SESSIONE 5 {Grol} - All'alba del settimo giorno rivedemmo Jigow

Nel mentre che Dereg interrogava Bol'bara sulla sua possessione, io cercai dei rami adatti a creare una lettiga portatile da spalla su cui caricare il corpo di Morghid. Non conosco i loro usi e costumi, ma nel mio villaggio i morti si riportano sempre indietro dopo una battuta di caccia. Bol'bara mi fece un cenno del capo, segno che stava apprezzando il mio gesto. Pare che i soldati Dwendaliani l'abbino rapito, lasciandogli come una possibilità di salvezza richiedere personalmente aiuto all'entità che era andato a venerare. L'esito della sua scelta l'abbiamo visto nell'accampamento.
Bol'bara ci fece strada verso il villaggio. Non so se gli altri se ne siano accorti, ma in questi tre giorni di marcia abbiamo deviato rispetto alla posizione originaria da cui siamo partiti, ovvio segno che Bul'bara conosce i tragitti compiuti dalle tartarughe orizzonte nel corso dei loro pellegrinaggi.
Arrivati al villaggio consegnai il corpo di Morghid. Dopo tre giorni nella palude il suo corpo stava iniziando a puzzare un po' troppo, ma non ebbi il tempo di rilassare troppo le narici, che Bufal ci venne incontro regalandoci delle teste di Arpie che in qualche modo avevano cacciato in questi giorni. Come promesso ci diedero 50 monete d'oro a testa e le loro armi migliori. Un po' mi sento in colpa a ricevere una lancia da boscaiolo, un pugnale e una lancia, tuttaltro che di pregevole fattura. Se queste sono le loro armi migliori dovrebbero tenerle per loro anziché regalarle a noi, ma ce le avevano promesso per cui era decisamente scorretto rifiutare.
Ad ogni modo dopo 7 giorni di cammino le teste di arpia iniziarono a puzzare molto più del corpo di Morghid, ma ormai è l'alba e già vediamo in lontananza le prime casette di Jigow. La maggior parte dei suoi abitanti sono goblin che potrebbero non notare la differenza, ma dopo questa sortita ho bisogno di fare un attimo un bagno...