Onderos, un punto di vista by Roberto Belli | World Anvil Manuscripts | World Anvil
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L'Incontro Come in un Sogno

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Come in un Sogno

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"La corruzione di questa foresta mi sta facendo dei brutti scherzi" disse l'elfo stropicciandosi gli occhi con i palmi delle mani, forse la sua mente aveva viaggiato troppo quella notte, intorno a lui non vide infatti gli alberi contorti ad anneriti della foresta dell'isola, ma un sentiero lastricato che si perde lungo l'orrizzonte sempre più nero, ciò nonostante le sensazioni che provava non erano di terrore o di smarrimento, ma di pace. Affianco a lui apparì un uomo dai capelli brizzolati e dai vestiti eleganti, con uno sguardo stanco che tradiva rammarico e preoccupazione.

"Onderos"

L'elfo si girò con lentezza, sospirando ed alzando gli occhi verso il cielo "non smetterai mai di tormentarmi, vero amico mio? Sai benissimo che non cederò" gli disse; iniziarono a camminare lungo il sentiero avvolti nel dibattito che solo coloro che hanno affrontato la morte insieme possono avere.

Il discorso si fermò e con esso anche i due presenti, l'uomo posò un braccio sulla spalla di Onderos e si rivolse a lui con tutto l'affetto che riuscì ad esternare. "Non hai imparato nulla da ciò che abbiamo affrontato? Non hai visto tu stesso cosa causano ambizioni come la tua? Sei ancora in tempo a rinunciare, casa mia non è lontana, abbiamo affrontato cose ben peggiori insieme."

"Tu non capisci più amico mio, tu hai abbandonato il mondo per seguire le tue imprese, le tue invenzioni! Non basta ciò che abbiamo affrontato per rimettere in sesto questo mondo rovinato, torna da noi e vedrai quanto tutto ciò non può essere salvato finché non ci liberiamo di chi usa le nostre vite come pedine per gli scacchi, adesso lasciami svegliare ti prego, non costringermi a scacciarti"

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