Il sole era già alto quando Massimiliano ci assegnò una ricerca, sé n'è occupò il piccolo lucertoloide studioso di arti magiche, io il nano tonto dalle forti braccia e 2 nuovi commilitoni, elfi, strani tipi, non si sa mai cosa gli passi per la testa.
Andammo quindi alla torre di magia in veste di scorta al giovane lucertolino, entrammo e nelle camere più interve ci era questo giardino irso di piante magiche e di ogni odore e colore, purtroppo la nostra permanenza durò poco lì, il nano tontamente calpestò IL fungo sbagliato e né rimase accecato e debilitato più della sua normale forma, fummo cacciati dalla serra.
Nella stanza comune, fra attendenti e fanatici di tomi impolverati, noi pensammo bene di dare un occhiata in giro e il giovane elfo capisce che dietro un mobilio, vi era uno spiffero e umido ,né dedussi subito che c'era qualcosa di molto sospetto.
Uno smilzo pallido incappucciato si accosta a noi chiedendoci se avevamo bisogno di qualcosa, l'elfa con tono musicale si approccia in modo promiscuo con questo pallido topo da libri cogliendolo alla sprovvista, ma cercando in molti modi di capire qualcosa tramite lui, si indisposse facilmente soprattutto a un intimidazione da parte dell' altro elfo, né uscì fuori folgorato, fummo cacciati dalla sala comune.
Dopo poco ci riunimmo con il nostro giovane lucertoloide che a quanto pare, aveva brillantemente dedotto insieme al capo mago cosa stesse succedendo.
E questo sarebbe quanto, tornando con questa informazione ci saremmo intascati le nostre monete, e fine della giornata , se non fosse che fosse diventata una questione personale.
Tornando feci rapporto sull'accaduto e sui sospetti, ne ottenni un autorizzazione, domani al dì avrei potuto ritirarla, andammo a bere in taverna e il mio vecchio compare di cucina Krondu ci mancava poco che mi accoltellava per davvero, che burlone, andai a dormire.
L'indomani non ci fù nemmeno il tempo di mandare giù un boccone, scopriamo che l'elfa di notte si era vista con il topo di libreria di ieri, e andarono dentro la torre da dietro quella maledetta libreria, scendendo per una caverna scoprì, proprio come sospettavo, era un covo di serpi marchiate Xenia, le persone recentemente scomparse in città erano lì e di loro ne rimaneva quasi nulla, burattini.
Sapendo questo ci precipitammo da Massimiliano che pensandoci il giusto, prese la sua spada e andammo lì alla torre, passando da un luogo segreto, accessibile grazie all' elfo a quanto pare furtivo abbastanza da rubare la chiave ieri sera al topo di libreria una chiave magica.
Entrammo e scendemmo nelle fogne, nessuno sapeva che topi prendere ma io testai ogni grata, ogni luogo dove potessero infilarsi quei maledetti e alla fine trovai la via giusta, e da lì in poi un largo stagno, dovremmo fuggire velocemente, ci attendeva in silenzio un polpo, troppo troppo grosso per perderci troppo tempo, fuggimmo in avanti e arrivammo a un altare, sopra di esso un abominio fresco e grosso, ai lati altri due più vecchiotti ma sempre letali, mentre Massimiliano si avventa sul grosso alle nostre spalle quello smilzo pallido topo da libreria fa la sua comparsa dalle ombre e prova a prenderci alla sprovvista ma il nano tonto era ben nascosto e lo colse di sorpresa mentre l'elfa si schiera per finta dalla sua parte per poi mollargli una asciata alle spalle, impegnato lui e scoperto il manichino capo grazie a un colpo di Massimiliano io infilzo da parte a parte quest' ultimo e lo faccio a pezzi, ma poco dopo i suoi compari mi vengono a dosso trafiggendomi quasi a morte, fortunatamente i miei compagni di viaggio non mi lasciarono morire di stenti, rialzatomi era tutto finito e ci restò solo di prendere i resti di ciò che avevamo sconfitto come prova.. peccato che il cultista non siamo riusciti a prenderlo vivo, gli è stato mozzato il cervello di netto, non che gli servisse.
La parte truce fu rendersi conto della macchinazione, delle persone rapite né rimase solo il cuore, che prima di distruggerli, animavano i manichini e gli davano "vita", un aberrazione che siamo felici aver distrutto, per il bene di tutti, possano riposare adesso in pace.