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Guardiani Saigar

  1. Descrizione:

  2. I Guardiani Saigar sono un ordine avvolto nel mistero, noto per la loro dedizione assoluta alla protezione di un piccolo mausoleo situato all'interno della gigantesca radice di Yggdrasil che emerge sulla cima del monte Sum, a Hast. Il loro aspetto è tanto distintivo quanto enigmatico: indossano leggere armature marroni e maschere tribali che celano i loro volti, accentuando il loro carattere enigmatico. Considerati eccentrici persino dalla tribù Plint, alla quale appartengono, mantengono un distacco quasi totale dalle Harras e non partecipano attivamente alla vita comunitaria.Le loro armi sono altrettanto peculiari, tra cui spicca una lama doppia realizzata in Raphain, un materiale raro e pregiato. Dipingono sia i loro cavalli che i propri corpi con simboli enigmatici, che non appartengono ad alcuna lingua conosciuta, rafforzando la percezione di un legame con antichi segreti o tradizioni dimenticate. Sebbene siano pochi in numero, i Guardiani Saigar sono universalmente riconosciuti come alcuni dei guerrieri più letali di Hast, addestrati in tecniche di combattimento uniche e infusi di un fervore quasi religioso. La loro fede è rivolta al Guardiano, una figura divina raffigurata come un cavallo antropomorfo di proporzioni colossali. Questo Guardiano è il custode del mausoleo e mette alla prova chiunque osi avvicinarsi, richiedendo una dimostrazione di buona volontà sotto forma di sei marchi. Questi marchi possono essere ottenuti superando altrettante prove sul monte Sum, ognuna delle quali rappresenta un aspetto dell’equilibrio e della forza interiore richiesti dal Guardiano stesso. La combinazione di devozione spirituale, abilità marziali e mistero rende i Guardiani Saigar una delle figure più affascinanti e temute delle steppe di Hast.
  3. Storia:

    Secondo le leggende tramandate dai Saigar, fu il Guardiano stesso a fondare l'ordine, con lo scopo di proteggere il tempio situato sulla cima del monte Sum e custodire i suoi segreti da chiunque avesse intenzioni malvagie. Inoltre, i Saigar avevano il compito di fermare lo stesso Guardiano qualora fosse mai caduto in follia, un segno della sua lungimiranza e del suo rispetto per l’equilibrio naturale. Tuttavia, nel 1903, il tempio fu attaccato da un vasto contingente di Oksiani, determinati a impadronirsi del luogo e dei suoi misteri. Nonostante la leggendaria abilità dei Guardiani Saigar, la sproporzione numerica risultò schiacciante. L’assalto portò alla distruzione completa del tempio e alla morte del Guardiano, un evento che segnò una tragedia epocale nella storia di Hast. La perdita del Guardiano e del tempio lasciò non solo un vuoto spirituale, ma anche un senso di fallimento e disorientamento tra i sopravvissuti Saigar, che da allora vivono in un’ombra di dolore e vendetta, determinati a preservare ciò che resta della loro eredità sacra.
  4. Credo:

    Il credo dei Saigar è profondamente votato alla protezione del tempio e dei segreti che esso custodisce, un compito sacro che ha definito la loro identità e missione per generazioni. Tuttavia, gli eventi recenti hanno gettato l'ordine nel caos. La distruzione del tempio da parte degli Oksiani e la morte del Guardiano hanno inferto un duro colpo alla loro fede e al loro scopo. A peggiorare la situazione, la conquista della tribù Plint da parte di Batu Khan ha ulteriormente destabilizzato i Saigar, portandoli a una crisi di leadership e a profonde divisioni interne. Con il loro centro spirituale in rovina e il loro ruolo messo in discussione, i Saigar si trovano ora in una fase di transizione. Alcuni membri cercano di riallinearsi al nuovo ordine imposto da Batu Khan, sperando di recuperare forza e risorse per un’eventuale rinascita. Altri, invece, rimangono fedeli ai loro ideali tradizionali, opponendosi a qualsiasi compromesso e agendo come guardiani erranti, votati a proteggere ciò che resta del loro passato. Questa frammentazione rappresenta una sfida esistenziale per l’ordine, mentre lotta per trovare una nuova direzione senza tradire il proprio credo originario.
  5. Organizzazione:

    I Saigar sono strutturati come una comunità coesa e autonoma, organizzata intorno al loro santuario, che funge sia da centro spirituale sia da base operativa. Questo insediamento, simile a un piccolo villaggio, ospita tutti i membri dell'ordine, che condividono una vita disciplinata e interamente dedicata alla protezione del tempio e dei suoi segreti. Ogni abitante è addestrato come guerriero fin dalla giovane età, sviluppando abilità marziali eccezionali e una profonda conoscenza delle arti difensive. La gerarchia dell'ordine è chiara e ben definita: tutti i membri rispondono direttamente al Guardiano, il leader carismatico e spirituale dell'ordine, che incarna l'autorità suprema e guida la comunità sia in battaglia che nei riti sacri. Il Guardiano è visto non solo come un comandante militare, ma anche come un custode del sapere e un mediatore tra il divino e i mortali.
  6. Sedi:

     
    Piccolo villaggio di Sum (la cui locazione è segreta nella grande radice di Yggdrasill).
  7. Simbolo:

    Uno scudo rotondo color ocra antico, con al centro la sagoma stilizzata di un cavallo antropomorfo nero, eretto su due zampe, con occhi vuoti e sei segni verticali rossi sul petto. Attorno al cavallo, sei linee curve formano un anello spezzato, a rappresentare le sei prove sacre. La radice di un albero argentato emerge dal basso, intrecciandosi con il bordo dello scudo, simbolo del legame con Yggdrasil. L’intero scudo è incorniciato da motivi tribali geometrici in bronzo scuro.

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