Etadrash Character in Malvaxia | World Anvil
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Etadrash

Harding (a.k.a. Etadrash)

Mental characteristics

Personal history

Salve, sono Etadrash Harding, e oggi vi parlerò un pò della mia storia. Sono nato e cresciuto in una catapecchia con mia madre e mio padre, anche se abitavamo in una catapecchia, non ci mancava mai il cibo in tavola. I miei genitori,notarono subito la mia forma strana, non ero un umano come gli altri, infatti attribuirono la mia nascita come un dono degli dei, e ringraziarono per avermi fatto nascere di questa forma. Fin dalla tenera età, tutti nella città di Vorysia mi guardavano con occhi stupiti e indignati, ma,man mano crescendo la gente mi conosceva e aveva il piacere di fare amicizia con me, per il mio essere giocoso e spiritoso. All'età di 6 anni, nacque il mio primo fratellino, Ghesh, ricordo ancora le urla atroci di mia madre che fece quel giorno, ma dopo sentii soltanto un pianto di un pargoletto che teneva mio padre in braccio, tentando di farlo calmare. La vita continuava a scorrere normalmente, e all'età di 10 anni, ecco un secondo fratellino per me, Vrakazhar, ma quel giorno c'era qualcosa di strano, qualcosa che non andava. La mamma non aveva urlato quel giorno, e il bambino non aveva pianto. Dopo aver accudito Ghesh prima che papà finisse di sistemare la loro camera, la mamma, tutta sporca di sangue e con gli occhi spenti, si aggira per la casa come se voleva fare qualcosa ma non poteva, apri la porta e uscì senza dire una parola. Dissi subito l'accaduto a mio padre, e lasciando tutto per com'era parti per riprenderla, ma torno senza di lei, e preoccupato andò dalle guardie per chiedere se qualcuno l'avesse vista. non la vidi più da quel giorno.Adesso era solo mio padre a crescerci. gli anni passarono in fretta, e dopo che mia madre ha lasciato casa,è quasi come se la mia infanzia fosse finita li, il mio aspetto giocoso e spiritoso quasi sparì, e diventai abbastanza maturo da arruolarmi nell'esercito della Korvalia.   Mi arruolai assieme hai miei 2 amici Zelor e Axel, amici fin dall'infanzia, Zelor era il figlio del falegname, ogni tanto da piccolo andavo a casa sua per scroccare legno di scarto per poi squagliarlo con il mio soffio, mentre Axel era di alte origini, credo che come la maggior parte delle persone era affascinato da me e mi chiedeva di insegnargli il draconico,praticamente mi studiava, e grazie a lui io e Zelor siamo entrati nell'esercito senza alcun problema, l'influenza della sua casata arrivava fino all'esercito, infatti lui entrò già come ufficiale.La vita da soldato non era poi così male, mi misero a fare il cuoco, e da li imparai molte ricette, e che si poteva praticamente mangiare di tutto. Ho anche scoperto che stare nel campo di battaglia mi piaceva davvero tanto, guardare il nemico urlargli contro con il proprio grido e incutergli il terrore, mi faceva ribollire il sangue e mi dava una frenesia unica nel suo genere, mi faceva sentire vivo, mi faceva capire quanto gli dei mi avevano benedetto dandomi questa forma per incutere il terrore nei uomini. Durante i giorni liberi, io facevo un pò di conoscenze all'interno dell'esercito, di cui molti halfling,uno in particolare si chiamava Boffin un esperto tiratore con l'arco non chè istruttore delle retrovie, che non sembrava affatto preoccupato del mio aspetto ed era molto simpatico.Ma non fu tutto rose e fiori, un giorno durante la guerra al fronte, il nostro battaglione di prima linea fu annientato da colpi di cannone, fu un vero massacro... E in quel massacro erano presenti un paio di miei conoscenti, e il povero Zelor... Era stato squarciato da delle palle di cannone, senza poter fare nulla... Da quel giorno capì che solo 2 cose importavano, quello che volevo io, e la mia famiglia, nessun altro doveva morire in quel modo sotto i miei occhi, ovviamente avevo già visto morire gente al fronte, ma quando muore qualcuno che conosci da una vita, non pensavo fosse così dura da digerire. Quando feci rapporto ai ufficiali, il volto di Axel cambio all'istante, ma non lo fece notare davanti agli altri ufficiali, così da farmi finire il rapporto e andarmene. Parlandomi in privato, si mise a piangere, dicendo che era colpa sua, e che non doveva lasciare che una cosa del genere accadesse ai suoi uomini... Mentre raccontava di quando il padre di Zelor andava a casa sua per fare dei lavoretti, mentre loro da ragazzetti si divertivano. Gli risposti " non è colpa tua Axel, nessuno poteva prevedere quello che è successo, non prendertela con te stesso" rispose "invece si, sono ormai 7 anni e non faccio altri che combinare casini *sigh* mio padre mi ha costretto a fare questo lavoro quando io non volevo nient'altro che studiare la magia".   in seguito quelle parole, i miei ricordi sono un pò offuscati, ma dopo un paio di mesi mi ritirai dalla vita di militare, ma prima di tornare a casa vidi il buon Boffin, che stava fuori una taverna, mi disse che cercavano un buttafuori e lo pagavano veramente bene,inoltre la taverna era di suo cugino, si chiama Leone vorticoso.Il cugino Bruffon, mi prese e mi porto dietro il bancone, parlandomi faccia a faccia in una stanzina dietro il bancone, dopo varie parole, mi prese a lavorare per lui, facendo un lavoretto in più.Il "lavoretto" in più, consisteva nel portare involucri di erbe speciali, nel orario di chiusura, in un cipresso a pochi isolati dalla città, quella parte di città era come se non vi passasse mai nessuno, a parte io e i compratori che prendeva il pacco e mi davano 20 monete d'oro a pacco, che riportavo a Bruffon. Un giorno con i miei soldi, decisi di farmi dire da Bruffon cosa conteneva quel pacchetto e comprarlo, spiegandomi che erano 3 tipi di erbe che coltivava, uno serviva per farti sballare di brutto, un altro serviva per aumentare momentaneamente la tua forza, e infine il terzo serviva per potenziarti e farti durare di più, diciamo a letto ♥.Un giorno, mentre facevo il solito lavoretto notturno, stavo per arrivare al solito albero, e prima di arrivare inciampo in un sasso, e il pacco di erbe mi cadde tutto per terra. Non vedendo bene al buio, ho preso le prime erbe che capitavano a tiro, e le ho infilate dentro il pacco e fatto lo scambio come se nulla fosse. L'indomani mattina, mentre sistemavo la cucina , nella locanda, un halfling facendo capire con fare arrabbiato e burrascoso, che si trattava del tizio di ieri sera, ed era venuto a lamentarsi in locanda. Bruffon con un paio di parole lo caccio via, dicendomi che l'accaduto fu un incidente e non dovevo preoccuparmi. L'halfling se ne andò dicendo che lui era Urric, e dovevo ricordarmi il suo nome. Questa è una delle piccole cose che accade quasi ogni giorno in locanda. Durante le ore di giorno, passava un sacco di gente, e durante un pomeriggio primaverile, conobbi Sonya. Fu amore a prima vista, quella piccolissima femmina di Halfling con quei occhietti da cerbiatto e dei bellissimi capelli castani, portando con se un'ascia e una fionda alla vita, mi ha subito rapito il cuore. Per mia fortuna anche lei si interessò a me, e mi ricordo che mentre parlando del più e del meno quando gli ho rivelato di saper cucinare, mi è saltata addosso. Inutile dire che passarono un pò di anni, e divenni papà, questo mi ha reso davvero felice. il mio primogenito Artag, un altro piccolo draghetto era tra di noi, e la vita a casa con Sonya era felice anche se le case dei halfling sono davvero troppo basse per me. Un giorno vidi Axel che mi venne a trovare in taverna. Era passato ormai un pò di tempo che non ci vedevamo e ci siamo fatti una bevuta assieme, rivelandomi che con i suoi studi divenne un mago, ma che purtroppo suo padre stava molto male, e dopo che era scappato di casa per studiare non era ben visto dalla sua famiglia. Dicendomi questo io pensavo ai miei fratelli che non vedevo da un bel pò,visto che loro nipote era nato da poco potevo tornare a casa dandogli la notizia. Quella stessa notte, venni a sapere di una voce che girava da un pò in città, un uomo-drago marchiato dal tempio, era stato ucciso. Questo scaturi in me una fortissima rabbia, e di fretta e furia tornai a casa di Sonya, era ancora l'alba, prendendo le mie cose per poi partire per casa all'istante. Tornando a casa, vidi i miei due fratelli pregare e recitare sermoni per dei che non avevo mai sentito, vedendomi erano felici e ci raccontammo le cose vissute fino a quel momento. Un giorno di quelli gli feci conoscere anche Sonya e mio figlio, Vrakazhar era socievole mentre Ghesh un pò meno, ma era sempre stato così infondo. Mentre la mia famiglia era tornata a casa, i miei fratelli mi stanno indottrinando in una nuova cultura e in un nuovo culto che avevano creato e fondato, e la cosa non mi dispiaceva per nulla.Poco tempo da questi avvenimenti, ed eravamo già pronti a spargere il nostro culto per le terre di tutto il mondo.

Gender Identity

Male

Sexuality

Etero
Species
Year of Birth
817 38 Years old
Children
Eyes
Verdi
Hair
Corna arricciate
Height
2,22M
Weight
145kg
Known Languages
common Dragonic

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In una notte di cielo stellato, il mio mondo si è sgretolato.

Lacrime.Incondizionate lacrime In questo giornoMaledetto giorno, siamo diventati ricchi, molto ricchi, di conoscenza e di soldi mah, io ho perso qualcosa che vale più di questo ... tutto l'oro del mondo non vale niente a confronto della famiglia, e oggi l'ho scoperto con i miei occhi, papà. Ho sceso, prendendoti in braccio, almeno un milione di scale, assieme a te mia dolce e piccola Sonya, e adesso, il mio mondo si è sgretolato quando ho riconosciuto il tuo volto... senza corpo...........

dopo le prime lacrime di dolore, rabbia e tristezza, ho chiesto aiuto a tutti ma nessuno poteva fare qualcosa per lei, e i miei poteri erano deboli, tanto deboli, troppo deboli. La persona a cui ho dedicato la mia vita, per cui sto facendo questo viaggio per avere una vita migliore e rimanere nella storia, era appena morta sotto i miei occhi... e non potevo fare nulla.... soltanto piangere come uno scemo. Tutto questo è successo per colpa mia? Perchè vi ho abbandonato nel momento del bisogno? tutto questo, è per punirmi? Perchè proprio lei... Perchè..... mentre la mia mente e il mio corpo stavano svanendo, tra ricordi di dolce tristezza, pensieri di suicidio per andarla a incontrare ancora, Malfurion si avvicina a me e mi dice: "Etadrash, è inutile piangere, non risolvi nulla. Usa questi sentimenti, e trasformali in odio contro chi ha fatto questo a tua moglie, come il buon Bane ci insegna, usa il tuo odio contro il nemico, disintegrandolo, uccidendolo e sfogandoti con furia, in nome di Bane".

Queste parole di conforto da parte sua sono state utili, così tanto che adesso la vendetta è l'unica soluzione. LA MIA VENDETTA CALERÀ SOPRA COLORO CHE AVRANNO FATTO MALE A LEI. PER BANE VI UCCIDERÒ TUTTI, PAROLA DI ETADRASH FRECCIA NERA!

Palloncini SaTanici

Bene, siamo all'inferno. Dopo aver capito che eravamo nel posto peggiore nell'universo,avevo un po' paura. Ma dopo aver conversato con gli inevitabili giunti per aiutarci (cosa molto curiosa visto che neanche gli dei si sono scomodati) mi sono subito sentendomi carico e pronto a riportare l'anima dentro mio fratello. Oltre ad indicarci la strada, gli inevitabili hanno migliorato i nostri equipaggiamenti a me e Bruno, non so perchè abbiano scelto noi due ma penso per via che siamo belli e impossibili ;). Adesso ho 2 voci nella testa, quella di Karnos e di Sarkos, finalmente ho trovato un amichetto per Karnos ma spero non facciano troppo casino... Già che di pippe mentali me ne faccio troppe (e anche pippe normali)

Una volta arrivati alla torre indicata dai inevitabili, sembrava quasi che Vrak si stesse riprendendo sempre di più, quindi non c'era alcun dubbio, l'anima si trovava li. Ad attenderci c'erano 5 diavoletti a forma di palle giganti, da far scoppiare come palloncini. Soltanto che l'esplosione era un po', rovente, come il resto del posto insomma. Arrivati in cima arrostiti, troviamo un figuro bizzarro, bicefalo, no. Tricefalo, no. Un diavolo a 3 teste tutte diverse che ci fissa, dicendo che voleva farci indovinelli e se rispondevamo correttamente, avremmo ottenuto l'anima di Vrak che tiene in mano. Si, è tutto molto strano e contorto, ma siamo all'inferno infondo, ma parlando con lui abbiamo capito che voleva mettere i bastoni tra le ruote a Crowly,quindi ok facciamolo.

Infine, il Gran maestro tricefalo, soddisfatto delle nostre risposte ridà l'anima a Vrak, apre un portale e dice che li ci sta il nostro mondo una volta varcato. Mentre camminavamo per tornare, la felicità che era tornato mio fratello era immensa, un bel abbraccio e si torna. Ma... Tutto freddo, tutto bianco, come il tizio che ci sta dietro. Tutto così, morto, spento. Dei cazzoni in slitta stanno cercando dei orchi, mentre a Bruno viene un calone e Vrak ci mette una pezza, cerchiamo subito un posto dove nasconderci, ma sotto di noi si sgretola tutto... Sonya, Figliolo, dove siete? State bene? Ormai sono anni che non vi vedo, mi dispiace di avervi lasciato li quanto vorrei raccontarvi le mie avventure... Ho una brutta sensazione, devo trovare un modo per contattarli.

Stranezze

stiamo davvero facendo la cosa giusta?

Dopo questi 2 lunghi anni di addestramento, le nostre divinità ci chiamano a raccolta per parlarci di una cosa importante. Là vacca peró, con una strana luce nei suoi occhi, sfida Ghesh a un duello mortale, io subito avevo preso le difese di mio fratello ma lui mi fermó, dicendomi che lo avrebbe fatto fuori in 2 secondi. E... Così è stato infatti, con 2 colpi letali, Paw puuuush, e brandelli bianchi per tutta la sala. Ha avuto quello che si meritava quello schifoso, non si scherza con noi, doveva saperlo. Dopo questo spettacolo, arrivano altre rotture di coglioni dai Korvaliani(?) che inspiegabilmente hanno trovato la fiamma centrale, accompagnati dalla voce di Urkos ( che neanche lui si è fatto vivo) irrompono dal portone, e noi ormai pervasi da questi nuovi poteri, sfoggiamo le nostre abilità distruggendo un intero esercito soltanto in 7.

Alla fine dello scontro si presenta davanti a noi quel figlio di buttana di Crowly, che per colpa sua ho perso tutti i miei vestiti davanti le divinità e i miei averi, facendo una figura del chezzo. Poi ho pensato che mi sono evoluto in qualcosa di migliore, e quindi niente attributi leggendari da mettere in mostra... Doppia disperazione... Mah cazzate a parte, si mettono a fare i soliti discorsi su chi vuole fottere chi, e si vede che questo stronzetto la sa lunga, ma una cosa che ha detto ci ha fatto riflettere a tutti, che gli dei lo sono diventati perchè ritenuti forti e non lo sono davvero. Questa cosa a me ha fatto riflettere, e non poco, ma non c'è stato molto tempo per pensare.

Malfurion si avventa su di lui urlando che era un eretico in nome degli dei, e neanche mezzo secondo dopo, Bruno è trafitto e Vrakazhar in ginocchio che guarda nel vuoto. Subito pensiamo a Bruno salvandolo, mentre per Vrak, non c'era molto da fare. Avevamo capito che quel bastardo gli aveva preso l'anima, quindi abbiamo chiesto aiuto alle nostre divinità, ma nulla, nulla di nulla. Anzi, Giordano con il suo ipersupermega intuito capisce che quello a parlare era Crowly stesso sotto mentite spoglie, e dopo averlo preso a parole, ci ritroviamo in un altro luogo, teletrasportati. Dove ci troviamo? E perchè questa puzza di Zolfo? Questa faccenda degli Dei, i nuovi poteri, tutto sta succedendo così in fretta... L'unica cosa che mi viene in mente è di perseverare e andare avanti, salvare il mio gruppo, faró il punto della situazione un'altra volta, non c'è tempo.

Crescere

Allenamenti, Divinità che conversano con te, ali che ti spuntano dal nulla, qualche muscolo in più. E niente, tutto è perfettamente perfetto così per come deve essere.

Correre

Abbiamo corso, e abbiamo corso, e abbiamo corso, e abbiamo corso, e abbiamo corso, e abbiamo corso, e abbiamo corso, e abbiamo corso.

Paul che si fa le pippe... Tutto così divertente ma anche poco opportuno, ho capito che non scopi da tanto,pure io eh, sti cazzo di umani non sanno resistere.Sempre se adesso è ancora umano, guarda che opera d'arte luminosa ha fatto... Se lo sapessero le donne diventerebbe l'invidia di tutte in poco tempo

Un incontro "Muccoso"

Questa è stata davvero una giornata strana

Dopo che tutti ci siamo ripresi, siamo andati in giro a perlustrare la caverna, dove troviamo 2 strade decidendo di proseguire verso destra. Li, vi troviamo un marchingegno in marmo bianco, che ci porta dentro una città immensamente "Gigante", trovando una figura mostruosa ad attenderci. Questa figura mostruosa sembra una mucca all'impiedi, armata e pronta a combattere, subito mi sono messo in formazione per prepararmi al combattimento, ma sembrava che volesse comunicare qualcosa, ma nessuno capiva la sua strana lingua. Dopo che Malfurion l'ha stuzzicata, abbiamo deciso di ignorarla, ma Vrakazhar mi aveva dato l'ordina di tenerla d'occhio, e lo stavo già facendo, dentro quelle epiche sale piene di misteri, un bestione del genere strano, corpi di giganti morti, qualcosa mi puzza.

Ad un tratto, il mostro si fionda dietro a Giordano, in quel momento pensavo di colpirlo, ma Giordano lo stava trattando con fare docile, quindi ho lasciato perdere .Dopo che li ho persi un attimo di vista, i due entrarono in una specie di contatto magico, e la bestia inizio a parlare dicendo che era un esperimento dei Giganti primordiali, che dormiva da millenni, che era un Minotauro... insomma cose di relativa importanza per la nostra missione, ma visto che era originario di questa strana struttura, abbiamo deciso di farci guidare da lui, ma non mi convince per nulla questa bestia.Questo Minotauro.

Infine, durante un corridoio di sorpresa ci colgono delle frecce d'orate sbucate letteralmente da dietro un muro, per fortuna la maggior parte di noi le schivano ma Vrakazhar e Malfurion no, e una volta colpiti.... Iniziano a mutare, cambiare forma, diventare... più forti. Usando le mie competenze e chiedendo al mio fidato arco e amico, Karnos,(diciamo che il merito è suo) riusciamo a capire che quelle frecce sono state create dagli stessi creatori di chi ha creato i nostri artefatti.... Questa cosa mi fa riflettere, e non poco. Ah si, poi ci siamo fatti colpire anche noi da queste frecce, e stiamo mutando e crescendo tutti, spero di capire il funzionamento a pieno di questa magia, grazie ad essa, riusciremo a diventare più forti. Magari è come dice Vrakazhar, un regalo di Tiamat per noi, che bello! Ma perchè qui? perchè adesso?

Dolore

Dopo esserci risvegliati in questa oscura caverna, di fretta abbiamo curato i feriti, e finalmente grazie al potere del vento bianco, riesco anche a curare le ferite, rendendomi il più utile possibile per i miei fratelli.Dopo 5 minuti appoggio la testa nella pietra, sedendomi inizio a riposare gli occhi e a pensare. Non mi sarei mai aspettato di arrivare fino a questo punto sinceramente.... Non mi sarei mai aspettato di ... essere gestore di un regno con i miei fratelli e i miei amici... far parte di qualcosa più grande della nostra comprensione... Perdere tutto in un istante... la rabbia, il dolore, dei fedeli morti che credevano in me e nei nostri ideali, era quasi come perdere un figlio...

Tutto questa sofferenza, questo dolore di aver perso ore di lavoro... persone fidate, graziose, fedeli che ascoltavano ore e ore quello che avevo da dire... mi fa davvero arrabbiare, tanto arrabbiare... Ma per fortuna Bane mi ha indicato la via,con le sue visioni, dicendomi di uccidere gli infedeli, uccidere gli umani, uccidere draghi, qualsiasi razza che non fa parte della nostra nobile causa o non è utile per noi, va uccisa.Il pugno della Triade diventerà più forte in nome tuo, sconfiggeremo tutti i nostri nemici, la vendetta della Triade, ha inizio. Birnjoff... faremo una statua in tuo onore, non ti dimenticherò mai, il GGG.

Fino a qualche anno fa, non ero che un semplice ex soldato ormai accasato con una vita tranquilla a fare il padre, mentre adesso cosa sono diventato? Ci sono volte, in cui penso che non sarei mai dovuto partire con Vrakazhar e Ghesh, volte in cui vorrei tornare nella mia piccola casa, con la mia piccola moglie e mio figlio.Prego Madre Tiamat che stia con loro a proteggerli, e non gli succeda nulla di male in quelle terre piene di sporchi umani... anche se pensandoci è stata una fortuna che non siano venuti qui...Savras ha messo la sua mano nella testadaggine di mia moglie. Una volta compiute le nostre faccende, avremo una vita migliore Sonya, non vedo l'ora di raccontarti tutte queste storie che sto vivendo.

Mio fratello è un verme!

Mentre era tutto tranquillo, sentiamo dei rumori fuori dalla sala del trono. Uscendo in piazza, vediamo un parente che ci fa visita, questa volta era la regina dei Koboldi ed era alquanto incazzata. La sensazione che avevo in quel momento era come davanti a mia madre, mi sentivo impotente,preoccupato,angosciato. Neanche il tempo di fargli una domanda, che si agita così tanto decidendo di trasformare Vrakazhar in un verme. In quel momento le mie mani, ricolme di furia e rabbia, stavano per toccare le armi ma qualcosa mi ha fermato istantaneamente, quella stessa angoscia e tensione presumo. In quella tensione, abbiamo accontentato la sua richiesta ambigua di portargli l'essere più potente non dragonico del regno, cioè Bruno. Dopo pochi attimi di quello che sembrava un abbraccio tra Bruno e zia drago verde, vola via come nulla fosse lasciando mio fratello in quelle condizioni, per fortuna Syaran ha capito di che magia si tratta dicendo che entro pochi minuti tornerà ad essere come prima.Di fretta porto il vermicello (povero Vrakazhar, chissà come si ci sente ad essere un verme, chissà come scopano i vermi mmmh... non è il momento di questi pensieri) dentro la camera da letto, stando al suo fianco per il tempo necessario a far cessare la magia.

L'esercito di Norumia è alle porte, questa cosa mi inquieta non poco. Volevo mandare un'altra lettera alla mia famiglia per pregarli di venire il prima possibile, mi mancano davvero un sacco, ma qui con capi di regni con la puzza sotto il naso e draghi incazzosi che ci vengono a trovare le cose mi sfuggono di mano,devo aspettare la fine della guerra e andrò a prenderli di persona. Spero solo che stiano bene, Pregherò anche per loro.

Paura di perdere un Fratello

Nel campo di battaglia, sono il numero 1.

Una volta finito lo scontro contro questi inutili e immangiabili Goblin del cazzo, l'unico che si reggeva in piedi a piene forze ero io.Ancora una volta, Vrak mi ha fatto i complimenti per come mi sono comportato, questo la dice lunga sulla gente che crede che Etadrash è solo il fratello più grande d'eta ma non di fatto, eheh. Gehsh e Paul erano molto malridotti, e ogni volta che uno dei miei fratelli cade mi arrabbio con me stesso per non essergli di aiuto...so benissimo come fare del male ma non so come curare quel male, non voglio che l'episodio di Axel si ripeta, sopratutto con uno dei miei fratelli... non voglio vedere uno dei miei fratelli morire ancor prima di aver realizzato il nostro sogno... é una cosa che non accetterei mai.

Ricordo ancora le parole di papà: "la famiglia è l'unica cosa che hai di più caro, Etadrash, non tradire mai i tuoi fratelli, e proteggili sempre". Purtroppo Papà, ancora non riesco a proteggerli,anzi, continuando il nostro viaggio, le cose si fanno sempre più dure...

Preferirei morire io piuttosto che vedere un mio fratello perire.

Un affondo di pensieri

Non credo proprio di essere adatto a fare il regnante.

Forse non tutti lo sanno o se ne sono accorti, ma ho uno strano vizio ,quando combatto riesco a pensare e agire in fretta, quando invece faccio altro il più delle volte ho la testa fra le nuvole. Ho iniziato questo viaggio in primis per regnare con mio fratello, ma mi sto accorgendo che mi piace molto di più andare all'avventura, scoprire luoghi mai visti, conoscere gente e fare un pó di bardoria. Durante lo sconto nella segheria abbandonata, stavo pensando a una cosa molto importante: "Sono davvero indispensabile per i miei fratelli? Uno con il mio comportamento li metterebbe in cattiva luce di fronte ad altri regnanti?" Una volta finito il combattimento, Vrakazhar si avvicina a me, e poggiandomi una mano sulla spalla mi dice: "Bravo Etadrash, sei stato impeccabile, le tue frecce sono le migliori." Dopo quelle parole, mi sentivo davvero al mio posto li, circondato da fratelli e compagni, anche se sono molto preoccupato per quanto riguarda il regnare, e la mia amatissima moglie e il mio adorato figlio, devo fare in modo che vengono al più presto in città.

Una volta tornati in base, abbiamo avuto altre notizia di questo scassa palle di Urkos, una bella testa impalata conficcata nel terreno, e voci delle vedette che lo hanno visto dirigersi verso il Nord, tutti erano molto preoccupati per questo, ma non io. Anche se dovrei averne, ho imparato già come si muore, averne timore è da stupidi, forse sono così perchè ho già un figlio, o forse per via del mio sangue dragonico, chissà.

In seguito siamo andati a controllare la casa della strega, davanti a noi si palesa una donna con capelli argenteii, presentandosi come Valanthazor, scrittrice del libro trovato da Vrak. Parlando un pó con questo drago anziano, l'aria era un pó cambiata,tutti lasciavamo parlare Vrak ma, era chiaro che se avesse sbagliato a parlarle le cose sarebbero finite molto male, ma per fortuna se ne andata semplicemente dicendo che la prossima volta ci avrebbe visto, ci uccideva perchè crediamo a Tiamat. Quindi decidiamo di andare a trovare un altro parente, nostra madre, dentro la montagna d'ossa. Non so per quale motivo ma vedere mia madre da vicino nella sua forma reale, era davvero intimidatorio, non so ma, quando parlavo con lei non era come a casa, sentivo una tensione non di poco conto nell'aria e guardando i miei fratelli avevo capito che forse noi eravamo ancora troppo deboli per pretendere e fare troppo i gradassi e questo mi ha fatto preoccupare, mi ha fatto sentire come una pecora davanti a un lupo gigante.

La birra dei nani, è veramente forte.

Finalmente il grande banchetto ha inizio. Guardandomi attorno, mi vengono in mente molti ricordi di Korvalia dove stavo sempre in mezzo a queste feste, mi sentivo un pò a casa, ma a proposito di casa pensavo alla lettera di mia moglie, cavolo non so proprio cosa dirgli, dovrò convincerla a venire qui al più presto ho una missione molto più grande di noi da portare a termine. Mentre pensavo a questo, un bicchiere di birra nanica dopo l'altra, non avevo più le sensazioni corporali in funzione nelle funzioni, e tutto sembrava muoversi, e ridevo, scherzavo,ridevo e sentivo moloooolto caldo ae avevo un pò di sonnnoooo e quindi mi lascio inebriare dall brullume della dolce, liquida e ottima birra. dormendo profondamente e dolcemente.

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Drakazesh, il nostro futuro regno.

Dopo esser usciti da questo posto, abbiamo subito dato il via a creare e governare questo nuovo regno, dandogli un nome e avviando progetti futuri. Moltissima gente da molti regni è arrivata a farci

visita, portandoci doni e rispetto, ma quando arrivarono i giganti, ci siamo tutti un pó timoriti nel vederli, sopratutto il loro capo Urkos, un mastodontico mostro di 5 metri, non vorrei mai mettermi contro di lui. Ma per fortuna al momento la situazione sembra stabile per quanto riguarda le molte etnie presenti, ma sono un pó turbato per il mio contributo per il regno, non mi sento troppo adatto al mio ruolo, non sono proprio adatto a queste cose, ma sono qui per aiutare mio fratello quindi faró il possibile

Per fortuna che Bruno mi sta facendo ripetizioni del nostro culto, se no sarei proprio perso. Non vedo l'ora di rivedere la mia famiglia che ci fa visita e di rilassarmi un pó al banchetto, ci vuole proprio dopo quello che abbiamo passato, il nostro gruppo sembra sempre più unito, e questa è una cosa ottima per tutti noi.

Un Arcobaleno Di Ricordi

Una volta finite le stanze e ricontrollate per bene, tutti i fuochi erano finalmente accesi, e il portone aperto davanti a noi, dopo un profondo respiro da parte di tutti, entriamo con un sentimento di euforia e paura allo stesso tempo, quasi come se sapevamo ciò che ci attendeva.Dentro, ci aspettava un mago vecchio, mi pare di aver capito si chiamasse "Kiammentito" (che nome buffo pensaì) oltre a lui, ci stava un guerriero delle asce di ghiaccio, un pistolero che ho fatto fuori subito come il buon Vrakazhar mi ha consigliato di fare, il gruppo di soldati e Torgen,quest'ultimi erano al momento soggiogati dalla magia del vecchio.

Con qualche PICCOLA, PICCINA, difficoltà , siamo riusciti a sconfiggere questo mago dei venti, un drago nero si era palesato a noi,aiutandoci e congratulandosi per aver superato la prova stabilità. Parlando con questo drago, ci dice che siamo i discendenti diretti di Valazar, e che lei erano nostra ... era un bel pò che non la vedevo ma per me è stato come rivedere una vecchia amica, ma quando i miei fratelli si sono alzati e gli ho raccontato tutto Ghesh è diventato un pò silenzioso; mentre Vrakazhar era alquanto felice di essere discendente di Valazar, non me lo aspettavo. Infine finalmente siamo usciti più forti che mai, tutti con qualcosa di speciale, proti a fare nuove avventure e governare questo posto.

Lo Sdrogo

Dopo aver riposato i miei ricordi sono un pò annebbiati, forse anche io come mio fratello Vrakazar sono entrato in comunicazione con Tiamat e neanche me ne sono accorto, ricordo una statua giganti di vario colore, fuoco che brucia non morti, e gente che legge libri rari ecc.

Tuttavia, mi sono ripreso in una stanza molto strana, con un fuoco di mille colori che cambiava sempre, e una musica mai sentita prima d'ora. i primi che entrarono nella stanza infatti, vennero colpiti da una voglia irrefrenabile di ballare,e per la prima volta vidi Ghesh ballare,e l'ha fatto con grande stile cazzo, pensai che potrebbe avere un futuro da Ballerino, ma poi ho pensato che non credo abbiamo molto tempo per queste cose fondando un nostro regno. Nel mentre una figura silenziosa, attacca mio fratello Vrakazhar quindi è partita subito una lotta di ballo, ma del tipo che ci davamo mazzate mentre ballavamo cazzo, che stile ragazzi ♪questa è la danza dei Draghi neri, che ti ucciderà a sun di mazzate, per la dea Tiamt♪.

Sconfitto questo losco figuro, Giordano ha una intuizione per far smettere di ballare e risolvere questo enigma, decidendo di lanciarsi nel grande fuoco dai tanti colori, la cosa funziona ma ha avuto effetti magici stani, che per fortuna sono passati. Proseguendo per la strada, troviamo una stanza blu, e dopo tante peripezie ,poco fatali per fortuna, capiamo che per quella stanza ci mancava un pezzo, quindi prendiamo una porta che ci conduce a una stanza d'orata, piena di calma e tranquillità.

Dentro questa stanza vi era una fontana, dopo che avevamo capito cosa era grazie a Vrakazhar, Quelenna decide lo stesso di berla per vedere che succede, e infatti non è successo nulla, la fontana scompare e ci sentiamo rinvigoriti, e abbiamo ottenuto altri oggettini interessanti.

Infine, abbiamo preso una porta che ci ha condotto alla stanza principale, notando che ormai mancavano 2 falò da accendere, e decidiamo di entrare nella stanza nera.Si presenta come una palude melmosa "Ancora una volta la sensazione di essere a casa,probabilmente è il mio posto ideale" con delle leve ai margini della stanza, un altro enigma, consiglio agli altri che dobbiamo andare noi 3, perchè noi resistiamo a queste cose, quindi dopo un paio di tentativi, Quelenna che vola insieme a mio fratello Vrak in una pozza d'acido, ce la caviamo e altre due porte si aprono. PS: inizio a pensare che questo posto sia tato fatto da Halfling dopo aver fumato qualche potente forma di erbapipa.

Rabbia

Dentro la stanza dei calici, decido di prendere il calice viola, berlo e fare la domanda che mi aveva consigliato Paul, ma una volta bevuto il vino, provavo a parlare ma non potevo, così ho fatto capire ai miei compagni gesticolando che mi era successa questa cosa. Guardando il panico generale, dopo circa 5 minuti un' oscurità avvolge la stanza, e dopo che evapora guardando tutte le persone della stanza, ero incazzato nero con tutte loro, sopratutto con mio fratello.

mandando a fanculo e sbraitando a destra e a manca, sopratutto con la cazzo di elfa e quel coglione di Vrakazhar (che volevo smontarlo a pugni per tutte le cazzate che faceva da picclo), guardo Giordano e Paul che fanno una specie di piroetta in mezzo alla stanza, davvero ridicolo come degli idioti cazzoni,in questo momento di rabbia pura volevo prendere tutti a pugni sti stronzi ho una voglia matta di PRENDERLI E FARGLI IL CULO CAZZZOOOOOOOU!

Vrakazhar, mi fa riprendere grazie alle sue parole,Per Fortuna che mi sono ripreso, Mannaiae ho notato che eravamo in un'altra stanza, dove mi ha detto che una figura invisibile ci stava danneggiando, ma neanche ci avevo fatto caso.

Una volta tornati di la, abbiamo risolto l'enigma, "In qualche modo" la porta si è aperta, e siamo subito andati a vedere dove erano gli altri. Una volta scese delle scale più avanti, abbiamo sentito un urlo di Ghesh, quindi mi sono messo a correre per andare a vedere cosa stava succedendo, e li vedo Ghesh che impugnava uno spadone di fuoco contro Bruno e Malfurion, nei suoi occhi capii subito che non era lui e pensai che la stesso sortilegio aveva colpito gli altri, così lo colpii con una mia freccia per farlo svenire sul colpo.

una volta curati e sistemati, Bruno ci riferisce che avevano combattuto e incontrato un dragonide nero che l'aveva con Ghesh, e che Salvias avesse fatto una magia, diventato un pollo a rosto gigante che cantava canzoni magnifiche per poi scomparire con il tizio drago. Non ci ho capito molto, ma credo che infondo tutti sapevamo che aveva qualcosa di strano quella tizia.

e il tizio Dragonborne nero come noi, mi fa pensare molto... Ma comunque,Giordano risolve l'enigma della spada semplicemente resistendo al potere della spada, e visto che non sa brandirla decide di darla a Ghesh quando si sveglia.Infine, visto che siamo tutti stanchi e malridotti ( si vede che sono le loro prime battaglie, eheheh) torniamo nella sala dei focolari, notando che 3 di questi erano accesi, e infine riposiamo prima di proseguire.Prima di andare a dormire, faccio delle piccole promesse a Vrakazhar in segno di ringraziamento per prima, ribadendogli e insegnandogli che la famiglia è quella che conta,la famiglia e l'onore di un guerriero. Mentre siamo ancora qui, in questo posto dannatamente strano e pieno zebbo di cose segreti ed enigmi... mi chiedo chi sia il pazzo ad abitare qui. e riposando, sento che Karnos ha in serbo qualcosa di speciale, quasi come se quest'arco fosse unito a me, come se mi stesse chiamando.

Stanze Bislacche / Karnos, Mira Infallibile

La battaglia non è durata neanche tanto, le asce di giacchio le abbiamo sterminate come se fossero delle ragazzine con il loro primo mestruo. Ghesh però ha riportato delle ferite ma nulla di che. Una volta conquistata la fortezza, notiamo un portone bloccato dalle macerie e decidiamo di levare le macerie ma notiamo che ci vorrebbero ore, e nel mentre metà del nostro gruppo scompare dopo un rumore strano, quindi siamo tutti andati a controllare in una stanza alla destra e siamo scesi (dopo aver chiesto a Paul di restare da guardia a Torgen) in una scala a chiocciola.

Li troviamo una strana stanza con 8 Bracieri e i nostri compagni che si guardavano attorno.Nel mentre, siamo stati un paio di ore a controllare ogni stanza e risolvere Bislacchi enigmi, avvertendo una forte presenza magica tutta intorno, intuendo che è una prova per noi, ma che diavolo stanno combinando in questa fortezza del cazzo?

Alla fine della prova della frutta, ci viene rivelato uno scrigno, con dentro un oggetto in metallo di vario colore, e un arco. Subito Malfurion dice che voleva l'arco per se, ma gli ho detto: "senti elfo, tu ti trasformi e fai le tue magie, lascia le questioni marziali a chi se ne compete eh?" e poi afferrai l'arco, e sentii subito che emanava una magia, e nella mente quasi come una voce echeggiò: Karnos,Mira Infallibile. Un arco di ottima fattura, in ferro e molto resistente, non è per nulla un arco normale, sono grato a Bane e Savras di avermi fatto trovare un tale oggetto, non vedo l'ora di analizzarlo meglio e di provare a vedere cosa sa fare e magari in futuro migliorarlo.

Dopo questo, siamo entrati in una strana stanza, con tutte le tende rosse, e un Paul a terra morente. COSA? Paul qui? ma che cazz-, mentre lo vediamo, io e Vrakazhar andiamo da lui ad aiutarlo e chiedergli cosa era successo, ma era molto vago e diceva cose strane, qualcosa non va pensai. dopo trovai una porta con due leve e provai ad aprire la porta, *Provando ad aprire la porta delle 2 leve* noto che sotto di me si apre un buco e porco schifo stavo per cadere in un baratro infinito, per fortuna faccio in tempo ad aggrapparmi con le mani, e da li ho capito che ogni prova che facevamo la questione diventava più difficile.

In fine dopo aver risolto questo problema grazie alla fortuna di Bruno, (come sempre ha l'intuizione giusta, bravo) siamo andati in una stanza apparentemente vuota, dove io Vrakazhar, Paul,Giordano e Quelenna siamo rimasti chiusi, e si sono palesati a noi 3 calici e una scritta nella lingua dragonica. Un altro dannato enigma da risolvere, Spero soltanto che i nostri compagni e mio fratello non stiano facendo qualcosa di stupido, dobbiamo uscirne tutti vivi. E sopratutto spero che mio fratello non si sforzi troppo, ha già subito tante ferite, ci spero tanto.

Incontri Del Destino, e Quelenna con le sue Cose.

Dopo che la tizia con lo spadone è scomparsa, abbiamo proseguito il nostro viaggio verso Nord. Nel nostro cammino, incontriamo una figura di nome Salvias, una donna avventuriera che sa il fatto suo, con uno sguardo magnetico. Quando notai che gli stavano facendo il terzo grado senza le buone maniere, andai lì e mi presentai come si DOVREBBE fare, e ricordai la galanteria al nostro gruppo. Visto che lei ha il compito di andare nella fortezza,decidiamo di scortarla noi in cambio di qualche informazione.Continuando il nostro viaggio, la fortuna ci corre letteralmente dietro, il soldato Torgen che a detta sua stava viaggiando da tre lunghi giorni per dirci che senza di lui non avremmo mai potuto reclamare la fortezza. Una enorme fortuna che non gli sia successo nulla,("il destino ci sta dando una mano, Savras ci aiuta probabilmente") così possiamo portare la missione a termine.L'indomani Vrakazar Bruno e Gehsh visto che Quelenna si era sentita male, decisero con il suo consenso di fare l'esorcismo.Aiutai i miei fratelli con i preparativi, poi mi misi in disparte a guardare perchè non potevo aiutarli in alcun modo. Quelenna durante l'esorcismo si è messa a fare peggio di una donna mestruata, urlando sbraitando e bruciando i miei fratelli li, ma imperterriti continuarono con il loro lavoro in nome dei nostri dei. Una volta finito, Quelenna ha avuto la brillante idea di passare il suo libro nelle mani dei miei fratelli, e senza che potessi dire nulla lo visionarono e aprirono,e Vrakazar una volta aperto rimase immobile,e Bruno lo aiuto subito buttando il libro ormai in fiamme. In pratica nella sua tempia spunta un simbolo, che Salvias riconosce essere una maledizione... In quel momento volevo così tanto uccidere quell'elfa che aveva fatto soffrire i miei fratelli, ma c'era un caos e una confusione che neanche ho avuto il tempo di parlare. dopo tutta questa faccenda, Paul scava una buca e ci infila il libro in fiamme e proseguiamo. Verso il bivio tra la fortezza e la palude, ci sentivamo osservati dall'enorme drago, e sinceramente avevo un richiamo strano verso la palude, ma Salvias ci ha fatto sapere che conosceva un'entrata segreta per la fortezza e quindi passare la battaglia nel portone principale, quindi abbiamo deciso subito di andarci. Una volta d'entro, notiamo delle guardie, e tutti in silenzio cerchiamo di farle un agguato, e Malfurion diventa una tigre e di scatto salta sopra un nemico, e si da inizio alle danze.

Un giorno come un altro. Tranne per...

è stata una giornata molto comune per me,anche se le cose strane non mancano mai,come creature mai viste prima, morti che risorgevano per via di uno strano fumo nero, e un nano che si fa esplodere e si uccide rompendosi il collo con un movimento di testa. Io mi sono sentito molto a mio agio nel campo di battaglia, uno scontro dopo un altro senza lasciarti respiro,cose che ti fanno spingere allo stremo del tuo fisico per poi dare il meglio di se, come una ebbrezza che ti da la carica per continuare il tuo viaggio anche di fronte al nemico più forte.Questo giorno in particolare mi ha ricordato i bei tempi nell'esercito, ed è la prima volta che vedevo i miei fratelli affrontare una fatica del genere, e se la sono cavata egregiamente sono fiero di loro. Dopo aver abbattuto una bestia immonda, una tizia incappucciata di cui ci aveva parlato il nano senza dita, si era palesata a noi, dicendoci che non eravamo così deboli, ma la sua voce aveva qualcosa di strano, le chiesi chi fosse, e mi rispose che dovevo conoscerla, dicendo il mio nome.quando parlava, stavo molto attento al rumore della sua voce per metabolizzare dovevo avevo già sentito tale voce, ma ancora non sono riuscito del tutto. E se fosse... proprio lei...?

Tiamat ci sostiene! Ma, il marchio!?

Ignorando completamente la voglia di Giordano che implorava di andare a controllare l'urlo che aveva sentito, decidiamo di farci gli affari nostri facendoci una bella dormita.Al mattino, mi alzai, e notai che i miei compagni parlavano tutti di un sogno di una caverna, un sogno che feci anche io quella stessa notte, ma non mi aveva toccato minimamente, i sogni non hanno significato. Continuando il nostro viaggio, vediamo in lontananza un albero che era molto più grande di tutti gli altri, e decidiamo di andare in quella direzione, li troviamo una piccola tribù di koboldi che iniziarono subito a parlare, danzare.Guardandoli mi stavano simpatici, ma quando ho cercato di parlare io, mi minacciavano subito di uccidermi perchè avevo le scaglie nere.Per fortuna, il nostro loquace amico Bruno ha fatto ragionare questi piccolini, traendo informazioni molto interessanti. Dopo aver avuto il consenso di proseguire, il nostro viaggio ci porta a delle colline, dove in queste vi è una grotta che è molto simile a quella del sogno, e tutti ci siamo guardati a dire: "chi non entra è un pollo". Dentro la grotta abbiamo visto cose molto strane e ultraterrene, ma la cosa che mi ha cambiato di più sicuramente è stata la terza stanza della grotta, con dentro un uovo di drago nero. Ero sia incuriosito che intimorito, ma un sentimento mi pervase il corpo e decisi di toccarlo, nel mentre Vrakazhar e Ghesh fanno lo stesso quasi contemporaneamente a me. Una volta toccato l'uovo io Vrakazhar e Ghesh siamo caduti in trance vedendo altre visioni.10 secondi dopo ci riprendiamo, guardandomi le mani noto che avevo il simbolo Runico di Tiamat nel palmo della mia mano.Più tardi, decidiamo di dormire in questa grotta di cristalli, e quella notte, sentii chiaramente la magia scorrere dentro di me, "Tiamat, avrà risvegliato la forza latente in me? Per compiere il sogno di Gloria di noi Fratelli?" pensai prima di dormire.Il mattino mi sveglio pieno di forze come non mai, ma i cristalli presenti nella grotta sono spariti inspiegabilmente, non ci siamo fatti neanche così tate domande con tutto quello che avevamo visto ieri, e quindi abbiamo ripreso il viaggio normalmente, notando che la runa nella nostra mano era sparita e avevamo dei nuovi stivali ai piedi. Nel pomeriggio, mentre eravamo vicino a una foresta, sbucano dei mezzi uomini-cavallo, facendo dei versi strani, e Bruno mi dice di fermare il carro e che quelli volevano parlare anche se per me sembravano soltanto dei versi incomprensibili. Bruno e Malfurion alla fine si accordano con questi centauri per aiutarli a sconfiggere una driade. La sera stessa proseguendo sempre verso Nord, veniamo in contatto con un obelisco antico tutto rosso, con delle incisioni elfiche che i nostri compagni hanno letto, ma non mi importava molto, ormai era ora di andare a dormire quindi ci riposammo li e il mattino ai nostri piedi abbiamo trovato un cesto di bacche dorate, e Malfurion ci ha detto che con una di queste ti sazi per un giorno, non potevo non provarne una subito, e sono deliziose, sicuramente con un pò di maiale arrosto e la mia Sonya che mi imbocca, starei da dio.In fine, Quelenna riesce a trovare un baule li vicino, e abbiamo ripreso il cammino sempre verso Nord, ma nella strada scorgiamo un campo di battaglia, pieno di creature mostruose umanoidi che mangiavano cadaveri, non ho idea di cosa siano, ma quando mi girai per vedere i miei compagni, la faccia di Malfurion era ricolma di ira, pensai: " quello li si che ha bisogno di una bacca dorata".

Rito di Iniziazione

Dopo aver discusso molto animatamente sul come uscire dalla nebbia, ci siamo incamminati verso Est, mentre la fame ci ha assalito per via delle mancate provviste. Dopo un paio di orette,siamo riusciti a uscire dalla nebbia, e Giordano nelle immediate vicinanze, dice che ha trovato qualcosa. Avvicinandoci, i miei compagni analizzano quello che sembra essere il cadavere del mago che ci aveva catturato, in quel momento una goduria pervase il mio corpo, forse Bane lo aveva benedetto con la vittoria di tutte le guerre, la morte.Detto ciò, ci accorgiamo che di fronte a noi ci sta un edificio in rovina pieno di ragnatele, così la nostra Quelenna da fuoco a un pò di ragnatele, ed escono fuori dei ragni giganti pronti a incontrare la morte per la mano di Bane. Sconfitti questi insetti, io i miei fratelli e Bruno con il suo fare sempre onirico, dopo aver parlato un pò con Paul, decidiamo di fargli fare il rito di iniziazione per il culto, ed ero quasi sicuro che avrebbe scelto Bane, invece ha seguito le orme di Gesh con Savras, non che la cosa mi dispiaccia ma ci sono rimasto un pò deluso. Dopo aver finito il nostro rito il buon Giordano di cui nutro rispetto per come affronta le battaglie, ci avverte di un urlo a Nord, chissà cosa ci aspetterà.

Dov'è il mio CIBO!?

Prima di entrare nel villaggio, pensiamo bene di nascondere il carro dentro il bosco.Ci pensa Malfurion con le sue conoscenze sulla natura, e ci mettiamo in marcia per controllare questo villaggio con passo lento senza farci scoprire. Avvicinandoci, vediamo questi goblin che stanno danzando e recitando parole a noi non comprese, e tutti notiamo che Bruno si avvicina di più per guardare meglio, impallidì dicendo di volersene andare, ma dopo un minuto per fortuna si riprende. Dopo aver analizzato la situazione, decidiamo quindi di metterci in posizione tattiche dietro le capanne, per poterli cogliere di sorpresa mentre erano intenti a ballare. Giordano fa partire le danze tirando uno dei suoi giavellotti a uno dei Goblin, e subito dopo io lo abbatto con un colpo nel collo. La battaglia continua, ma sembra che i goblin siano più inteti a ballare che a occuparsi di noi, e questo era molto strano... Il cielo era diventato pieno di nuvole, e da queste scendeva pioggia di quello che sembrava essere sangue. Dalle capanne uscirono altri goblin, e uno di questi era proprio dietro di me, ma per fortuna Bruno era li pronto per farlo fuori, davvero un ottimo lavoro. Ma, dopo che la battaglia sembrava nel nostro controllo, i goblin smettono di danzare, e la macabra statua ha partorito un mostro metà orso metà gufo. nell'aria si sentiva la sete di sangue della belva immonda. Paul Vrakazar Bruno e Gesh si cimentarono subito nello scontro, prontamente ho provato a liberargli la strada dai ultimi goblin rimasti. Ma la bestia era davvero troppo forte,anche se ferita, in un attimo atterra Gesh, Bruno e Vrakazar. Vedendo i miei cari fratelli a terra, l'ira mi pervase, e pregai Bane per tirare una delle frecce più forti che potessi tirare, lo feci ma non basto per uccidere la creatura.Fu Giordano, che con un balzo prese la sua spada e tagliò la gola della bestia abbattendola. Nel mentre vidi che Vrakazar si era rialzato e ripreso, non mi sorprende visto e considerato che lui è davvero un osso duro. Andai da Gesh, era ridotto davvero male, presi un pò di bende di fortuna e aspettai che si riprendeva, lo stesso vale per il nostro caro Bruno. Nel mentre le ore passano io andai a prendere il carro per portare i feriti nella foresta dove dovevamo accamparci e gli altri hanno razziato le capanne. durante il mio turno di guardia, vidi cose strane, delle ombre muoversi nella fitta nebbia, delle risatine lontane, provai a tirare un sasso ma sembrava non avere effetto. Il mio turno fini, e al ritorno inciampai su qualcosa e BOOOM, faccia a terra. Malfurion, con un ceffone mi sveglia, dicendomi che era ora che toccava a lui fare da guardia. Notai che i fili dei miei stivali erano intrecciati tra di loro, così dissi a Malfurion quello che avevo visto e sentito , dicendogli di stare vigile e nel mentre mi cimentavo a dormire. Il mattino dopo ci siamo svegliati tutti senza stivali, e con i pacchi delle razioni tutti a terra e consumati nella direzione di Malfurion. Qualcosa non torna, senza i miei ingredienti come farò a preparare il mio pasto preferito: LA COLAZIONE!?!?!?!?!

Resoconto 1

Il tempo di prendere il bando di Korvalia e di metterci a tavola, e arrivano 3 che si uniscono al nostro gruppo. Un'elfa che si sente troppo bella e il suo assistente, e un giovine di nome Paul, capii dal suo possente martello che era un vero guerriero, guadagnandosi un pò del mio rispetto. Tra vari convenevoli, mentre mangiavo notaii una botta arancione sopra la testa. Neanche il tempo di dire "attenti"(VCC!) che la palla esplode, colpendo tutti nella sala. Al mio risveglio, mi ritrovai incatenato a un carro, accanto all'elfa. Dopo 5 minuti tutti si svegliarono e dalle voci capii che eravamo tutti nella stessa situazione, ma subito i bastardi che ci avevano incatenato ci zittiscono. Ma visto che gradisco poco essere incatenato contro la mia volontà, decisi di liberarmi con il mio soffio, salire nel carretto, e cercare di liberarmi. Dopo di che vidi anche Malfurion e altri che tentarono di liberarsi dalle catene, ma uno dei bastardi salì nel carro e mi fece una ferita profondissima, e poi una freccia mi ha colpito dietro la spalla, e le forze venivano sempre meno, e sono svenuto. Grazie alla conoscenza di Vrakazar, riprendo i sensi, e vedo che la battaglia era finita, con il mio fratello Gesh e il suo spadone grondante di sangue, capii che era stato lui a salvarmi, questo mi fece sentire un pò rammaricato perchè dovrei essere io a difenderli, ma questo non mi tira certo giù, so che un giorno Savras mi darà la possibilità di cambiare il favore, come Vrakazar e Ghesh mi hanno insegnato. In fine, ci siamo riposati e ci siamo liberati dei cadaveri, prendendo uno dei carri ancora intatti siamo partiti, e siamo arrivati in un villaggio abitato da strane creature.

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