Rak’kàh

Rak'kàh, conosciuto come il Distruttore, è una figura temuta e rispettata nella Penisola di Hylos. La sua presenza e il suo dominio sull'ira, il disastro e la distruzione sono avvertiti come una minaccia costante dalla popolazione. La sua influenza negativa si riflette nella cultura popolare, in cui si trovano superstizioni e tradizioni volte a scacciare il suo influsso nefasto.
Le raffigurazioni di Rak'kàh sono rare e spesso oscure. Alcune rappresentazioni lo descrivono come un'entità deformata, un incrocio mostruoso tra insetti e bestie, che incute orrore e repulsione. Altre immagini lo ritraggono come una creatura dalle fattezze goblinoidi, con una corporatura massiccia e braccia forti, armato di un'ascia bipenne temibile.
Gli orchi, in particolare, hanno una connessione speciale con Rak'kàh. Attraverso riti sciamanici corrotti, cercano di divinare le volontà del Distruttore e di interpretare i segni che annunciano la sua presenza. Questi riti spesso coinvolgono sacrifici e invocazioni oscure, poiché gli orchi credono che solo attraverso un'adesione totale a Rak'kàh possano ottenere il suo favore o mitigare la sua ira.
Tuttavia, la devozione a Rak'kàh porta con sé un rischio enorme. Coloro che si avvicinano troppo a questa divinità proibita rischiano di essere consumati dalla sua furia distruttiva. L'ira di Rak'kàh può trasformare anche le menti più sane in uno stato di follia e violenza incontrollata.
Rak'kàh è un monito per coloro che cercano di canalizzare l'ira e la distruzione senza considerare le conseguenze. La sua figura è un richiamo a comprendere la necessità di bilanciare le emozioni più negative e di evitare di lasciarsi sopraffare dal desiderio di vendetta e rovina. Coloro che si allontanano dal sentiero di Rak'kàh trovano speranza nella forza interiore e nel perseguire il bene, in modo da non cadere preda dell'ira cieca e della distruzione.  

Filastrocca popolare per scacciare l'influenza di Rak'kàh

Tra le paludi cupe e l'oscurità,
Respingiamo la sventura con fermezza e tenacità.
Dal luogo tenebroso, Rak'kàh non ci avrà,
La sua malvagità respingiamo con umiltà.
Con le mani unite e i cuori puri,
Sulle terre selvagge il nostro spirito si curi.
Rak'kàh, il Distruttore, non avrà potere su di noi,
Con le antiche parole teniamo la sua presenza lontano da noi.
Scacciamo le ombre, alziamo la voce,
Le pietre della plaude non sono la nostra scelta,
Con la forza dei nostri antichi avi,
Mantieni lontana la maledizione di Rak'kàh, oscura e crudeltà.
Sotto il sole e le stelle che splendono in alto,
Noi respingiamo il male, il caos e il vortice oscuro,
La divinità proibita non troverà dimora tra di noi,
La luce della speranza brillerà sempre nel nostro cuore.
Così cantiamo questa filastrocca arcaica,
Per allontanare il pericolo, con la fede sulla Luce come guida.
Che Rak'kàh non trovi mai il nostro sentiero,
Nel calore dei nostri letti, siamo protetti, lontani dalla sua sfera.
Children


Cover image: by Chris Cold
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