SESSIONE 4 {Dereg} - L'obiettivo del nostro viaggio
17, Mese di Spigarobusta, Anno del Gran Raccolto (10721 secondo gli Anni degli Alberi)
Cercammo di percorrere lo stesso percorso dell’andata, ma non riuscimmo a tenere il passo del fratello goblin, che sembrava avesse la morte alle calcagna. Lo perdemmo anche di vista diverse volte, poi sentimmo un urlo (non so se di Morghid) e un ruggito.
Ci arrestammo istintivamente, ma giustamente Nahida ci spronò a proseguire.
La Vecchia Fede mi ha donato una vista meravigliosa al buio, dunque scorsi una radura nel bosco con una collinetta ed un goblin con qualcosa di strano, occhi luminescenti e rossi, ferito, che stava levitando.
Tale creatura lanciò un incantesimo e Morghid cadde a terra, con un foro nel petto. Vi fu un altro urlo della creatura e stavolta compresi che era proveniente proprio da questo fratello goblin...
La sorella fata enunciò un’invocazione che non capii.
Questo essere spiritato si avvicinò, riflettendo innaturali ombre sul terreno.
Si rivolse verso Grol, ma a un certo punto sembrò non individuarlo più. Intanto si riproiettò sulla collinetta con un prodigio, e non essendo più così vicino gli lanciammo un coltello di ghiaccio. Ne fu colpito, ma non dall’esplosione conseguente.
Si riavvicinò, cantilenò una nenia come per portarmi dalla sua parte, ma riuscii a carpirne la natura, quindi distolsi il guardo e l’attenzione da lui quel tanto che bastasse.
Intanto Nahida continuava ad apostrofarlo con strani motti, presumo fosse uno strano sortilegio per creargli qualche sorta di scompenso.
Il goblin salmodiò qualcos’altro. Neanche stavolta riuscì ad influenzare né me né Grol, ma Nahida cadde preda dell’incantesimo. Sembrò confusa.
Gli rivolsi uno spruzzo velenoso che però agilmente evitò.
Grol fu stordito a sua volta.
Provai allora ad intralciare il nostro nemico, fu dapprima bloccato, ma poi si divincolò celermente.
Dopo che il fratello bugbear lo punì con le sue lunghe leve, provò a guadagnare una via di fuga, ma un altro mio coltello di ghiaccio lo stese.
Le strane ombre cessarono, e così gli occhi luminescenti.
Richiamai Nahida per capire se ella potesse provare a salvarlo.
Ed infatti Bol’bara, così si nomava, riaprì gli occhi.
Gli chiedemmo se fosse l’amico di Morghid e lo confermò, era dunque chi cercavamo.
Peccato che il prezzo per salvare la sua vita è costato la perdita di quella di Morghid. Ora torneremo al villaggio con una guida spirituale in più ed una guida forestale in meno...speriamo che capiscano bene come sono andati i fatti e che non equivochino la nostra posizione...
Che la Vecchia Fede mi illumini...
Naamarie...
D'un guizzo si tenne lo nostro compagno
recandoci a lo scopo del nostro vagare
ma'l fio fu sì alto da pagare
che lui disparve presso lo stagno.
Fredda la mano, le ossa e il cuore,
freddo è il corpo del viaggiatore.
recandoci a lo scopo del nostro vagare
ma'l fio fu sì alto da pagare
che lui disparve presso lo stagno.
Fredda la mano, le ossa e il cuore,
freddo è il corpo del viaggiatore.
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