Da Spine a Bes
General Summary
I Solari decidono di attaccare in forze il behemot e Flinn con una mossa inaspettata gli si lancia in bocca per ferirlo e fare danno in parti altrimenti difficilmente raggiungibili.
Thanatos e Nemesi attaccano il behemot ma vengono ingaggiati dal principe fatato che a un certo punto inizia a tessere una malia proprio mentre il behemot afferra la Guglia e inizia a sollevarla sempre più in alto. Uno dei due mostri del wyld viene eliminato mentre l’altro che non vola resta fuori portata.
La Guglia è sempre più in alto; mentre Jungalay ferisce il behemot da sopra, Flinn si addentra sempre più in profondità scoprendo ambienti sempre più alieni quando Thanatos utilizza il suo attacco definitivo facendo annichilire l’abominio in un vortice di fiamme. La Guglia ora inizia la sua veloce discesa incontrollata verso il suolo e mentre lo schianto si fa sempre più vicino, Jungalay impugna Jayhaddina sopra la sua testa, ne invoca lo spirito e un velo di Essenza dorata accoglie la Guglia e l’accompagna come un’onda gentile, planando verso la Creazione prima di schiantarsi inesorabilmente.
I Solari inseguono il mostro del wyld rimasto e ne fanno facile scempio. La battaglia è vinta, il necrowyld è scomparso e le bestie fatate uccise o disperse. Spine finalmente è libera.
Anja può finalmente tornare in città e scoprire come è ridotta. Viene dato un appezzamento di terra ai Solari per costruire la loro base. Al piano interrato viene parcheggiata la Guglia e Aldebaran prepara un’opera stregonesca per bandirla nell’altrove. Tornerà tramite un meccanismo di richiamo, anche se una volta all’anno in un giorno della Calibratura comunque sarà presente sulla Creazione nel punto di lancio nell’Altrove.
L’equipaggio resterà nella casa di Spine.
I Solari si accomiatano da Anja e Saiden e partono verso la Baia della Nube Scarlatta.
Arrivati dove tutte le loro avventure ebbero inizio, la situazione è in parte peggiorata e Il Wyld si è espanso, ma fortunatamente il villaggio è ancora al sicuro nella foresta. Il gruppo approfitta dell’occasione per ritessere qualche relazione con il villaggio dove si è radicato il loro culto e Flinn dona il tridente dei fulmini al carpentiere fuoricasta del Fuoco, il quale accetta con gioia l’artefatto.
Aldebaran manipola il wyld e riesce a chiudere la bolla senza far fuoriuscire altre grandi abominazioni. Ora però la baia è chiusa con una formazione ad artiglio che ostruisce l’ingresso dal mare per cui la pesca dovrà essere fatta al largo.
Purtroppo i Lintha si sono ripresentati sulle coste e per questo i Solari si ripropongono di porre fine in qualche modo a questa piaga una volta tornati dal viaggio nell’Oltretomba.
Poiché la meta del gruppo è la città di Stygia, si decide di avvicinarsi il più possibile all’Isola Benedetta e cercare una terra d’ombra sulla costa del continente. Arrivati sopra al promontorio a nord della terra d’ombra del Primo e Abbandonato Leone, i Solari a notte inoltrata entrano nella terra d’ombra, cancello per l’Oltretomba. Flinn riceve subito una reminiscenza in cui si vede seguire un gruppo a Stygia e li ritrova all’inseguimento di un fantasma di donna che viene chiuso in un cristallo Yasal e nel gruppo ci sono Nikko, Radesh e Mahina . I Solari raggiungono un villaggio sulla costa del mare che si chiama Bes e fanno i primi incontri con gli “abitanti” dell’Oltretomba, simili a spiriti materializzati ma “effimeri”. Alcuni consapevoli della loro natura di trapassati, altri no. Gli eroi cercano un passaggio su una nave per Stygia e trovano una nave in partenza il giorno successivo. Chiedendo in giro vengono a sapere che qualche tempo prima era passato di lì uno straniero simile a loro con un grosso cappello. I Solari sanno che incontreranno qualcuno dalla loro parte nel loro viaggio, tra le illazioni si parla del ritorno di alcuni loro fratelli Solari persi da tempo.
La notte prima della partenza Flinn fa visita alla matrona della casa di appuntamenti per scoprire come mai il sindaco le abbia fatto chiudere il locale e dopo aver fatto calmare la donna si fa raccontare delle prevaricazioni del sindaco. Lui svaligia la tesoreria del sindaco così da avere moneta del luogo e porta alla donna tutto ciò che ha trovato nei suoi uffici perché lei possa vendicarsi. Il viaggio può continuare, direzione Stygia.
Thanatos e Nemesi attaccano il behemot ma vengono ingaggiati dal principe fatato che a un certo punto inizia a tessere una malia proprio mentre il behemot afferra la Guglia e inizia a sollevarla sempre più in alto. Uno dei due mostri del wyld viene eliminato mentre l’altro che non vola resta fuori portata.
La Guglia è sempre più in alto; mentre Jungalay ferisce il behemot da sopra, Flinn si addentra sempre più in profondità scoprendo ambienti sempre più alieni quando Thanatos utilizza il suo attacco definitivo facendo annichilire l’abominio in un vortice di fiamme. La Guglia ora inizia la sua veloce discesa incontrollata verso il suolo e mentre lo schianto si fa sempre più vicino, Jungalay impugna Jayhaddina sopra la sua testa, ne invoca lo spirito e un velo di Essenza dorata accoglie la Guglia e l’accompagna come un’onda gentile, planando verso la Creazione prima di schiantarsi inesorabilmente.
I Solari inseguono il mostro del wyld rimasto e ne fanno facile scempio. La battaglia è vinta, il necrowyld è scomparso e le bestie fatate uccise o disperse. Spine finalmente è libera.
Anja può finalmente tornare in città e scoprire come è ridotta. Viene dato un appezzamento di terra ai Solari per costruire la loro base. Al piano interrato viene parcheggiata la Guglia e Aldebaran prepara un’opera stregonesca per bandirla nell’altrove. Tornerà tramite un meccanismo di richiamo, anche se una volta all’anno in un giorno della Calibratura comunque sarà presente sulla Creazione nel punto di lancio nell’Altrove.
L’equipaggio resterà nella casa di Spine.
I Solari si accomiatano da Anja e Saiden e partono verso la Baia della Nube Scarlatta.
Arrivati dove tutte le loro avventure ebbero inizio, la situazione è in parte peggiorata e Il Wyld si è espanso, ma fortunatamente il villaggio è ancora al sicuro nella foresta. Il gruppo approfitta dell’occasione per ritessere qualche relazione con il villaggio dove si è radicato il loro culto e Flinn dona il tridente dei fulmini al carpentiere fuoricasta del Fuoco, il quale accetta con gioia l’artefatto.
Aldebaran manipola il wyld e riesce a chiudere la bolla senza far fuoriuscire altre grandi abominazioni. Ora però la baia è chiusa con una formazione ad artiglio che ostruisce l’ingresso dal mare per cui la pesca dovrà essere fatta al largo.
Purtroppo i Lintha si sono ripresentati sulle coste e per questo i Solari si ripropongono di porre fine in qualche modo a questa piaga una volta tornati dal viaggio nell’Oltretomba.
Poiché la meta del gruppo è la città di Stygia, si decide di avvicinarsi il più possibile all’Isola Benedetta e cercare una terra d’ombra sulla costa del continente. Arrivati sopra al promontorio a nord della terra d’ombra del Primo e Abbandonato Leone, i Solari a notte inoltrata entrano nella terra d’ombra, cancello per l’Oltretomba. Flinn riceve subito una reminiscenza in cui si vede seguire un gruppo a Stygia e li ritrova all’inseguimento di un fantasma di donna che viene chiuso in un cristallo Yasal e nel gruppo ci sono Nikko, Radesh e Mahina . I Solari raggiungono un villaggio sulla costa del mare che si chiama Bes e fanno i primi incontri con gli “abitanti” dell’Oltretomba, simili a spiriti materializzati ma “effimeri”. Alcuni consapevoli della loro natura di trapassati, altri no. Gli eroi cercano un passaggio su una nave per Stygia e trovano una nave in partenza il giorno successivo. Chiedendo in giro vengono a sapere che qualche tempo prima era passato di lì uno straniero simile a loro con un grosso cappello. I Solari sanno che incontreranno qualcuno dalla loro parte nel loro viaggio, tra le illazioni si parla del ritorno di alcuni loro fratelli Solari persi da tempo.
La notte prima della partenza Flinn fa visita alla matrona della casa di appuntamenti per scoprire come mai il sindaco le abbia fatto chiudere il locale e dopo aver fatto calmare la donna si fa raccontare delle prevaricazioni del sindaco. Lui svaligia la tesoreria del sindaco così da avere moneta del luogo e porta alla donna tutto ciò che ha trovato nei suoi uffici perché lei possa vendicarsi. Il viaggio può continuare, direzione Stygia.
Commenti