Il regno delle fate

Discovery, Exploration

Era una calda mattina di gennaio quando Drugo e Physifos, in viaggio su un carro verso il Santuario della Driade, notarono che Modinia e Sindri si erano intrufolati tra i bagagli. Il gruppo aveva il compito di raggiungere in fretta il santuario e parlare con Landro, il quale d'urgenza chiedeva di essere raggiunto da degli esperti per delle grandi scoperte rispetto all'Albero di Branca. Il giovane sosteneva di avere trovato il modo di attivare uno dei Nuclei Arcani e in gran fretta predispose le strumentazioni per compiere il rituale. L'operazione sembrò andare per il meglio fino alla rottura di alcuni cristalli. Landro sembrò andare nel panico e in un lampo di luce gli avventurieri si accorsero di essere stati trasportati in un luogo misterioso, un altro regno. La foresta era stracolma di fiori, pollini, farfalle che in realtà erano donnine dalle ali colorate, animali dalla forma fantastica e quasi incomprensibile, fiori animati, piante le cui foglie gustavano di miele e frutta, pesci arcobaleno e venti magici.
  Lì il gruppo incontrò , un albero animato di nome Linfa che sosteneva di essere stato presente fin dal santuario e di fare parte di questa spedizione. Dal tronco di un albero comparve anche un gufo parlante,Robert , che si presentò come un servitore della regina Titania: regina delle fate e della tempesta di fiori. Sindri, risbucato dopo essersi rincorso giocosamente con dei folletti, ritornò dal gruppo e insieme i cinque fecero strada. Dopo un'imboscata da parte di uno sciame di folletti aggressivi, venne soccorso da Titania in persona che emergendo da una nuvola di petali scacciò le fastidiose creature. Al gruppo venne comandato di scacciare un'orrendità mandata da Xenia che infestava il bosco. Curati gli avventurieri, di cui Drugo e Physifos vennero ritenuti i servitori, la regina comandò di andare sparendo come era apparsa. Il gruppo marciò verso la nebbia fredda che infestava il bosco e in un'imboscata attaccò la creatura che si rivelò essere infestazione micoide che conteneva un abominio mostruoso. Sconfitto il male gli avventurieri vennero fatti tornare nel loro piano sani, salvi e decisamente confusi.