Allevatori Bullen

1. Descrizione:

Gli allevatori Bullen sono un gruppo specializzato e profondamente devoto alla crescita e alla cura dei Tori Uro, animali simbolo di forza e potenza nella cultura di Okse. Trattano queste possenti creature con estrema attenzione, considerandole non solo risorse vitali ma anche doni sacri del dio Wud. La loro competenza va oltre l’allevamento: sono rinomati anche come esperti macellai e cuochi, celebri per la loro maestria nel preparare i tagli di carne più pregiati. Con i loro corpi robusti e un’indole conviviale, incarnano una cultura che celebra la carne come emblema di forza e vitalità.La selezione degli Uro migliori è una parte fondamentale del loro lavoro, questi animali vengono addestrati e preparati per l’impiego bellico, dove la loro furia e forza distruttiva vengono sfruttate sul campo di battaglia. Durante i combattimenti, i Tori Uro sono ricoperti da pesanti armature che ne proteggono il corpo e ne amplificano l’imponenza, trasformandoli in arieti viventi capaci di spezzare le linee nemiche. Spinti dai Bullen con grida e strumenti appositi, queste bestie si scagliano contro gli avversari con una forza devastante. Inoltre, gli Uro vengono utilizzati per trainare pesanti bighe da guerra, guidate direttamente dai loro allevatori.

2. Storia:

   L'Ordine Bullen nacque nel 1250, fondato dal leggendario macellaio Metz, un uomo che vedeva nell'arte culinaria la massima espressione della cultura e della devozione. Metz sosteneva che la preparazione della carne fosse non solo un'abilità pratica, ma un atto sacro, un mezzo per onorare gli dèi e celebrare la forza della vita. Al centro della sua visione vi erano i Tori Uro, che egli considerava figli del dio Wud, incarnazioni viventi della furia e della potenza della natura. Metz promosse l'idea che il trattamento e la preparazione dei Tori Uro dovessero essere svolti con rispetto e maestria, elevando l'allevamento e la macellazione a un'arte superiore. La carne di Uro divenne un simbolo di sacralità e abbondanza, destinata a cerimonie e banchetti importanti, e gli allevatori Bullen si trasformarono in figure di spicco sia nella società civile sia in quella religiosa. Ancora oggi, l'Ordine porta avanti la filosofia di Metz, unendo la devozione al dio Wud con la celebrazione della carne come dono divino, consolidando il legame tra il sacro, il bellico e il culinario nella cultura di Okse.

3. Credo:

   I Bullen venerano il dio Wud, che considerano superiore agli altri due Signori del pantheon oksiano. Per loro, i Tori Uro sono molto più di semplici animali: sono i figli sacri di Wud, incarnazioni viventi della sua forza e volontà. Questo profondo legame spirituale li porta a trattare i Tori Uro con il massimo rispetto e devozione, rendendo sia la loro crescita che la loro morte eventi di grande significato religioso. Ogni fase della vita di un Toro Uro è considerata sacra e sottoposta a rituali specifici. La nascita di un Uro viene celebrata con preghiere e cerimonie propiziatorie, mentre la loro cura quotidiana è svolta come atto di devozione. Anche la loro macellazione o impiego in guerra sono considerati riti sacri, momenti in cui si rende onore al dio Wud attraverso l'uso e la celebrazione dei suoi figli. Questa visione conferisce al lavoro dei Bullen una dimensione mistica, trasformando l’allevamento, la preparazione e il sacrificio dei Tori Uro in una forma di culto che unisce il pratico al divino.

4. Organizzazione:

   L'Ordine Bullen non prevede una gerarchia formale, poiché tutti i suoi membri si considerano uguali, condividendo il duplice ruolo di macellai e allevatori. Operano come un consorzio autogestito, dove ogni decisione viene presa collettivamente, riflettendo il loro spirito comunitario e la convinzione che il contributo di ciascuno sia indispensabile per il benessere dell’Ordine e il rispetto del dio Wud. L’accesso all’Ordine è rigorosamente regolato e richiede un gesto di devozione e sacrificio. Chi desidera unirsi ai Bullen deve donare al consorzio nove Tori Uro, un’offerta simbolica che onora il legame sacro tra il dio Wud e i suoi figli. Questo requisito, impegnativo e significativo, non solo dimostra la capacità e la dedizione del candidato, ma rafforza anche la coesione dell’Ordine.

5. Sedi:

   
   Ci sono molte sedi a Okse; ma la più grande è un'enorme ranch vicino a Mound.

6. Simbolo:

   Uno scudo di forma ovale color terra bruciata, al centro un toro nero in posizione frontale, con le corna ricurve d’oro e la fronte segnata da una stella rossa a cinque punte. Sotto il toro, una scure da macellaio e un forcone incrociati diagonalmente, entrambi in acciaio lucidato.