Elfi: imperatore Tei’no Tsuki
Rappresentazione e simbolo:
L’Imperatore Tei'no Tsuki è la figura suprema dell’Impero Tsukimori, venerato non solo come sovrano ma anche come incarnazione divina dagli elfi, che lo considerano il loro progenitore e padre assoluto. Per il popolo, la sua presenza è un legame vivente tra il sacro e il terreno. Viene raffigurato come un elfo imponente, caratterizzato da una figura slanciata, lunghi capelli neri e una maschera d’argento finemente lavorata, attraverso la quale brillano occhi argentati. Quando si mostra in pubblico, l’Imperatore indossa abiti di squisita fattura, realizzati con tessuti pregiati e ornamenti raffinati, che lo trasformano in una visione di grazia e potenza per i suoi sudditi. La sua immagine incarna la perfezione estetica e regalità. Il simbolo che rappresenta Tei'no Tsuki e il suo regno è una luna piena sovrapposta a un fiore di loto, un emblema che evoca equilibrio, purezza e il legame eterno tra cielo e terra.
Dogmi della fede:
Gli elfi venerano Tei'no Tsuki come una divinità incarnata, una presenza sacra discesa dalla luna per illuminare il loro cammino. Egli è spesso chiamato Il Primo o L’Immortale, poiché, in quanto dio, si ritiene che non possa né sanguinare né morire, le leggi emanate dall’Imperatore sono considerate divine per loro stessa natura; ogni trasgressione è vista come un sacrilegio e punita con severità, in quanto costituisce un’offesa diretta alla divinità. L’Impero di Tsukimori è costellato di templi eretti in suo onore, ornati con statue di straordinaria bellezza che ne raffigurano l’aspetto regale e sacro. In questi luoghi di culto, i monaci dedicano la propria esistenza alla meditazione, alla riflessione e allo studio, emulando l’ideale di vita promosso dall’Imperatore stesso. I templi fungono anche da punto di riferimento per il popolo, che vi si reca per offrire doni, invocare fortuna o cercare il favore della loro divinità vivente.
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Riti:
L'Imperatore Tei'no Tsuki si mostra al popolo solo una volta all'anno, durante la prima notte di luna piena, un evento di straordinaria importanza che attira folle immense nella capitale. Le piazze si riempiono di elfi desiderosi di intravedere la figura divina del loro sovrano, considerata un segno di buon auspicio e un momento di connessione spirituale. La celebrazione culmina nella solenne cerimonia che si svolge nella Piazza Rossa, il cuore sacro della città. Qui, gli elfi di duecento anni, avvolti in semplici sai bianchi, si radunano insieme all’Imperatore per compiere un rituale carico di significato mistico: un suicidio collettivo. Questo atto non è visto come una fine, ma come un passaggio sacro, poiché si crede che le anime di coloro che vi partecipano vengano personalmente trasportate dall’Imperatore fino alla luna, il regno celeste. Una volta giunti sul satellite, i defunti assumono un ruolo di guida, vegliando e illuminando il cammino spirituale del loro popolo dalla loro nuova dimora eterna.
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