Gli occhi di Kutba'as
I maghi fanno sempre affidamento solo sulle loro forze.
Ogni studio o sforzo da loro intrapreso da loro ha il solo scopo di migliorare le loro abilità, derivanti da loro e loro soltanto.
Ed ogni mago necessita di due cose per le loro arti magiche: conoscenza e potere.
Senza conoscere ogni aspetto del flusso, ogni teoria magica, ogni incantesimo, la forza di un mago sarebbe praticamente nulla, e senza lo studio dei fenomeni naturali, delle creature di queste terre e e dell'animo umano nuovi incantesimi non potrebbero nascere, inoltre un mago non è un guerriero che può fare affidamento sulla forza bruta, in caso di uno scontro esso deve conoscere il terreno di battaglia, il suo nemico ed i suoi punti deboli per avere qualche speranza di sopravvivere.
A questa conoscenza va però affiancato il potere, senza l'energia magica ogni nozione appresa appare inutile, se la propria forza non riesce a piegare il mondo così come lo ha appreso la mente allora ogni sforzo risulta vano.
Nel Dio Kutba’as ritroviamo questi elementi, i suoi occhi che scrutano ogni cosa e che gli donano il pieno controllo su tutto il flusso, il sinistro a rappresentare l'onniscenza ed il destro l'onnipotenza.
Per secoli questi elementi sono stati ricercati sia come concetti filosofici sia come veri e propri artefatti.
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