generosità e felicità che caratterizza la fede in AstoreD’Oro.
GUFONERO
Rappresentazione e simbolo:
GufoNero è la divinità protettrice del Comune di CastelNero, rappresentata come un gufo imponente fatto di roccia e oscurità. Questa figura divina è vista dai suoi fedeli come un monito, capace di prendere i fallimenti, le paure e le debolezze, facendoli scomparire nell’oscurità della notte. GufoNero incarna l’introspezione e la resilienza, invitando i suoi seguaci a trasformare le difficoltà in forza interiore. Il suo simbolo sacro è un rombo contenente la figura stilizzata di un gufo nero, a rappresentare l’equilibrio tra mistero e paura.
Dogmi della fede:
GufoNero è una divinità malvagia associata all’elemento della terra, simbolo di severità, orgoglio e resilienza. I suoi seguaci sono caratterizzati da un rigido senso di disciplina e un’ambizione implacabile, accettando il fallimento solo come un'opportunità per riprovarci. Tuttavia, sono consapevoli che un comportamento eccessivamente dannoso verso la comunità porterà la punizione della notte, manifestazione della volontà di GufoNero.
Secondo le leggende, vedendo gli umani affaticati e privi di energia, GufoNero creò il buio per permettere loro di riposare, dimostrando un aspetto di compassione verso i mortali. Nella tradizione, GufoNero nutre un profondo odio per il giorno e, per questo, insegue costantemente AstoreD'Oro, rallentandolo e creando l’alternanza tra giorno e notte. Sebbene la violenza sia accettata come mezzo per raggiungere obiettivi, non è mai considerata l’unica soluzione, incoraggiando un approccio strategico e misurato.
Riti:
I riti della religione di GufoNero si svolgono nei templi dedicati alla divinità e sono guidati dagli sciamani, custodi delle tradizioni sacre. La celebrazione più importante è il Giorno della Caduta, che si tiene ogni anno il 4 ottobre. Questa festività commemora il periodo di schiavitù vissuto sotto il Tiranno, fungendo da monito contro gli eccessi del potere. Durante la celebrazione, per le strade della città sfilano carri allegorici, simboli del dominio oppressivo, che vengono bersagliati dai cittadini con sassi o frutta marcia. Questo gesto rappresenta il rifiuto della tirannia e l’impegno a non ripetere gli errori del passato, esaltando il valore della resilienza e della libertà.
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