Apertura contatto con la Piantità

Geological / environmental event

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Si tira e si determina che il contatto interpsecie è con le piante (non con animali, o per lo meno non in termini complessi).

Si determina anche che le piante non sono una cosscienza unica, ma hanno divisioni interne pur con una attenzione globale (non individualista), e che hanno un interesse 4/6 di aprire il contatto.

Le piante sono estremamente preoccupate dall'arrivo degli alieni (6/6), condividono 4/6 la memoria del passato di cosa sia successo, 4/6 sugli antenati comunicando che esiste nelle leggende una base, e che serve unione planetaria (già ottenuta) etecnologia manca poco che aprano il contatto.

Infine collaborano 3/6 inizialmente, in attesa di un impegno da parte degli umani.

Erressea dichiara l'esaltazione religiosa verso le piante, mentre il sommo sacerdote di Gev-At sottolinea la supremazia umana.

Per dibattere del tema, viene convocato il consiglio delle Petunie.

CONSIGLIO DELLE PETUNIE

L'Imperatrice sottolinea l'importanza di ristabilire un legame tra gli esseri umani e le piante per affrontare la crisi del pianeta. I vari leader esprimono opinioni diverse: alcuni vedono la collaborazione come un'opportunità per il progresso e lo sviluppo tecnologico (Goldend’Or, Est, Pan), altri come una necessità per garantire le risorse alimentari (Sax, Ventilia). Alcuni richiamano la prudenza (Gevat, Viperia, Goldend’Or), mentre altri sono scettici o timorosi (Rontu, Altile).

L'Imperatrice propone una prima fase di coesistenza, identificando aree strategiche per uomini e piante, con l'obiettivo di preparare il pianeta alla crisi. Se il progetto avrà successo, si potranno riprendere gli antichi accordi di Dovet e istituire un’ambasciata botanica.

Le piante chiedono un piano per valorizzare i loro morti e un impegno scritto sugli accordi. L'Imperatrice risponde con un piano in due fasi: protezione e regolamentazione delle piante fondamentali, seguita da educazione e ricerca di soluzioni tecnologiche alternative. Come gesto simbolico, il palazzo imperiale non userà più legno, ma sottolinea che l’Impero non può controllare tutte le azioni individuali.