Chi ha detto che all'inferno ci si diverte moltissimo, deve non aver passato più di un giorno dentro di esso; ma quando il tempo che passi muta dalle ore ai giorni, dai giorni ai mesi e dai mesi agli anni, questo posto comincia a prendere una piega tutt'altro che divertente. Sarebbe però il caso che vi spiegassi bene come costui, si è ritrovato all'inferno... Da vivo.

Tutto è cominciato in una fredda mattinata d'inverno quando Zeltrax, impegnato nella solita ronda mattutina, si imbatté in quella che, a primo impatto sembrava essere una donna in difficoltà.

L'un tempo buon Zeltrax, con fare cavalleresco, ma senza cavallo ( trovalo il cavallo che ti sorregge 250 kg di dragonborn), si precipitò subito dalla donna la quale disse che dei banditi stavano abusando di una sua amica e aveva bisogno d'aiuto. Il giovane dragonborn, armato di martello e armatura pesante, si precipitò subito nel vicolo che la donna gli aveva indicato. Inaspettatamente, il drangonborn non trovò nessuna adorabile donzella in pericolo, bensì si ritrovo una mano di demone che lo passò da parte a parte; nessuna ferita gli fu inflitta, bensì il dondragongiovanniborn, si ritrovò una cicatrice sullo stomaco e si sentì insolitamente vuoto: il demone gli aveva appena rubato l'anima.

Al tempio dove prestava servizio gli dissero che quel genere di demoni, di tanto in tanto fanno capolino per portare anime al loro supremo signore.

Il ragazzo, intento a riprendersi l'anima decise di farsi aiutare da un mago per poter tornare all'inferno e uccidere il ladro di anime.

Una volta sceso nell'inferno, il dragonborn riuscì a riacquistare la sua anima tuttavia, non poté festeggiare il successo coi suoi commilitoni, perché vi rimase confinato. Oramai non si hanno più notizie del combattente; ciò che vi ho raccontato è risalente a circa una ventina d'anni orsono.