Doralba Organization in Spira | World Anvil
BUILD YOUR OWN WORLD Like what you see? Become the Master of your own Universe!

Remove these ads. Join the Worldbuilders Guild

Doralba

Il Regno di Doralba è una delle cinque nazioni principali di Spira, e anche la prima ad essere formalmente stabilita. È famosa su Spira per la sua forte presenza draconica, la relativa armonia raggiunta con le creature indigene, per essere il luogo di origine dei Virmici e la forte dedizione religiosa alle divinità del Bene e della Legge.
Contenuti

Storia

Fondazione
La fondazione di Doralba avvenne nell'anno 75 ad opera del drago d'oro Pthorah, uno dei primi individui giunti sul continente. Insieme a un gruppo di coloni umani, fondando la città che sarebbe successivamente divenuta Altotrono. Il drago fece costruire per sè l'alta Torre dell'Occhio Iridescente, ove prese dimora per osservare il regno nascente in modo distaccato, lasciando che fossero gli umanoidi al suo seguito a governare la nuova nazione. Il mezzelfo Halcinius I prese il comando della città, che nel giro di pochi decenni sarebbe divenuta una vera e propria città-stato nominandolo re a tutti gli effetti.
Unificazione dei colli
Con le prime espansioni della capitale arrivarono tempi di conflitto con le tribù indigene della zona, tra cui i giganti abitanti dei Colli Orientali e i centauri delle praterie ad ovest. Grazie alla sua posizione difendibile, anche senza avere grandi risorse militari Altotrono riuscì a tenere testa alle incursioni degli invasori. Nell'anno 180 Halcinius, scortato da Pthorah in una delle poche occasioni del periodo in cui lasciò la Torre dell'Occhio Iridescente, convocò delegazioni dei centauri e dei giganti stringendo con loro il Patto dei Colli Orientali, suggellando con loro un'alleanza e un accordo di mutua non aggressione e scambio commerciale e culturale.
Le due secessioni
Successivamente all'Unificazione dei Colli, la popolazione draconica e semidraconica di Doralba ebbe una discreta espansione, raggiungendo il centinaio di esemplari di draghi puri e alla comparsa dei primi virmici dalle loro unioni con gli umanoidi. Mentre Pthorah, dietro sua stessa iniziativa, aveva scelto di mantenere un ruolo passivo nell'amministrazione del regno, gli altri draghi, forti delle loro risorse e influenze, avevano preso posizioni chiave nei distretti in costante espansione di Altotrono.
In questo clima nacquero i Senzabandiera, una fazione di umanisti che consideravano la costante presenza draconica i segni premonitori di una tirannia, venne a formarsi all'interno della capitale. A dispetto dei costanti tentativi da parte di Halcinius I di negoziare con i loro rappresentanti, le infondate voci che i draghi avrebbero presto preso il controllo di ogni singolo umanoide di Doralba per renderli schiavi continuarono a serpeggiare, portando alla drastica decisione nell'anno 200 di concedere all'intera fazione di abbandonare Doralba, causando un'emigrazione di oltre 5000 persone. Nell'anno successivo, circa metà di questi secessionisti migrarono a nord e ad ovest via terra, mentre i restanti si imbarcarono seguendo le coste del territorio che sarebbe successivamente divenuto la Valgioiosa, arrivando infine nelle terre collinose del Sud-Occidente e formando l'insieme di villaggi destinato un giorno a diventare la Vetusia.
Nel quarto secolo, durante il quale governò Halcinius II, successore di Halcinius I, Altotrono raggiunse la sua espansione attuale, dando inizio alla titanica opera di costruzione di quella che sarebbe divenuta la cinta muraria esterna principale. A soprintendere la costruzione delle difese fu l'allora generale Ceraf, un nano dalla spiccata affinità per la meccanica, le cui scoperte in tema sarebbero successivamente state utilizzate per perfezionare il processo di infusione dei virmici. Grazie alla poderosa forza lavoro fornita dai giganti, una parte dei quali si era stabilita in modo permanente ad Altotrono ottenendone la cittadinanza a tutti gli effetti, la costruzione procedette speditamente.
Ciò nonostante, Ceraf non ne vide mai il completamento di persona. Con i nuovi insediamenti dei Senzabandiera in continua crescita, raccomandò diverse volte di sviluppare un arsenale più potente per intraprendere un'azione diretta contro di loro o da usare come deterrente, proposte che vennero respinte da Halcinius II, anche dietro consiglio dei draghi della corte. Decenni di rifiuti, oltre a diverse limitazioni etiche alle sue ricerche, spinsero infine Ceraf a dare le dimissioni nel 380, sparendo poche settimane dopo per unirsi ai Senzabandiera del nord, che negli anni successivi avrebbe riunito sotto il nome di Logonia.
Il Tradimento di Osthma e la fine della monarchia
All'inizio del decimo secolo, la Lamia Matriarca Osthma mise in atto un lungo e paziente piano per infilrarsi nella corte doralbiana di Halcinius V. Usando la sua affinità per le illusioni per fingersi una maga virmica, in trent'anni raggiunse una posizione sufficientemente vicina al consiglio principale del monarca da poterne manipolare le azioni.
Nel 955 vi fu un nuovo periodo di apertura della Spira, e dietro suo consiglio, il re radunò un gruppo di pochi fedeli ed esperti (di cui molti già plagiati e controllati dalla lamia) per organizzare la sua ascesa.
Una volta giunti nella Culla del Creatore, i seguaci di Osthma attaccarono il gruppo, uccidendo con facilità Halcinius V e i pochi membri della spedizione fedeli a lui e permettendo alla manipolatrice di ascendere alla Spira al posto suo.
La morte del re, ancora senza eredi, fu un duro colpo per la nazione. Per porre fine al periodo di anarchia, che sebbene breve fu sufficiente a impedire uno sforzo coordinato per inseguire e fermare la traditrice, Pthorah decretò la fine del lignaggio dei re di Doralba, che da quell'anno in avanti sarebbe stata governata da un concilio presieduto da lei e formato in eque parti da draghi e umanoidi. Questo decreto esacerbò le paure di chi prevedeva una nuova rivolta dei Senzabandiera, ma si rivelò essere a lungo termine la soluzione migliore. Negli anni successivi, il nuovo governo si consolidò, rinnovando la Torre dell'Occhio Iridescente per farne la nuova sede.
La Marcescenza e la Guerra dei Pestilenti
Nel 970, diversi focolai di Marcescenza, la terribile piaga nonmorta creata da Osthma nel suo neonato regno di Letharia, apparvero in più villaggi minori dell'hinterland doralbiano. La prima reazione del Concilio fu rapida, tentando di mettere in quarantena o evacuare gli insediamenti infetti: tuttavia la natura dell'infezione, e in particolare la sua capacità di rianimare le vittime come nonmorti capaci di contagiare a loro volta, lasciò in alcuni casi l'unica scelta di isolare e dare alle fiamme interi borghi. Gli sforzi di contenere l'infezione durarono diversi anni, durante i quali la natura deliberata dell'attacco si fece manifesta nel 972 durante l'Assedio Macilento, una battaglia che vide i nonmorti creati dalla Marcescenza marciare su Altotrono accompagnati da aberrazioni e creature mostruose provenienti dalla Letharia. Nonostante Zelnar, il drago di rame che aveva assunto il ruolo di Generale dalle dimissioni di Ceraf, avesse guidato una trionfante sortita per eliminare gli invasori in un'unica azione, Pthorah comprese che la piaga poteva essere fermata soltanto attingendo a un potere superiore a quello a disposizione del paese, e riconosciuti i segni premonitori dell'apertura della Spira, nel 974 lasciò Doralba per tentare di utilizzare la Creazione.
Ritornata trionfante dopo un mese, Pthorah aveva indebolito la virulenza della Marcescenza, che aveva drasticamente perso letalità e capacità di contagio al di fuori del deserto dissacrato della Letharia. Come rappresaglia per questo intervento, Osthma rispose nel 977 con una aperta dichiarazione di guerra, che venne poi ricordata come la Guerra dei Pestilenti.
Combattuta per otto anni con sparuti successi in favore di Doralba, grazie anche alla loro alleanza con la Valgioiosa, la guerra raggiunse un repentino empasse dopo la rovinosa sconfitta e morte di Zelnar nella Battaglia del Metallo Perduto. Avendo perso il suo generale e un quantitativo ingente di truppe nell'incosciente attacco nel cuore del territorio nemico, a Doralba non restò che negoziare una tregua nel 998, limitando i conflitti con la Letharia a brevi schermaglie in territorio neutrale.

Relazioni Estere

Doralba è coinvolta in un'alleanza formale con la Valgioiosa, e il passaggio di truppe di una delle nazioni attraverso l'altra è frequente e accettato. La città di Ilocereus, costruita sul confine, rappresenta un centro di scambio economico e culturale. Ciò nonostante, gli abitanti dei villaggi sulle sponde del Lago Empireo possono a volte soffrire "attacchi" sotto forma di scherzi da parte dei folletti più scherzosi della Valgioiosa, che talvolta superano il limite della tolleranza.
Letharia è un nemico mortale di Doralba, e nonostante la Guerra dei Pestilenti sia ufficialmente terminata, è frequente che truppe di nonmorti tentino delle incursioni passando per la Pozza delle Lacrime e la Mano del Creatore per causare distruzione indiscriminata o accendere nuovi focolai di Marcescenza, il che richiede all'esercito doralbiano di mantenere una costante vigilanza sul confine. La Logonia è trattata con distacco: nonostante non vi sia particolare acrimonio tra il concilio doralbiano e l'ex-Generale Ceraf, il regno non ha intenzione di toccare le fragili tensioni tra la Logonia e l'Asse supportando una delle due parti. La Vetusia, infine, è trattata con cautela e circospezione. Nonostante vi siano stati alcuni accordi commerciali tra le gilde più intraprendenti di Doralba e alcune industrie vetusiane, ai diavoli Vetusiani è esplicitamente vietato entrare in territorio doralbiano senza permesso del concilio.

Governo

Il governo di Doralba è costituito da un'oligarchia, con la casta superiore formata da draghi metallici e rappresentata da sei membri di un Concilio, di cui ogni membro gestisce un preciso aspetto del regno, e che si riunisce per deliberare di questioni di interesse nazionale. L'attuale concilio, al volgere dell'anno 1000, è formato dalle seguenti persone:
Regina Pthorah la Salda(Drago d'oro anziano LB): Una delle figure più anziane di Doralba e dell'intera Spira, Pthorah presiede il concilio, agendo da punto di riferimento per gli altri membri e da leader figurativo della nazione. Il termine "Regina", nonostante non rifletta appieno la sua posizione, è stato scelto per attenuare il passaggio dalla monarchia al governo conciliare.
Maestro della Forgia Ogonerra(Drago di ottone adulto CB): Supervisore del settore industriale di Doralba, Ogonerra ha speso i primi secoli della sua vita in ibernazione nelle profondità infuocate del Picco Sanguinante, prima di venire a conoscenza dell'esistenza di Doralba tramite un gruppo di scellerati ladri Senzabandiera e stabilire un contatto amichevole con Pthorah. Nonostante la sua esuberanza, la sua efficienza nel gestire le varie gilde di lavoratori di Altotrono ha contribuito a mantenere salda l'economia del paese dopo la rovinosa Guerra dei Pestilenti.
Generale Trund Goldbugle(Virmico Piccolo Scaldo 12 NB): Nipote del defunto drago Zelnar, nonostante abbia assunto la posizione da solo tre anni ha assunto con naturalezza il ruolo di coordinatore delle attività militari, organizzando con successo le difese contro gli atti di logoramento da parte delle forze lethariane.
Cardinale Leonard Falcone(Umano Paladino 12 LB): L'ascesa di Leonard è una storia che ha ispirato molti membri del clero doralbiano: iniziando la sua vita come sgherro e successivamente selezionato come gladiatore per il suo talento con le armi, decise all'apice della sua carriera di rinunciare alla ribalta e prendere i voti presso una divinità draconica della giustizia, arrivando dopo due decenni, per merito del suo zelo e coraggio, al vertice della chiesa.
Tesoriere Mixocress(Drago d'argento adulto LB): Drago originario dei ghiacciai negli Atolli Frigidi, si è unito all'impresa di Doralba nel tardo quinto secolo. Oltre a Pthorah, è l'unico a sapere l'ubicazione della camera del tesoro nazionale e ad averne la capacità di accedervi, il che lo denota come uno dei collaboratori più stretti e fidati della Regina.
Arcimago Shuvuia(Therian aviforme Mago 15 N): Originalmente un ambasciatore della Valgioiosa attivo in Doralba durante la Guerra dei Pestilenti, Shuvuia ha una mentalità flemmatica e metodica atipica per i suoi connazionali. I suoi intensi studi su come arginare la Marcescenza hanno dato un importante contributo all'eliminazione delle ultime sacche di infezione durante la Guerra dei Pestilenti.

Geografia

La maggior parte di Doralba è circondata da montagne, con i Monti Toccacielo a sud e ad est, la Mano del Creatore ad ovest, e la Costola Maggiore a nord.
Tra i Monti Toccacielo a Sud si trovano i Colli Orientali, abitati dalle tribù di centauri più distaccati dalla società doralbiana.
Le città principali di Doralba occupano la lunga striscia di pianure che si estende dai Colli Orientali ai due laghi centrali di spira, la Pozza delle Lacrime e il Lago Empireo.
Il Fiume sulfureo delimita il confine settentrionale con la Logonia, mentre il Lago Empireo, sebbene facente parte formalmente dei territori doralbiani, è uno spazio condiviso con la Valgioiosa.

Popolazione e fauna

La maggior parte degli abitanti di Doralba è costituito da umanoidi, per gran parte umani e nani, con percentuali più piccole di elfi, halfling e orchi. Grazie alla loro natura industriosa, Doralba ha un'economia robusta e una solida presenza militare.
Dei centauri e dei giganti alleati con il regno, una parte hanno accettato la cittadinanza offerta: mentre i primi sono soliti restare nell'hinterland per fungere da cacciatori, bardi itineranti o mercanti, i secondi hanno trovato sistemazioni più permanenti all'interno delle città, usando il loro fisico possente per guadagnarsi da vivere con la loro manodopera e forza militare. La fetta di popolazione più influente di Doralba è formata da circa 300 draghi metallici di varia specie ed età, che formano la nobiltà della nazione, e i Virmici nati con sangue draconico o che sono stati sottoposti all'Infusione. Mentre i Virmici naturali vengono considerati alla stregua della borghesia o anche parte della nobiltà draconica, a seconda dell'influenza e della vicinanza del loro progenitore draconico, i Virmici infusi ricoprono solitamente il ruolo di guardie cittadine, cavalieri, paladini del clero o soldati di èlite, ma una parte non indifferente di essi intraprende la strada dell'avventuriero per ricchezza o gloria, o spinti dal senso del dovere.
I Virmici con squame di drago cromatico sono rari e virtualmente tutti frutto di una latente stirpe draconica che si manifesta in modo più forte di quanto non farebbe in un normale stregone. Questi Virmici vengono visti con sospetto e distacco, il che spesso e volentieri alimenta la loro indole aggressiva e astiosa spingendoli al banditismo.
Doralba ha anche la sua parte di nemici interni. Una popolazione dall'estensione ignota di draghi cromatici occupa dei nidi sulle cime più impervie dei Monti Toccacielo settentrionali e della Costola Maggiore, radunando intorno a sè tribù di servitori come coboldi, arpie o giganti che occasionalmente attaccano viaggiatori o saccheggiano villaggi per portare tributi ai loro padroni.
Vi è anche voce che altre tribù di selvaggi, nel cuore delle montagne, formino dei culti dedicati a divinità draconiche del Male e della Distruzione, compiendo sanguinosi ed empi rituali volti a causare cataclismi contro la nazione.

La fauna di Doralba è molto ricca e relativamente sicura finchè si resta sulle pianure e sulle colline, comprendendo un'abbondanza di cavalli, cinghiali e fagiani, mentre i laghi e i fiumi abbondano di lucci e salmoni. La fauna montana è invece pericolosa ed aggressiva, con grifoni e viverne altamente territoriali che, sebbene vengano spesso addomesticati ad uso della cavalleria doralbiana, rispondono violentemente a intrusioni sul loro territorio.

Esercito

Con il territorio doralbiano composto principalmente da pianure e colline, non è una sorpresa che l'esercito doralbiano riponga molta fiducia sulla cavalleria, sia essa formata da cavalli e cavalieri o da centauri addestrati alla giostra. Sebbene occasionalmente un drago o mezzo-drago si unisca alla battaglia fornendo un tremendo supporto in volo, per combattere sulle montagne vengono impiegate apposite truppe di élite a cavallo di grifone o viverna, accompagnati dai meno appariscenti ma altrettanto importanti nani schermagliatori capaci di controllare il terreno grazie alla loro affinità per il combattimento sui pendii.

Leggi

In Doralba, i crimini più gravi includono la creazione di nonmorti e l'evocazione di esterni malvagi, che vengono puniti con l'imprigionamento fino all'ergastolo.
Il commercio di oggetti di natura malvagia è proibito e prevede salate multe e il sequestro della merce incriminata, mentre il commercio e l'utilizzo di veleno, sebbene non illegale, viene malvisto e attribuito a persone di bassa fibra morale come disinfestatori e mercenari: cavalieri e paladini impiegati nell'esercito prestano giuramento di non utilizzarlo pena il congedo con disonore; parte dell'addestramento delle viverne da guerra per l'esercito doralbiano prevede di condizionare la bestia a non fare uso del pungiglione velenoso in battaglia o, nel caso più estremo, alla rimozione dell'appendice. Dato che i nemici principali di Doralba sono nonmorti e immondi immuni al veleno, questa limitazione intacca in modo marginale la capacità di combattimento delle viverne.
Nazione
by Worldspinner.com
AllineamentoLegale Buono
CapitaleAltotrono
GovernoOligarchia draconica
SovranoPthorah (Drago d'oro anziano)
Popolazione125.000
AbitantiUmani (85%)
Nani (8%)
Virmici(4%)
Elfi (1%)
Giganti(<1%)
Centauri(<1%)
Draghi(<1%)
Altri (<1%)
Linguaggi predominantiComune, Draconico, Jotun
Domini religiosiBene, Legge, Aria, Comunità, Drago, Nobiltà, Sole, Viaggio
Domini anatematiciMale, Distruzione, Inganno, Follia, Morte, Oscurità

Remove these ads. Join the Worldbuilders Guild

Commenti

Please Login in order to comment!