Gli studi di Sebastian Prose in Cybelune | World Anvil

Gli studi di Sebastian

“Stavo rileggendo uno dei vecchi trattati sulla teoria del multiverso, e riflettevo su come sarebbe potuta andare diversamente la storia del mondo se anche gli umani potessero lanciare incantesimi” introdusse Sebastian, capo della divisione scientifica del Clan Loiben, mentre poggiava al tavolo nella grande sala della mensa il proprio vassoio.
“Non è un discorso che ha molto senso fare” borbottò immediatamente Jeremy Loiben che stava già spazzolando il secondo “Tu mi insegni che la biologia degli umani è definita dall’assenza degli organelli che altre specie come gli elfi hanno ricevuto come trasferimento orizzontale o qualcosa del genere… insomma, parli di qualcosa che non sarebbe più umano”. “Non è propriamente così ma non è questo il punto” rispose Sebastian rassegnato, ormai gli aveva spiegato certi concetti decine di volte e sapeva bene che insistere sarebbe stato inutile “si tratterebbero comunque di modifiche minori che non credo avrebbero influenzato più di tanto. E poi tu sei un esempio di come certi poteri sono nati spontaneamente nella popolazione…”
Jeremy lo zittì mentalmente, non voleva che le capacità Psioniche sue e di sua figlia venissero rese pubbliche. Non che la comparsa di Psionici presso tutte le specie in seguito al Disastro fosse un segreto o particolarmente raro, ma non voleva che questo potesse influenzare la propria immagine.
Dopo qualche gelido secondo Sebastian riprese a parlare “beh, così come in questo universo noi umani non possiamo lanciare incantesimi in modo autonomo, potrebbero esistere universi in cui gli umani hanno sempre potuto farlo e magari gli elfi o i nani si trovavano nella nostra situazione e sono stati loro a inventare il CAST.”
“Sono sicura che in questo universo tu ed Efisin continuereste ad odiarvi” intervenne improvvisamente Sarah comparendo alle sue spalle, facendo spuntare un risolino sulla faccia del padre Jeremy. La bambina era solita origliare i discorsi e intervenire in modo inatteso, le veniva naturale sfruttare i propri poteri, avendoli dall’età di 5 anni. “Papà” sviò immediatamente il discorso, “è arrivato un ambasciatore per nome degli Hillgrain, ha portato delle lastre di acciaio che possiamo usare per riparare le fortificazioni sul lato Nord, ha detto anche che possiamo tenerci il pick-up ma… hanno bisogno di te.” “Arrivo, dammi un minuto” rispose Jeremy mentre raccoglieva i resti del suo pranzo, lasciando Sebastian solo con i suoi pensieri.

  Erano ormai 5 anni che facevano quella vita, dopo il Collasso Dimensionale. Come tutti Sebastian si risvegliò privo di memoria, circondato da oggetti irriconoscibili e dalle creature mostruose riversate dall’Inferno che in parte combattevano con gli angeli e in parte attaccavano i mortali. Riuscì a sopravvivere per miracolo in quei primi giorni finché non incontrò Jeremy e Sarah, distrutti per aver perso gli affetti più cari per mano dei diavoli. Sebastian non era bravo a combattere e non sapeva trattare le ferite, ma si trovava a suo agio con i rimasugli tecnologici. Era riuscito a capire come far funzionare pistole laser e come far partire le auto, anche se la sua guida non era il massimo, ed era persino riuscito ad accedere ad un enorme archivio con informazioni legate al CAST. Sebastian lo chiamava “il grande equalizzatore”, lo strumento che permetteva a tutte le specie di lanciare qualsiasi tipo di magia, abbattendo i limiti naturali. Sebastian dedicava la maggior parte del suo tempo allo studio del CAST, delle sei Fonti di Potere e di come queste si legavano tra loro.

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