Il distretto delle Acque Rosse
General Summary
Dal crepaccio i Solari viaggiano verso est sul Trapezio di Nuvole fino a raggiungere una lunga inferriata che si perde all'orizzonte, alta due metri e ribattuta magicamente (metodo di fattura antico di produzione degli artefatti nella Prima Era dove ogni bullone e rivetto veniva fatto pronunciando una preghiera).
Volandoci sopra con il Trapezio esso svanisce. Essendo a bassa quota la caduta non provoca danni e i Solari intuiscono che si debba trattare di una qualche barriera stegonesca.
Una volta superata l'inferriata, comunque, il Trapezio si riforma senza problemi (lanciando nuovamente la stregoneria).
I Solari proseguono il viaggio fino a raggiungere il fiume e lo seguono fino a trovare un approdo, un basso pontile che si immette per qualche metro nelle acque lente del fiume. Da lì parte un sentiero con delle tracce vecchie di qualche giorno; seguendole, i Legiferi attraversano un tratto di fitta boscaglia di rovi fino a un bivio dove sta un cartello che segnala la direzione da cui provengono: "molo".
Seguendo ancora il sentiero il CIrcolo raggiunge una cascina in semi rovina con di fronte un campo di meloni. Un basso brusio li accompagna.
Avvicinandosi in silenzio, il gruppo incontra un contadino che zappa la terra e una donna che fa capolino dalla casa. I villani offrono loro un melone (dal sapore vagamente dolce) e dialogando i Solari scoprono di trovarsi già a Stygia nella più lontana periferia ma già all'interno dei suoi confini.
Hanno anche la conferma che l'inferriata è il confine e serve a tenere fuori la maggior parte delle bestie orribili dell'Oltretomba. Questa zona si chiama Distretto delle Acque Rosse. I due contadini informano il gruppo che la via più breve per raggiungere la città è il fiume, così Flinn prepara una zattera con la quale il gruppo inizia a seguire il fiume. Dopo un viaggio di circa 15 ore, con il ronzio che si fa più forte, decidono di ormeggiare sulla riva e riposare.
Volandoci sopra con il Trapezio esso svanisce. Essendo a bassa quota la caduta non provoca danni e i Solari intuiscono che si debba trattare di una qualche barriera stegonesca.
Una volta superata l'inferriata, comunque, il Trapezio si riforma senza problemi (lanciando nuovamente la stregoneria).
I Solari proseguono il viaggio fino a raggiungere il fiume e lo seguono fino a trovare un approdo, un basso pontile che si immette per qualche metro nelle acque lente del fiume. Da lì parte un sentiero con delle tracce vecchie di qualche giorno; seguendole, i Legiferi attraversano un tratto di fitta boscaglia di rovi fino a un bivio dove sta un cartello che segnala la direzione da cui provengono: "molo".
Seguendo ancora il sentiero il CIrcolo raggiunge una cascina in semi rovina con di fronte un campo di meloni. Un basso brusio li accompagna.
Avvicinandosi in silenzio, il gruppo incontra un contadino che zappa la terra e una donna che fa capolino dalla casa. I villani offrono loro un melone (dal sapore vagamente dolce) e dialogando i Solari scoprono di trovarsi già a Stygia nella più lontana periferia ma già all'interno dei suoi confini.
Hanno anche la conferma che l'inferriata è il confine e serve a tenere fuori la maggior parte delle bestie orribili dell'Oltretomba. Questa zona si chiama Distretto delle Acque Rosse. I due contadini informano il gruppo che la via più breve per raggiungere la città è il fiume, così Flinn prepara una zattera con la quale il gruppo inizia a seguire il fiume. Dopo un viaggio di circa 15 ore, con il ronzio che si fa più forte, decidono di ormeggiare sulla riva e riposare.
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