Auron Begon, nato ad Ampford, Figlio di Shegorath Begone e Azura Begone.
- Age
- 30
- Date of Birth
- 1 Tarkash 2363
- Gender
- Male
- Eyes
- Grigi
- Hair
- Neri
- Skin Tone/Pigmentation
- Bianca
- Height
- 179
- Weight
- 75
Appearance
Physical Description
Alto 1.79, pesa 75 kg.
Abbastanza allenato.
Body Features
Il braccio destro è coperto di pezzi di lame.
Facial Features
Gli occhi sono di colore grigio, ha un naso nella norma, labbra carnose, ma non troppo. Ha il mento squadrato
Apparel & Accessories
Di solito va in giro con un armatura di adamantio, dei classici pantaloni da viaggiatore, e una maglia non troppo pesante.
Indossa una collana con delle perle rosse.
Specialized Equipment
Specializzato nei combattimenti ravvicinati, è abile con i veicoli da terra, e sa bene scudi e spade(impossibilitato per il braccio che ha).
Special abilities
Grazie al patrono, riesce a maledire i nemici, per ottenere vantaggio durante i combattimenti
Mentality
Personal history
In questi 6 anni la maggior parte delle volte subivo delle violenze fisiche e verbali da parte di mio padre, per qualsiasi motivo, anche se non era causato direttamente da me.
Alcune volte cercavo di rifugiarmi in posti dove non potevano trovarmi. E stavo fuori di casa per giorni, cercando di vivere rubando qualcosa da mangiare e da bere al mercato.
Spesso facevo ritorno a casa di mia spontanea volontà, pensando che avesse cambiato mentalità e che si fosse preoccupato.
Ma, una volta tornato, sentivo sempre questa frase:"Non potevi stare ancora fuori di casa, quando non ci sei tu si sta cosi bene".E subivo violenze che andavano a ricoprire tutte quelle che ho mancato in quei giorni di assenza.
Mia madre la maggior parte delle volte stava in silenzio, e quando mio padre usciva di casa, cercava di consolarmi, ma faceva poco effetto. Quando poi mio padre tornava a casa, per sfogarsi mi picchiava, e se mia madre si intrometteva picchiava anche lei.
Un giorno, mia madre stanca dei trattamenti che ricevevo, mi porto in questo orfanotrofio. Di notte usci questa sacerdotessa con i capelli argentei. Accetto di prendermi in custodia, e fu una delle prime volte che senti questa parola"aasimar".
Non avendo la minima idea di ciò che potesse significare.
Da quel giorno ho interrotto i contatti con la mia famiglia, ma soprattutto con mia mamma. I primi periodi era molto difficile che delle persone o comunque altri bambini si avvicinassero a me, alcuni erano quasi impauriti, altri erano sbalorditi, e notai una bambina da lontano, che mi fissava, ma non come gli altri bambini, quasi contenta di vedermi, felice, con una lacrima che gli scendeva dall'occhio destro. E ne rimasi colpito. E avevo paura. Paura di come si potesse comportare, paura di come mi possa comportare io nei suoi confronti. In fondo quello che ho imparato da mio padre è stato picchiare persone che non ti hanno fatto niente. E quello che ho imparato da mia madre è stato parlare, e pure male.
All orfantorofio avevano delle regole molto severe. E c'era una specie di scuola, dove io non andavo bene. Quindi la maggior parte delle volte, dovevo fare delle lezioni di recupero, il pomeriggio, mentre altri bambini andavano a giocare.
Tranne quella bambina, rimaneva quasi sempre nelle stanze dove c'ero anche io, e quando non c'era non riuscivo a concentrarmi. Dopo che finiva la lezione, andavo a cercarla, e molte volte la vedevo che veniva derisa dagli altri. E lei era al centro di tutti mentre piangeva. Per un paio di volte facevo finta di niente, e quando mi vedeva smetteva di piangere, e si sentiva al sicuro. L ultima volta che successe, mostrai i primi segni dell ancestro. Due ali scheletriche spuntarono dalle mie spalle, e vidi tutti i bambini iniziare a piangere dalla paura, tranne lei. Inizio a correre verso di me e mi abbracciò. Quella fu la prima volta che parlammo:"Il mio nome è Artemisia,piacere."
"Il mio è Auron".
Le sacerdotesse mi preserò di forza e mi portarono lontano da lei. Non la vidi per un bel pò di tempo, ma riuscivamo in qualche modo a chiacchierare. Decidemmo di fuggire da questo orfanotrofio, e iniziare ad affrontare la vita.
Dopo 9 anni la dentro, uscimmo dall orfanotrofio e provammo ad entrare in alcune specie di gilde, ma nessuna di loro ci accettava perche troppo giovani. Decidemmo che le gilde fanno cagare e iniziammo a fare i mercenari.
Non ci interessava la storia o la provenienza di chi ci dava queste specie di missioni, ciò che ci interessava era avere un futuro assieme, e se ciò significava andarsene lontano dalla nostra città di provenienza, lo avremmo fatto. Ed è successo.
Decidemmo di partire per il continente di Grimor, in cerca di missioni in città. Io giravo di giorno per trovare qualche cosa da fare, e agivamo più che altro di notte. In modo da dar meno nell occhio dato che lei era una dhampir.
La nostra prima commissione ufficiale ed importante a Barathiell, fu un riscatto di soldi in un isoletta di nome Avalon, in una piccola città di nome Agrova.
Arrivati all isoletta la mia compagna fu presa e catturata dalle guardie cittadine per la sua natura, molto probabilmente c'era stata una soffiata.
Decisi di andare a riscattare i soldi e di notte agire, per poterla liberare.
Provai con le buone, magari pagando per la sua scarcerazione, ma niente da fare.
Allora decisi di presentarmi in caserma, ed iniziare ad uccidere tutte le guardie che mi correvano in contro, dalla prima all ultima.
Una volta arrivato alla cella, la vidi, distesa su letto di paglia, sconvolta e impaurita. Non riusciva a reggersi neanche in piedi. L avevano torturata.Decisi che per farla riprendere gli avrei donato un po del mio sangue.
Tornammo a Barathiell, e uccisi chi ci commissiono quella missione, non prima di aver riscattato la ricompensa ed avermi tenuto anche i soldi presi nell isola.
Con il passare degli anni decidemmo di ritornare ad Ampford, per stare vicino alla nostra citta natale.
La maggior parte del nostro profitto andava a finire alla locanda del "Bucaniere impettito", e al nostro caro amico Fritz.
L amico Fritz era uno gnomo, che smerciava sangue e organi per una famosa congrega di Ampford, molto importante nella città. Ci serviva per sfamare la "sete" che artemisia aveva, e quasi ogni giorno eravamo da lui.
Ma partiamo con ordine. Una mattina appena svegli, sono andato a parlare con il proprietario della locanda, conosciuto come "canepazzo", il nome era per gli sfregi che ha in faccia, causati da dei cani quando lui era piccolo.
Mi propose un lavoro che rifiutai appena ho sentito che era per conto di una congrega. Il profitto era una ricompensa abbastanza importante, un giorno, forse.
Rifiutai il lavoro dato che era qualcosa che io e la mia compagnia, non volevamo entrarci, qualcosa di troppo grande e difficile da gestire. Decisi di rivelare tutte queste cose ad Artemisia una volta usciti dalla locanda, mentre andavamo appunto dall'amico Fritz.
Lei rimase sorpresa dal fatto che non avevo accettato il lavoro, non era da me.
E forse li mi alterai un poco, e gli risposi che se non l'ho accettato è perchè non volevo che ci succedesse qualcosa.
Entrati in un vicolo, lei si fermo e chino la testa, e disse:"Ho fame".
(Auron):"adesso andiamo dall amico fritz e ti prendo qualcosa".
(Artemisia):"Ma non abbiamo abbastanza soldi, e col fatto che non hai accettato l incarico di oggi, faremo fatica nei prossimi giorni!".
(Auron):"Ci sarebbe un altro metodo senza spendere soldi".
(Artemisia):"Auron, ne abbiamo gia parlato, ed è un discorso chiuso, non si farà mai.
(Auron):"Allora significa che mangerò di meno."
Arrivati dall amico fritz, ci porto in una specie di cantina, dove ci diede due fiale di sangue umano, abbastanza fresco.
Gli chiesi uno sconto, mi rispose:"è gia tanto che ti do queste fiale, dato che è unja cosa illegale, e che se qualcuno lo venisse a scoprire,sono guai. E voi non volete passare dei guai. Però uno sconto lo potrei fare se mi date qualcosa di carino." E lo disse mentre guarda Artemisia.
(Auron):"attento gnomo, che non so che cosa potrei fare per una cosa del genere."
(Fritz):" puoi fare quello che vuoi, ma sappi che ti stai mettendo contro una delle famiglie più potenti di Ampford, e sarebbero dei guai molto grossi, e poi, tu non vuoi far sapere cosa è realmente Artemisia in giro vero?".
Gli lanciai le monete per terra, dissi ad artemisia di prendere le fiale e che ce ne andammo.
Decidemmo di accettare la commissione e partimmo verso quest'isolotta.
Una volta arrivati trovammo un tempio, che sembrava la nostra meta per questa missione.
Una volta all'interno, abbiamo notato, che era abitato da dei costrutti, e non ci causarono particolari problemi.
Arrivati davanti al manufatto, notammo un sacerdote, che molto probabilmente stava svolgendo una funzione religiosa.
Ci avvicinammo, e fu tutto bianco.
Mi risvegliai disteso al pavimento, con una spada in mano, e... Artemisia non c era più.
Inizia a sentire una strana voce che piano piano riuscii a capire che proveniva da dentro la spada.
Era lei, che mi parlava da dentro la spada.
Trovai un diario per terra ed iniziai a leggerlo, era il diario di Artemisia, con all interno tutte le cose che ha passato, a livello di sensazioni. Un diario segreto.
Decisi di tornare indietro, e di parlare con questo Cicero, ma appena lo vidi, lo affettai a meta con la spada, appena ricevuta.
E da li decisi di abbandonare Ampford.
Andai al concilio di Alnyth, per vedere se c'era qualche missioni per un mercenario come me, che potesse darmi qualche monetina.
Ed effettivamente c'era.
Mi disserò che c'era una tribu di orchi che in questo periodo, razziava dei loro carri, o comunque dava noia.
Mi diedero una boccetta e mi disserò di versarla nel loro pozzo, dove ogni giorno bevevano, per porre fine a queste razzie.
Decisi di partire immediatamente in modo da poter ottenere il pagamento il più in fretta possibile.
Arrivai di notte, e decisi che non c'era momento migliore per agire.
Decisi di darle una mano, e di portarla via.
Il suo nome era Aranel, e mi disse che aveva degli alleati all interno, dell accampamento, che anch essi avevano bisogno di aiuto.
Dissi di sì anche a quello. Di soppiatto, piano piano decidemmo di entrare dentro la tenda dove probabilmente c'erano questi prigionieri.
Riuscimmo a liberarli, e fuggire da li. Assieme alla compagnia c'erano:
Un mezzelfo di nome Varis.
Un nano di nome Flint.
Mi dissero che dentro c'era anche un mezzorco prigioniero, e decisi di aiutare anche lui, ma ormai l alba stava facendo sempre più vicina, e che quindi sarebbe stato meglio agire di notte, dato che di giorno la tribù prende vita. Ma un imprevisto arrivò.
Gli orchi si radunarono tutti in una specie di piazza, ed iniziarono ad urlare e a suonare corni.
Uscì il capo tribù, e assieme a lui, usci anche un mezzorco, dove queste persone mi dissero, che era lui il mezzorco.
Decidemmo di agire, ma ognuno per la propria strada, io andai a fare la commissione per cui dovevo essere pagato, e loro facevano in modo e maniera di liberare quell mezzorco.
Compiuta la missione decisi di tornare indietro, e assieme agli altri ci ritrovammo il mezzorco disteso per terra, con il capotribu davanti, che incitava di andarcene, prima che avesse cambiato idea.
Senza dire niente, ce ne andammo con il mezzorco.
Una volta accampati, decidemmo di conoscerci meglio. Il suo nome era Uram, e lui faceva parte di quella tribù.
Decisi di dirgli del perchè ero li.
Mi aspetto che mi cacciassero o qualcosa di peggio, ma nulla di ciò avvenne, anzi, ci fu comprensione, e provarono a pensare a come poter cercare di salvare la tribù dal veleno. Ma non riuscirono a creare qualche idea, e quindi decisi di partire ad alnyth per la mia ricompensa, assieme a loro, dato che dovevamo andarci assieme. Loro dovevano parlare con il concilio per faccende che riguardavano loro, mentre io dovevo riscattare la mia ricompensa.
Dopo ciò decidemmo di tornare alla taverna di Alnyth gestita da un tritone, in cerca di qualcosa da fare.
Decidemmo di partire il giorno dopo assieme al mio nuovo gruppo di avventurieri. Al nostro arrivo, di notte, decidemmo di accamparci vicino al villaggio, per non disturbare gli abitanti, La mattina, una giovane donna, con la pelle di color marrone, decise di avvicinarsi alla solita cupola che Varis tende a fare.
Dopo un breve dialogo, lei se ne andò in direzione villaggio, mentre io stavo aspettando che i miei nuovi compagni si svegliassero, in modo da poter affrontare questo compito.
Una volta all interno il capovillaggio ci riunì, tutti quanti, lui compreso, all interno della locanda, dove inizio a parlare di questi mutaforma. Ci disse che erano una rovina, dato che la gente non voleva più uscire per timore di incontrarli. Ci dissero che probabilmente il loro covo era in una cava, vicino alla montagna.
Iniziammo a chiedere informazioni, e piano piano, si scopri che questa cosa stava diventando un rompicapo, dato che non ci potevamo fidare ne degli abitanti della cava, ne degli abitanti del villaggio.
Dopo varie ore e giorni, decidemmo di attaccare le persone all interno della cava, Uram avrebbe guidato i cittadini del villaggio nel "covo".Io,Varis, e Flint, decidemmo di essere imparziali, e di guardare senza mettere naso, in questa faccenda.
Quando finì tutto quanto andammo a verificare all interno della caverna, se le persone erano dei mutaforma, ma non fu così.
Nonostante provai una gran ira nei confronti dei cittadini, e un instinto mi diceva di attaccarli. Ci pensai ben dieci volte, prima di intraprendere una decisione tale.
Decidemmo di tornare ad Alnyth.
Partimmo il giorno seguente per raggiungere l obiettivo di questa missione.
Arrivati al villaggio scoprimmo che questo posto, era il luogo natio del nostro compagno di avventure, Flynt.
Infatti sua mamma abitava proprio qui. Andammo a parlare con il capo del posto per scoprire di più riguardo ai problemi che si sono venuti a creare.
Ci risposerò che dentro la miniera ormai non ci andava più nessuno dato che c'era presenza di mostri. Decidemmo che il giorno dopo avremmo indagato. Esplorando la miniera, incontrammo vari tipi di nemici, tra cui uno specie di slime, e tipo dei cani, un pò più demoniaci e con un grande cervello.
Continuando ad esplorare il dungeon, notammo un grande cerchio magico, in una grande stanza, con un mynd flayer vicino ad un altare. Che scomparve subito dopo, il nostro amico nano, per qualche strano motivo, fu portato dentro la cella, e non c'era nessun modo per poterlo salvare. Decidemmo di provare ad uccidere il mynd flayer per provare a liberare successivamente Flynt. Ma non ci fu niente da fare.
Durante la battaglia, dei forti tremori si sentivano provenire da sotto terra, decidemmo di andare via, dato che la battaglia ci aveva consumato quasi tutte le nostre energie.
Usciti dalla miniera, sentimmo un forte boato. Un grande verme era comparso all interno dell villaggio, e molte persone, impaurite da esso, cercavano rifugio da qualche parte.
Io assieme ai miei compagni decidemmo di provare ad uccidere questo grande verme.
Quello che io ho fatto è cercare un modo per riottenere Artemisia e soddisfare le voglie di Selune. Senza risultati.
Tornato ad Alnyth, durante la notte mi apparve in sogno la divinità e il demone.
La divinità mi mise all occhio un simile con un potere strano, mentre il demone mi mise un sigillo, come rispetto di un patto con il demonio.
Il giorno dopo, scappammo da Alnyth.
Education
Non ho mai avuto una buona educazione nella mia vita. Fin dai primi anni di età la violenza regnava sovrana in casa mia. La prima volta che mi hanno istruito è stato quando sono stato portato all orfanotrofio, dove con grande fatica cercavo di comportarmi bene e seguire le lezioni. La maggior parte delle cose che ho imparato è parlare, e pure male.
Employment
Adesso sono un viaggiatore a tempo pieno, prima sono stato un mercenario
Accomplishments & Achievements
Dopo l evento nelle snake island, il mio obbiettivo era quello di liberare artemisia nel mondo normale.
Son passati tanti anni, e alla fine ce l'ho fatta.
Adesso il mio obiettivo è quello di imprigionare o uccidere il demone, rinchiuso anch'esso nella spada, per volere di selune.
Al primo posto ci sarà sempre quello di proteggere Artemisia.
Failures & Embarrassments
Nella mia vita ho fallito tante volte, una di queste è stat liberare il demone nella mia spada, e non penso di aver pagato per cio che ho fatto. Non penso che riuscirò mai a redimermi da tutto ciò, ma ci sto provando.
Mental Trauma
Da piccolo ho subito violenze da parte di mio padre. Mia madre è stata presente fino ad un certo punto. Cercando di fare il suo dovere, ma fallendo miseramente. Quando si parla della mia famiglia molto probabilmente la ripudio.
Morality & Philosophy
Cerca di proteggere Artemisia come prima cosa, dopodiche mette tutto il resto, all ultimo posto c'è l orco.
person.sexuality
Sono attratto dalle donne, ma di una in particolare. Artemisia.
Non ha mai avuto una relazione
Known Languages
Comune e celestiale
Personality
Motivation
Ciò che lo motiva ad andare avanti nel suo cammino è sperare in un giorno di poter vivere tranquillo e sereno al fianco della sua amata ma sa che questo obiettivo è molto lontano o, addirittura, irraggiungibile
Likes & Dislikes
Gli piace giocare a dadi e bere alcolici. Si sfascierebbe ogni sera.
Non gli piace che la gente si preoccupi per lui, o comunque che gli dia una mano.
Vices & Personality flaws
Fa fatica a fidarsi delle persone
The major events and journals in Auron's history, from the beginning to today.
The list of amazing people following the adventures of Auron.
Social
Birthplace
Ampford
Current Residence
Nessuna
Family Ties
Mio padre si chiama Shegorath. Il classico padre padrone, che voleva avere tutto sotto controllo.
Mia madre si chiama Azura, una persona che nella mia infanzia è sempre stata la luce di speranza, che alla fine è andata a scemare.
Ora la mia famiglia è Artemisia. Ho vari amici ma non li reputo famiglia.
Religious Views
Lui crede nell esistenza delle divinità, ma non capisce il fatto di praticare un credo per quella divinità.
Social Aptitude
Tende a stare nelle sue, se conosce qualcuno si scopre che può essere una persona solare, nonstante quello che ha passato