Cronache dalla Rovina Document in Hajman | World Anvil
BUILD YOUR OWN WORLD Like what you see? Become the Master of your own Universe!

Cronache dalla Rovina

Pubblichiamo di seguito le pagine rinvenute del diario dell’Arcimago Aimone Velpieri, l’ultimo arcimago di Rhelenia. Alcune parti del testo sembrano illeggibili.


21 Sildrin 7503 d.F.

L’esperimento odierno è stato un successo solo parziale. Dimostra chiaramente la fondatezza della teoria di Blodwen sulla ███████████████, ma è ben lontano dal raggiungere i livelli di efficienza che la Luminare pare aver riportato nel Faestir. Non dubito certo della parola della più grande arcanista della nostra era, ma lamento le differenze nella notazione arcana che sussistono fra Rhelenia e Faestir. Ho il forte sospetto che la traduzione di Metellio, che sto usando, non riporti con precisione il significato dell’originale in druidico. Forse dovrei chiedere aiuto a Viridia la Rossa nell’interpretazione dei passaggi più oscuri, avendo anch’ella una formazione druidica, pur se ben più elementare di quella di Blodwen. Sarebbe ideale se potesse anteporre il benessere comune e l’avanzamento della scienza arcana nelle Città Compagne alla sua ambizione personale, una volta tanto. Di sicuro non ho intenzione di adoperare la versione in Alto Imperiale curata da Blodwen stessa… è imbarazzante come la formazione arcana del Faestir non preveda un’altrettanto adeguata formazione umanistica. Sildrimar mi sia testimone, il Comune non potrà mai sostituire l’Alto Imperiale come lingua franca, almeno in ambito accademico! Non ne ha la precisione né il rigore logico. Ho ragione di sperare ancora: Fidene il Nero, l’Arcimago di Mavizzi, ha fatto un ottimo lavoro diplomatico, e ha radunato maghi e arcimaghi da altre sette Civites per condividere le nostre ricerche e razionalizzare il nostro lavoro. Nel gruppo ci saranno anche Alyna Vestalav di Novnik, Telodius Monch di Melitopoli, Abrasedek di Helthinghor e Sirtas il Verde di Palepolis, il che mi rallegra profondamente. Non conosco gli altri due maghi, ma mi fido del giudizio di Fidene.

6 Xelos 7503 d.F.

Parrebbe che Blodwen ci stia lasciando di nuovo a mangiare la polvere! Mentre qui siamo ancora alle prese con i rudimenti della Scuola Luminosa, il Faestir è nel pieno di un’autentica rivoluzione arcana. Si dice che stiano venendo costruiti anche più opifici sperimentali, dove la nuova dottrina di Blodwen viene già messa all’opera nel progredire lo sviluppo materiale del Regno di Faestir. Sono pieno di ammirazione per la guida di Blodwen e del Faestir, il cui Re Irfon II sostiene le ricerche magiche senza riserva, e di amarezza, per le Civites e per i miei colleghi. Nonostante il Cungredi mes Fedratos sia disposto a sostenere un progetto di ricerca coordinato con tutta la forza dei fondi delle Civites, dobbiamo fare i conti con le sciocche rivalità e gli inutili particolarismi dei nostri migliori arcanisti. L’altro giorno Telodius di Melitopoli ha osato chiamare il mio operato “campo di rosmarini”! Lui che non è ancora nemmeno riuscito a riprodurre la ████████████████████! Naturalmente gliel’ho fatto presente, ripetendogli invece la praticità dell’adozione del rosmarino come fonte della ████████, e lui si è ostinato a ripetere che si possono ottenere risultati migliori grazie alla congiurazione e al suo metodo di cattura sperimentale, peccato solo che non abbia portato ad alcun risultato! Anche se disponesse delle risorse di Rhelenia dubito potrebbe conseguire chissà quali risultati: un arcimago (o presunto tale) che non riesce a fare economia delle proprie risorse non avrebbe speranza di fermare la dispersione di ██████ che Blodwen ha tanto brillantemente padroneggiato. Viridia la Rossa sta avendo risultati migliori con le sue spore, ma è risoluta nel non collaborare. Ancora non ha digerito la mia elezione ad Arcimago Capo della Repubblica e vuole umiliarmi. Non ce la farà. So che sta già dando fondo ai suoi ultimi risparmi. Vedremo se fra qualche mese riconsidererà la mia proposta di collaborazione o se preferirà tornare ad ammazzare draghi. Intanto che noi battibecchiamo, Blodwen ██████████████████████████████, e pare che stia cominciando a insegnarlo anche a un selezionato gruppo di novizi e apprendisti. Possibile che un neofita, pur avendo Blodwen la Luminare come insegnante, possa imparare già a riprodurre tali prodigi? O Blodwen è già secoli avanti a noi, ed è gia riuscita a semplificare e efficentare le sue formule, oppure c’è qualcosa che non ci sta facendo sapere. Abrasedek di Heltinghor pare essere di questa opinione, e i suoi risultati depongono a suo favore, ma non tutti hanno la sua stessa familiarità con la necromanzia e i suoi principi più profondi.

8 Drezian 7504 d.F.

I nostri timori sono confermati. Blodwen è stata uccisa. Viridia me l’ha confermato, in un raro gesto di sensatezza e riguardo per la nostra comune vocazione. Blodwen la Luminare è stata giustiziata dagli arcidruidi del Faestir, aiutati da non meno di dodici campioni di Orundis. Ho incontrato l’Arcidruida Mikala Spelas al Bel Konsilo e mi ha detto che presto la Chiesa di Orundis rilascerà la sua versione dei fatti, ma dopo qualche insistenza sono riuscito a farmi dire di più. Parrebbe che la teoria di Blodwen, applicata in scala industriale, abbia causato la sterilizzazione dei territori naturali e selvaggi, con sommo sgomento dei fedeli di Orundis. Le ho chiesto perché mai non si siano appellati al Re Irfon II anziché comportarsi da tagliagole (Sildrimar perdonerà la mia sfrontatezza alla luce del mio sbigottimento) e mi ha assicurato che le vie pacifiche erano già state tutte tentate senza successo, che Irfon II ████████ Blodwen la Luminare, e che ella stessa fosse sorda a ogni appello dei suoi ex confratelli. Le ho chiesto se sono sicuri che questa fosse la volontà del Sempreverde, e mi ha assicurato che tutti gli Arcidruidi di Hajman hanno ricevuto chiari segni. Ho insistito dubitando della consistenza di questi segni a fronte di un omicidio, ed è a quel punto che Mikala mi ha sorpreso e mi ha messo una mano sul braccio. “Non capisci, Velpieri” mi ha detto “Orundis stesso mi ha parlato”. Non so cosa pensare. Domani mi riunirò con i miei colleghi per discutere come procedere ma so che non ne avremo il tempo. Sertis il Verde sospettava chiaramente qualcosa, e ha cercato di rallentare o sviare le ricerche per la buona parte degli ultimi sei mesi. Questo è evidente a tutti. Temo uno scambio di accuse che non porti a nulla. Dovrei svolgere un ruolo di mediatore e paciere, specie ora che Fidene ha una posizione tanto precaria, ma non sento in me neanche la forza di parlare. Prego Sildrimar affinché mi illumini la via.

5 Salius 7505 d.F.

Mi sono appena ripreso dall’ebrezza delle festività di fine anno. E che anno è stato! Il primo opificio sperimentale di Rhelenia è sulla buona strada per essere inaugurato nel mese di Drezian, e Alyna ha confermato che la nostra formula è stabile. Mi rallegra che la morte di Blodwen non abbia significato la morte della sua scuola. In tutta Hajman le sue formule sono state riviste al fine di impedire i loro effetti più indesiderabili. Il risultato è una magia meno potente ma cionondimeno straordinaria, e soprattutto molto più pratica da imparare e padroneggiare. Non credo sia più il caso di parlare di “rivoluzione arcana”, come ho fatto in passato, ma è comunque un impressionante passo in avanti per l’Emberek. Come se ciò non fosse ragione sufficiente per la mia contentezza, giusto oggi Viridia la Rossa si è congratulata con me per i risultati raggiunti in seno al Circolo degli Otto. Ha definito le mie ricerche iniziali sul rosmarino “illuminanti” e “segno di una mente fine e di un intuito naturale per le materie arcane e naturali”! Confesso di essere sorpreso. Forse ho giudicato male Viridia, quelle non sono parole di qualcuno che prova rancore.

5 Adomanthus 7505 d.F.

Blodwen la Luminare vive ancora! Zunos ha sentito le preghiere di ████████ e l’ha riportata tra i vivi, pare proprio dal 9 Zothian dell’anno passato, e che abbia fatto la sua ricomparsa a corte circa due settimane fa. Che splendida notizia! Non v’è dubbio che abbia commesso degli errori, ma non ho comunque mai digerito le circostanze della sua morte. È giusto che sia lei a guidarci ancora verso nuove vette di comprensione della magia arcana e primale. I contatti faestiriani di Viridia si sono ancora una volta rivelati preziosi. Le cose che potremmo fare assieme se solo volesse unirsi al Circolo! Ma capisco che purtroppo certe cose sono difficili da perdonare, specie per un’ex avventuriera come Viridia. Si dice che la politica talvolta può essere crudele, ma la realtà è che semplicemente essa non si fa con i sentimenti, e nemmeno con i risentimenti. Chi, come Viridia la Rossa, non fa politica ha quindi il lusso di tenersi i suoi sentimenti. Questo non significa che non sia l’arcanista migliore di Rhelenia, solo che purtroppo non possiamo essere i colleghi che vorrei che fossimo.

26 Sildrin 7505 d.F.

Non riesco più ad aver senso di nulla. Formule e rituali provati e riprovati stanno dando risultati imprevisti, e specialmente quelli del Circolo degli Otto. Quando cerchiamo di riprodurli per osservarli con maggiore attenzione, ecco che qualcosa di nuovo ma ugualmente inaspettato accade. Fidene il Nero ritiene, correttamente a mio avviso, che si tratti di un’impennata di magia selvaggia, ma le cause sono ancora misteriose. Telodius ha la sua teoria sui venti della magia, la quale è tanto affascinante quanto impossibile da testare e pertanto inutile, ma nonostante la spiegazione parziale che fornisce è lui stesso scettico. Abrasedek è convinto che si tratti del sintomi di uno squilibrio profondo nel ciclo naturale “ctonio”, come la dice lui, e ci ha mostrato alcuni segni che paiono corroborare la sua teoria. Ciononostante, non la trovo una spiegazione soddisfacente. Forse stanotte riceverò un’ispirazione al Gran Dibattito. La Gran Loggia è stata abbastanza gentile da invitarmi, nuovamente, e stavolta ho deciso di accettare e di suggerire di invitare anche Viridia la Rossa. È l’unica a Rhelenia con cui posso confrontarmi su un tema come questo.

27 Orundal 7505 d.F.

L’intera Rhelenia è nel caos: il mare è sparito, o almeno così pare. Come se non bastasse, l’arcidruida Mikala Spelas sembra insicura di quale sia la causa. L’avevo incontrata già tre giorni prima e mi è sembrata strana, spaesata. Oggi non stava meglio. Pallida come un cencio, di umore volubile, estramamente nervosa. Direi che è malata, se non sapessi che non è possibile. Non volevo bistrattarla ma avevo, anzi, ho bisogno di risposte. L’Eccellentissimo Suno Galtiero IV Manforti e persino il Mal Ciambro contano su di me. Ho insistito finché non l’ho convinta ad aiutarmi. Assieme a lei e a un paio dei miei assistenti abbiamo cominciato a divinare i mari. Naturalmente, il mare non è scomparso, bensì si è ritirato. Con un po’ di fortuna e molta pazienza abbiamo individuato il responsabile. Un dannato kraken. Mikala, in un momento di lucidità, mi ha messo in guardia dal maremoto che seguirà a questo ritiro del mare. Ho già avvisato il Suno e il Mal Ciambro, suggerendo di evacuare la capitale mentre l’Accademia dovrebbe provvedere a porre vari incantesimi e rituali protettivi sui confini della città, affinché il maremoto si schianti sulle difese arcane anziché sui palazzi della popolazione. Ho chiesto, o forse dovrei dire implorato, Viridia di raggiungermi il prima possibile per la salvezza della capitale. Non sono mai stato tanto felice che abbia ignorato i miei vecchi consigli e abbia avuto una lunga esperienza da avventuriera, anziché rimanere all’Accademia o interessarsi alla politica. Ho contattato anche Fidene il Nero di Mavizzi, Alyna di Novnik e Endrax l’Ammazzadraghi, un grande eroe con una lunga esperienza nell’uccisione di mostri di ogni genere e dimensione, per darci una mano. Ci accompagnerà anche Mikala, anche se non so se possiamo far conto su di lei se non si riprende quanto prima. Ad ogni buon conto, un’arcidruida della sua potenza è comunque una risorsa irrinunciabile. Spero che riusciremo a partire stasera stessa.

1 Xarthian 7505 d.F.

Sono diventato Arcimago Capo di Rhelenia grazie alle mie manovre politiche e alle mie conoscenze personali. Mi sono dimostrato capace e affidabile in ogni mia attività e mi sono assicurato che il Mal Ciambro ne fosse al corrente, grazie alle mie connessioni con i Malpieri di cui la mia famiglia è un ramo cadetto. Mi sono anche accertato di far comprendere a tutti il rischio insito nell’ affidare un ruolo così delicato a un’avventuriera come Viridia la Rossa, già famosa (per mia responsabilità) per essere incontrollabile e restia ad agire in qualsiasi modo che non sia di testa sua. Non rimpiango di averlo fatto, avendo ben altri rimpianti in questo momento a tenermi occupato. Ciononostante ho comunque chiesto perdono a Viridia per le mie azioni. Era dai tempi dell’Accademia che non la sentivo ridere e a questo punto temo che non ve ne sarà altra occasione. Ha fatto notare, e ne ho dovuto convenire, che questo non è davvero il caso di preoccuparsi per certe sciocchezze, e che non c’era nulla da perdonare. Sia come sia, voglio solo che si sappia che Viridia la Rossa è la migliore arcanista che Rhelenia abbia mai prodotto.

C’erano tre kraken in più di quel che pensavamo. Quattro kraken in totale. È andato tutto molto male, molto presto. Abbiamo perso Endrax e Mikala. Fidene il Nero e Alyna Vestalav si sono teletrasportati via non appena sono emersi gli ultimi due kraken e non posso biasimarli. Hanno sentito quel che ci ha comunicato Mikala prima di spirare fra le fauci del kraken. “Orundis è morto”. Sono vivo grazie ai nervi saldi di Viridia, ma ci sono ancora tre kraken in marcia verso la capitale, e sono preceduti da un’onda anomala terrificante, alta quanto una montagna. In questo momento Viridia sta cercando di rafforzare gli incantesimi di protezione, ma deve sapere bene quanto me che non c’è modo, nel tempo a nostra disposizione, per salvare la capitale. Tuttavia si deve tentare, per permettere di portare a termine l’evacuazione dei civili. Il Suno, la sua corte, e il resto delle istituzioni della Repubblica sono già sulla via di Rhelia. Può la Repubblica di Rhelenia sopravvivere senza la sua capitale che le dà il nome? Non sta a me rispondere a questa domanda. Nei pochi minuti che abbiamo avuto a disposizione, ci siamo recati alla Basilica-Osservatorio di Telliana per interrogare il suo oracolo, Astolfo l’Astromante. Le nostre divinazioni ci hanno dato le risposte che temevano di ricevere. Blodwen ha ucciso Orundis. Non sappiamo come ma deve essere successo non meno di tre e non più di sei giorni fa. Sei giorni fa infatti i contatti faestiriani di Viridia le rispondevano ancora e non avevano da riportare nulla se non che Blodwen stava lavorando a qualche rituale in grado di terminare la guerra civile che ha sconquassato il Faestir dal suo ritorno in vita. Questo lasso di tempo sembra coincidere anche con l’innalzamento dei livelli di magia selvaggia nel mondo, probabilmente come effetto di qualsiasi rituale Blodwen abbia utilizzato per commettere il suo teocidio. Abbiamo anche la conferma che i kraken siano stati chiamati da Xaranth’ur per vendicare il Sempreverde, ma che l’ira dell’Ur-Kraken è troppo vasta per limitarsi al solo Faestir. Non è la fine dei nostri problemi: abbiamo ragione di pensare che sia stato creato un nuovo piano in seno al Caos Elementale. Ovunque si riportano avvistamenti di creature mai viste prima, e tutto il clero della capitale è stato reclutato a forza per proteggere la carovana di fuggitivi da queste creature. Posso sentire dal balcone le grida di battaglia dei paladini di Verkadia e di Adomal. Ci devono essere dei portali aperti, almeno una dozzina a giudicare dal numero e dal raggio degli avvistamenti, ma le nostre forze sono già quasi tutte impegnate. Alcuni professori dell’Accademia, accompagnati dagli studenti migliori, stanno percorrendo i quartieri affrontando questi demoni e chiudendo i portali da cui provengono, ma nessuno ha il sangue freddo per domandarsi se non stia accadendo lo stesso in tutto il resto di Hajman. Viridia vorrebbe che io scappassi per far sapere al mondo quel che è successo e che sta succedendo, mentre lei rimane indietro per tenere in piedi gli incantesimi di protezione e per coprire la ritirata degli accademici e dei chierici che stanno a loro volta coprendo quella dei civili. Non ho intenzione di farla sacrificare per me. Rimarrò qui a Rhelenia a compiere il mio dovere verso la mia terra. Non so precisamente in quali mani finirà questo diario, posso solo augurarmi che il mio assistente ne abbia buon cura e lo consegni a qualcuno di appropriato dopo che lo avrò teletrasportato all’Università di Rhelia.
Sto andando da Viridia.

Commenti

Please Login in order to comment!