Enigma dell'Angelo di Fuoco
Tipologia: Libro o testo non magico
Lingua: Elfico Antico
Autore:
Nesias Irrolly
Descrizione
Il libro narra la leggenda dell’Angelo di Fuoco e ne dibatte la veridicità in un elaborato epilogo dove riporta vari riferimenti temporali e geografici.
“Si narra che in tempi antichi, quando ancora l’Uomo era giovane e gli Elfi già anziani e saggi, l’Angelo di Fuoco cadde dal cielo infiammando la volta celeste per giorni […] La sua magnificenza e potenza era tale molta gente seguì le lingue di fiamma che graffiavano il cielo [...] Alcuni saggi eletti trovarono il corpo dell’Angelo di Fuoco in un luogo remoto e senza tempo già considerato sacro da molti [...] I saggi pregarono gli dei e il sangue dell’Angelo cominciò a scorrere ed a formare una fonte interminabile di linfa vitale [...] Solo i puri potevano accedere alla fonte e berne la sostanza miracolosa che dava il dono della lunga vita…”
L’autore conclude nell’epilogo che l’Angelo di Fuoco, secondo quanto riportato, potrebbe essere una metafora che indica la caduta di una stella cometa o meteorite. Inoltre afferma che non vi è stato solo un unico episodio, ma che molte altre culture, a distanza di centinaia di anni, parlano di più o meno lo stesso evento, riportando la leggenda con qualche piccola variante. Asserisce infine che c’è la probabilità che esista più di una “Fonte della Vita” e che la ninfa vitale di cui si parli sia il famoso “Sangue d’Angelo”, un elisir dalle incredibili capacità curative, ma se ne è perso traccia dalla caduta del Regno delle Sette Città.
Secondo quanto descritto pare che una di queste fonti sia localizzata al centro del Lago Nero.
Tipologia oggetto
Book / Document
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