Culto dei Due Soli
La religione dei Nomadiani è un culto monoteista dualista, basato sulla venerazione dei Due Soli, manifestazioni complementari di una divinità unica. Essi incarnano il ciclo eterno della vita, la dualità e l’equilibrio.
Il Sole dell’Alba (Ashar’dun)
● Rappresenta la rinascita, il coraggio e la speranza.
● È venerato al mattino, durante le cerimonie di inizio giornata. I fedeli invocano il suo nome prima di intraprendere un viaggio o una battaglia.
● Il suo culto utilizza colori chiari, simboli di luce e fuoco come metafore di purificazione e illuminazione.
Il Sole del Tramonto (Nishar’dun)
● Simboleggia il riposo, la fine naturale delle cose e la saggezza che deriva dalla riflessione.
● I riti a lui dedicati avvengono di sera, spesso in silenzio e accompagnati dall’uso di incenso e simboli oscuri.
● Si crede che Nishar’dun accompagni i defunti nel loro viaggio nell’aldilà.
Il Codice della Luce
I Nomadiani seguono un insieme di precetti spirituali chiamato Codice della Luce. Questo codice predica:
● Equilibrio: Accettare il dualismo della vita, abbracciando sia la forza dell’Alba che la pace del Tramonto.
● Sacrificio: Offrire ciò che è prezioso per onorare i Due Soli.
● Resilienza: Affrontare le avversità con dignità e fede, confidando nella protezione divina.
Superstizioni legate ai Due Soli
Mai voltare le spalle al Sole dell’Alba: È considerato un grave segno di disprezzo verso Ashar’dun. Chi lo fa si dice che attirerà disgrazia su di sé e sulla propria tribù, poiché rifiuta la luce e la speranza.
Conseguenza: I Nomadiani iniziano sempre i loro viaggi rivolti verso est.
Eclissi: il castigo dei Soli: Un’eclissi è vista come un momento di grande pericolo, in cui i Due Soli distolgono lo sguardo dal mondo per punire un peccato grave. Durante un’eclissi, i Nomadiani si coprono il volto con veli e recitano preghiere per placare l’ira divina.
Rituale: Alcuni spargono sabbia sui loro occhi per simboleggiare la loro umiltà.
La luce tra le ombre: Se una luce misteriosa appare al tramonto in mezzo al deserto, si crede che sia un segno di Nishar’dun. È un avvertimento: qualcosa di pericoloso si nasconde nell’oscurità vicina.
Credenze sul corpo e sulla morte
Mai seppellire sotto il tramonto: Se un Nomadiano viene seppellito dopo che il Sole del Tramonto è calato, si dice che la sua anima non troverà pace e diventerà un Errante della Sabbia, uno spirito che tormenta i vivi.
Rituale comune: Se non è possibile seppellire il corpo in tempo, i Nomadiani accendono una torcia accanto alla salma per tutta la notte.
Le cicatrici come benedizione: I Nomadiani considerano le cicatrici non solo segni di forza, ma anche di benedizione divina. Si dice che ogni ferita guarita sia un dono dei Due Soli, che forgiano l’individuo più forte per superare il proprio destino.
Oggetti e talismani
Gli amuleti dei Due Soli: Ogni Nomadiano porta un amuleto con due pietre o simboli, uno chiaro e uno scuro, che rappresentano Ashar’dun e Nishar’dun. Perdere l’amuleto è considerato un segno di malaugurio, e il proprietario deve compiere un sacrificio per riacquistare il favore dei Soli.
Le cinture intrecciate: Una cintura intrecciata con tre fili di diverso colore (rosso, oro e nero) è un simbolo di protezione. Ogni filo rappresenta una forza: il rosso per il sangue, l’oro per il sole e il nero per il deserto.
La sabbia consacrata: Portare con sé un sacchetto di sabbia benedetta durante un viaggio è una pratica comune. Questa sabbia, raccolta durante i rituali sacri, può essere sparsa a terra per scacciare le presenze maligne o per tracciare cerchi protettivi.
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