Sessioni n° 35 e 36. Salviamo Onda e Spine
General Summary
Il gruppo ritorna dopo mesi alle Isole Cynder, fermamente intenzionato a trovare Onda e Spine.
I Solari giungono in un luogo che emana della debole risonanza stregonesca, unita a una leggerissima influenza demoniaca. Indagando nella zona, una porzione di giungla rigogliosa che ospita una suggestiva cascata, scoprono che sopra le loro teste volteggia un'isola che si libra nel cielo.
Salendo grazie alle lame di vento e agli elementali dell'aria di Aldebaran, i PG si rendono conto di star entrando in una Marca di Mezzo e mentre salgono odono rumori di battaglia e grida umane. Dopo pochi minuti raggiungono quella che sembra essere la sommità, uno spiazzo pavimentato su cui campeggia una torre deformata dalle mutanti energie del Wyld fa da cornice a una scena bizzarra: un enorme uomo iena trattiene col peso del suo corpo una ragazzetta che si dimena invano sotto di lui, mentre una figura di spalle, ammantata e incappucciata, sembra volerla pugnalare.
Nel frattempo, qualche metro più in là, si consuma una strenua battaglia tra creature semiumane e fatati. Nemesi si scaglia su questi ultimi senza fermarsi a riflettere, seguita da Thanatos che non si fida a lasciarla sola. Flinn si nasconde nelle ombre e sfila non visto il pugnale di mano alla figura con il mantello, salvo poi rendersi conto che si tratta di un pugnale di lunargento con cui stavano tatuando la fanciulla.
In un attimo appare chiaro che si tratta di Onda e Spine e che l'intervento scapestrato dei Solari ha bloccato il rituale. I Lunari infatti se la prendono moltissimo, anche perché la nuova Onda e Spine si libera dalla presa e tenta la fuga. Nonostante il contesto non sia dei più favorevoli per una discussione, i Solari riescono a far comprendere che non era loro intenzione rompere i coglioni, è che li disegnano così. Chiedono che il rituale continui e, fortunatamente, tutto si conclude per il meglio.
Al termine del rito e sconfitti i fatati, i Solari riconoscono il luogo in cui si trovano come quello dove, anticamente, avevano evocato Gurblumath. Scambiano qualche parola con i Lunari che si dicono molto colpiti dal fatto che la scheggia di Onda e Spine si sia reincarnata così presto e molto preoccupati per il suo avvenire. L'interruzione del rituale, infatti, ha permesso che Il Wyld la corrompesse e nessuno può sapere se in futuro la Lunare sarà sana di mente.
I figli della Luna si congedano, porteranno Onda e Spine in un luogo sicuro. Più tardi i Solari la potranno ritrovare.
I PG esplorano la torre ed alcuni hanno dei ricordi sulla loro storia passata. Discutono a lungo nel tentativo di dissipare almeno in parte la nebbia che avvolge le loro vite precedenti e gli intrecci che le caratterizzano, ma per ogni cosa che sembra chiarirsi altre si confondono.
Poi tornano alle isole Cynder e, camuffati da mercanti, entrano in casa della famiglia di Jungalai per sapere come se la sono cavata in sua assenza. Scoprono che sono stati interrogati dalla caccia al wyld perché, a quel che si dice, il figlio maggiore (Jungalai appunto) sarebbe un anatema. La famiglia, ignara di tutto, non ha potuto essere d'aiuto ai Sangue di Drago in nessun modo e, tutto sommato, dopo qualche tempo, la sorveglianza sui suoi componenti si è un po' allentata. Naturalmente l'Alba preferisce non rivelare ai suoi che, in effetti, lui è un anatema. Saranno molto più al sicuro se si conserveranno completamente all'oscuro.
Dati i soprusi subiti dai familiari di un fratello, i Solari meditano vendetta e a tal fine si recano all'avamposto dei Sangue di Drago per studiare la situazione, rubare informazioni e pensare ad un piano.
Thanatos appicca un fuoco all'interno della nave che i terrestri hanno attraccato in porto così che Flinn possa curiosare indisturbato tra i documenti: forse ci sono informazioni preziose sugli avvistamenti di altri eccelsi, peccato siano in una lingua che il Notte non sa leggere.
Decidono di agire dopo qualche giorno...
I Solari giungono in un luogo che emana della debole risonanza stregonesca, unita a una leggerissima influenza demoniaca. Indagando nella zona, una porzione di giungla rigogliosa che ospita una suggestiva cascata, scoprono che sopra le loro teste volteggia un'isola che si libra nel cielo.
Salendo grazie alle lame di vento e agli elementali dell'aria di Aldebaran, i PG si rendono conto di star entrando in una Marca di Mezzo e mentre salgono odono rumori di battaglia e grida umane. Dopo pochi minuti raggiungono quella che sembra essere la sommità, uno spiazzo pavimentato su cui campeggia una torre deformata dalle mutanti energie del Wyld fa da cornice a una scena bizzarra: un enorme uomo iena trattiene col peso del suo corpo una ragazzetta che si dimena invano sotto di lui, mentre una figura di spalle, ammantata e incappucciata, sembra volerla pugnalare.
Nel frattempo, qualche metro più in là, si consuma una strenua battaglia tra creature semiumane e fatati. Nemesi si scaglia su questi ultimi senza fermarsi a riflettere, seguita da Thanatos che non si fida a lasciarla sola. Flinn si nasconde nelle ombre e sfila non visto il pugnale di mano alla figura con il mantello, salvo poi rendersi conto che si tratta di un pugnale di lunargento con cui stavano tatuando la fanciulla.
In un attimo appare chiaro che si tratta di Onda e Spine e che l'intervento scapestrato dei Solari ha bloccato il rituale. I Lunari infatti se la prendono moltissimo, anche perché la nuova Onda e Spine si libera dalla presa e tenta la fuga. Nonostante il contesto non sia dei più favorevoli per una discussione, i Solari riescono a far comprendere che non era loro intenzione rompere i coglioni, è che li disegnano così. Chiedono che il rituale continui e, fortunatamente, tutto si conclude per il meglio.
Al termine del rito e sconfitti i fatati, i Solari riconoscono il luogo in cui si trovano come quello dove, anticamente, avevano evocato Gurblumath. Scambiano qualche parola con i Lunari che si dicono molto colpiti dal fatto che la scheggia di Onda e Spine si sia reincarnata così presto e molto preoccupati per il suo avvenire. L'interruzione del rituale, infatti, ha permesso che Il Wyld la corrompesse e nessuno può sapere se in futuro la Lunare sarà sana di mente.
I figli della Luna si congedano, porteranno Onda e Spine in un luogo sicuro. Più tardi i Solari la potranno ritrovare.
I PG esplorano la torre ed alcuni hanno dei ricordi sulla loro storia passata. Discutono a lungo nel tentativo di dissipare almeno in parte la nebbia che avvolge le loro vite precedenti e gli intrecci che le caratterizzano, ma per ogni cosa che sembra chiarirsi altre si confondono.
Poi tornano alle isole Cynder e, camuffati da mercanti, entrano in casa della famiglia di Jungalai per sapere come se la sono cavata in sua assenza. Scoprono che sono stati interrogati dalla caccia al wyld perché, a quel che si dice, il figlio maggiore (Jungalai appunto) sarebbe un anatema. La famiglia, ignara di tutto, non ha potuto essere d'aiuto ai Sangue di Drago in nessun modo e, tutto sommato, dopo qualche tempo, la sorveglianza sui suoi componenti si è un po' allentata. Naturalmente l'Alba preferisce non rivelare ai suoi che, in effetti, lui è un anatema. Saranno molto più al sicuro se si conserveranno completamente all'oscuro.
Dati i soprusi subiti dai familiari di un fratello, i Solari meditano vendetta e a tal fine si recano all'avamposto dei Sangue di Drago per studiare la situazione, rubare informazioni e pensare ad un piano.
Thanatos appicca un fuoco all'interno della nave che i terrestri hanno attraccato in porto così che Flinn possa curiosare indisturbato tra i documenti: forse ci sono informazioni preziose sugli avvistamenti di altri eccelsi, peccato siano in una lingua che il Notte non sa leggere.
Decidono di agire dopo qualche giorno...
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