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Mille Principati

Dalla foce dell'Ossirand fino ai confini del Mar d'Arme, un vasto arcipelago di isole è controllato da un'innumerevole quantità di reami nobiliari, città indipendenti e altre piccole entità, collegiamente note al mondo esterno come i Mille Principati.
  Storia
  Nella remota antichità, quando i mari erano più bassi, questo territorio comprendeva isole di maggior dimensioni, cuore dell'antica civiltà elfica. All'apice della sua forza, essa costituiva un impero di importanza planetaria, fondato sull'avanzato uso della magia arcana e il supporto del pantheon elfico e del suo clero.
  Da tali vette, l'impero cadde in una lugubre era di guerre intestine e altre calamità, che coinvolsero gli déi stessi. Alla sua fine, delle glorie imperiali rimasero ricordi dolorosi, molte tetre rovine e lo spaccamento della razza elfica stessa, con la filiazione del ramo dei drow e i seguenti millenni di ostilità e guerre.
  Da quell'epoca, la società elfica delle isole andò faticosamente ricostruendosi. Tramite molte vicende, e con l'innalzamento del livello dei mari che seppellì le zone più a valle, vennero a formarsi le comunità odierne, fieramente indipendenti sulle loro moltissime isole, che a più riprese sono divenute grandi potenze navali e commerciali.
  Società
  La società dei Mille Principati è di impronta aritostocratica e mercantile: i titoli nobiliari sono requisito formale per l'accesso alla buona società, ma è comune la loro acquisizoine da parte di plebei di successo, in particolare commerciale. Un terzo della popolazione è urbana.
  Le forme di governo sono, nella pratica, fra le più variegate: autocrazie aristocratiche, democrazie più o meno limitate, oligarchie, magocrazie solo per citarne alcune. Le moltissime rivalità si esprimono con particolare intensità sul piano del sotterfugio, col ricorso ad avventurieri ingaggiati per missioni di spionaggio, furto, sabotaggio e assassinio.
  Tecnologia e magia
  Grazie anche al lunghissimo arco vitale che favorisce i necessari studi, nei Mille Principali conosce un elevato e celebrato grado di cultura la magia arcana, per la quale esistono numerose famose accademie. È tuttavia un diffuso tabù, legato alla memoria storica del tardo impero elfico, l'uso o la realizzazione di costrutti.
  La tecnica navale elfica, che spesso impiega componenti incantati, è famosa per la produzione di mezzi multiscafo, particolarmente agili e con un basso pescaggio che favorisce la navigazione sui fondali infidi dell'arcipelago. Per lunghe o lunghissime tratte sono invece preferiti monoscafi a più alberi, con maggior capacità di carico, ma comunque influenzati dalla preferenza per agilità e velocità.
  Rapporti esteri
  Per vocazione mercantile, i Mille Principati intrattengono vivaci rapporti con culture vicine e lontane, agendo spesso da intermediari anche in senso culturale. Tuttavia, la popolazione straniera e in particolare non-elfica residenze è molto poca.
  Nell'epoca contemporanea, i Mille Principati affrontano la crescente competizione delle città dell'Ossirand meridionale; in particolare, la costruzione del Gran Canale rischia di tagliare fuori i Mille Principati dal ruolo di intermediari privilegiati per il commercio col Mar dei Kraken.
  Altra grande fonte di fermento è la vicina Repubblica di Azar, con rapporti molto complicati: da una parte, i legami commerciali sono sempre più importanti e quasi inevitabili; dall'altra, l'uso azariano di necromanzia e costrutti è culturalmente abominevole per gli elfi, e quelle città e principi che si sono avvicinati ad Azar hanno pagato uno scotto in termini diplomatici, fino a giungere a diverse guerre, per ora di piccola entità.