Caripracea

Le Caripracee, conosciute come Vuloth dai Nani e Kozeasea dagli Elfi, sono enormi creature alate lontane discendenti dei draghi che abitano la Dorsale del Dragone. Chiamate comunemente Draquile o Cacciabalene dai marinai, sono creature che hanno caratteristiche sia dei draghi, sia delle aquile, rendendole di natura chimerica. La loro origine è ignota e sono l'unica testimonianza rimasta nella Penisola di Hylos dell'esistenza dei draghi. Una Caripracea adulta è dotata di immense ali piumate che possono arrivare ad un'apertura alare di 10 metri. Le femmine, in media più grandi dei maschi, possono arrivare addirittura a 12 metri di apertura alare. Il loro collo è allungato come quello dei draghi, hanno un becco uncinato e la loro bocca è irta di denti retrattili. La vista di questa creatura è fenomenale: oltre ad avere un campo visivo di 340°, è in grado di vedere a grandissime distanze anche di notte. La parte inferiore del loro corpo, al posto delle piume, è coperta da scaglie come quella di un drago. Il colore di queste creature può variare dal loro ambiente di origine. Quelle native della Dorsale del Dragone superiore sono di colore bianco, per mimetizzarsi meglio nella neve, e a mano a mano che si scende più a sud la colorazione diventa sempre più scura, diventando bruno scuro, tendente al nero. Il territorio di caccia di queste straordinarie creature si estende per decine e decine di chilometri. Le Caripracee sono note per cibarsi specialmente di pesce, cacciando in mare aperto anche grossi cetacei, ma non è raro che si spingano nelle valli per cacciare i bovini degli allevamenti. Questa loro abitudine le ha rese un trofeo ambito dai cacciatori e ora la specie si dice sia in via di estinzione, anche perché il loro territorio spesso coincide con un altra bestia alata di grossa stazza: la viverna. Tra questi due discendenti dei draghi esiste una forte rivalità, ma la Caripracee nel tempo hanno dimostrato un'intelligenza fuori dal comune, adattandosi e sviluppando diverse tattiche di caccia e di combattimento. Ora le viverne sono all'orlo dell'estinzione, mentre le Draquile contano più esemplari delle loro rivali.


Cover image: by Chris Cold

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