Shurantaurus Character in Malvaxia | World Anvil
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Shurantaurus

Shurantaurus Arathak

Physical Description

Body Features

Black skin, White hair

Facial Features

White beard

Physical quirks

4 Arms

Mental characteristics

Personal history

Quando ancora gli uomini non camminavano per Kellatria, questa era abitata da creature antiche, oramai dimenticate: i Giganti. Io, Shurantaurus Arathak, sono uno dei loro esperimenti. Venni creato dal sapere di un' équipe di maghi, chierici e alchimisti, in uno degli ultimi cicli di vita dell' Impero Gigante. In quanto loro creatura e loro protettore, decisi di farmi consacrare al culto di Gargantua, la Dio Gigante della guerra. Grazie alla loro continua ricerca di conoscenza, in queste terre al tempo pericolose, ho avuto modo di viaggiare tantissimo e potrei scrivere di cotante avventure, che molto probabilmente non mi basterebbe tutta la stoffa disponibile in Gargaturya, la città dalla quale provengo [nel caso vi steste chiedendo se Garganturya è un tributo al nostro Dio, la risposta é sì!]. Né narrerò solo alcune, affinché chiunque troverà mai questo diario, proverà agli Dei che io, Shurantaurus Arathak, ho servito i miei creatori fino alla fine della loro era.   Eravamo diretti verso un'isola ad Est di questo continente, e durante una delle mie solite pattuglie notturne, mi accorsi che il chierico, Velkras, che mi ha iniziato a Gargantua, era sparito misteriosamente. Prima di partire alla sua ricerca, avvertii il mio gruppo. Le tracce erano regolari e molto nitide e ciò mi fece pensare che non stesse scappando da nulla per fortuna; raggiunsi il luogo dove le tracce finivano. L'arcata dell'entrata era enorme, più grande addirittura dei miei padroni, e dentro lo era ancora ancora di più! Sembrava che gli Dei stessi avessero creato quel posto. All'interno di quel santuario, non vi era cosa povera di dettagli: colonne rifinite in oro, pavimento in marmo così lucido che potevi specchiarti, mura affrescate di pitture che raffiguravano battaglie, figure umanoidi che ricevevano doni dal cielo.
Assorto totalmente nella mia curiosità, mi ritrovai il chierico alle mie spalle. "Bello, non è vero?" Mi disse. "Queste, caro il mio paladino, sono opere lasciate dai nostri antenati in ringraziamento agli dei per i doni, da loro, ricevuti." Non riuscii neanche a proferire parola, tanto era lo stupore, ma ebbi il tempo di girarmi e guardarlo un pochino storto. "Sì sì, lo so che ti sei preoccupato ed è giusto che ti vengano date delle spiegazioni. Durante la notte, Gargantua mi è apparsa in sogno e mi ha detto di alzarmi e incamminarmi verso la montagna. Così ho preso la mia roba e mi sono mosso verso di essa, guidato dalla sua sacra mano, e ho trovato questo santuario. Soltanto che adesso mi sono bloccato davanti ad un enorme portone. Sono sicuro che col tuo aiuto porteremo a termine ciò per il quale Gargantua ci ha chiamato." Un po' perplesso, annuii e seguii Velkras nella sala dove si era fermato. Il portone che era di fronte a me era mastodontico e di certo un chierico, seppur gigante non sarebbe riuscito da solo ad aprirlo. Così mi misi all'opera e cominciai a cercare di aprire quel portone. Scavate nel portone vi erano due nicchie, dove alloggiavano due mezze statue, atte nel tentativo di chiudere il portone. Non appena lo mossi un pochino, il portone oppose resistenza e si richiuse e le due mezze-statue si mossero a difesa di esso. Non appena poggiarono il loro piede a terra, le due mezze si unirono formando un guerriero armato di due spade. Feci allontanare Velkras e mi preparai allo scontro. Durante il combattimento, mi accorsi che la statua sembrava rispecchiare i miei movimenti e il mio stile di combattimento. Il combattimento oramai stava andando troppo per le lunghe e forse fu proprio quello che mi rivelò la soluzione; così in un ultimo disperato tentativo, mi lanciai a testa alta verso la statua e mi fermai a quelli che erano un paio di metri da essa, poi mi inginocchiai di fronte. La statua "rinfoderò" [lo metto tra virgolette perché non aveva foderi attaccati ad essa] una delle due spade e posò l'altra sulla mia spalla: Il marchio di Gargantua, si pose sulla mia armatura e dopo sentii una tonante voce riecheggiare nella mia testa che mi disse di entrare. Appena entrai nella stanza, il portone dietro di me si chiuse. Nella stanza non vi era nulla apparte un altare di marmo con finimenti dorati, dove sopra di esso vi poggiavano un paio di stivali e uno scudo. "Questi sono i simboli della mia ferrea volontà e della mia fermezza." riecheggiò la voce nella sala. "Hai dimostrato una volontà e una fermezza degna dei migliori guerrieri e hai anche saputo fermarti di fronte a te stesso! Per questo ti faccio dono di questi oggetti sacri affinché, in quanto mio paladino e campione tu possa sempre portare a termine i tuoi compiti!" La voce tuonò ancora. D'un tratto mi ritrovai fuori da quella stanza con i doni che prima avevo visto sull'altare. Velkras incredulo di ciò che assistette, cominciò a ringraziare Gargantua a gran voce. Abbandonammo il tempio di Gargantua poco dopo che l'alba era sorta, diretti al sito dove ci eravamo accampati tutti quanti e infine raggiungemmo la meta designata. Lì vi era un enorme palazzo, di alcune tribù antenate dei miei creatori piene di tomi di magia e conoscenza varia. Tornammo in modo definitivo a Garganturya dopo circa 6 mesi di viaggi e trascrizioni.   La seconda avventura che in questo piccolo mio "diario" sto per narrarvi, accadde circa 2 anni dopo la prima.
Questa volta ci trovavamo soltanto io e uno dei maghi maggiori che parteciparono alla mia creazione, credo si chiamasse Marik. Una stella molto luminosa, era da poco caduta nei pressi dell' entrata a Garganturya. E così decisi di accompagnare il mago per proteggerlo da eventuali pericoli che, avrebbero potuto nuocere alla sua salute mentre era intento a raccogliere dati su di essa; avevo con me lo scudo e gli stivali donatimi in precedenza dalla dea Gargantua, nulla mi avrebbe impedito di portare a termine i miei compiti! Quando Marik si avvicinò alla roccia, un paio d'affari alati sbucarono fuori da essa con l'intento di proteggere quella roccia. Non sto neanche a dirlo quanto mi hanno fatto tribolare quegli affari, visto che non era semplice prenderli con la spada e lo spadone; sentivo lo sguardo di Gargantua posato su di me, e in quanto suo paladino, non avevo intenzione di deluderla. Urlai al mago di metterli a portata delle mie corna per far sì che li potessi infilzare. È stato sublime vedere quei cosi venir caricati e infilzati contro la roccia stessa. L'impatto dei "cosi" ruppe un frammento della roccia caduta dal cielo, rivelando una lastra di vetro rosso, molto lucido con delle iscrizioni in una lingua a noi incomprensibile. A detta del mago che stavo scortando, era una stele. Purtroppo una crepa per un'altra dimensione si aprì giusto il tempo di far apparire una mano che agguantò la stele e la tirò via, togliendoci l'opportunità di eseguire ricerche su quella stele. Rimasi di sasso alla vista di quella mano, e tutt'ora, mi chiedo chi avesse fatto cadere una roccia dal cielo con quella cosa dentro.   Per altri anni a venire rimasi nella mia città natale per aiutare i miei creatori nelle più svariate mansioni fin quando, per cause a me ignote la popolazione di Gaganturya cominciò a sparire misteriosamente. In quanto paladino e protettore dei miei creatori, cercai una possibile soluzione a questo problema ma fallii miseramente. Nel giro di pochi anni, Garganturya si svuotò dei suoi abitanti, lasciando solo me come ultimo sopravvissuto.
Sto scrivendo queste ultime righe poco dopo la misteriosa scomparsa dell'ultimo dei miei creatori nonché chierico di Bane, Velkras. Adesso sono solo e senza un padrone a cui prestare i miei servigi. Senza un padrone il mio dovere non può essere svolto, però in quanto paladino del dio Bane, non mi arrenderò! Finché un nuovo padrone, al quale prestare giuramento, non verrà, mi addormenterò in un sonno profondo...

Sexuality

It's a construct. He has no sex

Education

Paladino di Gargantua(Bane), Dio gigante della guerra

Failures & Embarrassments

Non sono riuscito a trovare una soluzione alla misteriosa sparizione della mia gente

Morality & Philosophy

Se vuoi toccare il mio protetto devi prima passare sul mio cadavere. Ti consiglio di portarti una scala se vuoi provarci!

Personality Characteristics

Motivation

Ho fame! Tanta fame... Tu! Tu sembri appetitoso
Year of Birth
10870 11725 Years old
Birthplace
Garganturya
Children
Current Residence
Garganturya
Gender
Male
Eyes
Red
Hair
White
Height
3,5 mt
Weight
300 kg

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NON TOCCATE I MIEI SALVATAGGI!!!
???

Accende la console
Adesso mi faccio una partita a... CHI DIAVOLO HA CANCELLATO L'ULTIMO SALVATAGGIO EH!?!?!?! CHI È STATO!?!?!?! SE LO BECCO LO AMMAZZO!! Ora devo ricominciare dal salvataggio precedente all'ultimo :c
Stomaco che Brontola
Mo che é che c'ho tutta sta fame!??!?! Ho pranzato giusto due minuti fa...  
Certo che da quando i miei padroni ci hanno concesso di rimanere é successo l'incredibile: adesso non solo ho 4 braccia e 4 corna, ma ho anche imparato la mia natura... Circa... Anche se adesso ho una fame terribile, chissà se qui in giro c'è qualche snack

Qualche caverna e qualche rogna
???

Comincio a farmi una qualche idea di questo nuovo gruppetto di padroni. C'è da dire che i nani non li vedono certo di buon occhio ora, ma come biasimarli in fondo, ogni regnante deve sempre fare il massimo per il bene del proprio regno... Anche se questo dovesse voler dire incrinare i rapporti con altri popoli. Devo anche ammettere che non si perdono d'animo, anche se talvolta schiamazzano un po' troppo. Adesso li sto seguendo dentro alcune caverne naniche e devo ammettere che dei sassi col pungiglione non li ho mai visti e ade... Chi sono questi qui?

La giornata tipo di Shurantaurus

Mi sono alzato, mi sono dato una lavata, ho fatto colazione con del buon latte vaccino. Poi sono uscito per andare a prendere il quotidiano e la farina per la signora: la fila al supermercato era qualcosa di indecente; 3 casse chiuse, il solito portoghese che salta la fila dicendo che ha solo 4 cose, ma poi ti fa apparire tutta la famiglia che a botte di 4 cose ti fa la spesa che che manco il Socio Conad. Finito questo sono passato dal meccanico... Dannate buche... Ho bucato uno zoccolo e a momenti mi rompo un ginocchio. La fattura del meccanico manco sto a dirla...   Si gira di lato   Ma stai ancora a legge? Ma vai va...

Basta dormire adesso!!!!
???

Partendo dal fatto che non so in che epoca mi trovo, questa cosa è davvero strana: quando ho fatto giuramento verso l'unico che invece di puntarmi una lama contro, ha almeno provato a comunicare con me( con scarsi risultati da entrambe le parti), un focolaio di qualcosa è partito da... Da... Ehm... Giordano... Credo, e si è infuso con me. Tra l'altro come ci sono arrivati questi qui dentro? Io come sono stato risvegliato? La città non doveva essere sigillata? Quante domande che ho, ma questi ne sanno ancor meno di me; tra l'altro che erano quelle frecce? Controllandone una mi sono punto e ora da sotto le mie braccia sono spuntati fuori altri due moncherini... Questa roba non la ricordavo proprio nel periodo che ho vissuto prima di sprofondare in letargo. In più sembra che le monete che Marik aveva messo nel baule, sono, a detta loro, di un materiale raro e qui mi sorge una domanda: MA CHE ROBA SI USA ADESSO? Comunque ora dobbiamo uscire di qui. Neanche io, dopo aver fatto giuramento a loro, sono più gradito in questo posto. Una boccata d'aria fresca però non mi farà male, dopo... Dopo... QUANTO CAZ... CIOÈ... QUANTO TEMPO SONO RIMASTO IN LETARGO?!?

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