Egli Myth in Terre Interne | World Anvil
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Egli

Ora, per capire appieno i passaggi che portarono alla nostra comparsa è importante capire in che situazione si trovò Egli alla sua nascita. Abbiamo già ampiamente discusso di come il passaggio da Flusso a essere fisico deve esser stato sicuramente traumatico per questa creatura, ma mai abbiamo ragionato su dove il suo corpo si trovasse. Dato che prima tutto ciò che esisteva era luce, e che ora questa si trovava condensata in un singolo punto è logico pensare che Egli si trovasse immerso in una vastità di nulla. Voglio far notare come per nulla, ed assenza di luce, io non intenda buio. Osservando una scatola privata del suo contenuto si può sicuramente asserire che essa contenga il vuoto, ma le ombre al suo interno possono essere ancora dipanate dalla luce di una candela. Appare ora chiaro come quest'essere, ritrovatosi ora singolo e solo, abbia cercato di creare un ambiente simile a lui (quindi composto da materia) in cui esistere. Dato che nulla può nascere dal nulla, Egli fu costretto a recidere la sua mano destra ed utilizzare l'enorme energia in essa contenuta per generare un luogo dove esistere. Piegata dalla sua volontà la luce assunse una nuova forma, si stiró in ogni direzione per divenire ciò che chiamiamo mondo. Un luogo accogliente che potesse accogliere Egli, tuttavia un luogo desertico privo di vita.  
  • Tratto dalla terza lezione di "base dei riti magici" tenuta presso l'Accademia dal professor Wisrom

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