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Warghiani: Jarlati di Warg

  1. Geografia:

  2. Gli Jarlati di Warg si trovano all'estremo sud del continente di Varsi, una regione modellata da caratteristiche geografiche imponenti e un clima nordico rigido. Questo territorio è bagnato da due mari, l'Utvendig e il Morke, e attraversato dalla catena montuosa Ulv, che domina il paesaggio con le sue vette innevate. Al centro del continente si erge il monte Tann, la montagna più alta di Varsi, simbolo di maestosità e punto di riferimento per viaggiatori e abitanti. Verso il confine con Orm si estende la folta foresta di Grense, un luogo ricco di biodiversità e intriso di mistero. Nonostante il clima rigido e le intense nevicate invernali, le stagioni più miti offrono condizioni favorevoli per la coltivazione e il sostentamento delle comunità locali, permettendo lo sviluppo di una civiltà prospera. La fauna locale è caratteristica delle regioni nordiche e include branchi di lupi, cervi, alci e orsi, tutti adattati alle dure condizioni ambientali. Tra le creature più iconiche e temute spicca il Lupo del Sangue, un maestoso predatore solitario, raro e pericoloso, venerato e rispettato per la sua forza e il suo simbolismo.
  3. Origine e aspetto:

  4. Il regno di Warg ha origini antiche, risalenti al 450, quando il primo re, Forst I, unificò le tribù nomadi della regione, trasformando un insieme frammentato di comunità in una nazione coesa. Gli abitanti del regno, conosciuti come Wargiani, si distinguono per le loro caratteristiche fisiche e culturali. Gli uomini di Warg raggiungono in media un'altezza di 180 centimetri, con una muscolatura moderatamente sviluppata, capelli e occhi spesso di tonalità marrone e una carnagione chiara. La loro aspettativa di vita si aggira intorno ai 70 anni, un valore considerevole considerando le sfide dell’ambiente rigido in cui vivono. I Wargiani sono orgogliosi delle loro tradizioni e del loro stile di vita, che riflette il legame con la natura e la resistenza alle avversità. Preferiscono abiti pratici e robusti, spesso armature di pelle, e considerano la caccia non solo una necessità ma anche un'attività centrale della loro cultura, simbolo di abilità e connessione con il territorio selvaggio.
  5. Politica:

  6. Il territorio di Warg è suddiviso in cinque regioni principali: Smute, Brosme, Ulveklo, Veie e Hale. Ogni regione è amministrata da uno Yarl, figure di grande autorità che governano con potere quasi assoluto, rispondendo nominalmente al Re. Tuttavia, la stirpe reale si è estinta nel 1600, lasciando il regno senza una guida centrale. Da allora, le decisioni che riguardano il futuro del paese sono affidate a un'assemblea di Yarl, guidata da un reggente temporaneo. Questa situazione ha creato tensioni politiche, con molti Yarl impegnati nella ricerca di un erede legittimo della dinastia reale, nella speranza di ripristinare l'unità sotto una corona.Le cinque città principali rappresentano il cuore amministrativo e culturale di ciascuna regione: Høyde, situata a Ulveklo, è nota per le sue fortezze imponenti; Skog, nella regione di Smute, è circondata da fitte foreste; Lim, nella regione di Veie, funge da crocevia commerciale; Fjara, a Brosme, si trova lungo una costa frastagliata; e Nalen, nella regione di Hale, è famosa per le sue pianure aperte. Ogni città riflette le caratteristiche del territorio che la ospita, fungendo da centro nevralgico per la vita economica e sociale.Il sistema giuridico di Warg è severo e pragmatico. I criminali vengono marchiati come rinnegati, un segno di disonore che li esclude dalla società. La caccia e l’uccisione di rinnegati non solo sono legali, ma spesso incoraggiate, creando una cultura in cui il senso di giustizia è legato al mantenimento dell'ordine attraverso la forza. Questo sistema, benché brutale, è considerato essenziale per la stabilità del regno in un periodo di frammentazione politica e incertezza.
  7. Organizzazione Militare:

  8. Ogni regione di Warg dispone di un esercito autonomo sotto il comando diretto dello Jarl, supportato da diversi ordini militari specializzati che contribuiscono alla difesa e alla sicurezza del regno. Tra questi spiccano i Cacciatori Sacri, guerrieri votati a cause spirituali e protettori delle tradizioni; l’Ordine di Dag, composto da combattenti d'élite noti per la loro disciplina; il Branco di Natt, un'unità di guerrieri che seguo il suo personale credo; i Jegere, ranger incaricati di pattugliare le foreste e il confine con Orm; e la giovane marina, i Sjøulver, che sta lentamente sviluppando capacità navali adeguate.L’esercito di Warg si distingue per la sua varietà e adattabilità, composto da fanti, cavalleria, arcieri e maghi, formando una forza eclettica capace di adattarsi a diversi scenari di guerra. I Wargiani eccellono in battaglie campali e in scontri boschivi, sfruttando il territorio a proprio vantaggio. Sebbene la marina sia ancora un punto debole, sono in corso progressi significativi per colmare questa lacuna strategica. La loro forza militare si basa su una coordinazione impeccabile, operando spesso come un branco, con tattiche che enfatizzano l’unità e la sinergia tra i guerrieri.In battaglia, i Wargiani preferiscono indossare pelli, un simbolo del loro legame con la natura e delle loro radici culturali. Si distinguono per la maestria nell’uso di archi, lance e asce, armi che riflettono la loro abilità nella caccia. L’approccio combattivo dei Wargiani, combinato con la loro determinazione e il loro spirito di squadra, li rende avversari temibili e rispettati.
  9. Economia:

  10. Nonostante la tradizionale chiusura commerciale, dovuta sia alla posizione geografica isolata sia alla cultura autosufficiente, negli ultimi anni l'economia di Warg ha iniziato a fiorire grazie alla guida di leader lungimiranti. Questa evoluzione ha aperto nuovi canali di scambio con i vicini, in particolare Ghala e Orm, e occasionalmente con Rav. I rapporti commerciali, sebbene ancora limitati, stanno progressivamente rafforzandosi e diversificandosi.Una delle principali risorse esportate da Warg è il legname, ricavato dalle vaste e rigogliose foreste che caratterizzano il territorio. La qualità del legname di Warg è rinomata, apprezzata per la sua robustezza e versatilità, rendendolo un bene ricercato nelle regioni circostanti. Questo commercio è diventato una fonte cruciale di ricchezza per il regno, contribuendo a migliorare le condizioni economiche e favorendo lo sviluppo di infrastrutture e vie di comunicazione.L’apertura verso il commercio, pur mantenendo una certa prudenza, rappresenta un significativo passo avanti per una società tradizionalmente chiusa, dimostrando come le risorse naturali, abbinate a una gestione accorta, possano costituire la base per un futuro più prospero.
  11. Religione:

    Gli uomini di Warg venerano il Cacciatore, una divinità primordiale simbolo di forza, perseveranza e legame con la natura, accompagnato dai suoi segugi divini, Dag e Natt, incarnazioni del giorno e della notte. La religione del Cacciatore permea profondamente la cultura di Warg, influenzando tradizioni, riti e valori. Tra i riti più significativi spicca il passaggio da ragazzo a uomo, durante il quale i giovani devono dimostrare il proprio valore attraverso una prova di caccia. I sacrifici di cacciagione, offerti in segno di gratitudine, e il sacrificio dei rinnegati, simbolo di purificazione, sono altri elementi centrali del culto. I luoghi più sacri legati al Cacciatore sono il monte Tann, venerato per la sua maestosità e vicinanza al divino, e il lago Rive, considerato un portale tra il mondo terreno e quello spirituale. I Wargiani credono che, dopo la morte, i degni siano accolti nella Caccia Eterna, una dimensione paradisiaca simile al Valhalla, dove gli uomini si uniscono al Cacciatore e ai suoi segugi. Coloro che non si dimostrano meritevoli sono condannati al Nulla, una condizione di eterna dimenticanza. Le pratiche funebri tradizionali prevedevano la sepoltura dei corpi, ma l'arrivo dei Draghter, creature in grado di far risorgere i morti come mostri, ha portato a una drastica trasformazione. La cremazione è diventata la pratica predominante, sia per impedire la profanazione dei defunti sia come segno di purificazione e ritorno al ciclo naturale. Un aspetto distintivo della religione del Cacciatore è l'avversione per la schiavitù. La libertà è considerata un principio sacro, poiché ogni individuo deve essere libero di dimostrare il proprio valore e seguire il proprio destino. Questa filosofia si riflette anche nella società di Warg, dove la schiavitù è vista come un affronto diretto agli ideali del Cacciatore e dei suoi segugi.Warghiani: Il Cacciatore">Warghiani: Il Cacciatore
  12. Moda e Alimentazione:

    Sparsi in piccoli villaggi nascosti tra le ombre delle foreste o al riparo delle imponenti montagne, i Warghiani conducono una vita semplice ma resiliente. Il loro abbigliamento riflette la rudezza del loro ambiente: tuniche robuste, pantaloni di lana e mantelli avvolgenti, spesso foderati con pelli di animali per resistere ai rigidi inverni. Le loro vesti sono fermate da spille d’osso o di metallo, grandi fibbie circolari e cinture di cuoio lavorato, simboli tanto di praticità quanto di identità culturale. Per gli uomini, la lunghezza della barba e dei capelli è motivo di orgoglio, un segno di forza e saggezza; per le donne, chiome fluenti che scendono a cascata rappresentano la quintessenza della bellezza. L’arte del gioiello è altamente apprezzata: ciondoli, fermagli e ornamenti intrecciati tra capelli e barbe non sono solo decori, ma testimonianze di lignaggi, conquiste e leggende familiari. La loro cucina è semplice ma sostanziosa. Avena e orzo sono ingredienti fondamentali, macinati in una farina rustica e trasformati in spesse focacce cotte su pietre arroventate. Una parte di questi cereali viene destinata alla produzione della celebre birra warghiana, una bevanda robusta e corposa, celebrata tanto nelle riunioni del villaggio quanto nelle notti di festa. Il resto della loro dieta è dominato da stufati e arrosti, preparati con le carni ottenute dalla caccia e dalla pesca, accompagnati dai frutti della terra e delle foreste. I Warghiani vivono secondo il ritmo della natura, temprati dal freddo, nutriti dalla terra e uniti dal fuoco delle loro tradizioni.
  13. Personalità e tradizioni:

  14. La società di Warg si distingue per il forte senso di comunità e l'ideologia del branco, che influenza profondamente la loro cultura, i valori e le interazioni sociali. Nonostante la profonda fede nel Cacciatore, i Wargiani dimostrano una sorprendente tolleranza verso altre religioni, atei e forestieri, mantenendo rapporti cordiali con chiunque rispetti le loro tradizioni e il loro modo di vivere. Questa apertura, tuttavia, non intacca il loro attaccamento alle regole ancestrali, tramandate come insegnamenti del Cacciatore stesso: "Onora la tua preda", "Segui il branco", "Affila le zanne", "Rispetta l'alpha" e "Temi la notte eterna". Questi principi guidano la loro esistenza, ponendo la comunità e la cooperazione al centro della vita quotidiana. I warghiani amano particolarmente gli sport invernali, spesso vengono organizzate delle cacce sportive dove i concorrenti fanno uso di rachette o sci rudimentali per decretare chi è il miglior cacciatore. La struttura familiare è riflessa anche nei nomi: i Wargiani utilizzano i nomi dei genitori come cognome, un sistema che sottolinea il legame tra le generazioni e l’importanza della linea di sangue. La società, basata sulla solidarietà, considera il furto un atto estremamente disonorevole, percepito con maggiore disprezzo rispetto all'omicidio, poiché infrange il principio fondamentale di fiducia reciproca che tiene unito il branco. I Warghiani sono noti per la loro inclusività, non nutrendo particolari pregiudizi verso i mezzosangue. Per loro, l'appartenenza al branco è ciò che conta veramente, indipendentemente dalle origini o dal sangue. L'unità e la lealtà verso la comunità sono i valori fondamentali che definiscono la loro cultura. I Warghiani sono uomini temprati dalla durezza della vita, forgiati dal vento tagliente delle montagne e dal gelo delle foreste profonde. Non temono la fatica, né si piegano alle difficoltà: dove altri vacillerebbero, loro resistono, stringendo i denti e andando avanti. La sopravvivenza non è mai una sfida solitaria per loro, ma un'impresa collettiva: il branco è la loro forza. Chi guadagna la fiducia di un Warghiano scoprirà un alleato incrollabile, un fratello o una sorella di vita, pronto a combattere al proprio fianco senza esitazione. Ma attenzione: il loro rispetto non si ottiene con parole vuote o promesse vane. Solo attraverso la prova del tempo, la lealtà dimostrata e il coraggio condiviso si può entrare a far parte del loro branco. E una volta dentro, non sarai mai solo.
  15. Rapporti con le altre nazioni:

    Fiere e indipendenti,gli Jarlati non dimenticano né i torti né le alleanze. La memoria degli scontri con gli Ormiani e gli Oksiani scorre ancora nelle vene del loro popolo come un fuoco mai sopito. Ogni straniero proveniente da quelle terre viene accolto con sguardi attenti, la mano sempre vicina all’elsa di un coltello. La diffidenza non è odio, ma cautela, un monito tramandato da generazioni che conoscono il prezzo del tradimento e del conflitto. Di tutt’altra natura è il legame con gli Hastiani e i Ghalariani, amici fidati e ospiti sempre benvenuti nei villaggi warghiani. Gli Hastiani, in particolare, sono accolti a braccia aperte, con tazze di birra schiumante e racconti davanti al fuoco. Di recente, anche i Raviani e i Farisini hanno iniziato a intrecciare rapporti con i Warghiani. Portano con sé monete tintinnanti e nuove opportunità di commercio, e nel pragmatismo warghiano questo è più che sufficiente per essere ben accetti. Finché gli affari scorrono e le mani restano salde sugli accordi presi, le porte dei loro villaggi resteranno aperte per questi nuovi alleati.
  16. Personaggi importanti:

    Liten DahlSon (Jarl di Veie ), Støre HelkaSon (Jarl di Brosme), Erland Valinson (Jarl di Ulveklo), Gammel MaktSon (Jarl di Hale), Nese Fredottir (Jarl di Smute)
  17. Razziali:

  18. Razziali Hode e Varsi

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