Vrakazar Character in Malvaxia | World Anvil
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Vrakazar

Vrakazhar Harding

Divine Domains

War,Trickery,Knowledge

Mental characteristics

Personal history

In una tetra notte autunnale nacque Vrakazhar, il più giovane di tre fratelli Dragonborn. Poco dopo la madre sparì senza lasciare traccia e i tre fratelli vennero cresciuti dal padre, condussero una vita modesta seppur non abitassero ché in una baracca. Nonostante la sua natura riuscì a farsi molti amici, grazie al suo carisma, e la sua infanzia fu felice. Anni dopo i fratelli, Etradash e Ghesh, partirono; il primo andò in guerra, il secondo vagabondò, ciò lo fece riflettere sulla strada che avrebbe dovuto intraprendere una volta raggiunta la maggiore età e iniziò a essere incuriosito dal fascino che aveva sempre sentito per tutto ciò che aveva a ché fare con il misticismo. Quindi, appena poté, partì per un importante tempio del suo regno di appartenenza, Korvalia, lì conobbe un paladino, alto,biondo e potente, le cui gesta lo sorpresero enormemente, da quel momento comprese che voleva raggiungere la stessa grandezza, tutto ciò che in passato aveva sentito aveva finalmente un senso. Lo pregò di essere preso come suo discepolo e dopo aver accettato di apprendere le basi della sua fede al tempio in cui si trovavano gli promise che sarebbe tornato tre mesi più tardi per portarlo con lui. Durante questo periodo pregò molto e credeva di essere davvero benvoluto agli dei, ma i sacerdoti più anziani capirono che qualcosa in lui non andava e iniziarono a diffidarne. Prima che tale diffidenza divenne un problema passò il terzo mese e il Paladino Leroy lo portò con lui, insieme ad un altro apprendista, Evendur, un umano che si mostrò sempre riluttante all'idea di dover viaggiare con una "lucertola". Alcuni mesi passarono e Vrakazhar, tramite gli insegnamenti di Leroy, fece i primi progressi concreti, mentre dal punto di vista teorico era un portento, dimostrava infatti una propensione e una comprensione del divino fuori dal comune. La prima volta che dovette curare qualcuno canalizzando il potere divino, del tutto in modo inaspettato, successe invece che la condizione dell'ammalato si aggravò, ciò fece vacillare il suo spirito solitamente molto saldo e Evendur, avendolo capito, ne approfittò per deriderlo, attribuendo il fallimento totale alla sua natura. Ormai stanco dei suoi affronti, e pronto a mettere alla prova la sua fede(o quella degli dei in lui), sfidò l'umano, la sconfitta tremenda che ne seguì portò al suo odio per quei dei che invece di supportarlo resero incredibilmente potente l'avversario, il quale, dopo averlo mandato a terra, lo colpì con un fendente infuso di luce divina tanto forte da lasciargli una cicatrice enorme sul petto e da schiarirgli quasi tutte le scaglie su di esso. Una volta scoperto l'accaduto, Leroy si dispiacque per il suo allievo ma lo lasciò a morire, non poteva permettersi di denunciare l'accaduto, poiché il gesto di Evendur,ufficialmente, gli sarebbe costato la scomunica. Poche ore prima della sua fine, svenuto dopo essersi trascinato a stento e maledicendo gli dei, incontrò un guerriero, Salazar, che gli salvò la vita. Risvegliatosi, scoprì di essere stato portato nella sua tenuta, poiché egli era una nobile cavaliere di Korvalia. Parlarono a lungo e divennero molto amici, anche Salazar infatti, da giovane, era stato tradito da colui di cui nutriva più fiducia, ma non riuscì mai a vendicarsi a causa della prematura scomparsa della sua nemesi e gli promise che lo avrebbe sempre aiutato, soprattutto se ciò dovesse portare alla sua vendetta. Decise di tornare a casa per riprendersi del tutto dalla ferita che ancora bruciava enormemente, anche in senso metaforico, e informandosi venne a sapere della morte di un uomo-drago marchiato come eretico dal tempio, si sbagliavano. Salito su una carovana diretta nei pressi della sua vecchia dimora fece la conoscenza di un mago bizarro, che gli regalò una pergamena di taumaturgia nel caso volesse alleviare il dolore del solco nel petto. Non la usò, sia perché ormai iniziava ad abituarsi al dolore, che andava scemando, sia perché gli serviva a rimanere focalizzato sul suo obiettivo. Giunto a casa trovò il fratello Ghesh cambiato, anche lui si era avvicinato alla religione e dopo aver sentito un suo sermone in cui venivano menzionate divinità oscure, gli venne l'idea di mettersi in contatto con esse. In tal modo conobbe Tiamat, la dea drago del male e della superbia, al quale si scoprì particolarmente legato, Bane, il dio della guerra e della tirannia, e Savras, il dio della divinazione, meno negativo degli altri due. Nella grotta in cui stava pregando si sentì finalmente pervaso di potere e decise di creare un suo culto a quegli dei, l'unica via per la sua vendetta nei confronti dei paladini traditori e delle divinità falsamente votate al bene. Ne parlò con Ghesh e fu d'accordo, anche lui iniziò a pregarli. Infine tornò Etadrash e gli dimostrarono il sostegno divino che avevano trovato, i tre fratelli furono concordi nel voler espandere il culto quanto più possibile, anche a costo di fondare un regno.
Divine Classification
Bane,Tiamat,Savras
Species
Year of Birth
827 28 Years old
Children
Eyes
Bianchi
Height
2.1 m
Weight
185 kg
Known Languages
Common, Draconic, Infernal, Celestial

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Maledizione

Ora sono davvero incazzato, davvero tanto incazzato. In un modo differente dal passato, stavolta è per la ferita inferta all'intera razza draconica da quel sacco di sterco di Urkos. Nulla mi impedirà di sfraccellargli la faccia con il mio maglio per poi liberare Valazar e gli altri draghi dalla loro prigionia. Per la prima volta sento un sentimento nei confronti di nostra madre, ma ovviamente annebbiato dall'odio per il gigante...deve essere la mia maledizione... Però tutto sommato è ciò che serviva, un nemico comune tramite il quale unificare i draghi che da sempre confliggono, anche se non apertamente. Che ciò sia da lezione, che ciò gli faccia capire che in quanto figli di Tiamat dobbiamo essere i primi a ricostituire l'unità di cui è simbolo, non gli ultimi. Come quel rosso idiota che invece di scacciare l'invasore insieme ai suoi fratelli ha preferito sterminare una possibile razza alleata per prendersi delle fottute grotte. Quello è l'esempio di come un drago non deve essere, di come non dovrà essere nel mondo che sta per realizzarsi.   Intanto Kellatria è martoriata dal cataclisma: Urkos da una parte, lo stolto Valnor dall'altra, il Re delle fate che rivendica la sua maledizione sugli orchi, il Principe che sta tornando...sbagliano a considerare maledetta solo quella terra su cui un tempo sorgeva Drakazesh, l'intera Kellatria è dannata. Ironico pensare che saranno proprio dei bastardi maledetti come noi a salvarla. Come se non bastasse è uscito fuori che il buon Paul è stato marchiato da quel diavolo del cazzo...spero che non debba finire come con il toro, sotto sotto siamo tutti affezionati al simpatico ragazzone. L'unica fortuna è vedere i volti rasserenati di alcuni miei compagni i quali stavano palesemente vacillando dopo essersi sentiti abbandonati, non ne abbiamo parlato esplicitamente ma lo sconforto gli si vedeva sul volto. Questo augure di Thorag ci è stato di grande aiuto, più per il morale che dal punto di vista concreto. ... Come ci è stato detto più volte e com'è facile comprendere, i nostri Dei non sono...come dire...nativamente divini, e questa è una cosa che se da una parte importa dall'altra è indifferente. Sembrerà una blasfemia dirlo, ma al momento, religione o meno, sono i nostri migliori alleati, o quantomeno quelli di cui più possiamo fidarci. Teologicamente invece questa conoscenza ha degli inevitabili effetti, ma al momento poco importa. D'altronde Savras e Bane, per quanto potenti e importanti, come figure religiose sono rispettivamente la direzione da seguire e la forza con cui farlo...non sono il fine ultimo... Sto divagando. Come mio solito quando sono accecato dall'ira cerco di calmarmi facendo correre la mente, in attesa di scatenare la furia al momento opportuno.

Sussulto

Cosa è successo?COSA CAZZO STA SUCCEDENDO?!? Prima in un posto bollente e ora in mezzo al gelo...a Vintumia? Non capisco. Ricordo l'immensa oscurità in cui stavo affogando. Oddio, inizio a ricordare. La sua presenza era ovunque, stava per soffocarmi e al contempo stavo per abbandonarmi ad essa quando si è accesa una luce multicolore. Che fosse un simbolo di Tiamat? Ma cosa stava succedendo? AH, stavamo...all'inferno? Ok, questo spiega alcune cose. Sto dimenticando qualcosa, lo sento.     Mmmmmmmm     Ecco, quel diavolo che mi sono ritrovato davanti poco fa, aveva la mia anima...si, adesso si spiega quella luce che ho intravisto, è stata in concomitanza della percezione dell'anima, il momento in cui ho ritrovato speranza. Speranza...sta venendo messa a dura prova, per quanto forte possa averla sempre serbata. Il diavolo, come si chiamava...Maestro delle cerimonie, ha detto che il mondo sta congelando. Ho capito! La situazione è peggiore del previsto allora...questi esseri circondati dal gelo stanno dando la caccia a Bruno e a Giordano...gli orchi. I guardiani della Fiamma centrale ce ne avevano parlato, del Re delle fate e della caccia che gli avrebbe dato. E al contempo il Maestro delle cerimonie ha detto di essere suo alleato. Bastardo di un diavolo; ha cercato di fare un danno al Principe dei Principi e al contempo di consegnarci al Re delle fate, non può essere un caso che il portale da lui creato ci abbia fatto finire qui. E questo dragonide bianco da dove sbuca fuori? Mi mancano ancora dei dettagli da ricordare...forse non solo dei dettagli, qualcosa di importantissimo mi sta sfuggendo...delle figure geometriche che hanno comunicato con noi, cos'erano?   Per Savras, non riesco a ricordare, devo farmi rinfrescare la memoria dagli altri. Ricordo solo che ci hanno detto qualcosa riguardo ai desideri, sull'usarli...o sul non usarli?   Situazioni del genere mi infastidiscono, nonostante l'emozione della battaglia compensi: vorrei potermene stare comodamente seduto sul trono a speculare ma invece dobbiamo continuare a combattere contro questo mondo di avversità...ma va bene, è la strada che abbiamo scelto, il destino che abbiamo accettato. E lo porteremo a compimento finché alla fine non troveremo la pace che ci spetta, e che spetta al mondo.

Sonno

Camminare Respirare Guardare   ...Nero Buio Nulla   *più a fondo nell'anima di Vrakazhar*   Dove...dove mi trovo? È tutto nero, non si vede che oscurità e nulla. Cos...cosa mi è successo? Stavamo parlando con quell'essere e...non capisco. Affondo o sono già affondato? Perché sento che una parte di me stia camminando e parlando? Dove sono tutti? E gli Dei? Non li sento... Il mio destino è davvero questo? ???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????? ???????????????????????????????????? No...? Quest'oscurità è quasi confortante, è nera come me, sembra un abbraccio.........abbraccio? Ho appena visto una luce multicolore o...sto iniziando ad avere le allucinazioni? Abbraccio...luce...multicolore...arcobaleno... Ti..amat... Madre... Fratelli... Compagni... Devo......fuggire da questo sonno...

Culla

Più potente...più intelligente...più sicuro...cosa sta succedendo? Il tempo qui dentro sembra non passare; sarà perché fremo al pensiero di cosa stiamo diventando ma al contempo mi tormenta il dover rimanere qui dentro mentre fuori...chissà cosa sta accadendo...   Siamo finiti in quella stanza ed è avvenuto, quell'evento di cui ancora faccio fatica a capire il senso...no, una parte di me ha capito chiaramente ma non ho nemmeno il coraggio di scriverlo, è come se fossimo appena nati ed ogni possibile urto potesse ferirci. È abbastanza ironico considerando quanto siamo, per usare i termini di questi guardiani, "ascesi". Gli altri anche sono diversi, più grandi e possenti, e tutti ci stiamo applicando per fare ciò che è necessario. Sicuramente è ciò che vogliamo, spinti dalla vendetta, ma è anche strano pensare di non avere scelta... Poi, ogni tanto ho una strana sensazione al collo, una sensazione davvero strana per attribuirsi ad un semplice malanno. Nei pochi momenti in cui provo a realizzare la realtà attuale mi gira la testa e mi viene la nausea, immagino che inizierò a far zampillare le idee come mio solito solo una volta uscito da qui...ora devo solo aspettare, come se fossi dentro ad un uovo, attendendo che si schiuda...come essere tra le braccia di Tiamat...

Nani(?)

Non mi piace dover passare tutto questo tempo in anguste caverne, non sono un dannato rosso. E non mi piace nemmeno dover rimanere impassibile davanti il comportamento dei nani nei nostri confronti, vorrei potermi permettere di sfuriare come gli altri ma invece devo combattere l'orgoglio per il bene della causa: i nani, nonostante tutto, sono stati i nostri più grandi alleati e non c'è dubbio che le circostanze li abbiano portati a questo. In realtà è da apprezzare il fatto che non ci abbiano immediatamente catturati, eppure continuo a essere combattuto... non mi ha infastidito quel giudice, sono stato anch'io in una posizione analoga e quindi posso capirlo, ma gli ignoranti popolani che ci insultano con sdegno. Che pensano di saperne? Ne apprezzo il coraggio però, riescono ad essere così irruenti nonostante quattro di noi sono il letteralmente il doppio di loro, anzi, io a cavallo sono quasi il triplo(dovrei trovare un nome per questo divino destriero...). Comunque ricordo ancora bene le parole del generale nanico: "...molte maschere si infrangeranno.", è chiaro che non possano vedere di buon occhio una razza che li ha divisi dai loro fratelli e che si impone come su ogni altra. Resta il fatto che rimanere qui è terribilmente rischioso, da come ne ha parlato il giudice e da come reagiscono i popolani non mi stupirei se fossimo ricercati di alto calibro. Ma si, che ci caccino pure. È facile passare da prede a predatori e l'errore di ognuno è stato rendersi conto delle nostre capacità quando ormai le avevamo già migliorate. La nostra ascesa, anche personale, è inarrestabile.   Però un'avvenimento interessante c'è stato...forse potremmo sfruttarlo a nostro vantaggio in futuro: l'evoluzione di Bruno e Giordano in orchi potrebbe essere un ottimo modo per sorprendere gli umani, il nano ha fatto tutto da solo dal momento che era così esageratamente vecchio, dobbiamo mostrare a tutti che la nostra è la via della rinascita, dall'umanità che ha contaminato anche i non appartenenti a questa specie. Quello spavaldo di Valnor sembra essere uno di questi, anche se cronologicamente non ha molto senso, essendo lui nato prima dell'umanità, se non erro nei calcoli. Inoltre è curiosa anche l'assenza di sorpresa nel giudice nel momento in cui ho rivelato la sensibile informazione della collaborazione tra questo e Korvalia... ciò conferma la mia ipotesi per cui i nani potrebbero già essere al corrente di tutto ma obbligati a collaborare per evitare di essere annientati. Ce l'ho, la mia cavalcatura sarà conosciuta come Drakar!

Futurismo

Bla bla bla Tum Tum Tum Oooh Cluch cluch Zang tum tum Bella la grotta Paul Sega!

Ceneri

Vivi. Noi Emissari siamo vivi...ma persi nell'oscurità. Se solo fossimo più forti, se solo fossimo stati abbastanza forti...   Adesso ho capito: il gigante Urkos non è qualcosa di diverso dagli esseri umani, ne è la massima manifestazione. Un dannato portatore di distruzione, una bestia mossa solo dalla ricerca di una sfida. A breve gliela faremo avere.     Che un idiota senza fini come lui riesca ad intralciare il nostro sacro compito, per cui tanti si sono sacrificati, mi fa impazzire come mai prima d'ora. Ho bisogno di starmene in disparte qualche ora. Fortunatamente so di potermi fidare dei miei fratelli, e di quelli che ora considero a tutti gli effetti miei amici, uniti da uno stesso destino.   Quella tra me ed Urkos è diventata una questione personale, qualcosa che va addirittura oltre la fede negli Dei. Poteva uccidere solo me, o poteva uccidere noi Emissari, ma invece ha scelto di fare terra bruciata; a sfregio, per far vedere a tutti che ha il cazzo più grande. La nostra vittoria su di lui sarà l'emblema della vittoria sull'umanità e non importa se ciò verrà compreso, importa a me. Forse in passato sono stato messo di fronte al tormento della vendetta proprio in attesa di questo momento. Se devo ringraziare Savras, o se i falsi dei non sono stati abbastanza previdenti, non lo so, e in questo caso non mi interessa saperlo. Conta solo l'odio.   Octarhuak e tutto ciò per cui abbiamo lavorato è andata distrutta, il nostro popolo sarà, molto probabilmente, stato spazzato via, ma non è la fine. Drakazesh è il nostro ideale, e finché saremo vivi non smetteremo di lottare per realizzarlo. Ci serve più potere, mi serve più potere. Le mie ali sono tarpate perché sono umano, troppo umano. Diventeremo più grandi e potenti, finalmente bruceremo questo mondo malato fino alle radici e dalle sue ceneri Drakazesh risorgerà.

Pioggia

Il vento sferza impietoso Octarhuak, la pioggia cade pesante e il nemico è alle porte, intanto sto scrivendo queste righe dalla prima capanna che ho trovato in piazza...manca molto poco e questo diario, nei prossimi giorni, potrebbe diventare qualcosa che rileggerò con grande soddisfazione, rivivendo questi momenti, oppure potrebbero essere le mie memorie. È strano che mi abbandoni a questo tipo di malinconia. Sarà il clima...ma...neanche sono troppo giustificati questi pensieri, non sarà la migliore delle situazioni però abbiamo potenti alleati, buone strategie e il supporto delle nostre grandi divinità. Forse è anche per il fatto che gli umani mi hanno dimostrato per l'ennesima volta la loro bassezza. Ma va bene così, vuol dire che la loro corruzione, quantomeno quella dei loro ambienti di potere, si è così tanto diffusa che dovremo ricordargli le loro origini. Sapere che gli umani sono orchi maledetti, che a seguito di tale maledizione hanno sviluppato quest'ambizione malata, in un certo senso mi fa attenuare la severità del giudizio nei loro confronti, e d'altro canto mi fa sperare che, qualunque siano le maniere necessarie, un giorno possano riscoprire l'abbraccio di Madre Tiamat, l'origine di tutti gli elementi e quindi della natura da cui si sono distaccati. Questa verità non potrà che unire tutte le razze di cui un minimo ne hanno ancora coscienza, come nani,elfi e addirittura draghi...gli umani saranno molto difficili da persuadere, persi come sono nei culti di queste "divinità" della "giustizia"(come se sapessero cosa sia...) Come avevo desiderato tempo addietro è il momento di dimostrare la nostra superiorità sulla nazione che più incarna la corruzione umana, È TEMPO DI COMBATTERE!

Incontri

Cosa diav...cosa sta succedendo? E quanto velocemente? Fortunatamente questi eventi, avendomi smosso dalla condizione furiosa in cui stavo prima, hanno evitato che facessi qualche follia. Per ora va bene focalizzarsi su altro, rilascerò tutta la mia ira contro chi l'ha scatenata, al momento opportuno.   È qualcosa di incredibile aver scoperto un insediamento dei giganti, con gli scheletri di due di loro. E quell'essere taurino..dice di essere una loro creazione ma non sa praticamente nulla di interessante. Continuerò a guardarmi bene da lui, forse è più sveglio di quanto dia a vedere e sta solo cercando il momento giusto di sbarazzarsi di noi nonostante la superiorità numerica.   Ma ciò che è successo dopo, cosa vuol dire? Un essere che emanava potere e inquietudine chiamato Principe dei Principi (che sembra essere stato nominato dalla stessa Salvias) mi ha proposto un patto, un patto per rimuovere la Maledizione di Savras che pesa sulla mia fronte a patto di uccidere Siegmund, l'unico che impedisce un qualche avvenimento... sfortunatamente per lui non sono così debole di spirito da farmi ammaliare da un ambiente onirico e da un personaggio carismatico, inoltre mi ha trovato in un momento in cui sono ancora più diffidente del solito (pensavo fosse impossibile). Insomma, forse nel suo tentativo di risultare convincente non ha considerato, o lo ha fatto come segno di sfida pensando che non gli dessi peso, che vederlo seduto sul MIO trono con quel fare beffardo, simbolo della nostra ascesa, mentre io ero in basso, è quanto basta per averlo reso...come dissero gli umani?...persona non gradita. Le sensazioni che ogni tanto mi aiutano a cavarmela nelle situazioni difficili anche questa volta non hanno fallito. L'inquietudine che provavo era ben giustificata, questo tizio ha detto di parlare e fare sacrifici con Bane, come se fosse un suo pari...un altro megalomane blasfemo quindi. Comunque alla fine sono stato al suo gioco, penso che il modo migliore per confrontarsi con individui del genere sia usare le loro stesse regole, e ho accettato quello strano mazzo di tarocchi.   Come se la testa non mi stesse già scoppiando dalle riflessioni su questi eventi sembra che Tiamat abbia ascoltato le mie preghiere con un'immediatezza sconcertante. Le ali, ci ha concesso le ali. Però ha voluto che dimostrassi di esserne degno, così mi ha posto di fronte al più presuntuoso dei draghi, Valnor, colui che sembra stia tramando contro di noi (uno più,uno meno, poco importa) insieme a Korvalia. L'ennesimo individuo strafottente della giornata che oltre ad insultare gli dei evidentemente ha sottovalutato le mie, e le nostre, qualità. Con un buco nel petto, con un misterioso occhio rosso o quel che sia non smetterò di lottare. Se proprio vuole mettersi contro di noi ben venga, la sua sconfitta dimostrerà a tutti gli altri draghi che il mondo sta cambiando, e che ai suoi vertici non ci saranno più coglioni, ma saggi governanti illuminati dagli Dei.   Uomini, draghi, giganti: ognuno ha bisogno della sua lezione, ognuno la avrà. Il nostro destino si sta rivelando sempre più intrecciato a quello di questo mondo e la stella di Savras che mio fratello ha intravisto ne è la conferma, ma al contempo sta diventando anche più chiaro...lo vedo anche negli occhi degli altri, abbiamo toccato il fondo, ma per darci la spinta.

Furia

L'affronto rappresentato dall'aver affisso il simbolo di un falso dio dietro il trono,l'oltraggio di un tentativo del genere di infangare la trinità e la nostra figura...verrà ripagato col sangue. Le nostri divinità sono sincere, non sono come certi falsi idoli di giustizia, che celano l'ipocrisia di chi ambisce al potere ma ha bisogno di una giustificazione per trovare redenzione, tanto sono interiormente deboli. Certi individui, questi ciechi regnanti o cortigiani bastardi, non avranno mai la possibilità di incamminarsi sulla via del destino stabilita dalla trinità, hanno scelto la via dell'infamia e dell'intrigo e per questo verranno spazzati via senza pietà. Riesco quasi ad apprezzare l'irruenza di Urkos in confronto, o certe dannate creature che non sanno fare nient'altro che caricare il nemico per poi essere annientate, come quegli stupidi goblin che abbiamo trucidato. Ogni secondo che passo seduto sul trono, pensando a ciò che qualcuno ha avuto l'ardire di compiere, mi fa bruciare di spirito di vendetta come successe anni fa, ma da allora sono cresciuto e saprò controllarmi finché non mi ritroverò davanti il responsabile,dopo averlo opportunamente umiliato. Comunque è il momento di mettere da parte queste sensazioni e concentrarsi sulla gestione delle concitate settimane a venire. Dovremmo dividerci per svolgere al meglio le nostre mansioni ma ho completa fiducia dei miei compagni, riusciranno a stringere un buon accordo con i coboldi, iniziando quel progetto, fondamentale ai fini del piano generale, che potrebbe chiamarsi unificazione draconica. Combattere fianco a fianco è probabilmente il modo migliore per dimenticare il passato,ma se ciò non dovesse essere istantaneo quantomeno sarà un buon inizio. Nel mentre io,mio fratello Ghesh e Paul rimarremo ad Octarhuak per prepararci al grande conflitto.

Draghi noi

Uno dei momenti più importanti del nostro destino sembra essere prossimo al verificarsi, non posso ché essere certo di schiacciare i nemici con la forza che solo Bane può scatenare. Gli eventi hanno preso una piega inaspettata nel momento in cui siamo venuti a sapere da nostra madre Valazar che mancano due lune al grande conflitto contro gli invasori. Al di là del modo in cui mi sono relazionato a lei( devo ammettere di essere stato un po' in ansia dal momento che la abbiamo saputa essere figlia della Madre), è stato altrettanto positivo aver avuto questo vantaggio tattico. Stiamo saggiamente predisponendoci alla guerra; costruendo difese e arruolando nell'esercito i primi coraggiosi sul cui sangue verrà eretto il nostro grande regno. L'obiettivo è sfruttare quest'occasione per stabilire la nostra aerea di influenza nella regione, per ritagliarci il nostro spazio quando gli altri saranno occupati a spartirsi Drestia, potremmo proporre di mantenerne l'indipendenza per esempio, non voglio che nessun popolo ci veda come conquistatori, ma, in questo caso, come liberatori. Abbiamo anche incontrato nostra "zia" ahahahahha...non pensavo che la avremmo incontrata così presto, nelle terre maledette,per giunta, ma tutto sommato non è andata malissimo come potrebbe sembrare. I tempi non erano maturi per presentarsi come avevo pensato ma con la giusta dose di improvvisazione e fortuna abbiamo raggiunto comunque un buon risultato. Da quello che ci ha fatto capire ci vede solo come delle pedine, e sicuramente penserà di aver avuto ragione quando Ghesh ha esultato a Tiamat, o quando gli ho dato della "zia"...le sue aspettative saranno molto basse e va bene così,rimarrà proporzionalmente stupita in futuro. In più ho il sentore che ci sia lo zampino di un certo drago rosso, il quale abbiamo scoperto essere stato molto "intimo" con Valazar, un'altra informazione molto interessante. Incredibile quanto ai miei occhi i giochetti di potere umani mi sembrino analoghi a quelli tra draghi...

Ruggito!

L'invasore ha avuto ciò che si meritava. Chissà quanto saranno soddisfatti gli Dei di questa nostra condotta. Una volta esserci sbarazzati di Urkos abbiamo potuto concentrarci sul banchetto, durante il quale, tra un accordo e un altro, sono venute fuori le tensioni tra le varie nazioni...Korvalia non sembra stare simpatica ai suoi vicini, il ché è un caso fortuito, per noi. Attenderemo il momento giusto per liberarci dell'insulso rapporto di vassallaggio che ci lega, per ora va bene avere la protezione di un alleato potente. A proposito, dovrò informarmi su quanti altri individui potenti come Sigmund ci siano in circolazione. Lui, un giorno, potrebbe essere un problema. Per ora sembra che il regno, anche se viene definito contado da qualche idiota di poco acume, cresca bene; l'ortodossia inizia ad espandersi e nel prossimo futuro conquisteremo la curiosa cittadella a sud-est di qui, se non altro perché non ho gradito dover rispedire a casa un migliaio di coloni. Quella ragazza Syaran continua ad ambiguizzarmi: ha svolto il suo compito, ma non in modo eccelso, dice di essere un'assassina ma le ho visto usare una magia simile a quelle di Quelenna... tutto sommato 'sti cazzi, dopo la figura che abbiamo fatto al banchetto contro quei barbari di Drestia per la prima volta dopo settimane posso dirmi (leggermente) spensierato. Che quel ruggito sia da monito per tutti i politicanti e regnanti da quattro soldi e per chiunque altro possa mai voler mettere le mani su Drakazesh, e quindi intralciare la nostra sacra missione.

Giganti e donne

Sarà anche tutto "ufficializzato", regolare ecc. eppure la presenza di tutti questi potenziali nemici mi agita, ma più di tutti quel pallone gonfiato di un gigante, più di tutti lui si merita il mio maglio in faccia. Avrò capito male, ma ha detto che NOI siamo i suoi ospiti... o il suo ego eguaglia la sua stazza oppure quell'annuncio che Birnjoff ha detto che farà riguarda le sue intenzioni di conquista. Questo gigante, poi, Birnjoff sembra un erudito abbastanza saggio da rinnegare le condotte del suo capo e potrebbe esserci molto utile. Però, per quanto abbia motivo di abbandonare Urkos, non mi fido di chi tradisce. Chi lo fa una volta tende a ripetersi e dunque sarà meglio accertarsi che se dovesse tradirci lo aspetterebbe una sorte anche peggiore di quella che gli toccherebbe se tornasse sotto le grinfie del gigante megalomane. Fortunatamente la fede in Savras ci unisce... ah, ora che ci penso dovrei anche chiedergli quale divinità loda Urkos, se fosse Surtur allora molte cose sarebbero più chiare. Oltre questo quella ragazza che abbiamo incontrato, Syaran, mi incuriosisce. Avendo visto la faccia che ha fatto Etadrash quando ci ha visto uscire dalla tenda mi chiedo chissà che cazzo avrà pensato. Comunque, a parte la runa di Tiamat sulla mano, mi interessa la parte del Dragonborn argenteo che gliel'ha impressa. Questo tizio potrebbe essere un buon aggancio per avvicinarmi a Valanthazor, infatti prevedo che sarà il primo dei Draghi Anziani metallici che riuscirò a persuadere: se ci sosterrà, lui e la sua dinastia potranno ricominciare ad errare per ogni terra e inoltre aver letto il suo libro penso possa essere un ulteriore motivo di amicizia. È da un po' che ho mandato Syaran a raccogliere informazioni...spero che sia più affidabile della nostra defunta compagna, o dovrò iniziare a dare ragione ad Etadrash sul conto delle donne...

Piano

Primi principi teologici e filosofici del culto: Tiamat = madre natura che riunifica gli elementi divisi dal fato avverso( antitesi hegeliana e apeiron anassimandrea) Bane = forza che deve riportare unità negli elementi, il vero equilibrio Savras = l'ineluttabilità di questo processo   Riappacificare i popoli; concedere di nuovo la libertà agli elfi(garantire qualcosa di analogo agli halfling, sfruttare il figlio di etadrash) a condizione che lodino almeno savras(e in seguito gli altri), far leva sul buon rapporto tra bronzati e dorati per guadagnare la fiducia dei nani, convincere gli orchi e i centauri della connessione con la natura( sfruttare la sensibilità di malfurion e, per i secondi, rimuoverne la maledizione) e sempre per i centauri guadagnare la loro fiducia uccidendo la driade. Fare lo stesso con i koboldi , partendo da quelli presenti nelle terre maledette, cercare quindi, simbolicamente, di sanare la ferita aperta degli smeraldici( Sterminio di Valazar) Avere udienza presso i draghi anziani una volta ottenuta abbastanza influenza da non esserne assoggettati. Ridurre al minimo il potere dei draghi figli di bahamut,dividerli ed emarginarli. Ottenere quante più conoscenze possibili da ogni popolo governato, creare spedizioni di ricerca e studio sui giganti( in primo luogo per Surtur, e poi per la loro connessione con gli elementi naturali), eventualmente popolare le giganti città disabitate e usarle come primo esempio di cosmopolitismo interraziale. Infine prepararsi a scendere in guerra contro piani e possibili divinità a noi avverse, come quello demoniaco e rimanere vigili nei confronti degli elfi della notte e delle fate.   Per la risoluzione dei conflitti contro razze e regni la strategia è sempre una, ma va adattata alle situazioni: mantenere uno stato di tensione senza cercare la guerra ad ogni costo, essere sempre pronti a combatterla e nel caso succeda non sterminare nessun popolo, sottometterli con la forza finché con la cultura non accettino loro stessi la nostra autorità.   Possibili oppositori ostici: 1 elfi( grazie alla presenza di malfurion e quelenna negli emissari potrebbe risultare più facile), 2 draghi di bahamut( isolarli, emarginarli e dopo molto tempo deviarli), 3 umani( scendere in guerra con norumia sfruttando un pretesto se non attaccano per primi) 1) Dargli la libertà, convincerli della connessione del nostro culto con la natura, il fatto inizialmente unificante del loro popolo. 2) Ammazzarne qualcuno se oppongono troppa resistenza durante l'isolamento, evitare di attirare bahamut prima del tempo 3) Far leva sui conflitti religiosi, dimostrare che le loro divinità non intervengono per portare la pace tra la razza ma, forse, solo per stabilire la loro influenza. Neutralizzare Norumia per due motivi: mostrare come siano l'incarnazione della corruzione umana, causata dalla maledizione del re fatato, e per guadagnare la fiducia degli elfi, non far pensare a questi ultimi che vogliamo rievocare il patto uomini-draghi. Occuparsi dell'ingerenza di Surtur e dei demoni, la presenza del primo è preoccupante considerando gli avvenimenti storici.

Vero inizio

Ce l'abbiamo fatta, la fortezza e il regno sembrano essere nostri. Qualcosa mi dice comunque che dovremo stare in guardia durante la cerimonia di fondazione dello stesso, se una fazione ha potuto sterminare gran parte dei partecipanti di Korvalia è possibile che tentino di fare lo stesso a questione conclusa. Il guardiano di questo sotterraneo è caduto sotto i nostri colpi dopo una durissima battaglia che ci è costata Quelenna...peccato perché sarebbe potuta essere utile alla nostra causa, ma sembra che non aver obbedito agli ordini abbia avuto conseguenze istantanee. Se mi avesse ascoltato non sarebbe morta, comunque non posso che augurarmi che ciò sia da esempio per gli altri, anche se non sembra essercene più bisogno. Durante le ultime esplorazioni di questo luogo ho finalmente trovato qualcosa che possa essermi di aiuto nei combattimenti, e devo dire che lo è stata. Ciò che mi ha incuriosito è il nome: "scaglie di Valazar", il drago anziano nero, figlio di Madre Tiamat. Una volta terminato lo scontro e rinsavito mi hanno quindi raccontato che un drago nero, che abbiamo scoperto essere proprio Valazar, è venuto in nostro aiuto; portando via il fondamentale Torgen dallo scontro e chiamandomi per nome... pensavo che quella voce la avessi sentita in sogno, invece era lei. Lei, nostra "madre", che ricompare ora e ci spiega che era necessario abbandonarci per raggiungere il suo fine, riportare in auge la dinastia dei draghi neri. La situazione si fa piuttosto delicata, personalmente infatti non ho molto a cui spartire con lei, non più di quanto potrei con un qualsiasi altro discendente dell'unica degna del nome di Madre, ma per i miei fratelli è diverso e dovrò convincerli a non deviare dalla nostra sacra missione per le ambizioni di un drago, per quanto antico e potente, che riesce a guardare solo agli interessi di una dinastia. Fortunatamente ,ora che conosco buona parte della storia del mondo, potrò affrontare la cosa nel modo giusto, altrimenti il rischio di farsi manovrare sarebbe stato molto più ampio. Un momento, se lei è nostra madre vuol dire che siamo i nipoti diretti di Tiamat. Questo è galvanizzante ma devo cercare di non farmi sovrastare da questa frenesia che ne consegue. Ok, dobbiamo prepararci a gestire questa terra e ho già in mente chi potrà ricoprire certi ruoli chiave al meglio, alcuni sono anche piuttosto ovvi. La morte di Quelenna da questo punto di vista è una sciagura, dannazione, sarà stata scapestrata e a volte mestruata, ma in quanto a conoscenze ce ne sono poche di persone come lei, sarebbe stata perfetta per diffondere la nostra cultura, e ciò è di primaria importanza. Comunque, spero di sbrigare al più presto le questioni burocratiche, abbiamo ancora buona parte del nostro regno da esplorare, pericoli da sventare e popolazioni da persuadere. Se non fosse per la protezione fornitaci da Valazar saremmo davvero troppo esposti e fragili...

Conoscenze e pianificazione

Le cose hanno preso un'ottima piega e, per quanto riguarda il nostro gruppo, finalmente iniziano a essere al loro posto. Cogliendo l'occasione generatasi dalla situazione in cui ci troviamo, il gruppo è stato unito sotto la mia egida,sotto quella dei miei fratelli e via dicendo. Se prima eravamo dei capaci avventurieri ora siamo potenzialmente temibili. Ognuno svolge il suo ruolo molto bene: Ghesh ha gestito la strategia della stanza dorata con saggezza, le conoscenze e la perspicacia degli "intellettuali" del gruppo sono sempre più utili e coloro che menano le mani le hanno insanguinate...siamo sulla via della grandezza. Mai avrei potuto pensare che i tesori di questo luogo fossero così preziosi e non mi riferisco ad armi,cinture e quant'altro, senza nulla togliergli, ma l'immensa conoscenza storica in cui mi sono imbattuto leggendo quel libro con la corona, beh, cambia molte cose. Ci ha concesso un enorme vantaggio sui nostri futuri avversari, sui nostri futuri alleati, sui nostri futuri sudditi e quindi, alla luce di ciò, durante la lunga camminata per questo sotterraneo ho iniziato a sviluppare la nostra agenda, tra intuizioni, ragionamenti pregressi ecc. .Penso che gli altri ne rimarranno decisamente sorpresi. C'è qualcosa che mi turba, e il fatto che lo faccia mi infastidisce anche. Dover di nuovo pensare a quel Surtur; perché ,sapendo che questi giganti siano scomparsi dieci millenni or sono, l'ingerenza del loro "Dio" non la sento minimamente giustificata. Ma so che sto ignorando qualcosa di fondamentale, di cui sono preoccupato più da semplice abitante di questo mondo ché da altro. Il modo in cui questi giganti erano legati agli elementi, sapendo la nostra dottrina teologica, mi verrebbe da dire che sia assurdo, che siano entità del tutto diverse rispetto a qualunque altra venuta dopo? Comunque sembra che non manchi molto prima di poter aprire quel portone e, forse, uscire da questo labirinto...ripensandoci sarei più che soddisfatto di andarmene da qui con il dono della conoscenza del passato, ma inizio ad avere voglia di trovare anche io qualcosa di più "materiale".

Punto di svolta

Quest'oggi gli eventi ci hanno dimostrato come una coesione insufficiente, unita al contesto sfavorevole, possa essere drammaticamente rischiosa. In una situazione in cui avremmo dovuto tutti sforzarci a pensare e a cooperare per la risoluzione di uno dei tanti enigmi di queste segrete; tra chi urla, chi evoca palle di fuoco e chi impazzisce a causa di qualche strano maleficio abbiamo rischiato di rimanerci secchi, tanto noi quanto i tre da cui eravamo stati divisi. Già questi eventi sarebbero bastati ad alterarmi, ma poi vedere mio fratello attaccare Bruno e Malfurion e in seguito dirigersi verso di noi, a causa di una possessione, è stato ciò che mi ha fatto prendere la decisione di affrettare ciò che prima o poi si sarebbe dovuto fare, con più tranquillità e non per necessità: stabilire definitivamente l'unità di questo gruppo. Avendo avuto come primo obiettivo quello di avere seguaci davvero fedeli, al culto e ai suoi membri, ho atteso che fossero le avversità a creare affiatamento, e rispetto a pochi giorni fa è indubbiamente stato così, ma non basta, data la pericolosità di questo posto. Ho bisogno che Malfurion, Paul e Quelenna giurino assoluta fedeltà, che ognuno di essi, al fine di non mettere a rischio il gruppo, si comporti come membro di esso e non come ospite. Finché ci troveremo qui sotto non tollererò la minima azione fatta impulsivamente che metta a rischio la riuscita della missione e le nostre vite. Una volta rimosso ogni ostacolo interno a questa nostra squadra di emissari della trinità potrò concentrare tutti i miei sforzi sul resto, a cui già sto dedicando molto; per esempio studiare i possibili oppositori alla nostra divina causa, tra cui un Dragonborn nero, che da come mi è stato descritto presumo fosse un paladino di Bahamut( peccato non averlo ridotto in poltiglia con le mie mani), e, guarda caso, Salvias... sembra proprio che sul suo conto ci abbia preso. Poco male per ciò che è successo, al momento ci è stata piuttosto utile e se avesse assunto un ruolo importante nel regno chissà cosa sarebbe potuto succedere. Sono ben conscio che i nostri avversari non saranno solo inutili,piccoli, regni ma prima di tutto devo sapere con chi o cosa abbiamo a che fare, rimanere in attesa e aspettare che i pezzi sulla scacchiera prendano il loro posto al momento è la cosa migliore. Comunque il tempo qui sotto passa velocemente, tra chiacchiere troppo lunghe, che cercherò di evitare, e riposi necessari, mentre sopra Torgen potrebbe essere già morto, o peggio.

Enigmi e illusioni

Ultimamente mi chiedo come vivere al meglio la mia fede, in particolare quella in Savras. Nel senso: fino a che punto posso imputare gli eventi a lui( e a Tiamat e Bane), senza che ciò mi renda ottuso e speranzoso tanto da mettere a rischio il raggiungimento dei nostri obiettivi? Forse sarò imperdonabilmente superbo in questo, il nostro fine però ne è la giustificazione, ma più andiamo avanti e più mi convinco che per relazionarmi nel modo migliore ad essi, per inserirmi al meglio nei loro piani e nelle loro indicazioni, sia opportuno considerarli più "umani" di quanto solitamente viene fatto nelle altre religioni di questo mondo. Per essere davvero emissario della loro volontà devo essere quanto più possibile in grado di comprenderli, di vedere il mondo dalla loro altezza. Ciò mi porta a prendere in considerazione sia che tutti questi enigmi, forse mortali, siano opera loro, sia che qualche altra entità, al contempo, stia cercando di immischiarsi. Le parole di Surtur ne sono la prova. Sembra che gli otto venti, legati alle 8 ali viste in sogno, abbiano qualcosa a che fare con questo sotterraneo e Paul ha detto di essere stato investito da una forte luce rossa e poi viola, due ali erano di quel colore. E poi, il nostro gruppo è formato da otto individui... Devo dire che Quelenna è stata molto utile nel risolvere il primo enigma, è come se quel demone ne rallentasse il pensiero. ...Paul...gli avevo chiesto una semplice cosa... vigilare su Torgen, e invece mi ritrovo lui morente nel sotterraneo che mi dice che il buon Torgen era in preda a "leggeri spasmi". Non fosse stato per questa simbologia ricorrente del numero otto probabilmente, preso dalla furia del momento, lo avrei ucciso, che sarebbe comunque un peccato visto che si è rivelato un valido cavaliere(di tigri). Qualcosa però non mi torna, Salvias dice di vagabondare per queste terre da decenni,forse di più, e conosceva anche un'entrata segreta della fortezza...ma allora com'è possibile che sia completamente ignara di questo sotterraneo? O sta mentendo, e non dubito che sia abilissima nel farlo, oppure devo prendere in considerazione che questo luogo stesse aspettando solo NOI. E ancora, se davvero è così, quali pericoli stiamo correndo ad averla portata qui sotto? Non potremo scoprirlo se rimarremo intrappolati dentro questa stanza.

Maledizioni ed esorcismi

Dannazione, questa non ci voleva proprio...per la prima volta da quando siamo partiti ho sentito di non avere la situazione sotto controllo. Devo riordinare i miei pensieri, se non altro perché c'è il rischio che scambi semplice concitazione per l'influsso di quella fottuta maledizione. La giornata stava andando bene, era abbastanza rilassante dopo le ripetute battaglie del giorno precedente. Una tiefling la cui loschità di intenzioni sono equiparate solo dal suo acume e dalla sua conoscenza. Se riuscissimo a non farci trovare sotto scacco al momento sbagliato potrebbe essere una risorsa determinante. E poi, evidentemente grazie alla provvidenza di Savras, il rappresentante di Korvalia, un certo Torgen, ci ha raggiunti illeso nonostante la nebbia che tanto è stata noiosa per noi qualche giorno fa. Da una parte la giornata è andata ancor più migliorando per aver finalmente esorcizzato Quelenna da quell'empia entità( il prezzo da pagare è stata qualche bruciatura) che per poco non l'ha fulminata nel momento in cui abbiamo intravisto gli otto raggi luminosi che si irradiano dalla fortezza. Non avevo mai compiuto un esorcismo, di una divinità per giunta, ma sono davvero soddisfatto dell'ottimo risultato. Inoltre la ragazza, come avevo sperato, sembra essere particolarmente predisposta all'essere un ricettacolo di entità superiori e dunque Ghesh l'ha marchiata con il simbolo di Madre Tiamat. Chissà, forse sarà proprio grazie a questa ragazza che potrò mettermi in contatto diretto con lei. Tutto stava andando per il meglio, quindi, finché non mi è giunto tra le mani quel libro, il libro nero di Quelenna... ho iniziato a leggere compulsivamente,tanto da avere un ricordo confuso delle parole ivi scritte. Ma una frase, che ha sentito anche mio fratello Ghesh mentre me lo toglieva dalle mani, sembrava avvertirci del tradimento di uno dei fratelli. Questo mi da molto da pensare, non perché dubiti della loro fiducia, ma della veridicità di quella sentenza, se non fosse stata pronunciata da qualcuno solo per destabilizzarci, oppure...dato che non sappiamo a che destino è andata incontro nostra madre...se non si riferisca ad un nostro fratellastro di cui ignoriamo l'esistenza. Sia come sia, dopo questi eventi lo stress è stato tanto grande da farmi perdere la mia solita forza di volontà, e ciò non potrò perdonarmelo. Perso tra questi pensieri e autorimproveri, dopo aver sotterrato il tomo posseduto da una fiamma persistente ,finiamo con l'arrivare alla fortezza, presso la quale stanno combattendo I prossimi a diventare carne da macello.

Pulizia

Come avevo previsto giorni fa abbiamo avuto l'occasione di purificare queste terre da creature di cui non accetterei mai la permanenza sul nostro regno, come schifosi ghoul e chimere mortifere. Quel nano invece non saprei dire se lo voglio ancora vivo per farlo pentire di quella testata o per convincerlo ad unirsi alla nostra causa, infatti, nonostante ci trovassimo ai due lati opposti del campo di battaglia, ammiro il modo in cui ha difeso il suo onore suicidandosi...non sarebbe male avere sottoposti così fedeli. Sarà mia preoccupazione spingere perché venga articolata una cultura, per questo aspetto analoga a quella nanica, che conduca alla stessa dedizione e audacia. Durante i combattimenti della giornata devo ammettere che Paul, malgrado tutta la diffidenza che provavo( e ovviamente ancora in gran parte provo) nei suoi confronti, mi ha stupito. Che sia per coraggio o incoscienza è sempre in prima linea, anche se spesso comporta finire al tappeto. Dei miei fratelli c'è poco da dire se non che sembriamo, e d'altronde siamo, destinati a questa vita. Gli altri se la stanno cavando piuttosto bene, si può dire che Giordano abbia guadagnato la mia fiducia, Bruno si sta dimostrando ogni giorno sempre più valido, in battaglia e in tempo di pace, mentre mi chiedo che limite abbiano le abilità di Malfurion...se riuscisse a prendere la forma di un drago, per esempio, faremmo tremare ogni futuro regno non ancora inglobato dal nostro. A tal proposito ho avuto parecchio da riflettere su tutte le rivelazioni dei giorni scorsi e anche se illuminato dalla benedizione di Savras, anche se continuamente ci imbattiamo in segni degli dei, sento che ci sono troppe cose di cui siamo all'oscuro e che converrà sviscerare prima che diventino una minaccia per il regno; questi venti, di cui quello nero dotato di poteri negromantici, driadi corrotte, caverne profetiche che mostrano il passato ecc. Tutto questo turbinio di speculazioni e congetture si annullano nel momento in cui una figura incappucciata con un enorme spadone, la stessa che ci aveva aizzato il nano contro, ci si para davanti dicendo che forse siamo pronti e che ci sta testando. Forse sto tralasciando l'ovvio, forse durante le mie meditazioni dei giorni scorsi mi sono perso qualcosa, ma l'espressione sul volto dei miei fratelli, in particolare Etadrash, mi fa sorgere pensieri del tutto inaspettati...ed è meglio che li seppellisca al più presto.

Fiducia

I misteri, e i pericoli che ne conseguono,di questa terra non fanno che aumentare, ma oltre all'ovvia necessità di stare in guardia sto cercando di vedere oltre, al momento in cui instaureremo il nostro regno. Dunque si dispiegano due possibilità; o prima di portare la civiltà dovremo trovare il modo di spazzare via tutti gli antichi mali in agguato, oppure, preferirei questa alternativa, riuscire a ghermirli al fine di difendere la nazione, che diventerebbe praticamente inattaccabile. Oltre alle avversità sembra, com'era lecito supporre, che ci siano rari artefatti derivanti dal tempo della Guerra dei sette regni, come gli stivali trovati da Paul, i quali, anche se devo ancora analizzarli con attenzione, ad occhi e croce potrebbero essere forniti di proprietà...insolite. A proposito di Paul c'è da dire che siamo riusciti a convincerlo di ricevere il battesimo con molta velocità, così tanta velocità che, unita ai suoi precedenti comportamenti opportunistici, mi fa fortemente dubitare che sia realmente intenzionato ad omaggiare gli Dei con la sua fede. Ma per ora non mi da troppo pensiero, in quanto, come ho già cercato di fargli capire, mi basta che si dedichi alla nostra causa anche solo per i vantaggi materiali che potrebbe trarne. La discussione sulla sua fede verrà rimandata finché il regno non verrà fondato,e solo se ce ne sarà necessità. Dopo la discussione con Quelenna, tra l'altro interrotta, inizio ad avere le idee chiare riguardo la sua permanenza nel gruppo. Il suo legame con Surtur è certamente un'eresia e di lei penso che non potrò mai fidarmi davvero, ma la cosa più saggia da fare, seppur rischiosa, è portarla con noi,magari anche battezzarla, perché se il suo dio volesse opporsi ai nostri piani preferisco poter studiare il nemico da vicino, finché si mantiene questa situazione di stallo. Non credo di essere in grado di pensare da una prospettiva alta come quella divina, ma difficilmente un dio astuto entrerebbe in guerra contro altri tre suoi pari,non ora,almeno. Se questo equilibrio darà prova di essere stabile accetterò la presenza della strega per la durata della spedizione, poi chissà, magari una volta convinta a separarsi da Surtur potremo praticare un esorcismo e chiudere una volta per tutte la questione.

Provvidenza

Si, finalmente la Provvidenza divina si è rivelata agli occhi di tutti,proprio nel momento di maggiore necessità. Gli dei mi arridono e questa impresa sarà il mio omaggio che dedico a loro. Ora mi sento invulnerabile anche di fronte alla morte,dal momento che nonostante fossi stato ferito quasi mortalmente mi rialzai all'istante. Non verrò più abbandonato, morente, nel nulla, ora che ci sono gli dei con me. L'unica cosa che mi tedia è che dovrò trattenere l'euforismo e l'emozione, non posso permettermi la minima distrazione...non ci capiterà mai più un'occasione buona come questa per espandere il culto, anzi, praticamente questo sarà il vero atto di fondazione, poiché per ora non siamo ché una piccolissimo gruppo di cui nessuno,o poco più, ha mai sentito parlare. Inoltre il fatto di aver incontrato dei goblin dalla forma del tutto nuova, aventi quattro braccia, mi fa pensare che una volta conquistata questa terra dovremmo trovare il modo di ripulirla da questi vermi,o renderli nostri sudditi, sembravano, infatti, abbastanza intelligenti da venerare una qualche divinità, o ciò che loro ritengono tale, "Lamashtu", la cui statua ha partorito la chimera che mi ha quasi steso. Un'altra cosa che mi da pensiero è l'entità con cui è in simbiosi Bruno, si sta rivelando decisamente forte,e di conseguenza anche lui, ma non riesco a capire quali siano i suoi piani e se ciò rientra nel disegno di Savras. Intanto, mentre scrivo, sto iniziando a sentire scorrere in me una forza che prima riuscivo a percepire solo quando con la taumaturgia curavo qualcuno, ma molto più potente... ardente.Sento lo pneuma di Madre Tiamat bruciarmi dentro, chissà se potessi riuscire a canalizzare ciò in qualcosa di offensivo?

Inizio

Gli eventi hanno subito preso una piega inaspettata e solitamente ne sarei rimasto indifferente, fintantoché io e miei fratelli siamo in salute, ma quando ieri ho canalizzato il potere divino per curare Etadrash ho sentito qualcosa di sinistro. La cosa peggiore è non capire se fosse solo la mia immaginazione, smossa dal furore della battaglia, o effettivamente un presagio del quale dovrei tenere conto,nel dubbio opterò per la seconda. Al di là di ciò sembra che i tre individui con i quali siamo finiti sappiano badare a loro stessi, chi più chi meno, e anche che i miei fratelli siano in buona forma, soprattutto Ghesh. L'ultima domanda che mi assilla è cosa sia successo realmente alla cerimonia di inizio spedizione. Per ora posso solo fare congetture e rimanere vigile, poiché la via tracciata da Savras è inevitabilmente quella giusta,ma noi dovremo avere la forza di percorrerla.

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