Sonno del Demone

(Ovest) Affacciandosi verso occidente quando si è sulla catena montuosa del Dorso del Demone, si può ammirare un intricato reticolo di corsi d'acqua che scorrono su quello che un tempo era un terreno collinare, ora trasformato in ordinati terrazzamenti adibiti alla coltivazione di qualsiasi ortaggio e albero da frutto.
Non esiste una vera e propria città, in quanto le ogni famiglia abita nelle vicinanze del proprio podere, l'unico agglomerato urbano raggiunto dal Cammino del Re è composto dai magazzini delle messi, dove chiunque può andare a vendere i propri prodotti. Gli abitanti del luogo chiamano la loro terra "Madre": dà vita, amore, sostentamento, prepara i figli a fare lo stesso con i propri. In tutto l'Impero il confine tra questo piano d'esistenza e quello dei Demoni è molto labile, i contatti sono frequenti come gli scambi (di opinioni e di mazzate), ma qui sembra non esserci alcun freno al via vai da altri mondi.
Le notti cantano delle gesta dei grandi samurai del passato, che al chiaror di lune affrontavano terribili mostri in sconfinati campi di grano che danzano nel vento, le madri dissuadono i figli ad attraversare i ponti di notte, la foresta a sud abitata da ogni sorta di creatura magica. Una terra che forgia uomini e donne forti, i migliori guerrieri dell'Impero sono nati qui e qui venerati come divinità, con i loro templi e tombe messi a guardia dei campi: tutte le religioni sono ammesse, ma solo il culto degli antenati è osservato.