Faccia a faccia con la morte by Godwin | World Anvil

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Fri 27th Apr 2018 09:12

Faccia a faccia con la morte

by Godwin

Dopo essermi fatto convincere da Lenina a fare questa missione rischiosissima e assolutamente ingiustificata, almeno nei miei confronti, iniziammo a seguire la strada che portava alla Torre dei teschi, una fortezza che si trova nel crocevia tra quattro strade e che secondo Zaria non aveva una particolare fazione che la controllava poichè le 5 maggiori fazioni erano ancora nel bel mezzo di una silenziosa guerra per ottenerne il controllo.
Durante i 3 giorni di viaggio non accadde nulla fino al terzo giorno, nel quale ci imbattemmo in alcuni brutti ceffi che stavano bullizzando un mercante, alchè iniziai a meditare su ciò che era più giusto fare dopo aver detto ai miei compagni di tener sotto controllo la situazione. Quando tornai dal mio stato di trance, notai il mercante sventrato e ormai morente.
I miei compagni non avevano fatto nulla nonostante ciò che avevo chiesto loro, non mi rimase altro da fare che allietare nel miglior modo possibile gli ultimi istanti del mercante e concedergli una degna sepoltura, che richiese diverse ore a causa della mancanza di aiuto e di strumenti adeguati.
Nonostante la fatica sentii una sensazione di benessere, sicuramente dovuta al fatto di aver reso un buon servizio al Custode.
Continuammo per la città ormai vicina e ci imbattemmo in un posto di blocco, dove due orchi ben equipaggiati ci chiesero le nostre intenzioni.
Grazie alla mia parlantina e alla mia fede riuscii a sviare l argomento e convincerli a farci passare senza alcun particolare costo e arrivammo in città che pullulava di gente e di demonietti travestiti da bimbi a quanto pare. Passammo la notte in una locanda, io feci anche un po di provviste per il secondo tratto di strada che ci attendeva e il mattino seguente partimmo nuovamente.
Purtroppo questa parte del viaggio andò peggio poichè la nostra guida Lenina perse la cognizione dello spazio e vagammo per le colline per quasi una settimana per ritrovarci quasi casualmente in una grotta.
Una grotta tetra, cupa abitata da una creatura metà uomo metà bestia munito di lancia, artigli e grosse corna, che venne subito a darci il benvenuto senza avere il tempo di reagire.
Grazie alle portentose pistole della signorina Zaria, la bestia subì ingenti danni. Ciò fece tirare un sospiro di sollievo a tutti, poichè sapevamo che sarebbe bastato poco più per mandare la bestia al teppeto, se non fosse che non era l' unico esemplare presente nella caverna.
Subito dopo aver dato il colpo di grazia alla prima bestia, sbucò dal nulla la seconda, che mi caricò con una furia inaudita e mi fece un grave ferita alla coscia. Provai a resistere al dolore e ad assestare qualche colpo alla seconda bestia senza avere molto successo, dopodichè divenne tutto buio e pensai a come sarebbe stato incontrare il Custode di persona.
Inaspettatamente mi risvegliai, fui felice di vedere i corpi ormai inermi delle due bestie, ma fui altrettanto triste nel vedere i corpi senza vita delle due elfe. Joredo era l' unico ancora vivo oltre a me in quell' ammasso di corpi, quindi ci fermammo un attimo per riprendere fiato e a pensare al da farsi....