Quelenna Liadon Kuramantis(DED) Character in Malvaxia | World Anvil
BUILD YOUR OWN WORLD Like what you see? Become the Master of your own Universe!

Remove these ads. Join the Worldbuilders Guild

Quelenna Liadon Kuramantis(DED)

Quelenna Liadon Kuramantis

Divine Domains

Guerra, Conoscenza

Physical Description

General Physical Condition

Alta, magra,

Body Features

Carnagione chiara capelli biondo platino, lunghi e mossi

Physical quirks

Fredda al tatto

Mental characteristics

Personal history

Il mio nome è Quelenna Liadon Kuramantis, Provengo da una piccola città nelle terre di Strichland. Sono la primogenita di 4 fratelli gemelli, nati nella casa padronale dei miei genitori. Quando mio padre ci abbandonò e mia madre sparì misteriosamente, i nostri nonni si presero cura di noi finché poterono.
La mia vita prima della guerra per me, poteva essere tranquillamente paragonata alla vita delle altre ragazze intellettuali nella città, tralasciando il fatto di stare in casa a cercarmi un marito e sfornare pargoli da dare in pasto alle guerre; infatti, passavo buona parte del tempo sui libri della piccola biblioteca e con Ratash, un altro mezz'elfo della città e con altri bambini. Ratash aveva una passione smisurata per le spade e per il combattimento, infatti nei periodi dove non ero intenta ad aiutare la famiglia o studiare, uscivamo sempre a giocare. Fu proprio uno di quei giorni che scoprii la mia particolare affintà con la magia e con una strana entità. Successe tutto così in fretta che a stento riuscii a capire che avevo fatto. Stavamo giocando con dei bastoni che usavamo a mo' di spade e Ratash, forse con un po' troppa forza, respinse il mio assalto sbilanciandomi; poco dopo si lanciò verso me con l'intento di chiudere lo scontro. Sapevo che si sarebbe fermato prima di colpirmi, puntandomi il bastone verso la gola, ma quel bastone alla mia gola non ci arrivò mai: d'istinto misi la mano avanti e in quel momento sentii una voce nella mia testa che mi sussurrava ripetutamente una frase in una lingua, fino a quel momento incomprensibile. Non mi accorsi neanche di averla detta con la mia voce. Di colpo una barriera si materializzò tra me e il bastone, riducendolo in mille pezzi e sbalzando via Ratash, colpito dall'effetto repulsivo della barriera che avevo involontariamente evocato. Gli altri ragazzi che assistettero alla scena corsero subito a chiamare i loro genitori che, impauriti dall'accaduto, corsero anche a chiamare i sacerdoti.
Le settimane a venire furono un incubo per me. Fui rinchiusa nel tempio della città con una miriade di estranei che non facevano altro che condurre dei test e delle magie per capire che cosa fosse, o mi fosse successo quella volta. Nei giorni di reclusione a seguire, la voce nella mia testa non faceva altro che ripetere frasi come <<"Non sei una cavia da laboratorio!">>, <<"Esci da qui!">>, <<"Hai molto più potere tu che questo branco di formiche!">> ma cercavo di non dargli peso, finché una notte non feci uno strano sogno. Mi trovavo sempre nel tempio, però tutto intorno a me era un miscuglio di fiamme e sangue. Senza saperne il motivo, mi diressi nella sala grande e ciò che vidi mi segnò per sempre: Un enorme Diavolo, con una spada gigantesca, che sedeva sullo scranno dove un tempo era solito sedersi l' Alto Sacerdote, leader del tempio della città. Il Diavolo disse di chiamarsi Surtur, il leggendario dio dei Giganti del fuoco e della Creazione. La cosa più strana fu che non avevo neanche un briciolo di paura, bensì morivo dalla voglia di avere risposte su moltissimi quesiti che mi sono posta da quando sono cominciati questi eventi, ma su tanti di quei quesiti, Surtur si limitava a rispondere con frasi del tipo <<"Tutto a tempo debito.">>, <<"Questo fa parte di un disegno più grande che adesso non puoi comprendere">>. La "tremenda" chiacchierata andò avanti per un tempo indefinito nell'incubo, finché Surtur ad un certo punto decise che era tempo che tornassi alla realtà; così, sollevò la sua spada e con un fendente dall'alto recise la testa dell'Alto Sacerdote, e prima di ritornare nella sua dimensione mi indicò e disse <<" Da oggi in poi, il nostro sarà un legame di mente e di spirito.">> Subito dopo mi svegliai con la fronte imperlata di sudore esubito dopo sentii, in tutto il tempio, una risata gutturale riecheggiare nell'aere.
La mattina dopo, l'urlo di una delle ancelle riecheggiò in tutto il tempio. In poco tempo tutte le anime vive nel tempio, me compresa( se "viva" potesse essere un termine giusto per me dopo quello a cui avevo assistito), si riunirono nella sala grande, e di colpo un silenzio glaciale: L' Alto Sacerdote giaceva per terra, in un lago di sangue, con la testa recisa dal resto del corpo. Per un attimo, dopo aver visto quella macabra scena, vidi di nuovo Surtur che sedeva sul trono e mi indicava, ridendo compiaciuto. Che l'abbia ucciso io per mano di Surtur?
Dopo quell' evento cominciai, in segreto, ad apprendere i segreti del mondo magico, i quali mi prendevano tanto di quel tempo da non poter più stare con i miei amici, in particolare con Ratash, che per tutta la mia permanenza nel tempio, mi scriveva e ogni tanto veniva a trovarmi. Nel giro di poco tempo, sentivo di essere cresciuta sia mentalmente che fisicamente. Oramai ero cosciente del mio potere, ma cominciavo anche ad estraniarmi da tutto.
Col passare del tempo, la situazione politica nelle Strichland, a causa della scoperta di una nuova tecnologia, finì con lo sprofondare nell'oblio. Nel giro di pochissimi mesi si scatenò una violentissima guerra che rase quasi al suolo la mia città natale e moltre altre città limitrofe.
Dopo la fine della guerra città decisi di mettermi in cammino, ma per ripicca verso la città che mi ha confinato dentro un tempio senza motivo, decisi di non aiutare nella ricostruzione di essa e questo, per Ratash, fu motivo di odio e rancore verso me, il che lo portò a diventare mio ex-amico anche se credo che se l'avesse vista dalla mia prospettiva, probabilmente avrebbe acconsentito a lasciarmi andare via senza discutere.
Girando per i vari regni di Kelletria, arrivai fino a Vorysia dove uno strano individuo di nome Sarnek ha notato il mio dono e ha deciso di tenermi con se per un bel po' di tempo affinché potessi ampliare i miei poteri. Viaggiando con lui ho potuto soddisfare la mia vorace sete di conoscenza e potere. Sarnek aveva sempre con se un tomo rilegato in una copertina di pelle nera con un lucchetto munito di una particolare serratura. Sulla copertina non vi era nessun titolo, ma ogni volta che gli chiedevo di quel libro, Sarnek non faceva altro che dirmi su quanto fosse pericoloso e sul fatto che non sarebbe mai dovuto cadere in mani sbagliate.
A causa di una violenta malattia, il mio Mentore putroppo passò a miglior vita e, uno dei suoi ultimi voleri, oltre a dirmi di seguire sempre la mia sete di conoscenza, fu quello di donarmi il tomo. Ben presto capii perché voleva tenermi lontana da quel libro: Quel tomo venne scritto dalle Ombre, su volere di Savras.
La stessa notte, ebbi un altro altro incubo simile a quello avuto al tempio. Stavolta mi trovavo in una stanza completamente avvolta dalle ombre. Dall'alto della stanza, un cono di luce rossa illuminava un leggio con lo stesso tomo che Sarnek teneva con se. Come mossi il primo passo verso il leggio, il tomo si aprì e sulla prima pagina vi era scritto, con un carattere molto inquietante, " La Conoscenza è il primo passo verso il Chaos." Dopo aver letto quella frase, mi risvegliai, ma stavolta mi sentivo più potente e più spietata.
Durante la mia lunga avventura, mi imbattei in Avalon. Prima che mi incontrasse era un burocrate in una città vicino alla mia comunità, poi purtroppo, a causa di una brutta vicenda dove lo vedeva accusato ingiustamente di corruzione, venne costretto all' abbandono della sua città natale; ma grazie ad un mio piccolo suggerimento, Avalon riuscì a trovare le prove per dimostrare la sua innocenza e ogni accusa a suo carico cadde e gli fu concesso di nuovo di tornare a vivere nella sua città. Purtroppo però la città dove prestava i suoi servigi come burocrate, oramai lo aveva bollato come criminale e la sua vita in quella cittadina, finì per andare a rotoli. Quindi, stanco delle voci a suo carico, e della nomea di "Burocrate a Delinquere", finì con l'unirsi a me, con l'intento di prestarmi i suoi servigi per saldare il suo debito nei miei confronti.
Recentemente, in una taverna sono venuta a sapere che un gruppo di invasati si è messo sulle mie tracce a causa dei miei poteri.
Adesso mi sto incamminando verso Korvalia, dove sembra che si stia organizzando una riunione su un certo fortino nelle terra devastata dallo scontro tra i due stregoni... Spero vivamente che si facciano vivi anche quegli invasati... Magari potremmo avere qualcosina in comune....

Education

Sorcerer - Sage / Resercher

Mental Trauma

Abbandonata da mio padre e Mia madre è sparita

Morality & Philosophy

La Conoscenza è Potere... Il Potere è Distruzione... La Distruzione è Chaos

Personality Characteristics

Motivation

Sono sempre alla ricerca di saggezza e potere

Likes & Dislikes

Odio il disordine in quanto una strega molto precisa e con metodo

Social

Contacts & Relations

Legata tramite un legame di sangue e spirito con Surthur

Wealth & Financial state

Nata in una famiglia benestante, in una casa molto grande
Year of Birth
780 75 Years old
Birthplace
Strichland
Children
Gender
Femmina
Eyes
Blu Marino
Hair
Lunghi, Mossi, Biondo Platino
Height
1,80
Weight
55 kg
Quotes & Catchphrases
Il mondo non è nero o bianco, ma una piacevole sfumatura di grigio
Known Languages

Draconico(scritto, parlato, letto) ,
Common(scritto, parlato, letto) ,
Helvish(scritto, parlato, letto),
Nanico(Scritto, parlato, letto),
Infernale(Scritto, parlato, letto).

Remove these ads. Join the Worldbuilders Guild

E continuando per la via, qualche ripensamento comincia a prendere il via
09/03/850 pt.3

Ooook, credo di essere arrivata al punto di non capirci più niente in questa stramaledetta fortezza. Dopo aver sconfitto un tizio, che ha massacrato di botte Vrakazhar(portandolo quasi alla morte), ci siamo ritrovati dentro una stanza dal pavimento blu, che dal buon intuito di Ghesh, abbiamo constatato che si trattasse di teletrasporti. Lì abbiamo trovato una serie di marchingegni, dove sembra che ne manchi uno al gruppo di quelli che abbiamo già.
Oltretutto siamo arrivati in una stanza completamente bianca, dove al centro di essa vi era una fontana. Sono andata a bere l'acqua e adesso mi sento stranamente male... Cioè... Mi sento...Buona... Anzi sto anche cominciando a trovare la causa di Vrakazhar sbagliata... Ma tanto per quello che mi riguarda, li aiuto a prendere la fortezza e poi ognuno per se. Non tradirò la loro fiducia (Sia chiaro), ma come gli spiegai tempo fa, vado in cerca di avventure, e di certo una volta conquistata la fortezza, non credo avrò il tempo materiale per farlo.
Tornando a noi, dopo che la fontana è sparita, troviamo un baule che conteneva un maglio consacrato con la benedizione di Tyr... BENE!!! FANTASTICO!!! UN ALTRO OGGETTO PER LORO E PER ME?!?!?!?! UN MALEDETTO PUGNO DI MOSCHE!!! CI STO DANDO L'ANIMA E IL CORPO ALLA CAUSA MA NIENTE... Sto cominciando a disprezzare tutti nel gruppo, tranne Vrakazhar.
Risolta anche la stanza del vento multicolore, ritorniamo dentro nell'androne principale e BOOM!!! Altri tre fuochi accesi. Ne mancano soltanto due.
Finalmente ci siamo decisi a entrare nella stanza del vento nero... GRAZIE TIAMAT!!! Non ne potevo più! Una bella palude di acido circondava un enorme calice al centro della stanza. Ai 3 muri vi erano 3 leve. Vrakazhar & Co. vanno ad attivare le leve un liquido nero scende dal calice. Puirtroppo però come Vrakazhar fa per andare al calice, la sua leva torna su e il liquido nero smette di colare. Ora... Io non so perché ho avuto la bellissima idea di prendere parte anche a questo enigma, ma come diceva il mio defunto mentore, "la conoscenza è potere"... E quale modo migliore di conoscere qualcosa se non interagendovi? Vrakazhar si offre per portarmi alla leva, ma purtroppo è inciampato in una bolla d'acido con me, facendomi parecchio male . CAPISCI A COSA MI RIFERIVO QUANDO CI METTEVO ANCHE IL CORPO NELLA CAUSA?
Alla fine, anche Bruno ottiene il suo gingillo da queste segrete... E io ancora un pugno di mosche... o per meglio dire di acido...

Di segreto in segreto, nelle segrete
09/03/850 pt.2

Stramaledetti calici magici! Non berrò più se non da inermi calici di cristallo. Nel lasso che per quelli che ho percepito mentre ero sveglia, apriamo una porta che sembra conduca ad una stanza invasa da un'oscurità magica, dove sembra che si annidasse la stessa entità che ha buttato a terra prima Paul e dopo me... Per ben due volte. Fatto fuori quell'affare invisibile, troviamo un nuovo capo d'abbigliamento che guarda caso va a Giordano...
Finalmente riusciamo a risolvere quei calici maledetti e, guarda un po': Gli altri non ci sono. Li troviamo nuovamente in fondo alle scale con Ghesh, con uno spadone di fuoco, che attaccava Bruno. Alla fine mettiamo a nanna anche Ghesh, che sta tutt'ora dormendo come un angioletto(cucciolo lui, che quando si sveglierà, oltre alle belle e amorevoli parole dei suoi fratelli, avrà anche un maledetto regalo che gli permetterà di sfruttare i poteri del Vento Rosso.), e Bruno coglie l'occasione per raccontarci tutta la storia su un dragonborn nero e della vera identità di Salvias che, poco dopo sparisce con il dragonborn. Lo avevo detto che quella era losca, ma che fosse addirittura un Principe infernale... La prossima volta ci pensassero quegli idioti a raccattare gente per strada. Tra l'altro adesso non mi fido neanche del nostro "notaio", potrebbe essere un qualunque bastardo che ne ha preso i vestiti e si finge uno di noi per attirarci in chissà quale trappola.
Devo assolutamente assimilare o entrare in possesso del potere del Vento Nero, o di questo passo non potrò attuare la fase due del mio piano; tra l'altro ora che mi sto riposando devo ricordarmi di dirlo a Vrakazhar... Che seccatura.

Vendetta ghicciata e antiche leggende
09/03/850

Finalmente abbiamo rotto il Ghiaccio! Hai capito???? Il Ghiaccio... Perché sono le asce di Ghiaccio e quindi le abbiamo sconfitte e quindi abbiamo rotto il ghiaccio. OOOOOOk, la smetto con ste battutacce.
Sta di fatto che quello che all'inizio sembrava un assedio a sorpresa, si è trasformato rapidamente in una mattanza di proporzioni epiche(dal quale abbiamo preso anche delle pozioni dell' Orso o Berserker e una bacchetta e una cintura magica), specialmente coi pugni di Giordano, che per una volta non è finito ad assaporare il sapore del pavimento, e con le incredibili doti di equitazione di Paul... Dannazione, quell' uomo non smette mai di di sorprendermi, e spero non finisca.
Poco dopo, la incosciente curiosità di Bruno, Giordano e Ghesh, li porta cadere in una sala sotterranea, dove 8 braceri spenti sembrano essere l'attrazione principale, ma facendo luce, grazie a Malfurion, scopriamo che la stanza non risulta chiusa, bensì vi sono 4 porte con 4 simboli diversi e un portone protetto da un invisibile campo di forza.
Le varie porte sembravano tutte sigillate, tranne che per la porta col simbolo dell'albero dalle tante radici sia dal tronco, sia dalla chioma; infatti quella porta, non appena ci avviciniamo per controllarla, si apre magicamente, rivelando una grotta con lussureggiante vegetazione pluviale aliena. Quante sono le domande che ho da quando sono arrivata in questo misero agglomerato di mattoni, e quante per via del gruppo di cui ora faccio parte non riesco a trovare una risposta... Che frustrazione. La grotta rivela una porta con lo stemma di un cavaliere che contempla il Sole e, in fondo ad essa, due vie bloccate da due rocce e una lucertola particolarmente attratta delle lucciole nella grotta. Entrambe le specie sembravano emanare una radiazione di stampo arcano. Ogni volta che la lucertola mangiava una lucciola, la sua coda si allungava.
Questa grotta sembrava non portare a nulla, finché non mi è tornata alla mente una vecchia leggenda su un serpente che si mangiava la coda, formando un cerchio senza inizio né fine, simboleggiando il potere che divora e rigenera se stesso, l'energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose, che ricominciano dall'inizio dopo aver raggiunto la propria fine. Tra l'altro ricordo anche un'altra antica leggenda.
Cercherò di essere breve, anche se in queste cose vado in brodo di giuggiole. In Breve la storia parla di tre fratelli, destinati a grandi eventi. Dopo svariate avventure, incontrano un' anziana donna circondata dai lupi. Due dei tre fratelli si precipitarono subito ad aiutare l'anziana nei guai, l'altro invece ritenendola un peso morto, continuò per la sua strada. Dopo essere usciti vittoriosi dallo scontro coi lupi,la vecchia donna si mostrò per quello che era: niente meno che Shinare, Dea dello scambio e della ricchezza. Per sdebitarsi verso i coraggiosi fratelli, la Dea fece loro dono di due anelli: l'Anello del Serpente Dorato e l'Anello del Serpente d'Argento, i quali simboleggiavano rispettivamente la Ricchezza e la Fortuna.
Le avventure dei tre continuarono per molto tempo, e il terzo dei tre fratelli, divenendo invidioso dell' incredibile successo dei due cominciò a covare un odio mostruoso verso i due, a tal punto da ucciderli e impadronirsi dei due anelli
Alla fine l'ultimo dei tre fratelli, oramai ricco e fortunato, divenne un Tiranno sanguinario e avaro. Condusse il suo popolo attraverso numerose guerre dove, a causa dell' Anello del Serpente d' Argento, né usciva sempre vittorioso. Una fredda mattina di inverno, poco prima di lasciare il suo palazzo, trovò un'anziana donna, dal volto familiare, ad aspettarlo nella sala del trono del palazzo. Il re, un po' incuriosito, fece per prendere parola, ma la donna col solo potere dell sguardo gli rubò la voce, rendendolo muto; poi gli puntò il dito e lo trasformò in un serpente immortale, e mentre la donna si appropriava degli anelli, cominciò a mutare forma, diventando quella anziana donna che un tempo egli lasciò al suo orribile destino e infine acquisì la sua forma originale, tornando a mostrarsi come Shinare. La Dea, una volta rientrata in possesso dei due anelli, un tempo a lei appartenuti, pronunciò le seguenti parole,mentre con un sortilegio, costringeva il rettile a divorarsi la sua stessa coda : " Hai privato i tuoi stessi fratelli dei miei doni per la tua sete di potere e avarizia... Da adesso in poi sarai costretto in quella forma di drago imperfetto, divorato da una fame senza pari, la quale potrà essere saziata soltanto dalla tua sete di potere."
La dea poco dopo se ne andò, e gran finale della storia: il regno del sanguinoso Tiranno finì con l'essere sconfitto e il serpente, intento sempre a divorare la sua coda, chiuso in una gabbia.
Tornando a noi, alla fine convinco Ghesh a prendere una di quelle lucciole e a metterla sulla coda della lucertola che, con uno scatto innaturale, nel divorarla, si mangia anche la coda. In quel momento le due rocce che bloccavano le due vie, si spostano permettendoci di raggiungere una stanza con tre altarini nella prima, e un corridoio nella seconda.
Dopo aver risolto l'enigma dei tre piedistalli, e non altarini, ci dirigiamo a colpi di fuoco nella seconda via, ricopertasi di rovi non appena mi sono avvicinata per sbaglio.
Arriviamo in una stanza dove la prima cosa che vediamo di sbagliato in essa, sembra essere Paul, piuttosto malconcio. Che dicevo sul fatto che non smette mai di stupirmi? Salto il punto dove Vrakazhar quasi mette le mani addosso a Paul per aver messo a rischio la vita del "notaio" e arriviamo al punto dove risolviamo anche il secondo enigma che ci presenta due porte. La prima, quella che pensavo non si sarebbe mai aperta( e invece....) con il logo della maschera con pugnale e tende dietro, e una porta con tre altari(sì... Stavolta sono 3 altari), con sopra dei calici e una scritta in draconico. Purtroppo la mia sete di potere mi spinge a entrare nella seconda sala, chiudendo anche Paul, Ethadrash, Giordano e Vrakazhar con me.
Spero che gli altri non facciano qualcosa di folle mentre noi risolviamo anche quest'altro dilemma...

Il fuoco estinto di una forgia... e il nuovo fuoco della via dei Draghi
08/03/850 - 09/03/850

Ma poteva essere un fottuto unicorno a risvegliare i miei poteri? NO! Doveva essere un dannato dio dei giganti di fuoco e della forgia a risvegliarmi i poteri! Un dannatissimo e suscettibile Dio della forgia. Non appena ho detto che il suo fosse un ottimo consiglio, mi ha tirato un fulmine che mi ha aperto il fottuto cervello in due.
Ciò ha spinto, finalmente direi, i 3 dragoidi ad esorcizzarmi. Devo dire che Surtur non si è fatto attendere e, usandomi come catalizzatore per i suoi scopi, ha cominciato a farmi sputare fuoco, dicendo tra l'altro che uno dei dragoidi tradirà la Triade. Alla fine riescono a liberarmi da Surtur e così, dopo averci meditato su per un sacco di giorni, mi unisco a loro, direttamente solo le ali di Tiamat, cogliendo un po' tutti di sopresa. Incredulo Ghesh, si appresta a mettere la mano con la runa di Tiamat sulla mia fronte, e dopo un fulmine molto rumoroso, il marchio di Tiamat appare sulla mia fronte.
Poco dopo, non so perché, decido di cedere un attimo il tomo delle Ombre a Ghesh. Oh non l'avessi mai fatto... Hanno cominciato a passarselo di mano in mano finché disgraziatamente non è capitato nelle mani di Vrakhazar. Ha cominciato a leggerlo ed essere percosso da vari tremori, finché Bruno non riesce a togliergli il libro di mano, che come cade a terra, comincia a prendere fuoco. Grazie all' abilità di Paul, crea un involucro in grado di contenere il libro in fiamme.
Tolto il fatto che al gruppo si sono uniti anche, l'assistente della compagnia (Quello che serve per ufficializzare la conquista della torre da parte nostra) e una Thiefling(che afferma di conoscere un'entrata segreta nella fortezza) incontrata in via fortuita per strada, arriviamo finalmente alla torre più forti e rinvigoriti del solito e adesso ci apprestiamo a fottere i guerrieri delle Asce di Ghiaccio... Quegli zoticoni dovranno capire che con me non c'è molto da scherzare...

Death is like the wind... Always by my side
08/03/850 pt. 2

Il combattimento con questi ghoul è stato abbastanza impegnativo, specialmente perché devo cominciare a prendermi anche cura di me stessa. Dovrò cercare di riconnettermi al Tomo delle Ombre per poter apprendere qualche altro segreto. Morti quei ghoul, una sorta di fumo nero si palesa davanti a noi ed riporta in vita, quelli che erano diventati il pranzetto dei ghoul.
Poco dopo aver sconfitto i cadaveri, dal Vento Nero riportati in vita, apprendo che questi sembra essere uno degli 8 venti i quali, durante la notte sono gli artefici dei fasci di luce colorati, che dagli 8 altari (visti in sogno durante la dormita all'obelisco) si protraggono in tutte le Terre Maledette.
Finito lo scontro, che mi ha anche messo al tappeto, Vrakhazar si appresta a curare tutti quanti e poi ci rimettiamo in marcia. Non mi aspettavo tale azione nei miei confronti ma credo che, al contrario di quello zuccone di Ghesh, probabilmente abbia capito che i miei poteri potrebbero tornargli utili.
Più tardi Ghesh si prende una bella botta, dovuta a un misterioso marchingegno nanico impugnato da un nano piuttosto arrabbiato che non esista a caricarci a testa bassa col suo cinghiale da guerra. Morto pure lui, dopo averci spiegato che una donna con uno spadone di adamantio e un cappuccio nero lo aveva aizzato verso noi, facendogli credere che avessimo ucciso i suoi amici. Questa storia della donna incappucciata comincia a puzzare di bruciato...
Più tardi facciamo anche lo spiacevole incontro con una bestia che all' apparenza mi sembra una chimera ma purtroppo, non ricordando bene, non saprei dirlo. E' stata uno degli ossi più duri da affrontare, specialmente perché ho scoperto che poteva canalizzare il potere del Vento Nero nel veleno, contenuto nel pungiglione. Da qual combattimento sia Paul che Giordano ci hanno rimesso la pelle.
Finito lo scontro, la famigerata donna incappucciata e armata di spadone si palesa davanti a noi dal nulla, e dopo aver detto che forse siamo all' altezza di queste terre, e invitandoci ad andarla a trovare alla sua tana(il che è tutto dire), sparisce. Continuo a sentire la puzza di bruciato... o per meglio dire... Di acido...  
Ps: Devo apprendere i segreti per assimilare o poter sfruttare il Vento Nero a mio favore. Se l'ha fatto una Chimera, lo posso fare anche io.

Illusioni, Razzismo e Profezie
07/03/850 - 08/03/850

DANNAZIONE DANNAZIONE DANNAZIONE!!!! SONO TROPPO SU DI GIRI DANNAZIONE! È da quando, per sbaglio, ho dato fuoco ai capelli di Ratash che non sto così su di giri. Prima degli ignorantissimi coboldi inutili che si credono sto cazzo in terra, solo perché credono che i draghi neri siano solo merda al cospetto di Tiamat per motivi non consoni a tutti gli altri draghi. Poi ce ne andiamo in una grotta, che abbiamo prima visto in una visione(che ha chiamato addirittura me... WOW!) antecedente all'incontro con le lucertole del cazzo, all' interno di una collina. Lì dentro scopriamo una quantità immensa di cristalli oltre a un piccolo dedalo di corridoi e stanze dove assistiamo a vari eventi del passato. In una di queste sale troviamo un uovo di drago nero... UN- FOTTUTO- UOVO- DI- DRAGO-NERO! Peccato che fosse morto all' apparenza... Lo volevo un cucciolo di drago come animale domestico. I tre della setta toccano l'uovo e per un attimo hanno una visione che gli fa notare, come se già non fossero abbastanza montati di cervello, che questa terra è loro per diritto ma dovranno guadagnarsela con una dimostrazione del loro valore. Che fosse Tiamat stessa ad averli chiamati qui? E se fosse così... Che centro io? Poco dopo andiamo nell'ultima stanza, dove apparentemente sembra esserci vita anche molto rigogliosa e una Driade, leggermente sovrappeso( Tesoro... Capisco che la fame è fame ma datti un contegno: Sembri un dannato Blob), vicino ad un altare sacrificale. La driade sembrò ignorarci, ma appena ci avvicinammo, ecco che rispunta la nebbia che si porta via sia tutta la vita in quella grotta, sia l'ammasso di ciccia che l'ha evocata. DANNAZIONE LO SAPEVO CHE LA NEBBIA DERIVAVA DA UNA MAGIA! MI ADORO QUANDO HO RAGIONE! DAMMI IL CINQUE GIOIA <3 *Si dà il cinque con le mani* Prossimo Obiettivo: Uccidere la Driade... Ma prima... Un Bel sonno di bellezza. Ci mettiamo a dormire nella grotta e la mattina seguente, dopo esserci risvegliati con degli stivali molto chic, ci spostiamo tra la valle e la foresta (Ed io che volevo andare a cacciare quello schifo :C ), e poco dopo becchiamo una mandria di centauri, i quali, con una lingua che non si capisce un tubo, ci chiedono di andare ad uccidere la driade... E IO CHE CAZZO AVEVO DETTO!?!?!? Oggi mi sono scoperta profeta... Vedi tu se non mi tocca fare l'oracolo del gruppo. Nel frattempo un altro giorno si accinge verso la sua fine e decidiamo di riposare in una radura circondata da un anello di alberi di una specie elfica, dove al centro di essa vi è un obelisco di marmo rosso. Al nostro risveglio ci ritroviamo un cesto con delle bacche molto particolari. Adesso però... E' tempo di ricomporsi e di procedere verso la fortezza!

Karma is a bitch only if u are - Giorno 2
06/03/850

A quanto pare il nuovo giorno non si è fatto attendere e, dopo aver risolto la storia delle razioni, ci siamo messi in marcia verso la collina per poter avere una maggiore visibilità sulla zona circostante. Poco dopo essere saliti sulla collina, notammo che la nebbia aveva una maggiore concentrazione nella foresta a nord rispetto alla nostra posizione. Che strana questa nebbia... Ho un brutto presentimento.
Dalla collina notiamo quelle che sembrano le rovine di un vecchio avamposto, e su decisione del gruppo ci dirigiamo verso di esso.
Durante il tragitto, le due vedette notano qualcosa riverso per terra, quello che, avvicinandosi un po' di più, lo identificano come il cadavere di un tizio insieme al suo cavallo. Un po' per interesse, un po' per noia, mi avvicino al cadavere, accompagnata da Paul e da Giordno... Almeno c'è qualcuno che ha un po' di tatto per le donne qui. L'odore del cadavere era tale da far venire conati di vomito a iosa, e infatti Giordano dovette subito allontanarsi per evitare di prendersi qualche malattia. Il cadavere era davvero ridotto male: budella e organi mancanti e le estremità degli arti superiori e inferiori in necrosi. Andando avanti con le analisi, io e Paul scopriamo la sua identità... E guarda guarda!!! Il karma è davvero un pessimo alleato in queste terre, come nella vita stessa. Era quell'idiota di mago che era alla testa della spedizione che ci aveva fatto prigionieri. Qualunque cosa lo abbia ridotto così, non ci è andato per il sottile neanche col cavallo. Forse una buona causa per le caviglie in necrosi potrebbe essere il fatto che, nell' agguato il cavallo lo abbia prima disarcionato e poiper lo spavento gli sia caduto sopra, ma per le braccia non ne ho idea.
Torniamo quindi sulla nostra strada anche con piccolo bottino e del cibo(tutto merito di Paul, che per inciso comincia a starmi simpatico) e ci dirigiamo verso quell'avamposto.
Arrivati all' avamposto notiamo, che oltre ad essere diroccato, è ricoperto da ragnatele da cima a fondo. In alcune parti Malfurion riuscì addirittura a vedere bozzoli dove al loro interno vi erano prede parecchio grandi, alcune addirittura erano cervi. Questi ragni o sono centinaia, oppure sono belli grandicelli.
La risposta si palesò davanti a noi poco dopo che abbiamo cominciato a ripulire il posto dalle ragnatele. Erano belli grossi quegli abomini, ma buon detto vuole che "Più son grossi e meglio cadono", e come i goblin della volta scorsa, vanno giù che è una bellezza... Portandosi dietro Giordano... Dannazione! Prima o poi quello ci lascia le penne se continua di questo passo...
A battaglia finita ci introduciamo nelle rovine del fortino e Paul, prendendosi due dardi sul petto, si accaparra degli stivali magici.
Una volta indossati gli stivali, i tre dragonborn gli si piazzano dietro, e propongono a Paul di unirsi a loro. Strano modo di accalappiare gente... Non ci sono più le sette di una volta... Mi chiedo se Avalon non si sia sbagliato con un'altra setta... A me questi sembrano soltanto molto disorganizzati... Bah, staremo a vedere... Spero solo che non usino una scusa così stupida come statue e tesori per convincermi...
Poco dopo l'aver iniziato il rito, sentii i tre pronunciare vari nomi, ma quando arrivò quello di Tiamat, una forte fitta alla testa mi colpì. Comincio a pensare che questo stramaledetto gruppo, non me ne creerà pochi di problemi... Mai una volta a potersi divertire in santa pace... Spero non mi tocchi venerare anche Tiamat, o Surtur potrebbe prenderla molto male... Mal che vada potrei venerare Savras, anche se quel Ghesh... Bleah... Mi viene da vomitare soltanto a pensarci... Spero non debba baciarlo per entrare nel culto di Savras.
Poco dopo finito il rito, Giordano ci avverte di aver sentito un ruggito a dir poco spaventoso... Spero davvero di potermi divertire come si deve questa volta, questi ragni giganti non mi hanno dato tante soddisfazioni.

Giorno 1 pt. 2
05/03/850

Devo ammettere che l'idea di andare in quel villaggio non mi allettava granché, ma una voce nella mia testa mi ha invogliato ad andare. Che fosse Surthur, che in tutta la sua magnificenza mi volesse indicare la via?
Sta di fatto che alla fine ci siamo diretti in quel villaggio, oramai dagli Dei dimenticato, e dai goblin occupato... Bella rima.
Alcuni dei goblin presenti erano impegnati a danzare intorno ad una statua fatta di viscere, pelli e carne putrita chiamandola, tra un passo di danza e l'altro, "Lamashtu". Vrakhazar, non fu molto felice e decise quindi di interrompere il rituale col nostro aiuto. Mentre eravamo intenti a pianificare l'assalto, gli occhi dei goblin che si stavano accupando del rito finirono con l'unirsi alle viscere della statua, la quale cominciò a guardarci... Nonostante noi fossimo dietro alcune capanne.
Così diamo inizio all'assalto, e nonostante i goblin fossero privi dei loro occhi,riuscivano comunque a coordinare le loro azioni in modo... perfetto per dei goblin... Se si può dir così. Che fosse la statua a dargli modo di vedere attraverso un collegamento telepatico? Come avrei voluto poter studiare una cosa del genere... Ogni minuto in più qui dentro mi sta mettendo cotanta di quella curiosità, che se non dovessi perdere tempo con l'assedio a quella fortezza, passarei i miei giorni a studiare queste terre.
Non ci mettiamo molto a fare fuori i goblin, ma purtroppo le sorprese ancora non erano finite: d'un tratto la statua partorisce quello che agli occhi di tutti era un Orso con la testa di gufo e le ali da aquila, alto il doppio dei goblin e almeno una metrata buona in più di Ghesh.
La belva purtroppo, non sembrava avere buone intenzioni, specialmente dopo aver buttato a terra Ghesh e Vrakhazar e ferito quasi a morte Bruno. Fortunatamente e con un po' di fatica riusciamo a mettere fine a quell'abominio.
Finito lo scontro, riusciamo a rimettere in sensto i feriti e distruggiamo anche la statua partoriente, prima che possa dare alla luce altri di quegli abomini. Poco dopo ci diamo tutti da fare per cercare provviste, e cure per i feriti, ma di questi ultimi troviamo quasi nulla e riusciamo solo a raccimolare una discreta somma di denaro e una statuetta in avorio e giada con le fattezze di quella che ha partorito la bestiaccia. Trovai anche il cadavere di una donna col ventre squarciato in una delle capanne che ho perlustrato, e questo mi ha fatto dedurre che gli abitanti di questo villaggio possono aver fatto soltanto una brutta fine, sia nel caso che abbiano soddisfatto i bisogni nutrizionali dei goblin... sia se sono stati usati per creare quell' abominio di statua.
In tutto questo tempo, la sera non si è fatta attendere e finalmente, dopo essere riuscita a farlo ragionare, riesco a convincere Vrakhazar della necessità di accamparci qui per riposare quanto basta per poter recuperare completamente le forze.
Tra l'altro il fratello intermedio dei tre dragonidi comincia a darmi parecchie grane e come è solito dirsi, il gioco è bello quando dura poco... E questo gioco sta veramente durando troppo... Se Ghesh pensa davvero che cambierò il mio culto con una delle loro tre divinità, si sbaglia di grosso... Ahah...Ahah...AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!
Durante la notte, specialmente nei turni di guardia di Ethadrash e Malfurion, alcune risatine cominciano a farsi sentire, nel profondo di un banco di fitta nebbia scesa nel turno di guardia mio e di Paul. Al risveglio, sembra che qualcuno si sia divertito nel rubarci gli stivali e le nostre razioni, lasciando qualche scatola di esse vicino a Malfurion. Non ho idea di chi sia stato, ma se spera di metterci l'uno contro l'altro nella speranza di ucciderci tutti per poi recuperare la nostra roba, ha proprio ideato un piano che fa acqua da tutte le parti.

Giorno 1
05/03/850

Quando Avalon venne a dirmi che i regni di questo continente stavano cercando un modo più "civile" per potersi accaparrare el terre maledette, sono mi sono quasi soffocata dalle risate. Mai scusa più stupida fu usata per cercare di conquistare quella stramaleddetta terra morta.
Sta di fatto che a quanto pare la presenza la presenza che alberga in me ha deciso di che era il caso di andare ad impicciarsi, e così mi diressi alla sala dei congressi di Korvalia, e quando il fato non ci mette lo zampino, ecco spuntare quei 3 loschi e squamosi figuri che sembra siano attratti dai miei poteri. Decido così di andare al loro tavolino.
Oltre a questi tre loschi figuri, non che io sia da meno, si sono uniti anche degli altri tizi. Scopro così che a quanto pare il caso ha anche manovrato sul mio gruppo e infatti, con la mia ottima fortuna, sono nello stesso gruppo di tutte le persone sedute a questo tavolino.
Non abbiamo avuto tanto tempo per conoscerci, perché senza darci il tempo di banchettare con le prelibatezze del buffet, una palla di fuoco ammazza quasi tutti i presenti nella sala, tranne noi. Ci svegliamo dopo all'incirca 4 giorni di cammino del quale non ho memoria; la situazione non sembrava delle migliori: eravamo divisi in due gruppi di quattro individui ognuno dei quali aveva mani e piedi incatenati.
Fortuna volle che Ethadrash fosse un dragonborn nero, e così sputando dell'acido sulle catene riuscì almeno a liberare anche le mie mani. Ecco subito che i rapitori cominciano ad andare nel panico. Ne friggo subito uno con un dardo di chaos, e poi un dananto arciere che ha deciso di usarmi come tiro al bersaglio. Poco dopo anche un altro tizio del gruppo riesce a passarmi le chiavi e così riesco a liberarmi. In tutto questo il fratello di età intermedia tra i 3 comincia a fare un massacro, uccidendo anche un tizio abbastanza importante. Alla fine di tutto solo il mago della compagnia e un altro soldato se la riescono a dare a gambe elevate... Peccato... Avrei voluto bruciare vivo quel ciarlatano che osava chiamarsi mago in mia presenza. Finito lo scontro, raziato un bel bottino, e bruciato i cadaveri rimantenti, mi sono presa un momento per analizzare le gli stendardi sul carro che avevamo "onestamente" guadagnato: appartenevano ad uno dei clan più longevi di Drestia, ovvero il clan delle Asce di Ghiaccio. Chissà che volevano quei tipi da gente come noi, oltre che a schiavizzarci si intende.
Comunque, una volta ripreso il viaggio arriviamo nei pressi di un villaggio di quelli che sembrano goblin... con un paio di braccia in più... Strano ma interessante, devo studiarne qualche esemplare, magari è una mutazione dovuta alla magia delle Terre Maledette.

Comments

Please Login in order to comment!