Viverna Species in Terre Interne | World Anvil
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Viverna

“Arrivai in città alle prime luci del mattino. Le sorelle lune erano sparite da molto ed il sole aveva preso il loro posto illuminando l’area con una piacevole luce arancione. Nel paese cominciava a muoversi timidamente la vita, i primi commercianti sistemavano le loro mercanzie e i contadini sciamavano dai campi per vendere quanto gli fosse possibile. Già pregustavo un succulenta tazza di latte accompagnata da qualche dolce alla crema quando venimmo tutti fermati da una scossa che, credemmo, fosse originata da un terremoto. Istintivamente guardammo verso il terreno, o osservammo gli edifici, ma qualcuno come prima cosa rivolse i suoi occhi verso il cielo, come se lo sapessero, come se si aspettassero ciò che stava per accadere. All’orizzonte, improvvisamente, apparve una creatura maestosa, enorme, bellissima. I miei occhi la riconobbero come un Dio ed il mio cuore era pronto a seguirla. La divina manifestazione atterrò nel mezzo della piazza sterminando gli infedeli con una poderosa sferzata della sua possente coda. Ora che l’emissario era disceso tra noi mortali potevo osservarne la magnificenza. Era come essere difronte ad una delle rappresentazioni di Kutba’as. Le sue possenti ali sferzavano l’aria con vigore, potevo vedere la sua pelle ricoperta di scaglie spesse spostarsi, contorcersi ed allungarsi in risposta ai movimenti dei suoi muscoli. Il suo volto ordinava sottomissione, come se le file di corna decorate che aveva in capo la incoronassero come regina di queste terre, e ci segnasse come suoi assoluti servitori. Gli avrei dato la mia anima. Ma era un inganno. Le sue zampe alate spezzavano i sogni di ricchezza dei mercanti. Le sue sfere di fuoco incendiavano le vite di stolti contadini. I suoi artigli trapassavano il cuore di una donna che tentava la fuga. Non era l’emissario degli dei. Ma nemmeno della distruzione. Si trattava di uno sporca bestia che cercava solo morte. Lo capì quasi subito e mi misi in salvo, in poco tempo ero già nelle colline che circondavano le abitazioni. Voltandomi notai che il villaggio era circondato dal fuoco, che illuminava l’area con una piacevole luce arancione. Più tardi mi chiesi che fine fecero coloro che per primi osservarono il cielo. In rimando ricevetti lo stesso sguardo, per indicare chi ha raggiunto le stelle. Per indicare chi è morto.” -tratto da “Le sconosciute terre interne” dell’esploratore Hyrdim   Le viverne sono tra le creature più temute ed allo stesso tempo venerate che esistano. Sembrerebbero essere incredibilmente tenaci e in grado di adattarsi negli ambienti più disparati, la loro forma base ricorda molto da vicino quella degli antichi Dei draghi, ma innumerevoli varianti sono state segnalate, a due teste, ricoperte di piume, in grado di secernere veleno, in grado di usare magia od altro ancora. Generalmente sono creature intelligenti che, non in rari casi, parlano e comunicano, tuttavia possono essere anche ceche creature alla stregua di un dradog. Non conosciamo molto del loro ciclo vitale, ma nel corso degli anni siamo stati in grado di creare una teoria. Nei primi anni di vita le viverne vivono sottoterra, ad una profondità talmente impressionante che perfino le miniere Nord le incontrano molto raramente, che sfruttino una rete naturale di gallerie o si creino da sole un alloggio scavando è ancora da decidere. Questa è la fase di formazione, dove la creatura cresce ad un ritmo impressionante, mutando la sua forma perché si adatti al suo ambiente naturale. In questo periodo (che può arrivare anche ad un anno) la viverna non ha bisogno di mangiare. Quanto il cucciolo avrà raggiunto la sua forma cercherà rapidamente una uscita verso la superficie per soddisfare la sua fame. Dopo un mese di caccia intensa tornerà a rintanarsi per lunghi periodi. Più la creatura sarà feroce ed animalesca più le sessioni di caccia diverranno frequenti ed intense fino a far sì che non torni mai più nel sottosuolo. Se al contrario il dragone risulta particolarmente intelligente cercherà di guadagnare dei servitori (tramite patti o poteri magici) che caccino prede e soddisfino la sua fame. Un particolare che abbiamo compreso è che questo genere di creatura abbia un particolare debole che varia da individuo ad individuo, come la passione per l’oro, per i tomi magici o per un particolare tipo di cibo. In generale sono creature gigantesche grandi come una casa a tre piani, ma la dimensione effettiva non è fissa ed è decisa dalla fase di formazioni, in generale non scendono mai sotto i 3 metri e mezzo. Le viverne sono la forma dragonica più perfetta che si possa incontrare che nasce per e muta per uccidere. Se questo è l’emissario degli dei, perché hanno scelto un modo così straziante per punirci?

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