Dravi: Impero Eterno: regione di Aureliana e Gladiar
Geografia:
Due regioni occupate dall'Impero Immortale e abitate prevalentemente dai Dravi sono Aureliana e Gladiar. Aureliana si distingue per essere una terra verdeggiante e fertile, caratterizzata da vaste pianure coltivate, una modesta catena montuosa e diverse foreste di notevoli dimensioni. Questa regione include anche un'appendice settentrionale coperta da permafrost, un'area fredda e inospitale. La fauna di Aureliana è varia e comprende creature uniche come le Coccatrici, che vagano per le pianure, questi animali, di dimensioni imponenti e dotati di forza straordinaria, sono noti per la loro scarsa intelligenza e vengono spesso addomesticati. Non sono presenti cavalli, al loro posto vengono utilizzati dei pennuti chiamati Voltus, comuni ad aureliana. Le montagne della regione ospitano invece i Leoni d’Oro, animali maestosi dalla pelle incredibilmente resistente e dalla criniera composta da un materiale dorato simbolo stesso dell'impero. Gladiar, al contrario, offre un ambiente molto più ostile. Il territorio è arido, con terreni poveri di nutrienti, la regione è infestata da creature mostruose che rendono la sopravvivenza un'impresa ardua. Tra queste centauri, Arpie, Ciclopi, Chimere e Idre infestano la zona e portano il "Morbo" tra la popolazione umana.
Origine e aspetto:
Secondo le antiche leggende, il popolo dei Dravi viveva in una terra desolata e inospitale, ridotto in schiavitù da creature superiori. Per migliaia di anni furono costretti ai lavori forzati, fino all'arrivo di una figura divina: la Dea Madre. Questa divinità benevola liberò i Dravi dalla loro oppressione, guidandoli verso il continente di Eternum e concedendo loro la rigogliosa regione di Aureliana come nuova patria. I Dravi, dal punto di vista fisico, presentano un'altezza media di 175 cm, una carnagione olivastra tipica delle regioni mediterranee, capelli neri e occhi di colori estremamente vari. La loro aspettativa di vita si aggira intorno agli 80 anni e nascono con un'aura naturale.
Organizzazione Militare:
I Dravi rappresentano la spina dorsale dell'Impero Immortale, il loro esercito, altamente organizzato, estende la sua influenza su tutto il territorio imperiale, comprese le regioni più remote. A capo delle forze armate si trova il Magister Militum, una figura di altissimo rango che risiede nella grande capitale di Lanun ed è la più alta carica militare dopo l'Imperatore stesso. Ogni regione dell'impero è amministrata da un Tribuno, responsabile delle diverse legioni che operano nel territorio sotto il suo controllo. Subordinati ai Tribuni sono gli Augustum, incaricati di gestire e organizzare le risorse militari a livello locale, mentre al comando diretto delle legioni vi sono i Centurioni, che garantiscono disciplina e operatività sul campo. Oltre alla struttura militare tradizionale, l'Impero dispone di diversi ordini specializzati che ne rafforzano la potenza e la versatilità. L'Ordo Arcanum è composto da maghi imperiali di straordinario potere, sottoposti a ferree regole per garantire il controllo delle arti magiche. I Pretoriani sono guerrieri d’élite, altamente addestrati e armati, che proteggono personalmente l’Imperatore e i Senatori. I Ludari, gladiatori rinomati, animano gli spettacoli delle arene imperiali affrontando sia avversari umani sia mostri catturati, offrendo intrattenimento e dimostrazioni di forza. I Venator, cacciatori di mostri, sono figure temibili soprattutto nella regione di Gladiar, dove catturano o eliminano creature pericolose per rivenderle o utilizzarle negli spettacoli. I Fulminatores, artiglieri e inventori visionari, sperimentano costantemente nuove armi e spesso impiegano coccatrici come parte del loro arsenale. Infine, vi sono gli Oculati, un ordine temuto che si occupa di individuare e sopprimere la corruzione e le minacce interne all’Impero, dedicandosi alla caccia di eretici, traditori e mostri che sfuggono alle leggi imperiali. Questa complessa rete di organizzazioni, unita alla solida struttura militare, rende l’Impero Immortale una macchina inarrestabile, capace di mantenere il controllo sui propri territori e fronteggiare con successo qualsiasi avversità. I Dravi sono equipaggiati con armature di piastre robuste, caratterizzate da grandi para-stinchi e para-braccia per una protezione completa. Portano scudi quadrati molto resistenti e utilizzano moschetti per attacchi a distanza, oltre ai gladi, armi corte ideali per il combattimento ravvicinato. Questo equipaggiamento li rende estremamente efficaci in battaglia, sia in difesa che in attacco.
Economia:
L'economia dei Dravi è prospera, soprattutto nella regione fertile di Aureliana, dove si basa principalmente su beni agricoli e manufatti artigianali di alta qualità. Quasi tutte le città Dravi godono di una buona qualità di vita, grazie a un sistema economico che negli ultimi anni ha subito una transizione significativa: l'uso della manodopera schiavile è stato gradualmente sostituito da un modello agricolo incentrato su contadini salariati e latifondisti, reso necessario dalla diminuzione di grandi conflitti bellici. Nonostante la natura ostile della regione di Gladiar, la capitale dell’Impero, Lanun, si erge come un colosso di opulenza e attività commerciale. Con una popolazione variegata che include non solo Dravi, ma anche esponenti delle etnie Kuslar e Khov, Lanun è il fulcro nevralgico dell'economia imperiale e un crocevia di scambi culturali e materiali. Ogni città Dravi possiede una propria specializzazione economica, che la rende unica e preziosa nel mosaico imperiale: Defensio si distingue per la caccia ai mostri e la vendita dei relativi trofei e risorse; Propugna è un centro di eccellenza nella lavorazione del legno; Longin, situata nelle regioni più fredde, si dedica alla caccia di creature artiche e marine, apprezzate per il loro grasso, utilizzato per combustibili, e per le pelli pregiate. L'economia dell’Impero Immortale si basa sull’utilizzo della moneta imperiale, uno standard valutario accettato in tutte le regioni del dominio e persino al di fuori dei suoi confini, grazie alla sua stabilità e al valore garantito dall’autorità imperiale.
Politica:
La società dei Dravi si suddivide principalmente in tre classi sociali ben definite. Al vertice si trovano i Patrizi, nobili che discendono dalle famiglie che governavano le antiche città-stato prima dell’unificazione sotto l’Impero Immortale; essi detengono il potere politico, economico e culturale e occupano posizioni di prestigio nel Senato e nelle alte cariche amministrative. Segue la classe dei Liberti, cittadini Dravi che godono di diritti significativi, con accesso a diverse opportunità economiche e sociali, ma con un'influenza politica limitata rispetto ai Patrizi. Infine, ci sono gli schiavi dravi, che hanno perso la libertà a causa di debiti o condanne, costituendo la fascia più bassa della scala sociale. Le altre etnie dell’Impero, come i khov e i kuslar, vengono spesso definite grini, una categoria intermedia tra libertà e cittadinanza; pur essendo uomini liberi, essi hanno meno diritti rispetto ai liberti.
A capo dell’Impero vi è l’Imperatore, eletto a vita dal Senato, che rappresenta l’autorità suprema. Il Senato, cuore del potere legislativo, è formato esclusivamente da membri dell’ordine dei Patrizi e ha sede nella capitale, Lanun. Ogni regione imperiale è gestita da un Governatore, incaricato di amministrare il territorio e rispondere direttamente all’Imperatore. Le regioni sono divise in province affidate ai pretori, funzionari responsabili della raccolta delle tasse e della gestione del territorio, ogni pretore è supportato da un organo amministrativo chiamato Cohors Praetoria, composto da Questori che si occupano degli aspetti burocratici e giudiziari. Invece a comando dei insediamenti è uso nominare dei tribuni. Le province della regione di Gladiar sono: Dravonium, Aurelor e Valaria; mentre le province dei Aureliana sono: Marcenia, Tibarnum, Lutoria, Castravus, Bravicum, Valcuria, Gallurea e Corvalum.
La società dravi, pur essendo strutturata rigidamente, si distingue per un certo grado di meritocrazia che consente agli individui di riscattarsi e scalare la gerarchia sociale attraverso il talento, il servizio militare o il contributo alla prosperità imperiale. Tuttavia, le cariche più alte, come quelle di Governatore o Senatore, rimangono esclusivamente riservate ai dravi, preservando il loro dominio sulle istituzioni chiave dell’Impero.
Religione:
La religione dei Dravi è centrata sulla venerazione della Dea Madre e prende il nome di Dottrina "Luminaris", secondo questa fede, la Dea Madre discese dal cielo per salvare il popolo Dravi dalla schiavitù e dalle sofferenze, portando con sé speranza e redenzione. La Dottrina sostiene che la Dea Madre non solo ha liberato il popolo, ma che essa continua a vegliare sui suoi fedeli attraverso i Santi, figure elevate dalla fede che hanno raggiunto uno stato di perfezione spirituale e che, alla morte, accoglieranno i devoti nel paradiso, un luogo di pace e serenità eterna. Al contrario, i miscredenti, coloro che rifiutano la dottrina e la Dea Madre, sono condannati a un inferno dove mostruose creature si cibano della loro anima, eternamente tormentati per il loro scetticismo. La struttura gerarchica della Chiesa della Luce Celeste è rigorosa e ben definita: al vertice si trova il Santo Padre o la Santa Madre, la figura religiosa di massima autorità, ritenuta il più alto dei santi e il rappresentante diretto della Dea Madre sulla Terra. Sotto di loro si trovano i Vescovi, responsabili della guida religiosa delle singole città, che supervisionano il benessere spirituale del popolo. Nei piccoli centri abitati, i Preti, figure locali con un ruolo più diretto e pratico, si occupano delle necessità quotidiane dei fedeli. La Chiesa della Luce Celeste ha anche una forte influenza politica all'interno dell'Impero, con la capacità di esercitare potere attraverso organi militari specializzati, come gli Oculati, una confraternita di guardiani e spie sacre che vigilano sull'ordine e sulla fede del popolo. Secondo la Dottrina Luminaris, l'uso della magia Arcana è visto come una pratica pericolosa e corrompente, poiché coloro che ne fanno uso sono considerati legati alle forze mostruose e oscure, elementi che minacciano la purezza della fede e della Dea Madre. La Dottrina sostiene che la magia Arcana attinge a poteri proibiti che si collegano a entità maligne, che manipolano e corrompono le anime di chi ne abusa. Gli Oculati, con il loro ruolo di guardiani sacri, sono incaricati di vigilare su coloro che utilizzano la magia Arcana, assicurandosi che non si trasformino in minacce per la società e che rimangano sotto il controllo della Chiesa, affinché non perdano la propria umanità e non si uniscano alle creature mostruose che popolano l'inferno. Come rituale funerario, i Dravi preferiscono creare grandi cimiteri monumentali, dove seppellire i loro defunti in luoghi sacri e ben curati.Impero eterno: La Dea Madre">Impero eterno: La Dea Madre
Moda e Alimentazione:
La moda drava ha origine nelle terre di Aureliana e si caratterizza per la semplicità e la raffinatezza delle forme. Gli indumenti più comuni sono la toga e la tunica. Le tuniche, generalmente a maniche corte fino all’avambraccio, vengono confezionate in lana, lino o cotone; la seta è riservata alle classi più abbienti. La toga imperia rappresenta il segno distintivo dei senatori e dei funzionari pubblici: è realizzata in tessuto bianco ed è ornata da una striscia di porpora, simbolo di autorità e dignità. L’abbigliamento quotidiano si completa solitamente con sandali di cuoio intrecciato. Per quanto riguarda l’acconciatura maschile, si predilige un volto curato, privo di barba, con capelli ricci mantenuti corti.
Anche le donne indossano la toga o la tunica, sebbene la loro versione, denominata interior, presenti uno scollo circolare o a V e sia più lunga, arrivando fin sotto le ginocchia. Durante i mesi freddi, è comune indossare due o tre tuniche sovrapposte. A queste si può aggiungere un amictus, una sopravveste simile alla tunica ma più lunga, che copre gli indumenti intimi. I vestiti femminili sono spesso arricchiti da fasce colorate, ricamate o realizzate in stoffe pregiate. Le acconciature femminili sono elaborate e seguono mode complesse, come il celebre taglio Agrippina Minore, in cui i capelli vengono arrotolati in riccioli fissati sul davanti con forcine e fissatori, mentre sul retro sono presenti boccoli sciolti e una sezione centrale raccolta e legata sotto la nuca, da cui scendono altri boccoli.
I gioielli sono ampiamente utilizzati: le donne prediligono orecchini e ornamenti per le acconciature, mentre gli uomini preferiscono anelli, bracciali o armi ornamentali.
L’alimentazione drava si fonda su una solida tradizione agricola. Sono grandi produttori e consumatori di vino, che viene consumato in ogni momento della giornata, spesso diluito con acqua. La base della dieta è costituita dai cereali, con cui si preparano polente e paste, e da ortaggi come barbabietole, ceci, zucche, piselli e cavoli. La carne è presente nell’alimentazione, ma il suo costo la rende accessibile solo alle classi agiate; le famiglie meno abbienti ne consumano solitamente una volta a settimana. Tuttavia, un elemento che accomuna tutte le classi sociali, sebbene in misura diversa, è la passione per i funghi e i tartufi, considerati vere prelibatezze, appannaggio quasi esclusivo della nobiltà e dei ricchi mercanti.
Personalità e tradizioni:
Gli usi e le tradizioni dei Dravi sono intrinsecamente legati alla loro cultura e riflettono un profondo legame tra l’individuo e la propria anima. Si ritiene che il colore degli occhi sia un riflesso diretto dello spirito: chi possiede occhi di tinte rare, come il bianco o l’oro, è considerato portatore di saggezza o di benedizioni divine, e gode per questo di particolare rispetto all’interno della società. Il saluto tradizionale consiste nel toccarsi il petto con il pugno chiuso e nel sollevare poi la mano aperta, un gesto che simboleggia onore, sincerità e la volontà di mostrarsi senza inganni.
La musica e la danza occupano un ruolo centrale nella vita sociale: durante raduni, celebrazioni e banchetti, si svolgono danze tradizionali in cerchio, i cui passi raccontano storie di eroi antichi e battaglie leggendarie. Tra gli intrattenimenti più amati figurano gli spettacoli gladiatori, che si tengono negli anfiteatri. Questi non sono vere e proprie battaglie all’ultimo sangue, bensì rappresentazioni atletiche in cui guerrieri e showmen mettono in scena duelli e prove di forza, raccontando tramite il corpo storie che rievocano il mito e la tradizione.
L’arte drava è rinomata per la maestria nella lavorazione della pietra e dei metalli, ambiti in cui si eccelle nella creazione di sculture monumentali e gioielli intricati, entrambi simboli di status e di raffinatezza. Una consuetudine diffusa è l’uso di amuleti scolpiti con simboli religiosi o figure animali, ritenuti capaci di proteggere dalle maledizioni e di invocare la benevolenza delle divinità.
L’educazione ha un valore sacro: i giovani dravi ricevono una formazione completa che include lettura, scrittura, arte della guerra, forgiatura e tecniche di gestione agricola. Ogni mestiere richiede un lungo periodo di apprendistato sotto la guida di maestri esperti, a garanzia di una trasmissione del sapere accurata e professionale.
La struttura familiare si fonda sull’unione di una coppia, con il coniuge più influente che assume il ruolo di patriarca o matriarca, da cui discende il cognome. La poligamia è consentita, ma rappresenta un privilegio riservato esclusivamente ai membri della classe patrizia. I Dravi sono anche noti per le loro eccezionali capacità architettoniche e ingegneristiche, che si concretizzano nella costruzione di acquedotti, terme, anfiteatri e imponenti opere urbanistiche.
I Dravi risiedono principalmente nella regione di Aureliana, centro politico e culturale dell’Impero, ma una parte di essi, in fuga dalla legge o dai debiti, si rifugia nella terra inospitale di Gladiar. Qui, nell’estremo tentativo di civilizzare quest’area selvaggia, portano avanti il progetto pionieristico dell’espansione imperiale.
Quanto al carattere, i Dravi si distinguono per un atteggiamento misurato e riflessivo: sono mediamente colti, amano ponderare prima di agire, sono grandi lavoratori e mostrano un gusto marcato per i piaceri della vita una volta terminati i doveri quotidiani. Se vi è un tratto che accomuna tutti i Dravi, indipendentemente dal ceto o dalla provenienza, è la fede indiscussa nella Dea Madre.
Rapporti con le altre nazioni:
Per quanto riguarda i rapporti con le altre razze presenti nell’Impero, i Dravi mantengono un atteggiamento di marcata superiorità culturale e spirituale. La loro dottrina religiosa, incentrata sulla venerazione della Dea Madre, viene considerata l’unica via autentica alla civiltà, e ciò alimenta una visione del mondo fortemente etnocentrica. I Kuslar e i Khov, pur facendo parte della compagine imperiale, non godono degli stessi diritti legislativi dei Dravi: sono tollerati e impiegati nelle funzioni minori, ma difficilmente ammessi ai ranghi elevati dell’amministrazione o del clero. Questo trattamento discriminatorio è giustificato ufficialmente dalla loro “inferiorità spirituale” e dalla presunta arretratezza delle loro tradizioni.
Particolarmente feroce è l’odio riservato ai Vaitupu, una razza che i Dravi definiscono apertamente “selvaggia” e “atea”. Il disprezzo nei loro confronti è profondo e radicato, alimentato da secoli di propaganda religiosa e culturale. I Vaitupu sono ritenuti incapaci di elevazione morale o culturale, e ogni tentativo di dialogo con essi viene considerato un inutile spreco di risorse. All’interno della propaganda imperiale, essi rappresentano l’archetipo dell’inciviltà: caotici, violenti, refrattari alla luce della Dea Madre.
Personaggi importanti:
Imperatore Gaius Aurelius Maximus, Santo Padre Flavius Tiberius, Governatore di Aureliana Lucius Septimus, Governatore di Gladiar Marcus Valerius
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Razziali:
Razziali Eternum
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